Ieri a Costalta

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Oggi...

Cognomi di Costalta
(una ricerca di Piergiorgio Cesco Frare)


Anno 1566: Cettola della villa di Costalta

1. Cristoforo Pramolino
2. Bortoluzzo Pramolino
3. Eredi di Floriano de Stadoan
4. Eredi di Osvaldo de Stadoan
5. Osvaldo Casaballato
6. Simeon Casaballato
7. Simeon Casanova
8. Nicolò e Domenico de Stadoan
9. Caterina fu Zaccaria Casaballato
10. Melchiorre de Bettin e fratelli
11. Pietro de Villa
12. Osvaldo fu Andrea de Bettin
13. Sebastiano di [sic] Andrea de Bettin
14. Cristoforo Casanova
15. Nicolò Casaballato
16. Antonio Casaballato
17. Leonardo Casaballato
18. Battista [???] de Villa
19. Antonio de Villa
20. Eredi di Gregorio de Bettin
21. Giacomo de Odorico [Rigo]
22. Giacomo de Casaballato
23. Baldessar de Odorico [Rigo]
24. Tomaso Casanova
25. Eredi di Silvestro Casanova
26. Baldessar de Villa
27. Bartolomeo de Villa
28. Battista [???] fu Floriano Casanova e fratelli
29. Gregorio Casanova
30. Matteus suo fratello
31. Eredi di Pietro de Villa
32. Biagio de Bettin
33. Floriano de Bettin
34. Giovanni de Bettin
35. Nicolò [???] fu Anselmo [???] de Bettin
36. Bernardino de Villa
37. Zaccaria de Nardo de Villa
38. Giacomo fu Andrea de Zana [???cfr. de Zanna di Cortina, > Giovanna?]

La Famiglia Casabalato di Costalta
(da: Collezione Storica Cadorina MS. 271)

Casabalato è determinazione locale, cioè significativo della plaga a pendio che sta sotto il paese di Costalta. Questa plaga era anticamente coperta di bosco di faggio e poi, abbattuto il bosco, fu ridotta a coltivazione della fava sorta di legume di ottima vegetazione nei paesi di montagna. Ora si noti che nel dialetto comelicese il bacello ossia il guscio della fava è detto balato, o collettivamente balata, del quale nome unito al nome casa si formò casabalato, la casa cioè che stava fabbricata sul luogo seminato a fava.
Dapprima casabablato era il nome del luogo medesimo; in seguito divenne il cognome delle famiglie oriunde di questo luogo e che quivi abitavano, perciò nei vecchi documenti latini questo cognome comparisce sempre preceduto dalla particella derivativa de.
1278, 4 gennaio: un Odorico e un Giovanni, detti ambidue "di Casabalato" intervennero ad approvare un patto di accomodamento fra il Comune di San Nicolò da una parte e i Comuni di San Stefano e di San Pietro dall'altra sopra diritti di pascolo sui monti di Londo, Dignàs e Ampleto nella valle di Visdende.
1309, 3 giugno: Giovanni di Casabalato è presente come testimone al testamento di Artico Farolfino notaio di Mesola di San Stefano.
1327: viveva in quest'anno un Odorico di Casabalato.
1374, 10 marzo: Zaccaria q. Giovanni di Casabalato di Costalta manifesta che Tomaso detto Pissino di Gera ha lasciato dei beni alla chiesa di San Pietro, ossia dei fondi che Tomaso possedeva in quel territorio e che confinavano con fondi di quella Scuola dei Battuti.
1408: Bortolo de Pontiglo (Pontil) e Bortolo di Casabalato di Costalta, saltari (guardaboschi) del Comune di San Pietro, tolgono un pegno a Odorico Zambelli di Gera, che trovarono a pascolare coi suoi animali sul monte dell'Antola Cargnela, propria del loro Comune.
1448: un Giovanni e un Andrea, ambidue "de Casabalato", erano Giurati.
1474: un Pier' Giovanni "de Casabalato" di Costalta era precone (nunzio).
Il cognome si spense in una Caterina, maritata Casanova e morta nel 1905 [cfr. Il N° 16/a].


(da "Voci dialettali e toponomastiche Cadorine, Studio di don PIETRO DA RONCO p. 187 [senza altre indicazioni sulla copia presso la Fondazione Angelini]).
Casabalato. Così si chiamano le pendici coltivate in gran parte a campo che scendono da Costalta e sono limitate a destra e a sinistra da due rivi che in fondo si uniscono. In mezzo a queste erte sorgeva anticamente una casa colonica ad uso di abitazione, con dappresso un fabbricato ad uso di stalla e fienile. Balato in comelicese è il guscio delle fave, dei piselli. Le fave sono le piante che ivi erano a preferenza coltivate, onde la casa eretta fra quei due seminati fu detta la casa del balato e poi casabalato, nome che rimase alla località e che era divenuto anche il cognome della famiglia che in quella casa abitava e la quale discesa con varia fortuna per lunga serie di secoli, si estinse nel 1906 colla morte di una Caterina, nata De Villa. (1) Nel 1278 vivevano a Costalta un Odorico e un Giovanni, detti ambidue di Casabalato.

La Famiglia Pramolin di Costalta
(da: Collezione Storica Cadorina MS. 271)

Il nome era in origine ed anche oggidì la determinazione di una località prativa presso Costalta; e divenne poi il cognome delle famiglie che ivi presso abitavano. Etimologicamente la prima componente di questo nome è pra, abbreviatura di prato; la seconda è molin, rispondente all'italiano molle, perché il terreno è leggero e paludoso.
Nel 1550 e anche nel 1553 un "Topholus (Cristoforo) de Pramolin" era Capitano della Centuria di Comelico Inferiore.
La famiglia rimase estinta verso il 1880.

(da "Voci dialettali e toponomastiche Cadorine, Studio di don PIETRO DA RONCO p. 187 [senza altre indicazioni sulla copia presso la Fondazione Angelini]).
Pramolin. Località presso Costalta, determinata con questo nome perché tenuta a prato (prà) e perché il suo terreno è leggiero e paludoso; ciò che è espresso dalla seconda componente. Molin qui è la traduzione dialettale del lat. mollis - molle.

La Famiglia De Marco di Costalta
(da: Collezione Storica Cadorina MS. 271)

Il suo ceppo e autore del cognome fu un Marco figlio di un Gerardo di Costalta. Il suo nome comparisce la prima volta in un docum. del 12 marzo 1395, contenente l'atto sua di elezione a giudice arbitro.
1409, 2 luglio: come procuratore di prete Giovanni q. Antonio di Palude (Palude, dialettalmente Palù, era il nome di un paesello ora scomparso in quel di Candide) di Comelico vendette dei terreni per lire 72 a Nicolò q. Zambello di Candide. Nel 1416 era consigliere.
1418, 3 ottobre: Marco per mano del not. Bortolo q. Giacomo da Sala scrisse il suo testamento.
Lasciò cinque figli, cioè Giacomo, Giovanni, Bortolo, Francesco e Leonardo.
Giacomo negli anni 1425 e 1426 era consigliere. Morì verso il 1434 e lasciò Giovanni e Bortolo che si chiamarono figli del fu Giacomo di Marco.
Giovanni era consigliere negli anni 1423 e 1425. Testò nel 1450. Morì prima del 1461; lasciò cinque figlie cioè Caterina, Bortola, Giuliana, Maddalena e Apollonia; e tre figli che furono Alvise, Bortolo e Cristoforo.
Bortolo era consigliere nel 1448. Viveva ancora nel 1461; lasciò due figlie, Ailica e Giacoma.
Francesco pure viveva ancora nel suddetto 1461. Lasciò due figli, Giovanni e Giacomo, i quali si dissero figli di Francesco ovvero "di ser Cesco di Marco".
Leonardo ebbe un figlio, Matteo, e due figlie, Maria e Giacoma.
NB. Gerardo, il padre di Marco, nel 1347, 31 maggio, fu uno dei deputati del Comelico Inferiore a fare la dedica del Cadore al patriarca Bertrando.

 La Famiglia De Bettin di Costalta

Bettin è il nome personale Bettino. E questo etimologicamente è il diminutivo di Betto, lieve variante del nome Biteo. Biteo poi non è che il raccorciamento, secondo alcuni, del nome Bartolomeo; secondo altri del nome Benedetto. [De Felice conferma Benedetto ma propone anche Zanobetto e Giacobetto. Però, se la lezione del Da Ronco è esatta, originariamente era Bitin].
1374: viveva un Gerardo q. Bitino di Costalta.
1422, 14 luglio: viveva un Antonio q. Bortolo di Bitino di Costalta.
1468: "Candussius Bitini de Ultrarinum" era giurato.
1497, 17 maggio: viveva un Antonio q. Candussio (certo il suddetto) di Bittino di Costalta.
1527: un "Betinus de Costalta" è consigliere.
Nel sec. 16° visse un Bettino (forse il precedente) "de Stadovano" di Costalta.
NB.
1° Nei documenti latini di Costalta leggesi talora il nome "Stadovano", o "Staldaveno", o "Staldevano". Questo nome vive anche oggidì raccorciato in Staduan. Anticamente era il nome di una località a Costalta; oggidì è il soprannome di alcune famiglie de Bettin e di altre de Bernardin o Bernardini, che in quella località avevano la loro casa d'abitazione.
Un Gerardino e un Domenico, detti ambidue "di Staldaveno", intervennero il 4 gennaio 1278 ad approvare un patto di accomodamento fra il Comune di San Nicolò da una parte e i Comuni di San Stefano e di San Pietro dall'altra sopra diritti di pascolo sui monti di Londo, Dignàs e Ampleto nella valle di Visdende.
Il 10 agosto 1327 viveva un Giovanni "de Staldaveno" di Costalta. (viveva un Riguccio "de Sta??? [non si legge]).
Nel 1386 viveva un Rigono "de Staldevano" di Costalta. E il 12 marzo 1395 ???[non si legge]
2° Alcune famiglie de Bettin di Costalta hanno il soprannome Padolin, ad esse derivato da una Margherita di Padola, vissuta nel secolo 18°, che sposò un de Bettin di Costalta.

(da "Voci dialettali e toponomastiche Cadorine, Studio di don PIETRO DA RONCO p. 187 [senza altre indicazioni sulla copia presso la Fondazione Angelini]).
Staduan. In un doc. del 4 gennaio 1278 [sarà il compromesso per la monticazione] e in altro del 10 agosto 1327 il nome è Staldaveno; in altro ancora del 1386 è Staldevano; sotto il giorno 6 ottob. 1461 lo si legge già apocopato in Stauduvan, forma poi abbreviata in Stauduan. La località (che è a Costalta) nel suddetto anno 1278 era abitata da un Gerardino e da un Domenico; e il suo nome divenne il soprannome delle famiglie che là avevano la loro casa, nome derivato dal lat. stabulum - stallo, stalla.

 La Famiglia de Bernardin o Bernardini di Costalta

Un Bernardino "de Stadoan" di Costalta viveva nella prima metà del sec. 16°. Non è improbabile che questo Bernardino sia il ceppo dei de Bernardin o Bernardini di Costalta e l'autore del loro cognome perché un Bernardino di questa Frazione non incontrasi in nessun documento anteriore al 1° secolo.

 La Famiglia de Villa di Costalta

Villa era anticamente ed è anche oggidì il nome di una parte di Costalta, così detta probabilmente perché era la parte che aveva forma di paese, mentre tutte le altre case si trovavano sparse qua e là e isolate.
1468: un Bortolo "de Villa" di Costalta era centenaro del Comelico Inferiore.
1493: un Giovanni "de Villa" di Costalta era Giurato.
1535: un Pietro "de Villa" di Costalta era pure Giurato.

 La Famiglia Fabian di Costalta

Il suo ceppo e autore del cognome fu un Fabiano della casata de Villa, vissuto nella prima metà del secolo 17°. Ebbe un figlio, Valentino, che dal nome del padre cominciò a dirsi Fabian o de Fabian, che usato dapprima come soprannome, divenne poi il cognome della famiglia.
Altro Fabiano fu un Casanova, che ebbe in moglie una Maria e al quale nel 1611 nacque un figlio che fu nomato Cristoforo. I discendenti pure di questi, lasciato il cognome Casanova, si dissero e di dicono Fabian.

 La Famiglia Casanova di Costalta

1524: sotto quest'anno trovasi nominato un Marco "de chasanova" di Costalta.
1532: sotto quest'anno trovasi nominato un Giovanni "de Casanova" di Costalta.

 La Famiglia Eicher o Echer di Costalta

Il cognome fu importato da Sappada da un Giovanni q. Biagio che si accasò a Costalta presso un Giambattista de Bettin soprannominato Clere intorno la metà del sec. 18°. Nel 1761 sposò Valentina di Leonardo Pradetto di Valle di San Pietro e diede origine alla famiglia Eicher di Costalta, la quale adesso ritiene il cognome del suo autore e il soprannome del de Bettin, dicendosi Eicher-Clere. [La pronuncia èicher da Ecker è frutto della dittongazione di È aperta tipica del dialetto sappadino].


 Alcune GENEALOGIE di famiglie costaltesi

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