DIFFERENTI
ANGOLAZIONI DI LETTURA
DEGLI
AVVENIMENTI DI APOCALISSE.
ALCUNE
INIZIALI INFORMAZIONI E PRECISAZIONI:
Iniziamo precisando che il termine
Apocalisse deriva “foneticamente” dalla parola greca “apokalypsis” che correttamente
tradotto significa “Rivelazione”.
L’ultima Profezia Biblica data a
Giovanni dall’Angelo inviato da Gesù, fu scritta in greco.
Giovanni (l’Apostolo più amato da Dio)
era prigioniero dei romani in un’isoletta usata dall’Impero Romano come sede
carceraria per quelli che allora erano considerati pericolosi, oggi li
chiamerebbero terroristi.
Il nome di quest’isoletta, che fa parte
dell’arcipelago greco, è Patmos.
Giovanni non diede mai nessuna
intitolazione a questa Profezia che, con il passare dei secoli, (Apocalisse fu
trasmessa a Giovanni circa nel 95 d.C.) prese il nome di Apocalisse e questo
avvenne a seguito della “fonetizzazione” del termine greco ”apokalypsis”.
I Testimoni di Geova insegnano
correttamente che il nome della Profezia è “Rivelazione” ma questo deriva solo
dal primo termine del primo versetto della Profezia:
Apocalisse 1:1 Rivelazione
di Gesù Cristo, che Dio gli
diede per mostrare ai suoi servi le
cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni.
Evidentemente, se Giovanni non ha dato
nessun titolo alla Profezia trasmettendone solo il testo, anche la versione dei
Testimoni di Geova è errata, giacché indotta da un successivo intervento sulla
Profezia che nulla aveva a che vedere con l’originale trasmissione del solo
testo da parte dell’Angelo, inviato da Gesù, a Giovanni.
Precisato questo è utile
precisare anche che la Profezia che, se pur impropriamente, continuiamo a
chiamare Apocalisse, è la descrizione dei fatti che devono avvenire nell’ultima settimana di Daniele.
PASSIAMO
ORA ALL’ESAME DEL TESTO
TENENDO
COMUNQUE PRIMA PRESENTI
DUE
PRECISAZIONI:
1)
2)
PASSIAMO ORA ALL’ANALISI DIVERSIFICATA
DEL TESTO DEL LIBRO DI APOCALISSE
ORDINE
CRONOLOGICO LETTERARIO:
In sintesi:
Inizio: (Ap.
1:1) Presentazione del libro.
Rapito: (Ap. 1:9) Giovanni
viene rapito e riceve l’incarico di scrivere ciò che sente e vede.
Lettere: (Ap.
2:1) Lettera alle sette chiese.
Visione: (Ap:4:1) Prima visione di Giovanni.
Il rotolo: (Ap.5:1) C'é un rotolo sigillato con 7 sigilli Gesù
é trovato degno di aprire i 7 sigilli.
1° Sigillo (Ap. 6:1) Cavallo
bianco.
2° Sigillo (Ap. 6:3) Cavallo rosso.
3° Sigillo (Ap. 6:5) Cavallo nero.
4° Sigillo (Ap. 6:7) Cavallo verde.
5° Sigillo (Ap. 6:9) Visione delle anime degli scannati a causa
della parola di Dio.
6° Sigillo (Ap. 6:12) Grande
terremoto.
(Ap.
7:1) Visione dei 144.000 e della
grande folla.
7° Sigillo (Ap. 8:1) Appaiono i 7
angeli con le 7 trombe.
1° Tromba (Ap. 8:7) Grandine
e fuoco misto con sangue sulla terra (1/3 bruciato).
2° Tromba (Ap. 8:8) Un
gran monte infuocato scagliato sul mare (1/3 distrutto).
3° Tromba (Ap. 8:10) Cade una grande stella (Assenzio) (1/3 acque
avvelenate).
4° Tromba (Ap. 8:12) colpito 1/3 sole, luna e stelle (1/3 luce
ridotta).
(Ap.8:13) Un'aquila volante dice guai, guai, guai, per
altre 3 trombe.
5° Tromba (Ap. 9:1) Cade meteora pozzo dell'abisso fumo e
locuste.
6° Tromba (Ap. 9:13) Sciolti i 4 angeli presso l'Eufrate
(cavalleria uccide 1/3 uomini).
(Ap.10:1) Un altro angelo consegna rotolo dolce palato
e amaro viscere.
(Ap.11:1) I due testimoni che profetizzano per 1260
giorni.
7° Tromba (Ap. 11:15) In cielo si dice il Regno del mondo è passato
al nostro Signore.
(Ap.
12:1) La donna e il dragone che viene
gettato sulla terra.
(Ap.
12:18) La bestia che viene dal mare con
sette teste e dieci corna.
(Ap.
13:11) La bestia che viene dalla terra con
due corna come un agnello.
(Ap.
14:1) Il canto dei 144.000.
(Ap.
14:6) Messaggio di tre angeli.
1° Angelo (Ap. 14:6) Volando nel cielo diceva: temete Dio e
dategli gloria.
2° Angelo (Ap. 14:8) Seguendo il primo annuncia la caduta di
Babilonia la grande.
3° Angelo (Ap. 14:9) Segue dicendo: chi adora la bestia e la sua
immagine.
(Ap.
14:14) Viene gettata la falce sulla terra.
(Ap.
15:1) Sette angeli con gli ultimi 7
flagelli (7 coppe dell'ira di Dio).
1° Coppa (Ap. 16:2) Coppa sulla terra, Ulcera maligna agli uomini
con il marchio.
2° Coppa (Ap. 16:3) Coppa
sul mare, diviene come sangue, ogni essere muore.
3° Coppa (Ap.
16:4) Coppa sui fiumi, divengono sangue.
4° Coppa (Ap.
16:8) Coppa sul sole, bruciano gli uomini
ma non si pentono.
5° Coppa (Ap.
16:10) Coppa sul trono della bestia,
tormenti ma non ravvedimento.
6° Coppa (Ap.
16:12) Coppa sul fiume Eufrate,
prosciugamento delle acque;tre spiriti impuri
escono
dalla bestia, dal dragone e dal falso profeta per raduno ad
Har-Maghedon.
7° Coppa (Ap.16:17) Coppa nell'aria, lampi, boati e tuoni,
terremoto.
(Ap.17-18) Condanna e caduta di Babilonia.
(Ap.19:05) Le nozze dell'Agnello.
(Ap.19:19) Battaglia di Ar-Maghedon.
(Ap.20:1-15)
Il Millennio.
(Ap.21:1-27)
Nuovi cieli e nuova terra, la nuova Gerusalemme.
Per fasi:
Prima
fase:
1° Sigillo:
Apocalisse 6:1 Poi, quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli,
vidi e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di
tuono: "Vieni". Guardai e vidi un cavallo bianco. Colui che lo
cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da
vincitore, e per vincere.
1° Tromba: Apocalisse 8:7 Il primo sonò
la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla
terra. Un terzo della terra bruciò, un terzo degli alberi pure e ogni erba
verde fu arsa.
1° Coppa: Apocalisse 16:2 Il primo andò e versò la sua coppa sulla
terra; e un'ulcera
maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio
della bestia e che adoravano la sua immagine.
Seconda
fase:
2° Sigillo: Apocalisse 6:3 Quando
l'Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva:
"Vieni". E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo
cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si
uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada.
2° Tromba: Apocalisse 8:8 Poi il
secondo angelo sonò la tromba e una massa simile a
una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo
del mare diventò sangue, un terzo delle creature viventi che erano nel mare
morì e un terzo delle navi andò distrutto.
2° Coppa: Apocalisse 16:3 Poi il
secondo angelo versò la sua coppa nel mare; esso divenne sangue simile a quello
di un morto, e ogni essere vivente che sitrovava nel mare morì.
Terza
fase:
3° Sigillo: Apocalisse 6:5 Quando
l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva:
"Vieni". Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava
aveva una bilancia in mano. E udii come una voce in mezzo alle quattro creature
viventi, che diceva: "Una misura di frumento per un denaro e tre misure
d'orzo per un denaro, ma non danneggiare né l'olio né il vino".
3° Tromba: Apocalisse 8:10 Poi il
terzo angelo sonò la tromba e dal cielo cadde una grande stella, ardente come
una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. Il
nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio. Molti
uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.
3° Coppa: Apocalisse 16:4 Poi il
terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti; e le acque
diventarono sangue. Udii l'angelo delle acque che diceva: "Sei giusto, tu
che sei e che eri, tu, il Santo, per aver così giudicato. Essi infatti hanno
versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro sangue da bere; è
quello che meritano". E udii dall'altare una voce che diceva: "Sì, o
Signore, Dio onnipotente, veritieri e giusti sono i tuoi giudizi".
Quarta
fase:
4° Sigillo: Apocalisse 6:7 Quando
l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente
che diceva: "Vieni". Guardai e vidi un cavallo giallastro; e colui che
lo cavalcava si chiamava Morte; e gli veniva dietro il soggiorno dei morti. Fu
loro dato potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con
la fame, con la mortalità e con le belve della terra.
4° Tromba: Apocalisse 8:12 Quando
il quarto angelo sonò la tromba, fu colpito un terzo del sole, della luna e
delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come
quello della notte, diminuì di un terzo. Guardai, e udii un'aquila che volava
in mezzo al cielo e diceva a gran voce: "Guai, guai, guai agli abitanti
della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per
sonare!"
4° Coppa: Apocalisse 16:8 Poi il
quarto angelo versò la sua coppa sul sole e al sole fu concesso di bruciare gli
uomini con il fuoco. E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e
bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si
ravvidero per dargli gloria.
Quinta
fase:
5° Sigillo: Apocalisse 6:9 Quando l'Agnello
aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati
uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano resa. Essi
gridarono a gran voce: "Fino a quando aspetterai, o Signore santo e
veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che
abitano sopra la terra?" E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e
fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo
il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano
essere uccisi come loro.
5° Tromba: Apocalisse 9:1 Poi il
quinto angelo sonò la tromba e io vidi un astro che era caduto dal cielo sulla
terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell'abisso. Egli aprì il pozzo dell'abisso
e ne salì un fumo, come quello di una grande fornace; il sole e l'aria furono
oscurati dal fumo del pozzo. Dal fumo uscirono sulla terra delle cavallette a
cui fu dato un potere simile a quello degli scorpioni della terra. E fu detto
loro di non danneggiare l'erba della terra, né la verdura, né gli alberi, ma
solo gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. Fu loro
concesso, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi con un dolore
simile a quello prodotto dallo scorpione quando punge un uomo. In quei giorni
gli uomini cercheranno la morte ma non la troveranno; brameranno morire ma la
morte fuggirà da loro. L'aspetto delle cavallette era simile a cavalli pronti
per la guerra. Sulla testa avevano come delle corone d'oro e la loro faccia era
come viso d'uomo. Avevano dei capelli come capelli di donne e i loro denti
erano come denti di leoni. Il loro torace era simile a una corazza di ferro e
il rumore delle loro ali era come quello di carri tirati da molti cavalli che
corrono alla battaglia. Avevano code e pungiglioni come quelli degli scorpioni,
e nelle code stava il loro potere di danneggiare gli uomini per cinque mesi. Il
loro re era l'angelo dell'abisso il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco
Apollion. Il primo "guai" è passato; ecco, vengono ancora due
"guai" dopo queste cose.
5° Coppa: Apocalisse 16:10 Poi il
quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia. Il suo regno fu
avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, e
bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro ulcere, ma
non si ravvidero dalle loro opere.
Sesta
fase:
6° Sigillo: Apocalisse 6:12 Guardai
di nuovo quando l'Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece un gran terremoto;
il sole diventò nero come un sacco di crine, e la luna diventò tutta come
sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da
un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. Il cielo si ritirò come una
pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro
luogo. I re della terra, i grandi, generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo
e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E
dicevano ai monti e alle rocce: "Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza
di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran
giorno della sua ira. Chi può resistere?"
6° Tromba: Apocalisse 9:13 Poi il
sesto angelo sonò la tromba e udii una voce dai quattro corni dell'altare d'oro
che era davanti a Dio. La voce diceva al sesto angelo che aveva la tromba:
"Sciogli i quattro angeli che sono legati sul gran fiume Eufrate". E
furono sciolti i quattro angeli che erano stati preparati per quell'ora, quel
giorno, quel mese e quell'anno, per uccidere la terza parte degli uomini. Il
numero dei soldati a cavallo era di duecento milioni e io udii il loro numero.
Ed ecco come mi apparvero nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano:
avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; i cavalli avevano
delle teste simili a quelle dei leoni e dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e
zolfo. Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli: dal fuoco, dal
fumo e dallo zolfo che usciva dalle bocche dei cavalli. Il potere dei cavalli
era nella loro bocca e nelle loro code; perché le loro code erano simili a
serpenti e avevano delle teste, e con esse ferivano. Il resto degli uomini che
non furono uccisi da questi flagelli,non si ravvidero dalle opere delle loro
mani; non cessarono di adorare i demòni e gli idoli d'oro, d'argento, di rame,
di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare. Non si
ravvidero neppure dai loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro
fornicazione, né dai loro furti.
6° Coppa: Apocalisse 16:12 Poi il
sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si
prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall'Oriente. E
vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del
falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demòni
capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per
radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente. io vengo come
un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e
non si veda la sua vergogna). E radunarono i re nel luogo che in ebraico si
chiama Harmaghedon.
Settima
fase:
7° Sigillo: Apocalisse 8:1 Quando
l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz'ora.
Poi vidi i sette angeli che stanno in piedi davanti a Dio, e furono date loro
sette trombe. E venne un altro angelo con un incensiere d'oro; si fermò presso
l'altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere
di tutti i santi sull'altare d'oro posto davanti al trono. E dalla mano
dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio insieme alle preghiere dei
santi. Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco dell'altare e lo
gettò sulla terra. Immediatamente ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto.
7° Tromba: Apocalisse 11:15 Poi il
settimo angelo sonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che
dicevano: "Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo
ed egli regnerà nei secoli dei secoli". E i ventiquattro anziani che
siedono sui loro troni davanti a Dio, si gettarono con la faccia a terra e
adorarono Dio, dicendo: "Ti ringraziamo, Signore, Dio onnipotente, che sei
e che eri, perché hai preso in mano il tuo grande potere, e hai stabilito il
tuo regno. Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è giunta, ed è arrivato
il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servi, ai
profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di
distruggere quelli che distruggono la terra". Allora si aprì il tempio di
Dio che è in cielo e apparve nel tempio l'arca dell'alleanza. Vi furono lampi e
voci e tuoni e un terremoto e una forte grandinata.
7° Coppa: Apocalisse 16:17 Poi il
settimo angelo versò la sua coppa nell'aria; e dal tempio uscì una gran voce
proveniente dal trono, che diceva: "È fatto". E ci furono lampi,
voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando gli uomini sono sulla terra
non se n'è avuto uno altrettanto disastroso. La grande città si divise in tre
parti, e le città delle nazioni crollarono e Dio si ricordò di Babilonia la
grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. Ogni isola scomparve
e i monti non furono più trovati. E cadde dal cielo sugli uomini una grandine
enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio
a causa della grandine; perché era un terribile flagello.
Per esteso:
PRESENTAZIONE
DEL LIBRO:
Apocalisse
1:1-8 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare
ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto
conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni. Egli ha attestato come
parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo tutto ciò che ha visto.
Beato
chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno
tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino! Giovanni, alle
sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e
che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono e da Gesù Cristo, il
testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A lui
che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto
di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la
potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco,
egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che
lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen.
«Io sono
l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene,
l'Onnipotente».
GIOVANNI
VIENE RAPITO E RICEVE L’INCARICO DI SCRIVERE:
Apocalisse
1:9-20 Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione,
nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a causa
della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. Fui rapito dallo Spirito nel
giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una
tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette
chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a
Laodicea».
Io mi
voltai per vedere chi mi stava parlando. Come mi fui voltato, vidi sette
candelabri d'oro e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un figlio
d'uomo, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d'oro
all'altezza del petto.
Il suo
capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i suoi occhi
erano come fiamma di fuoco; i suoi piedi erano simili a bronzo incandescente,
arroventato in una fornace, e la sua voce era come il fragore di grandi acque.
Nella
sua mano destra teneva sette stelle; dalla sua bocca usciva una spada a due
tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in tutta la
sua forza.
Quando
lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli pose la sua mano destra su di
me, dicendo: «Non temere, io sono il primo e l'ultimo, e il vivente. Ero morto,
ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del
soggiorno dei morti.
Scrivi
dunque le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire in
seguito, il mistero delle sette stelle che hai viste nella mia destra, e dei
sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i
sette candelabri sono le sette chiese.
LETTERA
ALLE SETTE CHIESE:
1) All'angelo della chiesa di Efeso:
Apocalisse
2:1-7 «All'angelo della chiesa di Efeso scrivi:
Queste cose
dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai
sette candelabri d'oro: Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua
costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli
che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi. So che
hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei
stancato. Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore.
Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima;
altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se
non ti ravvedi. Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che
anch'io detesto. Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A
chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di
Dio.
2) All'angelo della chiesa di Smirne:
Apocalisse
2:8-11 «All'angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose
dice il primo e l'ultimo, che fu morto e tornò in vita: Io conosco la tua
tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da
quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di
Satana. Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per
cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una
tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la
corona della vita.
Chi ha
orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà
colpito dalla morte seconda.
Apocalisse
2:12-17 «All'angelo della chiesa di Pergamo scrivi: Queste cose
dice colui che ha la spada affilata a due tagli: Io so dove tu abiti, cioè là
dov'è il trono di Satana; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai
rinnegato la fede in me, neppure al tempo in cui Antipa, il mio fedele
testimone, fu ucciso fra voi, là dove Satana abita. Ma ho qualcosa contro di
te: hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac
il modo di far cadere i figli d'Israele, inducendoli a mangiare carni
sacrificate agli idoli e a fornicare. Così anche tu hai alcuni che professano
similmente la dottrina dei Nicolaiti.
Ravvediti
dunque, altrimenti fra poco verrò da te e combatterò contro di loro con la
spada della mia bocca. Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle
chiese.
A chi
vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale è
scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve.
Apocalisse
2:18-29 «All'angelo della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose
dice il Figlio di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i piedi simili
a bronzo incandescente: Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il
tuo servizio, la tua costanza; so che le tue ultime opere sono più numerose
delle prime. Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezabel, quella donna
che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere
fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli. Le ho dato tempo
perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione. Ecco,
io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro
che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella
compie. Metterò anche a morte i suoi figli; e tutte le
chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e
darò a ciascuno di voi secondo le sue opere.
Ma agli
altri di voi, in Tiatiri, che non professate tale dottrina e non avete
conosciuto le profondità di Satana (come le chiamano loro), io dico: Non vi
impongo altro peso. Soltanto, quello che avete, tenetelo fermamente finché io
venga.
A chi
vince e persevera nelle mie opere sino alla fine, darò potere sulle nazioni, ed
egli le reggerà con una verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla,
come anch'io ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del
mattino.
Chi ha
orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
5) All'angelo della chiesa di Sardi:
Apocalisse
3:1-6 «All'angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette
spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai fama di
vivere ma sei morto. Sii vigilante e rafforza il resto che sta per morire; poiché
non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio. Ricòrdati dunque come
hai ricevuto e ascoltato la parola, continua a serbarla e ravvediti. Perché, se
non sarai vigilante, io verrò come un ladro, e tu non saprai a che ora verrò a
sorprenderti. Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che non hanno contaminato le loro
vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni. Chi
vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal
libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai
suoi angeli. Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
6) All'angelo della chiesa di Filadelfia:
Apocalisse
3:7-13 «All'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste
cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che
apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre: Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta
aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la
mia parola e non hai rinnegato il mio nome.
Ecco, ti
do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo
sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per
riconoscere che io ti ho amato. Siccome hai osservato la mia esortazione alla
costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire
sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Io vengo
presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona.
Chi
vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà
mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio
Dio, e della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il
mio nuovo nome.
Chi ha
orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
7) All'angelo della chiesa di Laodicea:
Apocalisse
3:14-22 «All'angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose
dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di
Dio: Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu
pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente
io ti vomiterò dalla mia bocca. Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e
non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti,
miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comperare da me
dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per
vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per
ungerti gli occhi e vedere.
Tutti
quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la
porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. Chi vince lo farò
sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con
il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle
chiese».
LA
PRIMA VISIONE DI GIOVANNI:
Apocalisse
4:1-11 Dopo queste cose vidi una porta aperta nel cielo, e la
prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba, mi disse:
«Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito». Subito fui
rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c'era
uno seduto. Colui che stava seduto era simile nell'aspetto alla pietra di
diaspro e di sardonico; e intorno al trono c'era un arcobaleno che, a vederlo,
era simile allo smeraldo. Attorno al trono c'erano ventiquattro troni su cui
stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d'oro
sul capo. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni. Davanti al trono c'erano
sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio. Davanti al trono inoltre
c'era come un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno
al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro.
La prima
creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la
terza aveva la faccia come d'un uomo e la quarta era simile a un'aquila mentre
vola. E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di
occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte:
«Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che
viene».
Ogni
volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazia a colui che
siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si
prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei
secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: «Tu sei
degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza:
perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed
esistono».
VISIONE DEI 7 SIGILLI:
Apocalisse
5:1-14 Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro
scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. E vidi un angelo potente che gridava a gran voce:
«Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?» Ma nessuno, né in
cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo.
Io piangevo molto perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire
il libro, e di guardarlo. Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il
leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il
libro e i suoi sette sigilli». Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro
creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava
essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette
spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Egli venne e prese il libro dalla
destra di colui che sedeva sul trono. Quand'ebbe preso il libro, le quattro
creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello,
ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le
preghiere dei santi. Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di
prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato
a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne
hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla
terra». E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature
viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia
di migliaia. Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato
immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore,
la gloria e la lode». E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra,
sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano:
«A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria
e la potenza, nei secoli dei secoli».
Le quattro
creature viventi dicevano: «Amen!» E gli anziani si prostrarono e adorarono.
QUI INIZIA LA PRIMA META’
DELL’ULTIMA SETTIMANA DI DANIELE.
APERTURA
DEI 7 SIGILLI:
1°
Sigillo:
Apocalisse 6:1-2 Poi, quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli, vidi e
udii una delle quattro creature
viventi, che diceva con voce come di tuono: "Vieni". Guardai e vidi
un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una
corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.
2° Sigillo:
Apocalisse 6:3-4 Quando l'Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda
creatura vivente che diceva:
"Vieni". E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere
la pace dalla terra affinché gli uomini
si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada.
3°
Sigillo:
Apocalisse 6:5-6 Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza
creatura vivente che diceva:
"Vieni". Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva:
"Una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro,
ma non danneggiare né l'olio né il vino".
4°
Sigillo:
Apocalisse 6:7-8 Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce
della quarta creatura vivente che diceva: "Vieni". Guardai e vidi un
cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava si chiamava Morte; e gli veniva
dietro il soggiorno dei morti. Fu loro dato potere sulla quarta parte della terra,
per uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le belve della
terra.
5°
Sigillo:
Apocalisse 6:9-11 Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto
l'altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la
testimonianza che gli avevano resa. Essi gridarono a gran voce: "Fino a
quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare
il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?" E a ciascuno di
essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po'
di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei
loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro.
6°
Sigillo:
Apocalisse 6:12-17 Guardai di nuovo quando l'Agnello aprì il sesto sigillo; e
si fece un gran terremoto; il sole diventò nero come un sacco di crine, e la
luna diventò tutta come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come
quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. Il
cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni
isola furono rimosse dal loro luogo. I re della terra, i grandi, i generali, i
ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle
spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce:
"Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul
trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira.
Chi può resistere?"
I centoquarantaquattromila:
Apocalisse 7:1-8 Dopo
questo, vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra,
e trattenevano i quattro venti della terra perché non soffiassero sulla terra,
né sopra il mare, né sugli alberi. Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol
levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente; e gridò a gran voce ai
quattro angeli ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare,
dicendo: "Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non
abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio". E
udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d'Israele:
della tribù di Giuda dodicimila segnati;
della tribù di Ruben dodicimila;
della tribù di Gad dodicimila;
della tribù di Aser dodicimila;
della tribù di Neftali dodicimila;
della tribù di Manasse dodicimila;
della tribù di Simeone dodicimila;
della tribù di Levi dodicimila;
della tribù di Issacar dodicimila;
della tribù di Zabulon dodicimila;
della tribù di Giuseppe dodicimila;
della tribù di Beniamino dodicimila segnati.
la grande folla venuta dalla tribolazione:
Apocalisse
7:9-17 Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno
poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che
stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti
e con delle palme in mano. E gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza
appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all'Agnello». E tutti gli
angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature
viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono
Dio, dicendo:«Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il
ringraziamento, l'onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen».
Poi uno
degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite
di bianco e da dove sono venute?» Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed
egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno
lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello.
Perciò
sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e
colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. Non avranno più
fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura;
perché l'Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti
delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».
7°
Sigillo:
Apocalisse 8:1-5 Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio
nel cielo per circa mezz'ora. Poi vidi i sette angeli che stanno in piedi
davanti a Dio, e furono date loro sette trombe. E venne un altro angelo con un
incensiere d'oro; si fermò presso l'altare e gli furono dati molti profumi
affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro posto
davanti al trono. E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio
insieme alle preghiere dei santi. Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì
del fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra. Immediatamente ci furono tuoni,
voci, lampi e un terremoto.
LE
7 TROMBE:
Apocalisse
8:6 I sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono
a sonare.
1°
Tromba:
Apocalisse 8:7 Il primo sonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con
sangue, furono scagliati sulla terra. Un terzo della terra bruciò, un terzo
degli alberi pure e ogni erba verde fu arsa.
2°
Tromba:
Apocalisse 8:8-9 Poi il secondo angelo sonò la tromba e una massa simile a
una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò
sangue, un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo
delle navi andò distrutto.
3° Tromba:
Apocalisse 8:10-11 Poi il terzo angelo sonò la tromba e dal cielo cadde una
grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e
sulle sorgenti delle acque. Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque
diventò assenzio. Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano
diventate amare.
4°
Tromba:
Apocalisse 8:12-13 Quando il quarto angelo sonò la tromba, fu colpito un
terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e
il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuì di un terzo. Guardai,
e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: "Guai,
guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che
tre angeli stanno per sonare!"
5°
Tromba:
Apocalisse 9:1-12 Poi il quinto angelo sonò la tromba e io vidi un astro che
era caduto dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo
dell'abisso. Egli aprì il pozzo dell'abisso e ne salì un fumo, come quello di una
grande fornace; il sole e l'aria furono oscurati dal fumo del pozzo.
Dal fumo uscirono
sulla terra delle cavallette a cui fu dato un potere simile a quello degli
scorpioni della terra. E fu detto loro di non danneggiare l'erba della terra,
né la verdura, né gli alberi, ma solo gli uomini che non avessero il sigillo di
Dio sulla fronte. Fu loro concesso, non di ucciderli, ma di tormentarli per
cinque mesi con un dolore simile a quello prodotto dallo scorpione quando punge
un uomo.
In quei giorni gli
uomini cercheranno la morte ma non la troveranno; brameranno morire ma la morte
fuggirà da loro. L'aspetto delle cavallette era simile a cavalli pronti per la
guerra. Sulla testa avevano come delle corone d'oro e la loro faccia era come
viso d'uomo. Avevano dei capelli come capelli di donne e i loro denti erano
come denti di leoni. Il loro torace era simile a una corazza di ferro e il
rumore delle loro ali era come quello di carri tirati da molti cavalli che
corrono alla battaglia. Avevano code e pungiglioni come quelli degli scorpioni,
e nelle code stava il loro potere di danneggiare gli uomini per cinque mesi. Il
loro re era l'angelo dell'abisso il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco
Apollion.
Il primo
"guai" è passato; ecco, vengono ancora due "guai" dopo
queste cose.
6°
Tromba:
Apocalisse 9:13-21 Poi il sesto angelo sonò la tromba e udii una voce dai
quattro corni dell'altare d'oro che era davanti a Dio. La voce diceva al sesto
angelo che aveva la tromba: "Sciogli i quattro angeli che sono legati sul
gran fiume Eufrate". E furono sciolti i quattro angeli che erano stati
preparati per quell'ora, quel giorno, quel mese e quell'anno, per uccidere la
terza parte degli uomini. Il numero dei soldati a cavallo era di duecento
milioni e io udii il loro numero. Ed ecco come mi apparvero nella visione i
cavalli e quelli che li cavalcavano: avevano delle corazze color di fuoco, di
giacinto e di zolfo; i cavalli avevano delle teste simili a quelle dei leoni e
dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e zolfo. Un terzo degli uomini fu ucciso
da questi tre flagelli: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle
bocche dei cavalli. Il potere dei cavalli era nella loro bocca e nelle loro
code; perché le loro code erano simili a serpenti e avevano delle teste, e con
esse ferivano. Il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli,
non si ravvidero dalle opere delle loro mani; non cessarono di adorare i demòni
e gli idoli d'oro, d'argento, di rame, di pietra e di legno, che non possono né
vedere, né udire, né camminare. Non si ravvidero neppure dai loro omicidi, né
dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti.
QUI DOVREBBE FINIRE LA PRIMA META’
DELL’ULTIMA SETTIMANA DI DANIELE.
Le cose seguenti, avverranno o inizieranno,
proprio alla fine della prima metà
o in mezzo alle due metà dell’ultimo settennato.
Il libretto dato a Giovanni:
Apocalisse
10:1-11 Poi vidi un altro angelo potente che scendeva dal cielo, avvolto
in una nube; sopra il suo capo vi era l'arcobaleno; la sua faccia era come il
sole e i suoi piedi erano come colonne di fuoco. Egli aveva in mano un libretto
aperto e posò il suo piede destro sul mare e il sinistro sulla terra; poi gridò
a gran voce, come un leone ruggente; e quand'ebbe gridato, i sette tuoni fecero
udire le loro voci. Quando i sette tuoni ebbero fatto udire le loro voci, io
stavo per mettermi a scrivere, ma udii una voce dal cielo che mi disse:
«Sigilla le cose che i sette tuoni hanno dette, non le scrivere».
Allora
l'angelo che avevo visto con un piede sul mare e un piede sulla terra, alzò la
mano destra verso il cielo e giurò per colui che vive nei secoli dei secoli, il
quale ha creato il cielo e le cose che sono in esso, e la terra e le cose che
sono in essa, e il mare e le cose che sono in esso, dicendo che non ci sarebbe
stato più indugio. Ma nei giorni in cui si sarebbe udita la voce del settimo
angelo, quando egli avrebbe sonato, si sarebbe compiuto il mistero di Dio,
com'egli ha annunziato ai suoi servi, i profeti.
Poi la
voce che avevo udita dal cielo mi parlò di nuovo e disse: «Va', prendi il libro
che è aperto in mano all'angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra». Io
andai dall'angelo, dicendogli di darmi il libretto. Ed egli mi rispose:
«Prendilo e divoralo: esso sarà amaro alle tue viscere, ma in bocca ti sarà
dolce come miele». Presi il libretto dalla mano dell'angelo e lo divorai; e mi
fu dolce in bocca, come miele; ma quando l'ebbi mangiato, le mie viscere sentirono
amarezza. Poi mi fu detto: «È necessario che tu profetizzi ancora su molti
popoli, nazioni, lingue e re».
Giovanni misura il nuovo Tempio:
Apocalisse
11:1-2 Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu
detto: «Àlzati e misura il tempio di Dio e l'altare e conta quelli che vi
adorano; ma il cortile esterno del tempio, lascialo da parte, e non lo
misurare, perché è stato dato alle nazioni, le quali calpesteranno la città
santa per quarantadue mesi.
I due testimoni:
Apocalisse
11:3-13 Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare, ed
essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni. Questi
sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra.
Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e
divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso
in questa maniera.
Essi
hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i
giorni della loro profezia. Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e
di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno. E quando
avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà
guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri giaceranno
sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto,
dove anche il loro Signore è stato crocifisso.
Gli
uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per
tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in sepolcri. Gli abitanti
della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli
uni agli altri, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti
della terra.
Ma dopo
tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si
alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro. Ed essi
udirono una voce potente che dal cielo diceva loro: «Salite quassù». Essi
salirono al cielo in una nube e i loro nemici li videro. In quell'ora ci fu un
gran terremoto e la decima parte della città crollò e settemila persone furono
uccise nel terremoto; e i superstiti furono spaventati e diedero gloria al Dio
del cielo.
Apocalisse 11:14 Il secondo «guai» è passato; ma ecco, il terzo «guai» verrà presto.
7°
Tromba:
Apocalisse 11:15-19 Poi il settimo angelo sonò la tromba e nel cielo si
alzarono voci potenti, che dicevano: "Il regno del mondo è passato al
nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli". E i
ventiquattro anziani che siedono sui loro troni davanti a Dio, si gettarono con
la faccia a terra e adorarono Dio, dicendo: "Ti ringraziamo, Signore, Dio
onnipotente, che sei e che eri, perché hai preso in mano il tuo grande potere,
e hai stabilito il tuo regno. Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è
giunta, ed è arrivato il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio
ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e
grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra". Allora si aprì
il tempio di Dio che è in cielo e apparve nel tempio l'arca dell'alleanza. Vi
furono lampi e voci e tuoni e un terremoto e una forte grandinata.
La donna rivestita di sole:
Apocalisse
12:1-6 Poi un grande segno apparve nel cielo: una donna
rivestita del sole, con la luna sotto i piedi e una corona di dodici stelle sul
capo. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Apparve
ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette
teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. La sua coda trascinava la
terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra. Il dragone si pose
davanti alla donna che stava per partorire, per divorarne il figlio, non appena
l'avesse partorito. Ed ella partorì un figlio maschio, il quale deve reggere
tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figlio di lei fu rapito vicino a
Dio e al suo trono.
Ma la
donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita
per milleduecentosessanta giorni.
La
battaglia in cielo
satana
confinato sulla terra:
Apocalisse
12:7-12 E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli
combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non
vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. Il gran dragone, il serpente
antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu
gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi
angeli.
Allora
udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la
potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato
gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li
accusava davanti al nostro Dio. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue
dell'Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la
loro vita, anzi l'hanno esposta alla morte. Perciò rallegratevi, o cieli, e voi
che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso
verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo».
Satana tenta di fermare il parto della donna:
Apocalisse
12:13-18 Quando il dragone si vide precipitato sulla terra,
perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma alla donna furono
date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo
luogo, dov'è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontana
dalla presenza del serpente. Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume,
dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente. Ma la terra soccorse la
donna: aprì la bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva gettato fuori
dalla sua bocca. Allora il dragone s'infuriò contro la donna e andò a far
guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i
comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù. E si fermò sulla
riva del mare.
La bestia che sale dal mare:
Apocalisse
13:1-10 Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna
e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi. La bestia
che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell'orso
e la bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo
trono e una grande autorità. E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma
la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro
alla bestia; e adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e
adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere
contro di lei?» E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e
bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la
bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo
e quelli che abitano nel cielo. Le fu pure dato di far guerra ai santi e di
vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione.
L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin
dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato
immolato. Se uno ha orecchi, ascolti.
Se uno
deve andare in prigionia, andrà in prigionia; se uno dev'essere ucciso con la
spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei
santi.
La bestia che sale dalla terra:
Apocalisse
13:11-18 Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva
due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone. Essa esercitava
tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli
abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata
guarita. E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla
terra in presenza degli uomini. E seduceva gli abitanti della terra con i
prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli
abitanti della terra di erigere un'immagine della bestia che aveva ricevuto la
ferita della spada ed era tornata in vita. Le fu concesso di dare uno spirito
all'immagine della bestia affinché l'immagine potesse parlare e far uccidere
tutti quelli che non adorassero l'immagine della bestia.
Inoltre
obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere
un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere
se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che
corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il
numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è
seicentosessantasei.
QUI DOVREBBE INIZIARE LA SECONDA META’
DELL’ULTIMA SETTIMANA DI DANIELE.
L'Agnello e i suoi redenti:
Apocalisse
14:1-5 Poi guardai e vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte
Sion e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e
il nome di suo Padre scritto sulla fronte. Udii una voce dal cielo simile a un
fragore di grandi acque e al rumore di un forte tuono; e la voce che udii era
come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. Essi cantavano un
cantico nuovo davanti al trono, davanti alle quattro creature viventi e agli
anziani. Nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila,
che sono stati riscattati dalla terra.
Essi
sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché son vergini. Essi son
quelli che seguono l'Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati tra gli
uomini per esser primizie a Dio e all'Agnello. Nella bocca loro non è stata
trovata menzogna: sono irreprensibili.
Tre angeli proclamano i giudizi di Dio:
Apocalisse
14:6-13 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo,
recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a
ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Egli diceva con voce forte: «Temete Dio e
dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha
fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque». Poi un secondo
angelo seguì dicendo: «Caduta, caduta è Babilonia la grande, che ha fatto bere
a tutte le nazioni il vino dell'ira della sua prostituzione».
Seguì un
terzo angelo, dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua immagine,
e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, egli pure berrà il vino
dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con
fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello».
Il fumo
del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua
immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte.
Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in
Gesù. E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: beati i morti che da ora
innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche
perché le loro opere li seguono».
la vendemmia:
Apocalisse
14:14-20 Poi guardai e vidi una nube bianca; e sulla nube stava
seduto uno, simile a un figlio d'uomo, che aveva sul capo una corona d'oro e in
mano una falce affilata. Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce
a colui che stava seduto sulla nube: «Metti mano alla tua falce e mieti; poiché
è giunta l'ora di mietere, perché la mèsse della terra è matura». Colui che era
seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. Poi
dal tempio, che è nel cielo, uscì un altro angelo; anch'egli aveva una falce
affilata. E un altro angelo, che aveva potere sul fuoco, uscì dall'altare e
gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Metti mano alla tua
falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue
uve sono mature».
L'angelo
lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva
nel grande tino dell'ira di Dio. Il tino fu pigiato fuori della città e dal
tino uscì tanto sangue che giungeva fino al morso dei cavalli, per una distesa
di milleseicento stadi.
Apocalisse
16:1 Allora udii dal tempio una gran voce che diceva ai sette angeli:
«Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio».
LE
7 ULTIME COPPE
DELL’IRA DI DIO:
1°
Coppa:
Apocalisse 16:2 Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e
un'ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della
bestia e che adoravano la sua immagine.
2°
Coppa:
Apocalisse 16:3 Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; esso
divenne sangue simile a quello di un morto, e ogni essere vivente che si
trovava nel mare morì.
3°
Coppa:
Apocalisse 16:4-7 Poi il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle
sorgenti; e le acque diventarono sangue. Udii l'angelo delle acque che diceva:
"Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver così giudicato.
Essi infatti hanno versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato
loro sangue da bere; è quello che meritano". E udii dall'altare una voce
che diceva: "Sì, o Signore, Dio onnipotente, veritieri e giusti sono i
tuoi giudizi".
4°
Coppa:
Apocalisse 16:8-9 Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e al sole
fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. E gli uomini furono bruciati
dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi
flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria.
5°
Coppa:
Apocalisse 16:10-11 Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della
bestia. Il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la
lingua per il dolore, e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori
e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere.
6°
Coppa:
Apocalisse 16:12-16 Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume
Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re
che vengono dall'Oriente. E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella
della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane.
Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re
di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio
onnipotente. io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti
perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). E radunarono i re nel
luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon.
7°
Coppa:
Apocalisse 16:17-21 Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell'aria; e dal
tempio uscì una gran voce proveniente dal trono, che diceva: "È
fatto". E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da
quando gli uomini sono sulla terra non se n'è avuto uno altrettanto disastroso.
La grande città si divise in tre parti, e le città delle nazioni crollarono e Dio
si ricordò di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira
ardente. Ogni isola scomparve e i monti non furono più trovati. E cadde dal
cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un
talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un
terribile flagello.
Apocalisse
17:1-18:24 Poi uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne
a dirmi: «Vieni, ti farò vedere il giudizio che spetta alla grande prostituta
che siede su molte acque. I re della terra hanno fornicato con lei e gli
abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione».
Egli mi trasportò in spirito nel deserto;
e vidi
una donna seduta sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di
bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna. La donna era vestita di
porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle. In mano
aveva un calice d'oro pieno di abominazioni e delle immondezze della sua prostituzione.
Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE
DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA. E vidi che quella donna era
ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Quando la vidi,
mi meravigliai di grande meraviglia.
L'angelo
mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della
bestia con le sette teste e le dieci corna che la porta. La bestia che hai
vista era, e non è; essa deve salire dall'abisso e andare in perdizione. Gli
abitanti della terra, i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita
fin dalla creazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia perché era,
e non è, e verrà di nuovo. Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le
sette teste sono sette monti sui quali la donna siede. Sono anche sette re:
cinque sono caduti, uno è, l'altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto,
dovrà durar poco. E la bestia che era e non è, è anch'essa un ottavo re, viene
dai sette, e se ne va in perdizione. Le dieci corna che hai viste sono dieci
re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per
un'ora, insieme alla bestia. Essi hanno uno stesso pensiero e daranno la loro
potenza e la loro autorità alla bestia. Combatteranno contro l'Agnello e
l'Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e
vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli».
Poi mi disse: «Le acque che hai viste e sulle quali siede la prostituta, sono
popoli, moltitudini, nazioni e lingue. Le dieci corna che hai viste e la bestia
odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le
carni e la consumeranno con il fuoco. Infatti Dio ha messo nei loro cuori di
eseguire il suo disegno che è di dare, di comune accordo, il loro regno alla
bestia fino a che le parole di Dio siano adempiute. La donna che hai vista è la
grande città che domina sui re della terra».
Dopo
queste cose vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande
autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore. Egli gridò con voce
potente: «È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di
demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e
abominevole. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua
prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti
della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso». Poi udii
un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non
siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi; perché
i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue
iniquità. Usatele il trattamento che lei usava, datele doppia retribuzione per
le sue opere; nel calice in cui ha versato ad altri, versatele il doppio.
Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé
stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non
sono vedova e non vedrò mai lutto". Perciò in uno stesso giorno verranno i
suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente
è Dio, il Signore che l'ha giudicata. I re della terra, che fornicavano e
vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio
piangeranno e faranno cordoglio per lei. Spaventati dai suoi tormenti se ne
staranno lontani e diranno: "Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la
potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!" I mercanti della
terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compra più le
loro merci: oro, argento, pietre preziose, perle, lino pregiato, porpora, seta,
scarlatto, ogni varietà di legno odoroso, ogni varietà di oggetti d'avorio e di
legno preziosissimo, rame, ferro, marmo, cannella, spezie, profumi, unguenti,
incenso, vino, olio, fior di farina, grano, buoi, pecore, cavalli, carri e
persino i corpi e le anime di uomini. I frutti che l'anima tua desiderava sono
andati lontani da te; tutte le cose delicate e sontuose sono perdute per te e
non si troveranno mai più. I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti
da lei se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangeranno e
faranno cordoglio dicendo: "Ahi! ahi! La gran città ch'era vestita di lino
fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle!
In un attimo una ricchezza così grande è stata distrutta". Tutti i piloti,
tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno
lontano e vedendo il fumo del suo incendio esclameranno: "Quale città fu
mai simile a questa grande città?" E si getteranno della polvere sul capo
e grideranno, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: "Ahi! ahi! La gran
città nella quale tutti quelli che avevano navi in mare si erano arricchiti con
la sua opulenza! In un attimo è stata ridotta a un deserto". «Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E
voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha
reso giustizia"». Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una
grande macina, e la gettò nel mare dicendo: «Così, con violenza, sarà
precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata. In te non si
udranno più le armonie degli arpisti né dei musicisti né dei flautisti né dei
sonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice di qualunque arte, e non
si udrà più in te rumore di macina. In te non brillerà più luce di lampada, e
non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i
prìncipi della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue
magie. In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti
quelli che sono stati uccisi sulla terra».
Gioia e trionfo nei cieli; le nozze dell'Agnello:
Apocalisse
19:1-10 Dopo queste cose, udii nel cielo una gran voce come di una
folla immensa, che diceva: «Alleluia! La salvezza, la gloria e la potenza
appartengono al nostro Dio, perché veritieri e giusti sono i suoi giudizi. Egli
ha giudicato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua
prostituzione e ha vendicato il sangue dei suoi servi, chiedendone conto alla
mano di lei». E dissero una seconda volta: «Alleluia! Il suo fumo sale per i
secoli dei secoli». Allora i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi
si prostrarono, adorarono Dio che siede sul trono, e dissero: «Amen! Alleluia!»
Dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi
servitori, voi che lo temete, piccoli e grandi». Poi udii come la voce di una
gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni,
che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha
stabilito il suo regno. Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria,
perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata. Le è
stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino
sono le opere giuste dei santi». E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati
quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi
aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». Io mi prostrai ai suoi
piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo
come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora
Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».
Seconda venuta di Cristo; vittoria sulla bestia e
sul falso profeta:
Apocalisse
19:11-21 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo
bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e
combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi
erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui.
Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Gli
eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano
vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla bocca gli usciva una spada affilata
per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà
il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia
porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI. Poi vidi un angelo
che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che
volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; per
mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di
uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi». E vidi la bestia e i
re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul
cavallo e al suo esercito. Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso
profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli
che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua
immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di
zolfo. Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che
era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.
QUI FINISCE LA SECONDA META’
DELL’ULTIMA SETTIMANA DI DANIELE.
PER COLLEGARTI CON
SCHEMA DEGLI ULTIMI TEMPI:
Satana legato; Inizia il Regno Millenario di
Cristo:
Apocalisse
20:1-6 Poi vidi scendere dal cielo un angelo con la chiave
dell'abisso e una grande catena in mano. Egli afferrò il dragone, il serpente
antico, cioè il diavolo, Satana, lo legò per mille anni, e lo gettò nell'abisso
che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più le nazioni finché
fossero compiuti i mille anni; dopo i quali dovrà essere sciolto per un po' di
tempo. Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di
giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la
testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano
adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio
sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con
Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille
anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui
che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte
seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei
mille anni.
Satana sciolto; l'ultima rivolta:
Apocalisse
20:7-10 Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà
sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro
angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è
come la sabbia del mare. E salirono sulla superficie della terra e assediarono
il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal cielo discese e le
divorò. E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di
zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati
giorno e notte, nei secoli dei secoli.
Il Giudizio Finale:
Apocalisse
20:11-15 Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva
sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto
per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri
furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i
morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. Il
mare restituì i morti che erano in esso; la morte e il soggiorno dei morti
restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue
opere. Poi la morte e il soggiorno dei morti furono gettati nello stagno di
fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu
trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.
I nuovi cieli e la nuova terra:
Apocalisse
21:1-8 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il
primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c'era più. E vidi
la santa città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo da presso Dio,
pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono,
che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro,
essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli
asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio,
né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede
sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi,
perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse: «Ogni cosa è
compiuta. Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine. A chi ha sete io
darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita. Chi vince erediterà
queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. Ma per i codardi,
gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli
idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e
di zolfo, che è la morte seconda».
La nuova Gerusalemme:
Apocalisse
21:9-27 Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe
piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la
sposa, la moglie dell'Agnello». Egli mi trasportò in spirito su una grande e
alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo
da presso Dio, con la gloria di Dio. Il suo splendore era simile a quello di
una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino. Aveva delle
mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli. Sulle porte
erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribù dei figli d'Israele.
Tre porte erano a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a
occidente. Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i
dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello. E colui che mi parlava aveva come misura
una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. E la città
era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la
città con la canna, ed era dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e
l'altezza erano uguali. Ne misurò anche le mura ed erano di
centoquarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, adoperata dall'angelo. Le mura
erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso
cristallo. I fondamenti delle mura della città erano adorni d'ogni specie di
pietre preziose. Il primo fondamento era di diaspro; il secondo di zaffiro; il
terzo di calcedonio; il quarto di smeraldo; il quinto di sardonico; il sesto di
sardio; il settimo di crisòlito; l'ottavo di berillo; il nono di topazio; il
decimo di crisopazio; l'undicesimo di giacinto; il dodicesimo di ametista. Le
dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola. La
piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente. Nella città
non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il
suo tempio. La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché
la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada. Le nazioni
cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria. Di
giorno le sue porte non saranno mai chiuse (la notte non vi sarà più); e in lei
si porterà la gloria e l'onore delle nazioni. E nulla di impuro né chi commetta
abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro
della vita dell'Agnello.
Conclusione; ultimo messaggio della Bibbia:
Apocalisse
22:1-21 Poi mi mostrò il fiume dell'acqua della vita, limpido
come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla
piazza della città e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso
dà dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie
dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Non ci sarà più nulla di
maledetto. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo
serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla
fronte. Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di
luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei
secoli.
Poi mi
disse: «Queste parole sono fedeli e veritiere; e il Signore, il Dio degli
spiriti dei profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò
che deve accadere tra poco». «Ecco, sto per venire. Beato chi custodisce le
parole della profezia di questo libro».
Io,
Giovanni, sono quello che ha udito e visto queste cose. E, dopo averle viste e
udite, mi prostrai ai piedi dell'angelo che me le aveva mostrate, per adorarlo.
Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo; io sono un servo come te e come i tuoi fratelli,
i profeti, e come quelli che custodiscono le parole di questo libro. Adora
Dio!»
Poi mi
disse: «Non sigillare le parole della profezia di questo libro, perché il tempo
è vicino. Chi è ingiusto continui a praticare l'ingiustizia; chi è impuro continui
a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è
santo si santifichi ancora».
«Ecco,
sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue
opere. Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.
Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e
per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i
fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna.
Io,
Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese.
Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino».
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete,
venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita.
Io lo
dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno
vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in
questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia,
Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che
sono descritti in questo libro.
Colui
che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!
La grazia del Signore Gesù sia con
tutti.
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E LIBERTA’.