LIBERI
DI NON ESSERE LIBERI
(Sembra
un controsenso ma non lo è)
Matteo
18:3 «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate
come i bambini,
non
entrerete nel regno dei cieli.
Gesù ci dice esattamente qual’è il rapporto d’amore che Dio
desidera che noi esprimiamo nei Suoi confronti.
Questo rapporto d’amore deve essere come quello che un
bambino ha nei confronti di suo Padre.
Nessun bambino, con un rapporto affettivo sano con suo
padre, pensa di essere privato della propria libertà perché suo padre gli dice “cosa
è bene e cosa è male”.
Proprio questo era il rapporto originario che Dio
desiderava esistesse tra Lui e le sue creature in Eden.
Null’altro chiedeva se non decidere, come un Buon Padre,
cosa è bene e cosa è male per le Sue creature.
Ma l’avversario desiderava rompere questo rapporto e usò
come chiavistello, per raggiungere il suo diabolico scopo, la promessa della
libertà vanitosa ed egoistica dell’uomo e della donna.
Genesi 3:1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi
che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto
di non mangiare da nessun albero del giardino?»
Genesi 3:2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino
ne possiamo mangiare;
Genesi 3:3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto:
"Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"».
Genesi 3:4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto;
Genesi 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si
apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».
“Avendo
la conoscenza del bene e del male”.
Biblicamente
il termine conoscenza significa possesso, acquisizione, contiguità anche fisica
con la cosa posseduta.
Genesi 4:1 Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e
partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo con l'aiuto del SIGNORE».
Genesi 4:17 Poi Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì
Enoc. Quindi si mise a costruire una città, a cui diede il nome di Enoc, dal
nome di suo figlio.
Genesi 4:25 Adamo conobbe ancora sua moglie ed ella partorì un
figlio che chiamò Set, perché, ella disse: «Dio mi ha dato un altro figlio al
posto di Abele, che Caino ha ucciso».
Eva cadde in questa tentazione:
Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono
per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile
per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede
anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
La conseguenza di questa acquisizione (l’appropriazione
della libertà di decidere cosa è bene e cosa è male) la conosciamo tutti:
Genesi 3:22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di
noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che
egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita,
ne mangi e viva per sempre».
Genesi 3:23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché
lavorasse la terra da cui era stato tratto.
Genesi 3:24 Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i
cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per
custodire la via dell'albero della vita.
Con l’impedimento dell’accesso all’albero della vita
gli
esseri umani iniziarono un cammino di lento invecchiamento
che li avrebbe portati alla morte come promesso da Dio.
Questa è la storia che la Bibbia ci racconta e noi abbiamo
tutti i motivi per credere che le cose siano andate proprio così, consapevoli
che moltissimi:
1)
Non credono ad una sola parola di ciò che sta scritto nella
Bibbia.
2)
Sono credenti ma seguono interpretazioni simboliche del
racconto biblico.
3)
Pur credendo alla versione letterale del racconto non danno
la giusta importanza a questo avvenimento che tutt’ora condiziona la nostra
esistenza.
PER TUTTO
QUESTO NON CREDIAMO
NELLA
LIBERTA’ COME CE LA OFFRE
IL MONDO:
2Corinzi
3:17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo
Spirito del Signore, lì c'è libertà:
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