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Chiesa Evangelica Battista di Isola del Liri

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I Battisti a Isola del Liri

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Cenni Storici

Fino a qualche decennio fa l’economia di Isola del Liri poteva definirsi di tipo industriale. L’utilizzo dell’energia del fiume Liri consentiva l’attività di diverse cartiere. Attualmente, in seguito a giochi politici, quest’industria è molto ridotta.

In questo contesto nasce la Chiesa Evangelica Battista.

Un giovane, Giovanni Venditti, durante il servizio militare, venne a contatto con l’Evangelo. Tornato a Isola del Liri comunicò il suo entusiasmo. Si ebbero le prime riunioni. La prima avvenne nel novembre del 1909 presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso.

Si formò un nucleo, fu fittato un locale; fu fondato un circolo culturale, poi chiuso d’autorità con l’avvento del fascismo. Il circolo – sorto con lo scopo di promuovere cultura e offrire opportunità di socializzazione – costituì un punto di riferimento per discutere liberamente di problemi relativi al lavoro e alla vita cittadina.

Frequentandolo, diversi cittadini conobbero i battisti e ascoltarono la predicazione dell’Evangelo. Non è difficile immaginare le "preoccupazioni" del clero e dell’ambiente industriale che già irritati per l’esistenza di quest’isola rossa in una regione bianca e cattolica, si trovarono di fronte all’oscura minaccia dei …battisti: socialisti e in polemica con i cattolici.

Nonostante l’ostilità del clero locale, la comunità progrediva: nel giugno del 1911 si tennero i battesimi di coloro che avevano aderito alla fede. I battisti, infatti, battezzano i credenti che liberamente accettano Cristo come Signore e Salvatore e coscientemente decidono di aderire alla Chiesa.

Tutti i mezzi possibili erano messi in atto per contrastare lo sviluppo della Chiesa che ormai contava oltre duecento membri. Si usarono l’intimidazione, il ricatto, la minaccia di perdere il posto di lavoro. Nel libro di A. Martini "Biografia di una classe operaia" è riferito una aggessione (saccheggio?) subito dalla Chiesa Battista:

"Nel 1915, in seguito al terremoto e allo scoppio della guerra, i contadini della campagna circostante, spronati dal clero locale, assalirono la Chiesa Battista al fine di distruggerla".

Nel periodo tra il 1948 e il 1952 venne costruito l’attuale tempio in Viale Piscicelli, grazie a una donazione dei coniugi Vincenzo ed Emilia Iafrate.


Vincenzo Iafrate e la chiesa in costruzione

La presenza della Chiesa Battista si rivela qualificante per la partecipazione a vicende cruciali della storia isolana. È solidale con le lotte dei lavoratori, partecipa – con i partiti della sinistra – alle iniziative sui problemi dell’occupazione, promuove la fondazione del comitato per la pace. Si adopera a reperire aiuti per i popoli africani, testimonia l’Evangelo anche attraverso il teatro. Con la costituzione di un gruppo teatrale. Il gruppo giovanile scopre l’impegno internazionalista e partecipa alle manifestazioni per il Cile, per il Vietnam.

Venendo a tempi più recenti questa comunità evangelica trova ancora il modo d’essere presente condividendo iniziative con quelle forze che operano sul territorio nel settore della solidarietà sociale.

La Chiesa si mostra sempre sensibile alle richieste d’aiuto in occasione di calamità naturali. Ha intrapreso la diffusione del pensiero evangelico mediante la produzione e la distribuzione di depliant su temi d’attualità e d’interesse sociale.