Xbox 720 e
Sony PS4 urgenti: le attuali generazioni al capolinea Xbox 720 e Ps4 o quali saranno i nomi delle future console di casa Microsoft e Sony sono sempre più urgenti perché le attuali generazioni sono durate fin troppo e sono fuori da troppi anni. L’opinione è del worldwide technology director della holding giapponese Square Enix ossia Julien Merceron, che non si fa certo problemi a esplicitare i propri pensieri sul settore videoludico: “E’ l’errore più grande che Microsoft e Sony potessero fare, perché tirare troppo la corda con console uscite ormai da diversi anni è estremamente pericoloso. Non c’è più la necessità di gestire la longevità di una macchina attraverso la complessità della programmazione, perché basta il modello online dei dispositivi. Non si può più pensare a generazioni che arrivano anche a 10 anni di vita“. Ma perché si è allungato il percorso al capolinea? Square Enix è la holding giapponese che sta dietro alla produzione di saghe come Final Fantasy, Dragon Quest e Kingdom Hearts. Dunque l’opinione di Merceron è direttamente da dentro il settore: secondo il dirigente, il motivo di questo stallo è da imputare alla volontà degli sviluppatori e dei programmatori di provare nuove vie e di aver trovato maggiori feedback e riscontri dal settore mobile come con i dispositivi Android e soprattutto iOS rispetto alle console tradizionali. Torneranno all’ovile? Lo scopriremo nei prossimi mesi, qualche grande progetto software bolle in pentola come il gioco musicato da Paul McCartney, ma serve una novità grossa in ambito hardware. Intanto Microsoft è la società più al centro dei rumors. Da Xbox 360 a Xbox 720 si moltiplica solo per due? Sbagliato, perché secondo quanto affermano voci ben informate, l’ancora misteriosa console di prossima generazione di Microsoft accelererà di ben sei volte le prestazioni rispetto al modello attuale. Una vera potenza con componenti massicci e con una maggiore integrazione dei servizi e dell’universo di Microsoft. Sarà interessante scoprire come si interfaccerà con Windows 8 e come si amplieranno gli orizzonti della celeberrima barra sensore Kinect. Per quanto riguarda la scheda tecnica di Xbox 720, si parla di un processore grafico Amd serie 6000 simile a quello già presente sulla scheda Radeon Hd 6670 e sarà in grado di gestire al meglio non soltanto le immagini 3D tridimensionali ma anche il supporto di molteplici schermi HD in contemporanea. Avrà probabilmente un lettore Blu Ray integrato? Tra l’altro quella del Blu Ray sull’HD-DVD è una vittoria schiacciante che ha visto proprio Microsoft dal ruolo di perdente, a tutto vantaggio della fazione guidata da Sony che con la sua Ps3 ha anticipato i tempi del nuovo drive ottico. Di sicuro si punterà molto sul cloud computing visto che ormai è la funzionalità più gettonata, sarà implementata anche la community online con un’integrazione con gli altri dispositivi di Redmond, primi fra tutti gli smartphone con sistema operativo Windows Phone, con Nokia in prima fila. Non è ancora chiaro come sarà utilizzato Kinect, di sicuro sarà possibile la comunicazione con il nuovo sistema operativo Windows 8. I rivali? A parte il mistero sulla possibile Sony PlayStation 4, ancora completamente avvolta nella nebbia, si fa un grande parlare di Nintendo Wii U ossia della prossima console che sfrutterà lo speciale controller simile a un tablet. |
Facebook e lavoro: presto strumenti
per cercare occupazione, LinkedIn trema Facebook è il sito più succhia-tempo della storia del Web, visto che “occupa” centinaia di milioni di utenti ogni ora con giochini, quiz, foto da sfogliare e chat per chiacchierare. Eppure potrebbe anche essere utile per cercare lavoro: Mark Zuckerberg sta puntando a una funzionalità che porrebbe il proprio social network in diretta concorrenza con LinkedIn ossia con il portale sociale numero uno per condividere il proprio curriculum, intrecciare collegamenti lavorativi e sfruttare segnalazioni. Potremmo presto vedere annunci lavorativi su Facebook ma soprattutto si potrebbe formare la propria rete lavorativa con tutto ciò che è stato fatto nel passato e nel presente. Un’opportunità non indifferente. LinkedIn è il social network numero uno per cercare lavoro, intrecciare collegamenti con i colleghi passati e presenti e per offrire e ricevere segnalazioni. Lo sa bene Mark Zuckerberg, che però è ben consapevole del fatto di aver tra le mani una platea molto più ampia, che ormai corre veloce verso il miliardo di iscritti totali. Così il pensiero: perché non linkedizziamo un po’ Facebook? Detto fatto: è in via di lavorazione una sorta di feature che permetterà di svolgere più o meno le stesse funzionalità che offre il social network rivale. D’altra parte su Facebook è da diverso tempo che è presente lo “storico” della propria attività lavorativa con una sorta di scaletta delle proprie occupazioni negli anni. Dal prossimo mese potrebbe partire la fase di test che poi si diffonderà in modo capillare fino – si spera – a raggiungere la platea più estesa. Esistono già mezzi non ufficiali per scopi lavorativi come l’applicazione BranchOut che collega identici utenti interessati a uno stesso ruolo offerto. Come la prenderà LinkedIn? Si sentirà sicuramente invasa nel proprio territorio, ma grazie alla buona fetta di utenza messa da parte in questi anni e soprattutto alla considerazione da parte del Web potrebbe resistere al duro attacco frontale da parte del più popolato, ricco e potente rivale. Si parla molto spesso di cercare lavoro sui social network e in effetti questo “potere” è stato finora sfruttato in modo profondo solo da LinkedIn, ma non è difficile immaginare le potenzialità di Facebook se si impegnerà in modo deciso rispetto a quanto fatto finora: dalla sua ha un bacino d’utenza immenso, grande circa 9 volte quello del piccolo rivale. Rimane però da superare la “pigrizia” del Web visto che i naviganti sono soliti utilizzare sempre gli stessi servizi e solo una piccola fetta è disposta a cambiare le abitudini in breve tempo. Ne sentiremo parlare a lungo in questo mese di Luglio, così come della class action contro LinkedIn, rea di essersi lasciata arrembare dai pirati informatici a caccia di informazioni sensibili. |
Amazon: spedizione e consegna in giornata sarà presto realtà Amazon sta preparando il colpo di grazia per affossare i rivali dell’e-commerce online: la spedizione il giorno stesso dell’ordine così da ricevere in tempi rapidissimi gli oggetti acquistati e pagati attraverso la piattaforma online. Soprattutto negli USA, la lotta tra Amazon e i rivali di Best Buy o Wallmart pende sensibilmente a favore del colosso di Jeff Bezos grazie a una politica di prezzi di spedizione vantaggiosa. Ma come raccontano il Financial Times e la CNN, la prossima mossa sarà quella della spedizione same-day ossia in (meno di) un giorno. Negli States, i prezzi di spedizione sono rimasti bassi perché la società di Seattle aveva dislocato i centri di distribuzione negli stati fiscalmente più convenienti, ma presto si apriranno anche centri di distribuzione negli altri stati per coprire spedizioni ultra-rapide, in giornata. Si sta cercando di creare una ragnatela di infrastrutture che permettano agli utenti di comprare un oggetto alla mattina e di riceverlo nel pomeriggio-sera stesso grazie alla spedizione nello stesso giorno dell’ordine. Sarebbe una vera manna per chi proprio non resiste nell’attesa della consegna di un acquisto oppure per i ritardatari cronici o per chi si dimentica in modo sistematico di compleanni e anniversari. Ovviamente questa spedizione ultrarapida avrebbe un costo che sarebbe più importante di quello tradizionale. Una soluzione che potrebbe, però, essere l’arma vincente. Ipotizzarlo negli altri stati è ancora prematuro, in Italia per ora abbiamo solo un centro di distribuzione. Amazon sta puntando con convinzione sull’Italia come ha dimostrato l’apertura del primo centro di distribuzione sul nostro territorio lo scorso fine ottobre. il colosso di Seattle ha infatti inaugurato questo importante snodo logistico nella cittadina di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza con un capannone di ben 25.000 metri quadrati – paragonabile a quattro campi da calcio messi uno a fianco all’altro, giusto per rendersi l’idea – che sveltirà e faciliterà l’organizzazione degli ordini e delle spedizioni in tutto il territorio. Ne ha fatta di strada Amazon, dalla nascita dell’idea dell’e-commerce fino alla conquista del mondo intero. L’Italia è stata colpevolmente lasciata quasi per ultima nell’apertura di un portale nazionale, tuttavia si sta recuperando in fretta terreno con l’apertura del centro di distribuzione. Il grande capannone di Amazon è stato aperto a Castel San Giovanni (Piacenza) per lo smistamento e la velocizzazione dello smaltimento degli ordini. Un’iniziativa che creerà, tra le altre cose, anche un centinaio di impieghi a tempo indeterminato e molti altri a carattere stagionale. Per Natale, che è stato come sempre il punto focale dell’anno con la maggiore richiesta di ebook, libri, gadget vari e altra elettronica, il numero degli impiegati è salito fino a 350. Il centro di distribuzione italiano va così ad affiancarsi a quelli già inaugurati in Regno Unito, Francia e Germania. |
|