La
chiamano la “malattia x” (x come incognita, ovviamente) della nostra epoca,
ed è facile capire perché. Due esempi. In Gran Bretagna, la percentuale degli
adulti obesi è più o meno raddoppiata negli ultimi dieci anni, e colpisce il
13% dei maschi e il 16% delle femmine. Negli USA un adulto su tre è obeso; al
di sotto dei 10 anni la percentuale sale addirittura a un bambino su quattro.
Ancora
più impressionante della percentuale degli obesi è la velocità con cui
aumentano. Uno studio sui bambini canadesi di tutte le età ha scoperto che in
soli 7 anni — dal 1981 al 1988 — il numero degli obesi è aumentato del 50%!
Il Rapporto sulla nutrizione dei bambini fra i 18 mesi e i 4,5 anni, pubblicato
nel 1995 dal Ministero della sanità inglese, ha segnalato che negli anni
1992-93 l’obesità tra i bambini da 18 mesi a 4,5 anni non era aumentata
rispetto a 25 anni prima. Tuttavia, da quanto detto all’inizio, appare chiaro
che fra l’età scolare e l’età adulta una parte crescente di loro comincia
a ingrassare fino a diventare obesa.
Nell’alimentazione
dei giovani evidentemente qualcosa non funziona.
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