Corrispondenza - 1960 - 1967
In quegli anni Internet non c'era. Il mio desiderio di comunicare con qualcuno fuori casa era così grande che cercavo indirizzi in ogni rivista (la migliore fonte era Topolino!) e si potevano trovare ottime amiche sparse per il mondo. L'arrivo del postino era sempre un'emozione! Per un certo periodo, ne ho contate anche sei- sette stabili, più quelle saltuarie.
Le più longeve sono state:
Franca, di origine italiana ma residente a part time fra Mogadisco e Nairobi: la storia durò oltre cinque anni;
Nadia, di Zagabria, una bellissima slava;
una simpatica Fiumana, con uno strano nome;
una simpaticissima e bella ragazza bresciana;
una seriosa romena, sempre a parlar bene del regime...

Fotografia - 1969 - 1980
La fotografia! Chi di noi non ha amato la fotografia. Tutto cominciò nel 1963, quando feci la prima grande uscita in terza media per Milano e Lugano, con una Comet Bencini da 2.500 lire al collo! Ma la vera mania arriva nel 1969, durante il militare, provando lo sviluppo e stampa in proprio con un amico militare che s'era portato dietro l'attrezzatura da camera oscura. Ho attrezzato in casa una camera oscura, ho comprato tutti i prodotti chimici, ho escogitato soluzioni poi pubblicate anche su Progresso Fotografico, ho fatto anche la mordenzatura... Alla fine ho dovuto chiudere per problemi economici: è un hobby costosissimo, la carta costa un occhio della testa.

Informatica 1984 - ****
A seguito di una visita di ladri in casa, volendo costruire un impianto d'allarme intelligente (allora, 1980, esistevano solo impianti stupidi), mi sono avvicinato all'elettronica per poter risolvere il problema. Ed ho scoperto un mondo stupendo, transitor, diodi, led, saldatore, integrati, AND, OR, NOT. Tutto seguendo la rivista Nuova Elettronica. In quel periodo costruivano un computer basato sullo Z80, tipo M20 dell'Olivetti. Io non lo assemblai (ci volevano parecchi soldini), ma seguii tutte le dispense con particolare attenzione: hardware, sistema operativo e programmazione (basic). Grazie a quelle lezioni, imparai l'informatica ed imparai a programmare senza computer. Poi ci fu un salto di qualità, con la gestione di grandissimi database relazionati. Questa cultura informatica venne poi sfruttata dal mio datore di lavoro e l'hobby diventò lavoro e ne seguirono (1988-1999) un periodo stupendo della mia attività lavorativa.

Camper - 1996 -****
Che dire di questa passione? Non è altro che l'evoluzione naturale degli altri hobby: scoprire sempre le cose più misteriose, comunicare con gli altri. La corrispondenza qui avviene sul posto, dovunque vada si parla con la gente del posto come uno del posto e non come turista organizzato (quando si è "organizzati" si va e si parla con chi ha deciso l'organizzatore...). L'elettronica e l'informatica sono mondi sconosciuti ai più (oggi l'informatica un po' meno, ma quando i computer si chiamavano "cervelli elettronici" chi ne masticava era considerato un genio!) e così col camper si vaga per mondi sconosciuti, senza meta. Della fotografia, il camper è il complemento ideale. Eppoi, il camper ti mette veramente a contatto con la natura! Il camper va, il cemento resta... riflettete gente, riflettete! Cliccando su Viaggi accedi ai miei diari di bordo con informazioni che spero utili.

    
I miei hobby: