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Foto di Guglielmo Aurini

 

GUGLIELMO  AURINI

(Archeologo e Scrittore d'Arte)

a cura di  Lucio De Marcellis

 

ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2006

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INTRODUZIONE

            Incuriosito da alcune schede presenti nel Catalogo Autori della Biblioteca Dèlfico di Teramo, recanti il nome di Guglielmo Aurini, ho voluto capire chi fosse la persona, che si diceva nato a Teramo e che aveva scritto articoli e pubblicazioni da parecchie città italiane.

            Una cartella di Raffaele Aurini, riposta nel suo vecchio archivio, mi faceva intuire che quest'uomo dovesse avere dei meriti tali da dover essere meglio conosciuto e ricordato. Ho così iniziato un lungo lavoro di ricerca che mi ha portato a mettere insieme notizie biografiche, articoli su e di Guglielmo, che ora affido a questo periodico perché possa testimoniare al lettore che lo abbia tra le mani, la conoscenza e l'amore per l'Abruzzo, per l'Arte, la Cultura che questo grande uomo e incessante lavoratore ha voluto lasciarci.

            Dalla ricerca scaturisce che Guglielmo Aurini è stato un uomo dalle "grandi doti di mente e di cuore", come molti suoi contemporanei hanno scritto. In tutti i posti nei quali ha vissuto e lavorato egli ha lasciato una traccia, con i suoi scritti, le sue conferenze, le sue escursioni guidate, la sua sagace genialità nel ritrovamento di opere misconosciute,  poco valorizzate (o mai scoperte prima !). 

            Ovunque sia stato si è fatto conoscere. I Parroci della Valtellina erano orgogliosi di mostrare gli articoli di Aurini che descrivevano le loro chiese e le opere d'arte che vi erano contenute. Le città nelle quali viveva, vedevano organizzate immancabilmente diverse escursioni artistiche da egli guidate, nelle quali la scarpinata era d'obbligo, perché forte era la convinzione in Guglielmo che "l'arte e l'educazione fisica mantengono i cuori e i corpi eternamente giovani".

            E dalla lettura dei suoi scritti egli riesce a farci conoscere o ad accrescere la curiosità per l'Arte, il gusto del bello, l'importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio artistico.

            E per mezzo della raccolta analitica dei suoi scritti ci si può affacciare ad una finestra che consente la veduta su circa 40 anni (dal 1886 al 1926) di Storia, di avvenimenti legati all'Arte, all'Archeologia, all'Architettura.

            Dei suoi articoli e di quelli che lo riguardano, ho voluto riportare un breve sunto, per rendere l'idea del loro contenuto anche senza doversi sobbarcare faticose ricerche presso le diverse Biblioteche.

            La voglia di viaggiare e di visitare posti al di fuori della propria Città, è uno dei primi temi che affiora negli scritti giovanili di Guglielmo e proprio un viaggio si propone al lettore che navigherà attraverso gli articoli che di seguito si menzionano. Si potrà quasi essere presenti alla inaugurazione del Mausoleo di Re Umberto di Savoia sito all'interno del Pantheon in Roma o alla Conferenza su Tutankamen in Piacenza, nella quale Guglielmo si serve delle  proiezioni luminose. Si potrà viaggiare con lui sul treno da Roma a Pescara e poi sostare davanti alla casa di D'Annunzio con Donna Luisa che, sul balcone, parla sommessa con una domestica, o aggirarci nelle vie di Teramo dei primi novecento con lo Scultore Pasquale Morganti che ci accoglie sulla soglia del Museo Civico. Potremo "assistere" al ritorno delle opere d'arte in Valtellina alla fine della 1° Guerra Mondiale o sentire riecheggiare i passi della comitiva romana in visita alla originaria Abbazia di Montecassino prima che il bombardamento la radesse al suolo.     

            Queste e molte altre sono le scene che rimangono nella mente del lettore dopo aver conosciuto l'opera di Guglielmo Aurini.

            Per completezza sono stati indicati anche i titoli dei quali, allo stato attuale, non si è avuto modo di accertare l'esatto riferimento bibliografico.

            Un ringraziamento particolare va rivolto alla prof.ssa Maria Grazia Aurini di Terni,  che, consentendomi di consultare una raccolta di materiale documentario appartenente al caro nonno, ha permesso al presente lavoro di acquisire una maggiore completezza bibliografica.  

  


BIOGRAFIA

          Guglielmo Aurini nacque a Teramo il 10 agosto 1866 da Francesco Saverio e Maria Grazia Ricci. Fratello del forse più conosciuto pittore Ernesto (1), Guglielmo Aurini non fu persona meno eclettica e di valore. Abile anch'egli nel tratteggiare schizzi e caricature, preferendo in questi comunque, a differenza di Ernesto, un più frequente ricorso all'uso del colore, Guglielmo è più apprezzato quale autore di saggi e pubblicazioni che non per la sua vena pittorico-caricaturista o di cultore della musica (2).

            Conseguito il diploma nella Scuola Tecnica di Teramo nel 1885, lavorò per tre anni nel Genio Civile e nell'Ufficio Tecnico Provinciale. I suoi primi articoli di cronista e critico d'Arte vengono pubblicati su «La Vedetta» di Teramo ed in occasione della Mostra Artistica di Teramo del 1888, alla età di soli 22 anni, Guglielmo ha già modo di dimostrare le sue possibilità, riferendo, con rara competenza, le proprie impressioni critiche per la Sezione di arte moderna.

            La sua passione per l'Arte e l'Archeologia lo indusse a trasferirsi a Roma, dove iniziò una nuova carriera nell'Amministrazione delle Poste. Ivi, a più diretto contatto col mondo accademico, oltre alle svariate Mostre d'Arte, poté seguire, in veste di giornalista, le lezioni di Adolfo Venturi sulla Storia dell'arte, insieme a quelle di T. Loevy sull'Archeologia e di Raffaele Lanciani sulla Topografia romana.

            Il suo lavoro nelle Poste e Telegrafi di Stato, portandolo a ricoprire incarichi sempre più importanti, lo indusse a trasferirsi frequentemente (3). Iniziò la carriera in Roma, quindi fu  Funzionario in Campobasso, Roma e Teramo; divenne vice Direttore a Macerata ed Ancona, indi svolse il ruolo di Direttore Provinciale in Chieti, Sondrio, Piacenza e Torino, dove morì la sera del 10 agosto 1926 (4). In tutte le città nelle quali visse, ebbe modo di far conoscere la sua profonda cultura, tenendo conferenze e portando avanti ricerche sulla Storia dell'Arte, che puntualmente ritroviamo in articoli pubblicati su periodici, monografie o guide.

            Ottimo oratore, con la sua voce profonda sapeva rapire l'attenzione dei presenti e all'immancabile ed affettuosa ironia, univa le grandi doti naturali del cuore e dell'intelletto. 

            Della sua giovanile permanenza romana ritroviamo gli scritti sulle opere di Filippo Palizzi esposte nella Sala Palizzi della Galleria d'arte moderna, sugli artisti abruzzesi nella Esposizione di Belle Arti, ecc.

            Sempre a Roma ebbe modo di far conoscere le sue capacità e poté collaborare alla stesura della «Rassegna illustrata dell'Esposizione del 1911», (Bollettino Ufficiale per gli atti del Comitato Esecutivo), scrivendo anche alcuni articoli sul Padiglione Marchigiano e sull'Architettura Marchigiana pubblicati sulla Rassegna e pubblicando inoltre saggi sul Padiglione Abruzzese e sulla Ceramica di Castelli ivi esposta.

            Nel 1912 fu eletto membro del Consiglio Direttivo dell'«Associazione Abruzzese Molisana» in Roma, sorta nel 1886 e sede di riferimento ricreativo e culturale per i corregionali residenti o soggiornanti nella Capitale (5).

            Con l'Associazione Culturale «Lazio», organizzò e guidò diverse escursioni domenicali in varie località della omonima Regione, divulgando ovunque la conoscenza della Storia dell'Arte, dell'Archeologia e dell'Architettura.

            A Chieti, dove visse nel periodo dal 1915 al 1918,  prestò la sua opera sia nella scoperta di ignorati affreschi rinvenuti nella demolizione della  chiesa di S. Domenico che nella scoperta di avanzi dell'antico acquedotto romano, venuti alla luce durante lo scavo delle fondazioni dell'erigendo palazzo provinciale. La sua competenza gli meritò la nomina di Ispettore dei monumenti e scavi, succedendo a Vincenzo Zecca, appena scomparso.

             Sempre a Chieti, fece parte dell'Associazione culturale denominata «Cenacolo di Chieti» (6), che diede alle stampe  Corfinium, i cui redattori furono G. Aurini e Giulio Cozzoli. In quel periodo Aurini pubblica diversi scritti su Chieti  e l'arte teatina; nel 1917, viene dato alle stampe il saggio Su le opere d'arte esistenti in Chieti, con il quale egli dà inizio ad uno studio sistematico della storia e delle opere di Chieti.

            Inizia così a prendere consistenza l'idea di redigere una Guida della città teatina, che Guglielmo iniziò a concretizzare sotto forma di manoscritti intitolati Appunti vari per una guida  di Chieti, oggi conservati presso a Biblioteca Provinciale «A.C. De Meis».

            In essi l'autore, partendo dai cenni storici sulla città, offre al lettore una interessante panoramica della città dell'epoca, con il Duomo, le altre chiese, i suoi palazzi, i suoi dintorni e con alcune indicazioni sulla vicina Pescara, sulla via Claudia-Valeria e sulla Chieti archeologica. Il lavoro non poté essere completato a causa del trasferimento di Aurini verso altre città del Nord.

            Anche a Sondrio la sua passione lo portò ad interessarsi dell'arte locale come testimoniato dai saggi L'Arte in Valtellina  e  La restituzione alla Valtellina dei suoi tesori d'arte. Ivi, per il fervore dimostrato, fu eletto vice-Segretario in seno al 1° Consiglio Direttivo della nascente Società Storica Valtellinese (7).

            A Piacenza Guglielmo riuscì rapidamente a farsi conoscere dagli uomini di cultura della città emiliana, come testimoniato dai giornali locali dell'epoca,  redigendo una Piccola guida dei monumenti di Piacenza, ad uso dei congressisti del 36° Congresso Geologico Italiano, la Guida di Piacenza e Provincia  e diverse altre pubblicazioni sull'architettura e l'arte piacentina. Ivi fece parte dell'Associazione culturale «Amici dell'Arte», che nel novembre 1923 diede vita alla pubblicazione del periodico «Ars Nova», per il quale Guglielmo fu collaboratore e autore di diversi articoli (8).

            A Torino, dove fu trasferito prima della sua morte, ebbe modo di praticare i suoi studi sull'arte locale, continuando però a ricercare l'arte abruzzese ove vi fosse e possibilmente a dare il suo contributo alla conoscenza e valorizzazione della stessa.

            Entrando nel Museo Civico di Torino, egli, (forse nel suo ultimo articolo, pubblicato postumo sul «Risorgimento d'Abruzzo e Molise», datato 10 ottobre 1926), scrive di avervi con viva soddisfazione, ritrovato "nel reparto degl'intagli in legno e in quello delle ceramiche, il più acuto profumo dell'Abruzzo lontano e sempre benamato, anche se misconosciuto e, qualche volta, calunniato". Nello stesso articolo Guglielmo auspica la costituzione di un Museo Abruzzese nel quale raccogliere le opere d'arte attribuite ad artisti abruzzesi.

            La passione per l'Arte e l'Archeologia lo portò incessantemente a visitare ogni luogo: città d'arte italiane importanti ma anche località remote e poco conosciute, delle quali cercò con i suoi scritti, di evidenziarne il valore.

            Il suo desiderio di rendere il giusto merito anche all'arte abruzzese sia in Abruzzo che fuori di esso, non poteva che renderlo partecipe al dibattito, a volte anche acceso,  che si sviluppò intorno alla proposta di Vincenzo Bindi, sul trasferimento del Museo cittadino di Teramo, dalla vecchia sede dell'ex Camera di Commercio in corso S. Giorgio, al Castello Della Monica. Guglielmo riteneva l'edificio prospettato inadatto allo scopo asserendo che il paragone con il Castello Medievale di Torino, costruito quale rappresentativo riferimento architettonico tra i diversi tipi di Castelli Piemontesi, era in questo caso improponibile.

            Guglielmo Aurini, (che a volte si firmava con l'anagramma Inirua o Giaur), scrisse molto di cose artistiche. La maggior parte dei suoi scritti vide la luce sulla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», il «Corriere Abruzzese», «l'Abruzzo», l'«Arte» del Venturi, la «Rassegna d'arte e Storia» di Firenze, «Roma» di Flery e «l'Ordine» di Ancona.

            Durante la sua permanenza in Abruzzo, Guglielmo coltivò amicizie con uomini di cultura e di arte, tra i quali il pittore Francesco Paolo Michetti, come si accerta dai suoi scritti. Nel 1896  ad esempio, dalle colonne del «Corriere Abruzzese», Aurini  dà rassicuranti notizie sulle buone condizioni di salute del pittore di Tocco da Casauria, che aveva da poco superato una breve malattia, sulla gravità della quale circolavano allarmanti informazioni.  Lo stesso Michetti, facente anch'egli parte del «Cenacolo di Chieti», dimostra di ben conoscere i fratelli Aurini indirizzando una lettera autografa ad Ernesto, con la quale lo prega "di ricambiare il saluto a Suo Fratello" (9).

            Presso la «De Meis», si conservano numerosi manoscritti appartenenti a Guglielmo, che egli  aveva raccolto presumibilmente fino alla data della sua permanenza in Chieti. Questi lavori, riuniti in fascicoletti suddivisi per argomento, contengono gli appunti di viaggio nei vari svariatissimi paesi del centro Italia, oltre alle notizie storiche e ai ritagli vagliati dai giornali dell'epoca. Tali lavori, alcuni dei quali inediti, servirono ad Aurini per la redazione delle sue numerose pubblicazioni. Tra questi manoscritti vi è ad esempio un quadernetto, di circa cento pagine, che alla prima pagina porta la data 9/8/94 [1894], nel quale sono contenuti disegni, caricature e ritagli di giornale. Di questi ritagli, (come riferisce Franco Pasquale in un dattiloscritto preparatorio alla pubblicazione dedicata ad Ernesto Aurini), Guglielmo doveva probabilmente servirsi per trarre spunti per le sue caricature. Così, ad esempio, una immagine di Cesare richiama sulla pagina affianco il disegno di un suonatore di violoncello: è identica infatti, la posizione del braccio sinistro, l'uno per impugnare l'aquila imperiale, l'altro per tenere lo strumento musicale. Se questo quadernetto è pieno di schizzi, quasi di scarabocchi, in ogni caso di "prove", diversa è la portata di una raccolta di caricature e personaggi dell'epoca che ricordano molto lo stile del fratello Ernesto. Attraverso questa raccolta, è possibile conoscere più a fondo la personalità del suo autore, che spesso affida ai suoi quaderni i propri pensieri e le proprie considerazioni, che a volte risultano anche critiche nei confronti dei personaggi o artisti dell'epoca.            

            Quanti ebbero modo di conoscere personalmente Guglielmo Aurini poterono apprezzare anche le sue doti umane. E' univoco e costante il riferimento dei suoi coevi, oltre che alla sua profonda cultura, anche alle notevoli doti di mente e di cuore. La sua bontà d'animo è testimoniata dalla sua opera: partecipò con la redazione della monografia Arte Abruzzese alla pubblicazione di «Marsica», numero unico dato alle stampe nel 1915 a favore dei danneggiati  del terremoto di Avezzano; scrisse L'arte in Valtellina inserito nell'opuscolo pro orfani dei contadini valtellinesi caduti in guerra; redasse la guida Piacenza e Provincia, in edizione pro Orfanotrofio militare nazionale.       

            La sua preparazione culturale unita alle capacità dirigenziali dimostrate nel lavoro prestato presso le Poste e Telegrafi gli valsero diversi riconoscimenti: la nomina a Socio della «Deputazione Abruzzese di Storia Patria» dal 25 settembre 1920 e la nomina a Cavaliere Ufficiale conferitogli dal Ministro delle Poste e Telegrafi nel 1922.

            Vincenzo Balzano, altro grande divulgatore dell'arte abruzzese, in una lettera indirizzata al direttore Nicola L. Bologna, pubblicata su «Il Risorgimento dell'Abruzzo e Molise», a commemorazione di Guglielmo ebbe modo di scrivere: "La storia della nostra pittura barocca, lo studio sulle pitture di Atri, l'identificazione fatta del pittore maestro Giacomo da Campli, lo studio sui primi passi del nostro pittore rappresentativo Andrea Delitio e sullo sfiorire della sua maniera o del suo genere d'arte, sono benemerenze che non verranno dimenticate dai futuri studiosi dell'arte abruzzese" (10).

  

Note: 

1) Oltre ad Ernesto, i fratelli di Guglielmo erano: Emilia (direttrice e ispettrice di scuole elementari), Settimio (Direttore Prov.le delle Poste e Telegrafi), Rosa (insegnante), Giuseppina (sposata con il pittore Febo), Gaetano (cultore di canto e Segretario della Società corale teramana) e Teresa. 

2) L'amore per la musica, a volte anche praticata, ha accomunato più di un Aurini: Guglielmo suonava il violoncello in un quartetto formato insieme agli altri fratelli Settimio (violinista), Ernesto e Gaetano (cantanti). 

3) Guglielmo Aurini lascia Teramo nel 1891 per trasferirsi a Roma, dove inizia una carriera presso l'Amm.ne delle Poste e Telegrafi. Nel frattempo seguita a scrivere su diversi giornali come critico d'arte. A metà del 1897 si trasferisce a Campobasso per ritornare in Roma nei primi mesi del 1901. All'inizio del 1902 si trasferisce a Teramo e nel dicembre dello stesso anno viene promosso vice-Direttore Prov.le delle Poste e viene trasferito a Macerata. Qui vi resta fino a metà del 1907, quando prende nuovo incarico ad Ancona. Nel periodo 1909-1914 è ancora in Roma, nel 1915-1918 a Chieti, nel 1919-1921 a Sondrio, nel 1922-1925 a Piacenza e il 1° gennaio 1926 si trasferisce a Torino, dove eserciterà la sua funzione fino al 10 agosto, quando un secondo, e questa volta irrimediabile, colpo di angina pectoris lo coglie, in coincidenza del suo 60° compleanno.   

4) Sposato con Giulia Trambusti, Guglielmo era padre di Gabriella, (sposata con Gabriele Avanzini), Lorenza e Roberto (sposato con Sacerdoti Lina). 

5) Facevano parte del Consiglio Direttivo dell'Associazione Abruzzese Molisana» in Roma, eletto nel 1912: Masci cav. avv. Giuseppe, presidente; Giaccio prof. Antonio, vice presidente; Perchiazzi cav. rag. Giuseppe, segretario generale; Torcioni cav. uff. Odoardo, economo; Sardi De Letto barone Giuseppe, cassiere; Agostinoni prof. Emidio;   Aurini cav. Guglielmo; Balzano cav. avv. Vincenzo; Carabba cav. dott. Gioacchino; Conte dott. Giovanni; Liberi ing. Giuseppe e Olivieri Raffaele, consiglieri.

      Per ulteriori approfondimenti sull'Associazione e sull'attività attuale, vedi: Beatrice Sanfilippo, L'Associazione Abruzzese Molisana a Roma, in «L'Ecoabruzzo», inserto redazionale dell'Eco di S. Gabriele, S. Gabriele (Te), n. 4, 1° aprile 1995, pp. 12-13. 

6) Facevano parte del «Cenacolo di Chieti»:

      Aurini Guglielmo - archeologo; Bonanni Vincenzo - caricaturista; Calori Guido - scultore; Colarossi Alfonso - storiografo; Colella Nicola - archeologo; Cozzoli Giulio - medico; De Crescenzo Berardino - giudice; De Donnis Cesidio - medico; De Titta Cesare - poeta; Iavicoli Giuseppe - medico; Michetti Francesco Paolo - pittore; Moschino Ettore - poeta; Nobile Tommaso - avvocato; Ricciardi Achille - scrittore; Rosica Antonio - pubblicista.  

7) Il primo Consiglio Direttivo della Società Storica Valtellinese, eletto nella seduta del 10 settembre 1921, era così costituito: comm. prof. Pio Rajna- presidente; comm. avv. Giovanni Guicciardi- vice presidente; nob. prof. comm. Enrico Besta- segretario; cav. Guglielmo Aurini- vice segretario; comm. avv. Ercole Bassi, Don Pietro Buzzetti, prof. Ulrico Martinelli, comm. ing. Francesco Sassi De Lavizzari, cav. Don Giacinto Turazza- Membri. 

8) I primi collaboratori del periodico «Ars Nova», il cui direttore era Giulio Quirini (pseudonimo di Giuseppe De Sanctis di Roma), furono: cav. Guglielmo Aurini, Gavino Boy, Mario Cortesi, Aldo Di Lea, Guido A. Grimaldi, Riccardo Luna, gran uff. Gius. Mario Petrilli, Enrico Roma, Adriano Tilgher.   

9) Il testo integrale della lettera è riportata a pg. 47 della pubblicazione Ernesto Aurini, un artista abruzzese, a cura del «Centro Servizi Culturali - Chieti», Lanciano, Editrice Itinerari, 1983.   Ai due fratelli «Ernesto e Guglielmo Aurini», a ricordo del loro contributo dato all'Arte, l'Associazione Teatina degli Artisti ha intitolato diverse edizioni del loro Premio di Poesia, indetto in Chieti e aventi per tema argomenti inerenti l'arte e gli artisti abruzzesi.  

10) Si vogliono segnalare gli articoli per mezzo dei quali, uomini che hanno conosciuto di persona Guglielmo Aurini, riescono a trasmetterci e farci conoscere le qualità personali e le dimensioni del nostro grande studioso d'arte:

      - Giuseppe Iavicoli, Guglielmo Aurini, in «La Fiaccola», Ortona, 31 marzo 1917;

      - A. M. Zecca, Guida di Piacenza e Provincia, in «Il Nuovo Giornale», Parma-Piacenza, 21 giugno 1924;

     - M. Rigillo, Guglielmo Aurini, in «Libertà», Piacenza, 15 agosto 1926.


 

S C R I T T I  

1.  Sull'indolcimento delle olive, in «L'Agricoltore Abruzzese», Teramo, 28 febbraio 1886, [Nell' articolo, si descrive il trattamento, praticato in Abruzzo, delle olive con la liscivia. Seguono cenni di Chimica];

2.    A proposito dei terremoti, in [periodico ?], s.d., [Dal frequente ripetersi degli scuotimenti sismici in Teramo durante l'ultimo mese, l'autore trae spunto per descrivere le teorie sulla formazione dei terremoti, auspicando l'acquisto di un sismografo da collocarsi presso l'osservatorio di Collurania];

3.    L'Esposizione Artistica in Teramo, in «La Vedetta», Teramo, 14 giugno 1888, [Il servizio è  introduttivo ad una serie di articoli che illustrano la Sezione d'arte in seno all'Esposizione operaia del 1888 e  contiene argomentazioni sull'utilità delle mostre artistiche];

 II) [continua], ivi, 17 giugno 1888 [si illustrano le opere esposte nella sezione artistica della Mostra];

III) [continua], ivi, 21 giugno 1888;

IV) [continua], ivi, 24 giugno 1888;

V)  [continua], ivi, 28 giugno 1888;

VI) [continua], ivi, 1° luglio 1888;

VII) [conclusione], ivi, 5 luglio 1888;

4.      Sollione, in «La Vedetta», Teramo, 29 luglio 1888, [Novella];

5.       Mattinata, ivi, 5 agosto 1888, [Novella];

6.        Ultimo atto, ivi «La Vedetta», Teramo, 12 agosto 1888, [Novella];

7.        Per le strade, ivi, Teramo, 16 agosto 1888, [Guglielmo, allora cronista de «La Vedetta», descrive la noia estiva vissuta dai pochi cittadini rimasti in Teramo e gli intrattenimenti organizzati presso i giardini della Villa Comunale];    

8.        Una rovina, «La Vedetta», Teramo, 19 agosto 1888, [Novella];

9.        La città, (dal mio sedile in villa), ibidem, [Il sedile è quello sito nei giardini della Villa Comunale di Teramo. L'articolo, quasi poetico, descrive una tipica e tranquilla serata estiva durante la quale la sua mente è rivolta a fantasiosi viaggi {viste le difficoltà di spostamento reale del tempo}, ed ogni sera il posto ipoteticamente visitato è diverso];

10.   Dal mio sedile in Villa, in «La Vedetta», Teramo, 23 agosto 1888, [Segue il racconto dell'articolo precedente];

11.    Dal mio sedile in Villa, ivi, Teramo, 26 agosto 1888, [Continua la cronaca della serate estive che si trascorrono presso la Villa comunale di Teramo. L'articolo si conclude con una poesia in dialetto teramano];

12.    Passione, ibidem, [Novella];

13.    La pioggia, «La Vedetta», 30 agosto 1888, [cronaca poetica di un acquazzone estivo];

14.    Pioggia, ivi, Teramo, 2 settembre 1888, [Novella];

15.   La città, ibidem, [Si risponde alla critica, mossa da un cultore del vernacolo che si firma «Lu  Pappardellare», relativa ad un sonetto in dialetto pubblicato da Guglielmo nel n. 68 de «La Vedetta»];

16.  Natale, in «La Vedetta», Teramo, 24 dicembre 1888, [Si citano brevemente le tradizioni abruzzesi tra le quali quella dei "pifferari", dell'uso del "ceppo natalizio" e delle credenze intorno a coloro che nascono durante la notte di Natale. Si accenna allo splendore liturgico del Duomo di Teramo e all'illuminazione con lumicini ad olio del Palazzo comunale. Si allarga poi la descrizione anche alle tradizioni in uso presso altre località italiane];

17.   Un quadretto del Della Monica, in «Il Messaggero Abruzzese», Teramo, 9 luglio 1889, [L'autore, illustrando l'ultimo quadretto visionato nello studio del pittore teramano raffigurante una donna, trae spunto per descrivere l'estro artistico del pittore stesso];

   II) - continua, ivi, 11 luglio 1889,  [Si illustrano i tre quadretti "Il Guado", “Al Fonte" e "La Trebbia"];

   III) - continua, ivi, 18 luglio 1889;

18.        XX Dicembre, in «La Vedetta», Teramo, [s.d.]1889, [Si ricorda il 7° anniversario della morte di Guglielmo Oberdan (1858-1882), {irredentista italiano che con l'istriano Donato Ragosa preparò a Trieste un attentato contro l'imperatore d'Austria; denunciato da falsi irredentisti, fu impiccato}];

19.         Per la pioggia, in «Il Corriere Abruzzese», Teramo, 22 giugno 1889 [L'articolo inerente la meteorologia e l'evoluzione del clima nelle ere passate, si conclude con la descrizione di alcune tradizioni agresti legate alla pioggia];

20.        Amedeo di Savoia, in «La Vedetta», Teramo, 24 gennaio 1890, [Si dà notizia della morte del Principe di Casa Savoia. Segue il testo del manifesto fatto affiggere dal Sindaco e della Giunta Comunale di Teramo];

21.        Rivista Teatrale, in «L'Eco del Popolo», Teramo, 30 gennaio 1890, [Si riportano le impressioni sulle rappresentazioni teatrali svoltesi nel Teatro Comunale di Teramo];

22.        Rivista Teatrale, in «L'Eco del Popolo», Teramo, 12 febbraio 1890, [Articolo non firmato. Nella prima parte si riportano le impressioni sulle rappresentazioni teatrali tenute in Teramo; nella seconda parte si annuncia la costituzione di un comitato, del quale fa parte anche G. Aurini, per l'animazione e l'organizzazione di due intrattenimenti];

23.        Un giro per la Provincia, ibidem, Teramo, 12 febbraio 1890, [L'autore riporta le proprie impressioni del ritorno nella Provincia teramana, dopo una permanenza in Roma. Viene posta l'attenzione sui cambiamenti avvenuti nelle persone e nei paesi. Si accenna ad Alanno ed al suo Istituto Agrario indi a Penne con le sue scuole, il Teatro ed il rischio della sua chiusura];

  II) [continua], ivi, 2 aprile 1890, [Si scrive di Notaresco e dell'abbandonato Palazzo De Vincenzi; di Città S. Angelo, la banda della Scuola Normale e la scuola corale; di Collecorvino con il palazzo della Società operaia ed i quattro quadri eseguiti dal Celommi; di Atri, con la rettifica di quanto scritto nell'articolo precedente sul restauro del Duomo, e di alcune altre attualità dell'epoca];

24.        Rivista teatrale, in «L'Eco del Popolo», Teramo, 21 marzo 1890, [Si riporta la critica teatrale sulle rappresentazioni di "Giosuè il Guardacoste" e la "Morte Civile"];

25.        Elementi climatologici della città di Teramo, in «Il Centrale», Teramo, 30 aprile 1890, [Recensione al libro pubblicato da F. Palagi];

26.        Bibliografia, in «Il Centrale», ibidem, [Recensione a S. De Leone, "Vita e bibliografia del Padre Agostino Baiocco, storiografo pennese"];

27.        I nostri artisti, in «Il Messaggero Abruzzese», Teramo, 20 luglio 1890, [L'articolo è riferito allo scultore Pasquale Morganti, che, con un busto da egli creato, aveva vinto un premio presso l'Accademia di Firenze, presso la quale stava svolgendo i propri studi artistici];

28.        Note bibliografiche: il paliotto della Capitale Aprutina, studio storico ed artistico di Giacinto Pannella, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 9 agosto 1890 [Recensione];

29.        Una festa del lavoro, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 13 agosto 1890, [Si annuncia il completamento dei lavori di copertura del Castello Della Monica in Teramo e dei festeggiamenti relativi];

30.        Bibliografia, in «Il Centrale», Teramo, 10 marzo 1891, [Recensione alla pubblicazione di Giacinto Pannella, "Della Vita e delle poesie di Giannina Milli improvvisatrice", Teramo, Giov. Fabbri Editore, 1891];  

31.        Bibliografia, ivi, 31 maggio 1891, [Si riporta la cronaca della conferenza per la presentazione del libro di Scipioni sulla città di Teramo];

32.        Arte ed artisti: Meriggio, quadro di S.[alvatore] Di Giuseppe, in «Il Messaggero Abruzzese», Teramo, 3 giugno 1891  [L'articolo è riportato quasi integralmente anche in «L'Italia artistica», Roma, n. 9, 1891; L'autore descrive la tela, opera del pittore teramano Salvatore Di Giuseppe, del quale viene anche presentato il profilo artistico];  

33.        Arte ed artisti: Pompei di Delf[ico], in «Il Messaggero Abruzzese», Teramo, 6 giugno 1891, [L'articolo annuncia una nuova raccolta di caricature di Melchiorre De Filippis Dèlfico, aventi per tema la storia di Pompei];

34.        Pompei di Dèlfico, in «L'Eco del Popolo», Teramo, 6 giugno 1891, [Descrizione dell'album di caricature sulla storia di Pompei, opera di Melchiorre-De Filippis Dèlfico];

35.        La sala Palizzi, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 23 luglio 1892, [Si descrive la Galleria Palizzi, in Roma, aperta al pubblico];

36.         La Sala Palizzi in Roma, Teramo, Tip. del Corr. Abruzzese, 1892 , (in 8°, pp. 21);  estr. dalla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. VII, (1892),  n. 11,  pp. 495-509, [con ritr.], [L'articolo descrive le opere di F. Palizzi nella sala della Galleria d'arte moderna];

37.        Arte ed artisti: Esposizione nazionale di Belle Arti, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 13 maggio 1893, [Esposizione allestita in occasione delle nozze d'argento dei Sovrani d'Italia in Roma. Risultano esposti anche quadri di F. P. Michetti e di Alfonso Muzii];

38.        Gli artisti abruzzesi nella esposizioni nazionali di Belle Arti, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. VIII , (1893), n. 7-8, pp. 322-326, [La illustrazione delle opere di F. P. Michetti è preceduta da una sintesi delle esposizioni nazionali precedenti];

39.        Gli artisti abruzzesi nelle esposizioni nazionali, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. IX (1894), n. 5-6, pp. 261-266 [Continuazione dell'articolo apparso sulla Rivista al n. 7-8, 1893. L'autore pone l'attenzione alle opere di Teofilo Patini, F. P. Michetti, C. Barbella e V. Laccetti];

40.        Cronache d'arte: alla Promotrice, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 4 aprile 1894, [L'articolo si riferisce alla esposizione "Promotrice" di Roma, nella quale risultano presenti i lavori dei pittori abruzzesi Alfonso Muzii, Valerico Laccetti e Maria Laccetti];

41.        Laccetti drammaturgo, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 7 luglio 1894; e in «Istonio», Vasto, s.d.; [L'autore dà notizia del completamento di un dramma dal titolo "L'Arrigo VIII", scritto dal pittore Laccetti che dà prova di essere cultore di lettere oltre che di arte, dimostrando che dove non riesce la pittura occorre altra espressione artistica];

42.        Il monumento a Spedalieri, in «La Capitale», Roma, [tra luglio e dicembre]1894, [Si riferisce di un concorso tra artisti per la realizzazione in Roma di un monumento al legista e filosofo siciliano Spedalieri];

43.        Il Moltke del Pagliaccetti nella Galleria d'arte moderna a Roma, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. IX (1894), nn. 10-11, [Opera del Pagliaccetti acquistata e sistemata nella Galleria d'arte moderna in Roma];

44.        Arte ed artisti, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 15 dicembre 1894, [Si descrivono i bozzetti e ritratti di Bernardo Celentano, pittore napoletano morto giovane, il cui nome è legato alla fiorente e feconda scuola napoletana degli anni 50-60 dell'ottocento. Si pubblica una lettera del fratello del pittore, nella quale vi sono riferimenti al pittore teramano Gennaro Della Monica. Segue una replica "arte ed artisti" non firmata, pubblicata sullo stesso giornale in data 19/12/1894];

45.        Le pitture del Cav. Prospero Piatti a Mosciano S. Angelo, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 16 marzo 1895, [Si parla dell'espressione pittorica moderna utilizzata da Piatti a Mosciano S. Angelo e Cesare Mariani a Teramo presso la Chiesa delle Grazie]

46.        Arte ed artisti: Concorso pel Monumento a Spedalieri, in «Pensiero ed Arte», [Roma], [tra marzo e settembre]1895, [Si dà notizia dell'aggiudicazione del concorso per la costruzione del monumento da parte dell'artista Rutelli];

47.        L'Esposizione di Venezia, in «L'Opinione», Roma, 9 settembre 1895, [Si dà notizia dell'insediamento della Commissione per l'assegnazione dei premi artistici alla Mostra nazionale di Venezia];

48.        Arte ed artisti: Esposizione di Venezia; Aspettando i premi; «La figlia di Iorio»; Un acquarello di Zanetti, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 14 settembre 1895, [Articolo nel quale l'autore fa previsioni {poi rivelatisi corrette} sul responso della Giuria in merito ai quadri esposti nella Mostra artistica di Venezia. In particolare l'autore considera meritevole il quadro di F.P. Michetti: «La figlia di Iorio». L'articolo si chiude con cenni all'acquarello esposto dal pittore  Zanetti];

49.        Il gran quadro di Michetti. Dopo il voto, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 18 settembre 1895, [Si riferisce del miglior voto attribuito a Michetti tra le 516 opere esposte all'Esposizione internazionale di Venezia. Si illustra inoltre l'opera michettiana];

50.        Esposizione nazionale di Belle Arti, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 9 ottobre 1895, [Nell'articolo si lamenta la mancata esposizione a Venezia delle opere di alcuni artisti abruzzesi tra i quali Alfonso Muzii, T. Patini, Laccetti, Barbella, Cascella. Segue risposta di S. Lauriti, pubblicata nel «Corriere Abruzzese» n. 84 del 19 ottobre 1895];

51.        Un articolo di critica d'arte, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 26 ottobre 1895, [Risposta al sig. Lauriti, critico nei confronti di G. Aurini, per l'articolo pubblicato sul «Corriere Abruzzese» del 9 ott. 1895];

52.        La figlia di Iorio, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. X (1895), n. 11, p. 514 [L'articolo si riferisce alla premiazione di F. P. Michetti all'Esposizione internazionale di Venezia]; 

53.        Inirua ci scrive da Roma, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 18 dicembre 1895, [Si dà notizia di una rappresentazione lirica tenuta in Roma dall'abruzzese Oliva Petrella];

54.        Gli scavi di S. Anna, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 25 marzo 1896, [Si dà notizia dell'inizio dei lavori di scavo nella chiesa di S. Anna in Teramo, sito nel quale sorgeva l'antica Cattedrale];

55.        I nostri artisti: Pasquale Celommi, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XI (1896), n. 3, p. 130 [Si descrive l'opera del pittore abruzzese e i suoi quadri esposti in Roma, quali il «Ciabattino» e «Marina»];

56.        Valerico Laccetti, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XI (1896), n. 3, p. 144 [Si dà notizia della nomina del pittore V. Laccetti a Commendatore della Corona d'Italia];

57.        Il ritratto di Nicola da Guardiagrele, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 8 aprile 1896 [L'autore fa un raffronto tra il Paliotto posto nella Cattedrale di Teramo, opera di Nicola da Guardiagrele e il Polittico di Jacobello del Fiore posto nella Galleria civica, opere realizzate nello stesso periodo, e avanza l'ipotesi che "l'abate in atto di pregare" dipinto in primo piano a sinistra del Polittico, sia proprio l'orafo Nicola da Guardiagrele. Segue la notizia data nell'articolo "Il ritratto di Nicola da Guardiagrele", pubblicata sulla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», aprile 1896];    

58.        Gli scavi di S. Anna, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 11 aprile 1896, [Si dà notizia del rinvenimento di un secondo piano di pavimentazione posto a 70 cm. di profondità e del livello della chiesa primitiva posto a 2 m., negli scavi della vecchia Cattedrale di Teramo. L'autore avanza dei suggerimenti per la pianificazione degli scavi];     

59.        Arte ed artisti: Un progetto di chiesa di Lorenzo Fiocca,  in «Corriere Abruzzese», Teramo, 6 maggio 1896, [Si danno notizie sull'architetto lancianese L. Fiocca che nel proprio  studio romano ha progettato una chiesa];

60.        Le terrecotte ed i bronzi di Costantino Barbella, Teramo, Tip. del Corriere Abruzzese, 1896, (in 8°, pp. 7); estr. dalla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XI (1896), n. 5, pp. 223-229, [Ampio articolo dedicato allo scultore teatino dal carattere schivo, nato nel 1852 e morto in Roma nel 1925, autore di diverse opere acquistate da Umberto I°, G. D'Annunzio e diversi Musei europei];

61.        Concorso pel monumento a Umberto Partini, in «La Capitale», Roma, 25 novembre 1896, [Si dà notizia dei 6 bozzetti presentati al concorso];

62.        All'Università, in «La Capitale», Roma, 26 novembre 1896, [Si annuncia l'inizio delle lezioni di Storia delle Belle Arti tenute da Adolfo Venturi in Roma, per il corso di laurea di storia artistica];

63.        Cartelloni artistici, in «La Domenica Italiana», Roma, n. 6, gennaio 1897, [Si descrivono due cartelloni artistici di G. Mataloni in Roma, nuova forma d'arte pubblicitaria];

64.        Corriere artistico di Roma, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XII (1897), n. 1, pp. 29-30, [Nell'articolo l'autore illustra le opere di artisti abruzzesi, realizzate per le auspicate nozze del Principe Ereditario, tra le quali il "Trittico" di F. P. Michetti e "La Montenegrina" di C. Barbella. Si dà notizia dell'apertura in Roma dello studio di Michetti, che sarà anche sede di conferenze alle quali dovrebbero partecipare, tra gli altri, anche G. D'Annunzio];

65.        La salute di Michetti, in «Corriere Abruzzese», 13 gennaio 1897, [Si riferisce sulla discreta salute di F. P. Michetti a rettifica delle allarmanti notizie apparse sulle colonne del «Mattino»];

66.        Rinnovamento degli studi artistici, in «La domenica italiana», Roma, [tra gennaio e aprile 1897], [Si parla degli insegnamenti impartiti in Roma da Emanuele Loewy, dal prof. Adolfo Venturi per gli studi artistici e del riordinamento della Biblioteca Corsini iniziato dal prof. Paolo Kristeller];

67.        L'abbandonata, quadro di P. Celommi, in «Sor Paolo», Teramo, 17 aprile 1897, [Descrizione critica dell'opera],

68.        Arte ed artisti: un ritratto del Laccetti, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 21 aprile 1897, [Si illustra il ritratto fatto dal pittore Valerico Laccetti alla figlia Maria ed esposto in Roma];

69.        Arte ed artisti. Esposizione di disegni al Circolo Artistico Internazionale di Roma, in «Corriere della Domenica», Roma, 30 maggio 1897, [Si illustrano le opere dei vari espositori];

70.        Per Nicola da Guardiagrele, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 16 giugno 1897, [Si pone l'attenzione su un articolo di Emile Bertaux nel quale si sminuisce in parte l'opera di Nicola da Guardiagrele. L'autore, invita gli uomini di cultura dell'Abruzzo a rivendicare, con studi approfonditi, il giusto merito dell'arte locale];       

71.        Note e corrispondenze: Cronache d'arte, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XII (1897), n. 6, p. 278, [Si illustrano le opere di abruzzesi esibite nelle varie esposizioni italiane. In Firenze hanno esposto Luigi Cavacchioli con "La luce elettrica" e Pasquale Morganti con "Musica primitiva". Alla triennale di Milano ha esposto Alfonso Muzii mentre a Roma hanno presentato le loro opere Valerico Laccetti e P. Celommi];

72.        - Il museo Civico di Baranello. I° [parte], il catalogo, in «Il Corriere del Molise», Campobasso, 12 dicembre 1897; II° [parte], il Museo, ibidem; III° [parte], arte antica, ibidem; IV° [parte], Arte moderna, ibidem, [Si descrivono gli oggetti d'arte contenuti nel Museo Civico di Baranello (Cb) donati al Comune dalla famiglia Barone, il cui elenco di opere è raccolto in un Catalogo compilato dall'architetto Giuseppe Barone];

73.        Ermanno Natali, in «Il Centrale», Teramo, 3-4 agosto 1898, [Si rende nota la proposta dello Scultore, diplomato alla R. Accademia di B. A. in Roma, per la realizzazione di una fontana in cemento armato, da collocarsi nella centralissima Piazza Cavour in Teramo, il cui costo ammonterebbe ad un migliaio di lire];

74.        Simbolismo e Secentismo, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 6 agosto 1898, [L'autore commenta negativamente l'articolo di G. Predieri pubblicato sulla Rivista Abruzzese adducendo le proprie considerazioni sull'arte simbolista];

75.        Per chiudere una polemica, in «Il Centrale», Teramo, 12-13 agosto 1898, [Articolo con il quale G. Aurini vuol porre fine ad una polemica iniziata dal commento di Francesco Nardi dopo la visione di un disegno prodotto dalla signorina Carlotta De Colli, del quale ben aveva scritto il prof. Pannella sulla Rivista Abruzzese. Del commento di Nardi si era sentito indignato l'avv. Serafino Mariani che, con l'articolo intitolato «In difesa di una donna», innalza un inno alla donna, alla fanciulla, alla orfana, dimenticando -asserisce Aurini- che fino a quel momento si era discusso dell'artista];

76.        Fra libri, riviste e Giornali, in «La Provincia di Campobasso», Campobasso, 2 febbraio 1899, [Recensione a G. Lisio, "Il Principe" di Machiavelli , Firenze, Ed. G. Sansoni, 1898];

77.        L'arte abruzzese nel sec. XIX, in «Strenna del Corriere abruzzese. Anno 1899», (XXV° del giornale), Teramo, Tip. del Corr. Abruzzese, 1899, pp. 29-33, [Nell'articolo si ripercorre l'evoluzione artistica del XIX° secolo e si citano Nicola De Laurentiis di Chieti, F. Palizzi, Michetti e Basilio Cascella];

78.        L'arte abruzzese nel Secolo XIX, in «L'Aquila», L'aquila, a. III (1899), n. 1, [L'articolo è il sunto del saggio, avente lo stesso titolo, pubblicato nella «Strenna del Corriere Abruzzese. Anno 1899»];

79.        Filippo Palizzi, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 16 settembre 1899; e in «Istonio», Vasto, n. unico dedicato a Filippo Palizzi, s.d., [Si illustra l'opera del pittore F. Palizzi, spento nella sua villa di Posillipo alla età di circa ottant'anni];

80.        L'influenza, in «L'Eco del Popolo», Teramo, [?] gennaio 1900, [Si descrivono alcune cure consigliate contro il fenomeno epidemico, che all'epoca poteva avere conseguenze anche fatali];

81.        Filippo Palizzi, Teramo, Tip. Corriere Abruzzese, 1900; estratto dalla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XV (1900), n. 1-2, pp. 1-6, [Articolo, con ritratto del Palizzi, nel quale l'autore cerca di dare la sua risposta al quesito sulla originalità della spinta, data dal Palizzi, al rinnovamento della tecnica e dell'estetica pittorica del 19° secolo ];

82.        L'On. Barnabei e gli artisti abruzzesi, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 4 aprile 1900, [L'autore plaudendo alla vittoria ottenuta alle elezioni politiche dall'archeologo F. Barnabei, persona ritenuta di grande valore culturale, ricorda le altre persone di genio espresse dalla terra d'Abruzzo];

83.        Critica d'arte: Cesare Mariani, in  «Corriere Abruzzese», Teramo, 6 marzo 1901, [Nell'articolo, scritto in occasione della morte del pittore, l'autore descrive Mariani come artista della vecchia accademia che, fra l'altro, negli ultimi anni della sua vita affrescò la Chiesa della Madonna delle Grazie in Teramo];

84.         Gli affreschi di Boscoreale, in «Il Nuovo Fanfulla», Roma, 11 marzo 1901, [Si parla degli ultimi affreschi rinvenuti in una villa nei pressi di Napoli, a descrizione dei quali l'On. Barnabei presenta una relazione dettagliata al Ministro della P.I.];

85.        L'arte di Pergamo e di Rodi, in «Il Nuovo Fanfulla», Roma, 27 maggio 1901, [Si commenta l'opera di divulgazione storico-artistica del prof. Emanuele Loewy in Roma];

86.        - Per l'arte greca, in «Il Fanfulla della Domenica», Roma, 16 giugno 1901, [Si illustra una delle lezioni domenicali del prof. Emanuele Loewy, seguite da un eletto uditorio del quale fa parte anche l'autore dell'articolo];

87.        - Rassegna artistica [I°, Cesare Mariani], in «Corriere Abruzzese», Teramo, 17 luglio 1901, [Serie di 4 articoli con i quali si commenta il rinascimento dell'ambiente artistico teramano: la ricostruzione della Chiesa delle Grazie e la venuta di Cesare Mariani; la pubblicazione della Rivista Abruzzese di Giacinto Pannella ed i validi autori che vi collaborano; le sculture di Luigi Cavacchioli ed i lavori pittorici di Salvatore Di Giuseppe e Gennaro Della Monica];

 II) - Rassegna artistica. II°, Luigi Cavacchioli e Pasquale Morganti, ivi, 20 luglio 1901;

 III)  -Rassegna artistica. III°, Salvatore Di Giuseppe, ivi, 24 luglio 1901;

 IV) -Rassegna artistica. IV°, Gennaro Della Monica, ivi, 27 luglio 1901;

88.   Per Aufidena. Notizia archeologica, in «Istonio», Vasto, 27-28 ottobre 1901, [L'autore riferisce sul  dibattito relativo alla dislocazione dell'antica Aufidena che alcuni fanno corrispondere all'attuale Alfedena ed altri a Casteldisangro. Informa poi sulle diverse pubblicazioni in merito all'argomento];

89.    Esposizione di scuole artistiche industriali in Roma, in «Vasto», 3-4 novembre 1901, [Si dà notizia dell'esposizione nella quale hanno partecipato le tre scuole abruzzesi di Penne, Vasto e Lanciano. Vengono quindi  illustrate le opere ivi presentate];

90.   La "Francesca", Arte nostra, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 5 gennaio 1902, [Brevi articoli in successione presentati sullo stesso numero del periodico; nel primo si parla della rappresentazione artistica del dramma di G. D'Annunzio, nel secondo si rende nota l'attività concertistica del violoncellista giuliese Gaetano Braga];

91.   I nostri artisti, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 9 gennaio 1902, [Si dà notizia della nomina di Luigi Cavacchioli a professore onorario di Scultura presso l'Accademia di Firenze];

92.    Pagine d'arte. L'insegnamento artistico e il rifiuto di F. P. Michetti, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 12 gennaio 1902, [Si dà notizia del rifiuto di F. P. Michetti all'offerta del posto di Insegnante e di Direttore presso l'Accademia di Belle Arti a Napoli, in successione a D. Morelli. L'autore tratta la delicata questione dell'insegnamento artistico];

93.   Cronache d'arte, in «Istonio», Vasto, 19 gennaio 1902, [Si riporta l'esito del 3° Concorso di Critica d'arte nella Mostra di Venezia, vinto dall'abruzzese Vittorio Pica. Si illustra anche il volume dell'ing. Filippo Laccetti su "La pittura all'esposizione di Venezia"];

94.    Le "Memorie" d'un artista, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 19 gennaio 1902, [Si annuncia la imminente pubblicazione delle "Memorie artistiche" di Gennaro Della Monica" sulle colonne della Rivista Abruzzese, preannunciandone sinteticamente il contenuto];

95.   Per un "Per finire", in «Corriere Abruzzese», Teramo, 25 gennaio 1902, [Lettera di G. Aurini al direttore del Corriere, Giulio Cesare Canzanese, con la quale si risponde ad un articolo di un cronista della stessa testata che aveva male interpretato il pensiero di Aurini espresso su Luigi Cavacchioli, nel pezzo pubblicato su «Il Nuovo Abruzzo»];

96.   Teofilo Patini, Per la bellezza artistica, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 30 gennaio 1902, [Brevi articoli in successione presentati sullo stesso numero del periodico; nel primo si annunciano nuove opere del pittore abruzzese, nel secondo si dà notizia di un referendum artistico sulla "lunetta" della Cattedrale di Teramo];

97.    Pagine d'Arte. Il dono della regione al Duca degli Abruzzi, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 20 febbraio 1902, [Nell'articolo si critica la inidonea rappresentatività delle raffigurazioni scelte per la riproduzione su vecchie pergamene, che dovranno essere donate a Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi];

98.   Un altro ritorno all'antico, Teramo, Tip. De Carolis, 1902, (in 8°, pp. 11); estr. dalla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XVII (1902), n. 4, pp. 214-220, [L'articolo si apre con la descrizione dell'arte del disegno nel XIX° secolo. Si cita Cesare Mariani, decoratore nel 1900, della chiesa delle Grazie di Teramo; indi si descrive l'evoluzione dell'arte nel passato, ponendo una interessante proiezione verso i segnali di un nuovo modo di fare arte del XX° secolo];

99.    Un nostro artista, «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 20 aprile 1902, [L'articolo è riferito all'artista Ermanno Natali];

100. Una nuova luce scoperta in Teramo,  in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 11 maggio 1902, [Si riferisce sulla scoperta scientifica, fatta in Teramo dal prof. Marchetti ed il dott. De Plato, presentata presso il gabinetto chimico dell'Istituto Tecnico cittadino, relativo ad una miscela di due gas in un liquido che provoca la generazione di una fiamma. L'autore ricorda le proprie esperienze, in qualità di studente dell'Istituto Tecnico di Teramo, quale allievo ed assistente del prof. Marchetti];

101. Il Campanile di S. Marco, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 17 luglio 1902, [Si riporta la notizia della caduta del campanile di S. Marco, appresa dalla benestante cittadinanza teramana mentre assisteva ad un programma di varietà nei giardini Dèlfico di Teramo];

102. Il pittore Prospero Piatti, «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 20 luglio 1902, [Si riporta la notizia della morte del pittore che dipinse, per conto del cav. Ventilii, la Chiesa dell'addolorata a Mosciano S. Angelo];

103. Arte nostra, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 28 ottobre 1902, [Si parla dello scultore Luigi Cavacchioli e del suo piccolo “putto” esposto nelle vetrine Ciaranca di Teramo];

104.  L'opera "Quo Vadis ?" del Maestro Righetti, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 30 ottobre 1902, [A questo articolo segue una rettifica firmata "Coda di Rondine", ivi, 6 nov. 1903, p. 2];

105.  Disegno storico dell'arte italiana (di Giulio Urbini), in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XVIII (1903), n. 12, pp. 669-671, [Recensione];

106. Girgenti (di Serafino Rocco), in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XVIII (1903), n. 12, pp. 671-672, [Recensione];

107. Risveglio architettonico, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 14 aprile 1904 [Si plaude alle migliorate condizioni delle arti del disegno nella provincia di Teramo. L'autore si riferisce anche ad alcune nuove costruzioni realizzate in Teramo];

108. Per l'arte e per gli artisti. I°, in «L'Unione», Macerata, 7 settembre 1904; II°, [continua],  ivi, [settembre-ottobre?] 1904, [Si affronta l'argomento delle Belle Arti in Macerata e della loro migliore valorizzazione];

109. Un affresco miracoloso nell'abbazia di Forano, in «L'Unione», Macerata, 20 ottobre 1904, [L'autore propone il proprio contributo alla datazione dell'affresco];

110. L'arte nelle Marche, in «L'Esposizione Marchigiana», Macerata, s.d., 1905, pp. 57-65; continua, ivi, s.d., [pp. ?], [Si analizza l'arte marchigiana e l'influenza su di essa dei maestri quali Raffaello e Bramante e le diverse scuole succedutesi nei vari periodi];

111. Esposizione d'arte antica a Macerata, in «L'Ordine», Ancona, 28 giugno 1905, [Si preannuncia la apertura dell'Esposizione e del contenuto che vi sarà mostrato];

112.- La Pieve di S. Quirico in Osenna (di A. Canestrelli), in «Bollettino Senese di Storia Patria», Siena , a. XII (1905), n. 1, pp. 122-123, [Recensione];

113. Vecchie pitture murali del XV e XVI secolo in Ascoli Piceno, in «Atti e memorie» della R. Deputazione di Storia Patria [per le provincie delle Marche], Ancona, nuova serie, vol. 3, n. 3, 1906, pp. 333-334, [Recensione];

114. Il quadro di Tiziano a S. Domenico e la Pinacoteca Comunale di Ancona, in [«L'Ordine»], Ancona, 13-14 giugno 1907, [G. Aurini, che ha assistito al lavoro di restauro del quadro di Tiziano da parte del prof. Zennari, lamenta la non felice collocazione dell'opera che invece potrebbe essere sistemata presso la Pinacoteca di Ancona, della quale si descrivono brevemente le opere che vi si possono ammirare];  

115. Lo stato dei nostri monumenti, in [«L'Ordine»], Ancona, sd. [agosto 1907], [Lettera al Direttore del periodico, con la quale si lamenta lo stato di degrado di alcuni monumenti tra i quali il Duomo, la chiesa di S. Francesco, la Loggia dei Mercanti, l'Arco di Traiano e la chiesa di S. Maria a Portonovo];  

116. Per i monumenti, in «L'Ordine», Ancona, 29 agosto 1907, [Notizia integrativa ad un articolo precedente "Lo stato dei nostri monumenti", del [?] agosto 1907]

117. Adolfo Venturi in Ancona, in «L'Ordine», Ancona, 11-12 ottobre 1907, [Si dà notizia della visita di A. Venturi in Ancona per la visione di alcune opere da rappresentare nel suo 6° volume di storia dell'arte];

118. Il quadro "Fata Premut" del professor Lodovico Spagnolini, in «L'Ordine», Ancona, [26 novembre 1907 o nn. successivi], [Si illustra il quadro esposto presso la Pinacoteca Comunale di Ancona];

119. Arte marchigiana moderna. Lodovico Spagnolini, in «Rivista Marchigiana illustrata», Roma, a. V (1908), n. 5, [Si illustra l'opera dell'artista innovatore, natìo di Monteurano (Ap)];

120.- Sovraintendenza dei musei e scavi di antichità in Ancona, in «L'Ordine», Ancona, 24-25 giugno 1908, [Si dà notizia dell'insediamento alla guida della Sovrintendenza, del prof. Innocenzo dall'Osso (succeduto al prof. Giuseppe Pellegrini) e delle sue proposte per il progresso degli studi archeologici];  

121. Di un ignorato bassorilievo quattrocentesco nell'Ospedale Militare di Ancona, Ancona, Stab. Tip. Cooperativo, 1908, (in 16°, pp. 8); estr. dal giornale «L'Ordine», Ancona, 27-28 giugno 1908, [Si ricorda la presenza di una scultura poco valorizzata posta nell'ex refettorio del convento, annesso alla chiesa di S. Francesco, trasformato in magazzino dell'Ospedale Militare];

122. La cupola del Maccari, in «L'Ordine», Ancona, 17-18 luglio 1908, [Si cita l'opera realizzata nella cupola del santuario di Loreto, forse il più grande sforzo che la pittura monumentale abbia fatto nel XIX° secolo, per illustrare il cammino artistico compiuto dal suo realizzatore];

123. Gli affreschi del Maccari a Loreto, una grandiosa opera di decorazione, in «Il Resto del Carlino-La Patria», Bologna, 17 luglio 1908;

124. Per la conservazione dei monumenti di Ancona, in «L'Ordine», Ancona, 23-24 luglio 1908, [Si dà notizia dell'inizio dei lavori di consolidamento della facciata di S. Ciriaco (Duomo), illustrando nel contempo le opere d'arte esistenti nell'interno della chiesa];

125. Il Duomo di Ancona, in «Rassegna bibliografica dell'Arte Italiana», Forlì, n. 7-8, luglio-agosto 1908, [Dopo un cenno ai lavori di restauro del Duomo, dedicato a S. Ciriaco, si passa ad illustrare la storia del monumento anconetano];   

126.  I restauri del Duomo, in «L'Ordine», Ancona, 16-17 agosto 1908, [Si informa sullo stato dei lavori di restauro e sulla sorpresa generata dalla scoperta di antiche iscrizioni e bassorilievi sul retro delle lastre istoriate costituenti la facciata];

127. Il restauro del Duomo d'Ancona; due sorprese archeologiche, in «Il Corriere della Sera», Milano, 19 agosto 1908, [Notizie dei lavori e delle questioni risollevate dalla scoperta di alcuni particolari costruttivi ignoti];

128. Il problema archeologico marchegiano-abruzzese, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 18 settembre 1908, [L'autore fa conoscere idee e propositi del prof. Innocenzo Dall'Osso, neo Sovraintendente dei monumenti e scavi per le Regione Abruzzo e Molise. Nell'articolo si ricorda che sono stati operati scavi clandestini in diversi siti archeologici con relativi commerci irregolari dei pezzi ivi rinvenuti. Si dà inoltre una panoramica dei siti archeologici abruzzesi e marchigiani; tra gli altri si cita Teramo ed i rinvenimenti scaturiti dai lavori sul nuovo corso];

129. Scoperte archeologiche. Le vie sotterranee del monte Cardeto di Ancona, in «L'Ordine», Ancona, 19-20 settembre 1908, [Si dà notizia della scoperta di un cunicolo, percorribile a piedi, rinvenuto durante i lavori di costruzione del nuovo Ospedale Civile];

130.- Sovraintendenza dei monumenti per le Marche e gli Abruzzi, in «L'Ordine», Ancona, 26-27 settembre 1908, [Si dà notizia della nomina dell'ing. arch. Icilio Bocci di Fabriano, noto per i suoi meriti ed operosità nel campo, a direttore della Sovrintendenza,]; 

131. L'uomo preistorico nella grotta del Vernino, in «Il Resto del Carlino-La Patria», Bologna, 18 ottobre 1908, [Dopo brevi cenni sull'esistenza di grotte, oggetto di passati studi in Abruzzo e Marche, tra le quali Frasassi (Ancona) e Civitella del Tronto (Teramo), si dà notizia degli studi del prof. Innocenzo Dall'Osso sulla grotta di Pretoro (Chieti) e del Vernino, nella quale vissero uomini preistorici cavernicoli];   

132. L'uomo preistorico nella grotta del Vernino presso Serra S. Quirico, in «Il Mattino», Napoli, 20-21 ottobre 1908, [L’articolo contiene notizie sui rinvenimenti scaturiti nello scavo di prova eseguito nella grotta e delle ipotesi sulla provenienza greca dei primi abitatori];

133. Notizie Anconitane, in «L'Arte», Roma, n. 6, a. XI (1908), [pp. ?], [Si fa il punto dei lavori di esplorazione, oltreché di conservazione e di restauro dei monumenti antichi e moderni in Ancona];

134. Il pittore Carlo Crivelli in Ancona, in «Strenna Anconetana. Anno 1908», Ancona, [anno?], [Si dà notizia della possibile esistenza, nell'archivio privato Mengoni-Ferretti di Ancona, di vari documenti relativi a 6 opere del pittore Crivelli];

135. Dopo la scoperta dell'Abruzzo, in «Arte e Storia», Firenze, (in 8°), a. XXVIII (1909), n. 10,  pp. 289-294; estr. da «XXVIII Decembre», (numero unico a beneficio degli orfani di Calabria e Messina), Ancona, febbraio 1909, Tip. Aurelio Santoni [Si riferisce sul viaggio in Abruzzo compiuto da alcuni giornalisti romani, accompagnati da alcuni  deputati ed un rappresentante della Società del Movimento dei forestieri. L'autore coglie l'occasione per ricordare ampiamente i valori artistici dell'Abruzzo, ravvisando la necessità di una migliore e più corretta illustrazione degli stessi];

136. "Cola dell'Amatrice" al Circolo Artistico Internazionale, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 2 marzo 1910, [Si dà notizia della conferenza tenuta dalla prof.ssa Clelia Bertini Attilj, sull'artista natìo di Amatrice, che operò in Ascoli, Norcia, Città di Castello, Roma, Perugia ed altre città dell'Italia Centrale];

137. Tomba regale, in «La Vita», [Roma], 15-16 marzo 1910, [Si rende nota la scoperta al pubblico del mausoleo di Re Umberto collocato nel Pantheon di Roma, opera di Giuseppe Sacconi. Nell'articolo si dà ampia illustrazione del monumento];

138. Storia dell'Arte (di Giulio Natali ed Eugenio Vitelli), in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXV (1910), n. 3-4, pp. 210-212, [Recensione];

139.     La Chiesa di Santa Maria di Portonovo, Roma, Tip. dell'Unione Editrice, 1910, (in 4°, pp. 4); estr. da «L'Arte», Roma, a. XIII, (1910), n. 6, [Si descrive la chiesa marchigiana, sul cui anno di costruzione, che si stima intorno al 1038, non tutti sono concordi. G. Aurini ricorda i momenti della visita al monumento da parte di Arturo Haseloff ];  

140.      Sistemazione estetica degli appoggi e dei Castelli telefonici, Roma, Tip. dell'Unione Editrice, 1910, (in 8°, pp. 10); e in «Rivista delle Comunicazioni», Roma, Tip. dell'Unione Editrice, 1910, n. 4, aprile 1910, [Si argomenta sulla necessità di dare un aspetto estetico adeguato, al crescente numero di linee telefoniche italiane. Si fanno dei raffronti con i lavori realizzati all'estero, abbinando anche gli schemi grafici di alcuni particolari costruttivi];

141.    Le onoranze che gli abruzzesi preparano a Cola dell'Amatrice, in «L'Abruzzo Letterario», Loreto Aprutino, a. IV (1910),  n. 10, [Si informa sull'intenzione di rendere omaggio a Nicola Filotesio -detto Cola dell'Amatrice- con un ricordo marmoreo. Si dà qualche notizia sull'artista e sulle sue opere];

142.    Notizie delle Marche, Chiesa di Santa Maria di Piazza Ancona, Roma, Tip. dell'Unione Editrice, 1910, (in 4°, pp. 6); estr. da «L'Arte», Roma, a. XIII, (1910), n. 1, [Si descrive la chiesa di S. Maria di Piazza in Ancona con riferimenti architettonici alle chiesa dedicate a S. Pietro nella zona; la prima presso il centro cittadino, la seconda posta sulla sommità del Monte Conero] ;

143.    Il sacrario votivo, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 29 luglio 1910, [Articolo riferito alla grande opera d'arte e di pietà realizzata a Monza, nell’esatto luogo ove fu trucidato Re Umberto I di Savoia dieci anni prima. L'opera, disegnata dall'architetto Giuseppe Sacconi (lo stesso ideatore e realizzatore della tomba sita nel Pantheon) e realizzata da Guido Cirilli, è ampiamente descritta da G. Aurini con l'ausilio di riproduzioni grafiche e fotografiche];

144.    L'arte abruzzese, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 13 settembre 1910, [ediz. Italia meridionale], [Si commenta il volume n. 8 della serie «Raccolte d'Arte», edito dall'Istituto Italiano delle arti grafiche di Bergamo, dedicato all'arte abruzzese, opera di Vincenzo Balzano];   

145.    L'architettura dei nuovi edifici postali telegrafici di Bologna, Torino e Genova, Roma, Tip. dell'Unione Editrice, 1910, (in 8°, pp. 10); estr. dalla «Rivista delle Comunicazioni», Roma, n. 12, dicembre 1910, pp. 1-10, [Nell'articolo si presenta l'architettura di alcuni edifici postali italiani, eseguendo un raffronto tra gli stessi con l'ausilio dei disegni riprodotti. Tali esempi possono costituire dei riferimenti per la scelta delle tipologie architettoniche nelle sistemazioni future degli edifici postali di Napoli, Firenze e Roma. Segue una scheda tecnica dei 3 edifici commentati];

146.    La Mostra dei fratelli Cascella visitata dal Re, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 19 marzo 1911, [Si riferisce sulla Mostra, tenuta da Tommaso e Michele (figli di Basilio), allestita nelle sale del Teatro Drammatico Nazionale, visitata anche dal Re e dalla Regina Elena, alla presenza del Ministro dell'Istruzione Credaro e del Sindaco di Roma Nathan. Seguono le impressioni della Mostra];

147.    La Mostra dei fratelli Cascella a Roma, in «Istonio», Vasto, 26 marzo 1911, [Brevi notizie sulla Mostra e sulle impressioni generate nei visitatori];

148.    L'Architettura Marchigiana nel Quattrocento, in «Roma», (Rassegna illustrata dell'Esposizione del 1911 - Ufficiale per gli Atti del Comitato Esecutivo), Roma, Romeo Cervi, a. II (1911), n. 14, pp. 1-7, [Articolo, ricco di riproduzioni grafiche e fotografiche, con il quale si illustra l'arte del costruire nelle Marche del 15° secolo, oggetto di esposizione nella Mostra Regionale allestita in Piazza d'Armi a Roma, in occasione delle feste cinquantenarie dell'Unità d'Italia]; 

149.   Il padiglione abruzzese e le feste del 1911 a Roma, Teramo, Tip. "Riv. Abruzzese", 1911, (in 8°, pp. 8); estr. dalla «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVI (1911), n. 8-9, pp. 432-437 [Si descrive il Padiglione aperto in Roma il giorno 17 giugno 1911, nell'ambito della Mostra Abruzzese-Molisana. Segue una breve cronaca della cerimonia di inaugurazione e la citazione di molti dei presenti, tra i quali anche i Sovrani d'Italia];

150.   Note sul Padiglione Marchigiano, in «Rassegna illustrata dell'Esposizione del 1911. Ufficiale per gli atti del Comitato Esecutivo», Roma,  a. II (1911), n. 14, pp. 7-8,  [riguarda la Mostra Regionale allestita in Piazza d'Armi  a Roma];

151.    Pavia e la sua Certosa (di G. Natali), in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1912), n. 1, pp. 53-55, [Recensione];

152.   La ceramica di Castelli al Padiglione Abruzzese, Teramo, Tip. A. De Carolis, 1912, (in 8°, pp. 7); estr. dalla  «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1912), n. 2, pp. 99-103, [Illustrazione del contenuto artistico castellano nel Padiglione espositivo allestito nel 1911 in Roma, nell'ambito delle mostre regionali ed etnografiche];

153.    L'Architettura medioevale del Molise, in «Rassegna d'arte degli Abruzzi e del Molise», Roma-Teramo, a. I (1912), n. 1, pp. 15-20; e in «La Provincia di Campobasso», Campobasso, 12 maggio 1912 e n. seguente, [Nell'articolo si citano: le due chiese di Petrella Tifernina e di S. Maria della strada vicino Matrice, Larino e la sua Cattedrale duecentesca, S. Vincenzo al Volturno, la Cattedrale di Termoli];

154.   Nel centenario della nascita di Giuseppe Palizzi  (19 marzo), Vasto, Tip. Ed. L. Anelli, 1912, p. 3 e sgg., (in 8°, pp. 11); estr. da «Istonio», Vasto, a. XXV (1912), n. 9, [Ricordo del pittore lancianese nato il 19 marzo 1812 e morto a Parigi il 1° gennaio 1898 e della sua produzione artistica];

155.   [Convento di S. Angelo d'Ocre e sue adiacenze (di G. Costa)], in «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. I, giugno 1912, [Recensione];

156.    Sulle sponde della Pescara-Ritornando..., in «Il Faro», Castellamare, 11 agosto 1912, [Impressioni dell’autore sul suo viaggio di ritorno in Abruzzo lungo la ferrovia Roma-Pescara. A Pescara l'autore incontra, nel suo studio, il pittore Vincenzo Alicandri, indi Antonio Liberi e Enrico Seccia amico di D'Annunzio, il cui rapporto epistolare con il Poeta è conservato in uno scrigno che viene fatto vedere a G. Aurini. Quindi l'autore incontra Agostinoni che lo invita per una visita al paese dei merletti sulla Maiella];

157.    Il pittore della Cattedrale di Atri, in «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. I (1912), n. 3, pp. 82-97, [In questo scritto, l'autore propone le proprie correzioni all'articolo pubblicato da V. Balzano su «Roma», affermando, tra l'altro,  che al pittore Andrea Delitio si siano affiancati altri due artisti l'uno di scuola umbra e l'altro di scuola umbro-toscana. Viene presentata la storia dell'attribuzione dei dipinti nella Cattedrale atriana e la descrizione degli stessi.];

158.    Di un encolpio eneo conservato nella basilica di Sant'Erasmo  in Veroli (di Camillo Scaccia-Scarafone), ivi, p. 102, [Recensione];

159.     Sancta Maria de Strata (di V.E. Gasdia), ivi, p. 102-103, [Recensione];

160.    La febbre edilizia a Teramo, in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 10 settembre 1912, [Si commenta l'attività edilizia lungo il Corso e nei quartieri nuovi a Porta S. Giorgio. Si critica il rinnovamento "senza alcun programma prestabilito" e che a breve termine porterà la città ad abbandonare "il carattere di vecchia città medioevale". Si cita il Castello Della Monica, il palazzo Muzii, il portale della Chiesa di S. Matteo "coi due angioletti morbidi e paffutelli" da assicurarsi presso il museo cittadino in caso di smantellamento della costruzione. Segue una cronaca della visita al Museo, nel quale era presente Pasquale Morganti in persona, indi si commentano gli ultimi lavori di Luigi Cavacchioli tra i quali una tela del cortese e scomparso Giuseppe Cerulli, che l'artista ha prodotto a memoria ]

161.    Per S. Clemente a Casauria, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 3 ottobre 1912, [Nell'articolo si dà notizia e si commenta lo sfavorevole ed allarmato parere lanciato da P. L. Calore, conservatore della chiesa,  circa il restauro di quello che D'Annunzio definì "il più bel monumento romanico italiano". Il Calore è sfavorevole al prospettato restauro secondo un progetto contrario allo stile della chiesa];

162.    Saturnino Gatti nelle lezioni di A. Venturi, in  «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. II (1913), n. 1, p. 21, [Si segnala il giudizio del prof. Venturi sulla influenza della scuola di Pier della Francesca in Abruzzo];

163.    Il "Lazio", in [Lazio], Roma,  15 marzo 1913, [Lettera di G. Aurini al giornale con la quale si illustrano gli scopi della Sezione Escursionisti della «Lazio», Associazione che da ben 8 anni organizza escursioni culturali ogni Domenica tranne che nei mesi di luglio e agosto. Segue il riferimento ai posti visitati, spesso con lunghe escursioni a piedi con il motto che «l'arte e l'educazione fisica mantengono i cuori e la mente eternamente giovani»];

164.    La chiesa di S. Maria a Piè di Chienti (territorio di Montelosaro), in «Rivista Marchigiana Illustrata-Picenum», [Roma?], maggio 1913, pp. 135-139, [Si commenta la pubblicazione di Romano Romani su quello che l'autore definisce "uno dei monumenti medievali più importanti e meno conosciuti delle Marche"];

165.    Montecassino, gita 29 giugno 1913, in [Lazio?], Roma, s.d., [Articolo di G. Aurini con il quale si illustra la storia della celebre Abbazia in previsione della gita dell'Associazione "Lazio"];

166.    Le donne artiste nel secolo XIX, in «Arte e Storia», Firenze, s.d.;

167.    Federico Barocci negli Abruzzi, in Teramo, Tip. A. De Carolis, 1913, (in 8°, pp. 6); estr. da «Studi e notizie su F. Barocci», (a cura della Brigata urbinate degli Amici dei Monumenti), Firenze, Istituto Micrografico Ital., 1913, pp. 93-95; riprodotto in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVIII (1913), n. 10-11, pp. 601-604, [Si parla dei soli due quadri esistenti in Abruzzo, opera del pittore urbinate Federico Barocci, (1535-1612), in occasione delle feste organizzate al pittore nella propria città per il 3° centenario della morte];

168.    Serata artistica della "Lazio", in «La Tribuna», Roma, 15 novembre 1913, [Notizia sulla conferenza di G. Aurini su Castelnuovo di Porto e delle memorie di arte e di storia];

169.   Le escursioni nel Lazio: Castelnuovo di Porto (16 novembre 1913),  in [periodico?], s.d., [Presentazione dell'escursione da realizzarsi  e relativo programma dettagliato];

170.    Relazione del 1913 al comitato della Sezione escursionistica, in «Lazio», Roma, n. 10, [dicembre 1913 ?],  [Relazione tenuta dal Segretario relatore G. Aurini ];

171.    Mastro Giacomo da Campli e le nuove opere attribuitegli, in «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. III (1914), n. 1, pp. 1-12, [Attribuzione della "lunetta" presso la Chiesa della Misericordia in Teramo ora Casa del Mutilato, al Pittore Maestro Giacomo da Campli, con riferimento a nuove scoperte di notizie sull'artista presso Ripatransone. Seguono diverse argomentazioni a favore della tesi proposta];

172.    Note Bibliografiche: Les vojes romaines de l'Etrurie meridionale (di D. Anziani), in [Lazio ?], Roma, 1° maggio 1914, [Recensione];

173.    Per Santa Maria d'Arabona, Chieti, Tip. A. Desiderio, 1915, (in 16°, pp. 7); estr. da «Lo Svegliarino», Chieti, n. 10, 25 aprile 1915, [L'autore accenna  alla storia e all'arte dell'abbazia di S. Maria d'Arabona, di gotica architettura, fondata nel 1208 dai monaci Cistercensi, sita nei pressi di Ripacorbaría nell'attuale provincia di Pescara, le cui strutture appaiono pericolanti a causa del terremoto verificatosi il 13 gennaio 1915. L' autore si augura che l'insigne monumento venga presto restaurato];

174.    Arte Abruzzese?, in «Marsica», numero unico per i danneggiati del terremoto abruzzese del XIII gennaio MCMXV e per la «Croce Rossa Italiana», (di pp. 125), Pescara, Stab. Industr. Grafico, maggio 1915, pp. 68-72, , (cfr. ibid. p. 410) [Si parla dei "Monumenti" del Bindi e di un'opera di G. Morelli; si fanno considerazioni sulla letteratura artistica abruzzese relative ad alcuni periodi, trascurati dagli studiosi locali di fine '800];

175.    Pei nostri monumenti d'arte, in «La Provincia», Chieti, 1915, n. 565, [Lettera critica di G. Aurini al Direttore del periodico, con la quale si segnala la necessità di una maggiore attenzione nello svolgimento dei lavori di demolizione della Chiesa di S. Domenico sita lungo il Corso Marrucino in Chieti];

176.    Gli affreschi di S. Domenico e la pittura medievale a Chieti, in «La Provincia», Chieti, 3 agosto 1915, [L'autore dà notizia del ritrovamento di due cappellette votive durante i lavori di demolizione della Chiesa di S. Francesco in Chieti. Nell'articolo si chiede che tali opere d'arte possano avere una giusta collocazione e non essere sottratte alla visione degli studiosi ];

177.    Vincenzo Zecca, Ortona a Mare, Officine grafiche V. Bonanni, 1916, (in 8°, pp. 8); estr. da «La Fiaccola», Ortona a Mare, n. 2, 28 gennaio 1916, (cfr. ibid. p. 412), [In occasione della morte dell'archeologo e scrittore teatino Vincenzo Zecca (n. 1832 - m. 1915), l'autore  ne ricorda i meriti acquisiti nel campo della storia ed archeologia della città di Chieti ];

178.    La scoperta di un affresco del 400 nella chiesa di S. Domenico, in «Il Messaggero», Roma, 29 aprile 1916; e in «L'Italia Centrale», Teramo, 13-14 maggio 1916, [Affresco messo in luce dalla pioggia sull'ultimo muro ancora in piedi della demolita chiesa di S. Domenico in Chieti];

179.    Un affresco di Andrea Delitio scoverto nella chiesa di S. Domenico, in «La Provincia», Chieti-Pescara, a. XXII (1916), n. 605; e in «L'Italia Centrale», Teramo, 13-14 maggio 1916, [L'autore descrive un affresco, datato 1452, scoperto nella chiesa di S. Domenico di Chieti, che attribuisce  al pittore Andrea Delitio];   

180.   La scoperta di una pittura cinquecentesca, in «Il Messaggero», Roma, 9 maggio 1916, [Si rende nota la scoperta di alcuni quadri rinvenuti nel soffitto del Palazzo Municipale teatino, tra i quali un "S. Giovanni nel deserto" e una "Madonna col Bambino"];

181.   Da Chieti: Scoperta di mosaici romani, in «ll Messaggero», Roma, 23 maggio 1916, [Nell'articolo si informa della scoperta di mosaici in Chieti];

182.    Scoperta di mosaici romani, in «Il Messaggero», Roma, 6 maggio 1916, [Notizia riguardante il rinvenimento di opere d'arte nel sottosuolo di Chieti];

183.    Un quadro di Federico Barocci a Penne, in «Aprutium», Loreto Aprutino, a. V (1916),  n. 3-4, pp. 193-194; e in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 15 ottobre 1916,  [Si descrive il quadro dal titolo «Visitazione», posseduto dalla famiglia Aliprandi in Penne, del quale non si faceva menzione da quasi un secolo];

184.    [I due quadri], in «Il Messaggero», Roma, 16 agosto 1916, [Si annuncia la esposizione dei due ritrovati quadri nella Sala comunale di rappresentanza, ricordando anche precedenti lavori effettuati dal restauratore];

185.     Affreschi e quadri antichi, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 21 agosto 1916, [Si rende noto che i due più importanti quadri rinvenuti presso il Municipio di Chieti, sono stati ripuliti dal restauratore del museo di città S. Angelo, prof. Riccardo Battinelli, e posti nella Sala comunale di rappresentanza D'Annunzio. Si ricorda che il restauratore ha già effettuato altri importanti lavori in Chieti];

186.     Miglioramenti nella quadreria comunale di Chieti, in «La Fiaccola», Ortona, 27 agosto 1916, [Informazioni sulla quadreria, sul suo contenuto e consigli per una razionale esposizione delle opere];

187.    Da Chieti: Ospite illustre, in «Il Messaggero», Roma, 28 ottobre 1916, [Si riferisce della visita in Abruzzo del prof. Pietro Toesca dell'Istituto superiore di Firenze, per la redazione di una pubblicazione sulla storia dell'arte];

188.     - [ titolo ?], in «Il Giornale d'Italia», Roma, 19 dicembre 1916;

189.     - [ titolo ?], in «Il Messaggero», Roma, 19 dicembre 1916;

190.    Un affresco di Francesco Delitio da Guardiagrele, in [periodico ?], 31 dicembre 1916, [L'autore descrive l'opera pittorica che si può ammirare nella chiesa di S. Maria del Carmine o di Casoria, sulla via che reca da Chieti a Bucchianico e la attribuisce, con opportuna argomentazione, a Francesco Delitio figlio di Andrea];

191.    Le ultime scoperte nella chiesa di S. Domenico in Chieti, in «Il Messaggero», 8 febbraio 1917; e in «L'Ordine», Ancona, 6 febbraio 1917, [L'autore illustra i rinvenimenti scaturiti dai lavori di demolizione dell'ultimo muro della chiesa];

192.     Su le opere d'arte esistenti in Chieti, Ortona a Mare, Tip. V. Bonanni, 1917, (di 16 pp.), e in «La Fiaccola», Ortona a Mare, 1917, n. 3, [Articolo con il quale si vuole introdurre il lavoro di stesura, che l'autore va compiendo, denominato "Guida della Città di Chieti". L'articolo prende spunto da notizie manoscritte di Vincenzo Zecca. L'autore elenca le opere d'arte esistenti nell'ospedale di S. Andrea, nelle chiese di S. Francesco, S. Chiara, S. Giustino, degli Scolopi, della Civitella e dei Crociferi e nei vari palazzi di Chieti. Il lavoro si conclude con la pubblicazione della parte più interessante di una relazione inviata da Vincenzo Zecca nel 1866 al Prefetto della Provincia, in riferimento alle opere d'arte conservate nella Chiesa dei Cappuccini di Chieti];

193.   Note d'erudizione e d'arte: Corfinium; Basilica di Valva, in «Corfinium», (a cura del "Cenacolo di Chieti"), Ortona a Mare, Off. Graf. Bonanni, 1917, pp. 43-51; estratto da «La Fiaccola», [Volumetto composto da vari autori, a testimonianza dell'escursione compiuta all'antica città romana di Corfinium, oggi Corfinio, nei pressi di Popoli. { A p. 7 vi è il ritratto di G. Aurini, il quale viene citato a p. 7, 12 e 20} ];

194.    La morte di uno storiografo dell'arte abruzzese, in [periodico?], s.d., [Notizia della morte di Emilio Bertaux];

195.    Lavori di restauro del Duomo, in «Il Messaggero», Roma, 20 marzo 1917, [Notizia della sistemazione dell'abside della vecchia Cattedrale di Chieti];

196.    La penetrazione tedesca nella Valle della Pescara, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 25 aprile 1917, [L'articolo si riferisce alla influenza dell'arte tedesca in Abruzzo];

197.    Gli affreschi della Chiesa di S. Domenico, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 6 maggio 1917, [Notizie sul rinvenimento di opere pittoriche in Chieti];

198.     Un affresco del '400, in «La Tribuna», Roma, 6 maggio 1917, [Notizie sul rinvenimento di opere pittoriche durante la demolizione della Chiesa di S. Domenico in Chieti];

199.    Arte ed artisti: F. P. Michetti e il Museo Provinciale di Chieti, in «L'Amarissimo», Colonnella-Roma, 15 giugno 1917, pp. 8-9, [Si avanza la proposta dell'apertura in Chieti di un Museo Provinciale e si ipotizzano alcune opere che vi si potrebbero esporre];

200.    I progetti pel Palazzo degli Studî, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 14 luglio 1917, [Si riferisce sui progetti concorrenti al concorso per la costruzione del Palazzo];

201.     I progetti per il Palazzo degli Studî a Chieti, in « Il Giornale d'Italia», Roma, [20 ?] luglio 1917, [Prendendo spunto dal concorso bandito in Chieti, l'autore si chiede se esista una architettura moderna propriamente abruzzese];

202.    Ancora pel Palazzo degli Studî a Chieti, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 24 luglio 1917, [Si riferisce sul dibattito sorto intorno alla scelta della località nella quale dovrà sorgere il futuro palazzo];

203.    L'inaugurazione della Mostra dei progetti per il Palazzo degli Studi, in «Il Giornale d'Italia», Roma, [28 ?] luglio 1917, [Si illustra l'allestimento realizzato per la Mostra];

204.    La Mostra dei progetti per il Palazzo degli Studî a Chieti, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 31 luglio 1917, [Si riferisce sull'inaugurazione della Mostra e sulle prime impressioni destate];

205.    Una importante mostra d'architettura a Chieti, in «Corriere delle Puglie», Bari, 1° agosto 1917; e in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 4 agosto 1917, [Breve cronistoria sulla ideazione della mostra e sul suo svolgimento];

206.   L' inaugurazione della mostra dei progetti per il Palazzo degli Studi, in «Il Messaggero», Roma, 1° agosto 1917, [Resoconto sulla Mostra in Chieti];

207.    Alla Mostra dei progetti per il Palazzo degli Studî a Chieti, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 8 agosto 1917, [Si rende nota la visita alla Mostra da parte di numerose personalità artistiche. Si passa poi ad illustrare il progetto "Arno", uno dei quattro ritenuti più meritevoli];

208.    Pel Palazzo degli Studî a Chieti: Il progetto "Come dettò Natura", ivi, 14 agosto 1917, [Illustrazione di uno dei 4 più meritevoli progetti presentati alla Mostra];

209.    Il palazzo degli Studi a Chieti. I progetti "Salus" e "Minerva",  ivi, 20 agosto 1917, [Illustrazione dei due progetti presentati alla Mostra];

210.    I progetti pel Palazzo degli Studi, ivi, 28 agosto 1917, [Si illustrano i progetti "Pace", "Per un titolo", "Multa paucis", Libertas", "Ausonia", "D.H.P.", "Priscas"];

211.    Gennaro della Monica, in «L'Amarissimo», Rivista Adriatica, Colonnella, a. I, n. 2-3-4, 1° settembre 1917, pp. 7-10, [Si dà notizia della scomparsa del pittore teramano, per il quale l'autore si chiede se siano ben riposti gli elogi e le valutazioni attribuitegli in merito allo spessore e completezza artistica. Si elencano inoltre alcuni pezzi archeologici che l'artista avrebbe murato nel proprio Castello];   

212.    Per il Palazzo degli Studi, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 8 settembre 1917, [Si espongono le impressioni dei visitatori a consuntivo della Mostra dei progetti concorrenti al concorso per la nuova costruzione];

213.    Per la sede del Museo cittadino, in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 15 settembre 1917, [L'autore esprime delle critiche nei confronti di Vincenzo Bindi il quale, durante la commemorazione del pittore teramano Gennaro Della Monica, aveva espresso l'ipotesi di un trasferimento del Museo cittadino dalla vecchia sede nel palazzetto dell'ex Camera di Commercio in Corso S. Giorgio, verso il Castello costruito dal pittore medesimo. L'autore inoltre afferma che il pittore G. Della Monica ha avuto meno meriti di quanti decantati dal Bindi e che il Castello fatto costruire dal pittore è "del tutto inadatto allo scopo cui lo si vorrebbe destinare". La commemorazione sopracitata è la seguente: V. Bindi, Gennaro Della Monica. Discorso commemorativo tenuto nel Consiglio Provinciale di Teramo nella tornata del 13 agosto 1917, Teramo, 1917 (in 8°); e in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 18 agosto 1917]; 

214.    Il restauro di un quadro di Salvatore Rosa, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 18 ottobre 1917, [Si dà notizia della venuta in Chieti del prof. Riccardo Buttinelli per il restauro del quadro conservato nella Chiesa di S. Chiara];

215.    Di un affresco quattrocentesco nel Duomo di Chieti, in «La Provincia», Chieti, 31 ottobre 1917; e in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXXIII (1918), n. 2, pp. 77-79, [Viene descritto il frammento di affresco raffigurante la Madonna col Bambino con alla destra un S. Antonio, esistente originariamente nell'oratorio sito di fronte all'ingresso della torre campanaria della Cattedrale di Chieti. L'autore auspica l'istituzione di un piccolo museo nella Cattedrale teatina];

216.    La Chiesa millenaria di Turrivalignani, in «L'Indipendente», Chieti, 22 dicembre 1917, [Si riferisce sulla necessità di un restauro alla Chiesa dei Santi Giovanni e Vincenzo, dissestata dal terremoto del 13 gennaio 1915 insieme ad altri edifici del paese];

217.   Collezione antiquaria del Barone De Riseis donata al Museo Prov. di Chieti, in «La Fiaccola», Ortona, 6 gennaio 1918, [Si espone l'idea del Barone di donare la sua raccolta antiquaria a favore dell'istituendo Museo];

218.    Dall'Abruzzo, in «Il Tempo», Roma, 9 febbraio 1918, [Si dà la notizia della decorazione a mò di palazzo veneziano, dell'ex caserma delle guardie di città, ad opera del 71° Reggimento di Venezia alloggiato ivi. Si dà notizia di altri interventi artistici che si prevede di realizzare];

219.    Il leone di S. Marco a Chieti, Chieti, Tip. Ricci, 1918, (in 16°, pp. 16); estr. da  «L'indipendente», Chieti, a. IV (1918), nn. 108-109 del 16 marzo 1918; e in «Il Messaggero», Roma, 17 marzo 1918, [Si tratta del leone alato, opera dello scultore De Lotto che il 71° Reggimento di Venezia di stanza in Chieti dona in ricordo al Comune. L'autore trae spunto dell'occasione per dare cenni sull'arte veneta in Abruzzo];

220.   Conversazioni artistiche: S. Pietro Berbenno e il Professor Ballarin, in «La Valtellina», Sondrio, 28 settembre 1918, [Si lamenta che la chiesa ritratta lodevolmente dalla matita del prof. Ballarin sia stata destinata a deposito della segatura];

221.    Di un importantissimo studio artistico dell' ing. Giussani, in «La Valtellina», Sondrio, 1° febbraio 1919, [Si plaude alla ricerca effettuata dall'ing. Antonio Giussani su Cipriano Valorsa, unico pittore cinquecentista che ebbe i natali in Valtellina];

222.    Armistizio e Pace anche per le Belle Arti, in «La Valtellina», Sondrio, n. 8, 25 gennaio 1919, [Prospettando l'imminente ritorno in Valtellina degli oggetti d'arte, conservati durante la 1° Guerra mondiale nel Mezzogiorno d'Italia, l'autore fa una disamina sugli studi e pubblicazioni relativi a tali beni artistici];

II)   [continuazione], ivi, n. 12, 8 febbraio 1919;

III)  [“], ivi, n. 16, 22 febbraio 1919;

IV)  [“], ivi, n. 18, 1° marzo 1919;

V)    [“], ivi, n. 22, 15 marzo 1919;

VI)   [“], ivi, n. 24, 22 marzo 1919;

VII)  [“], ivi, n. 30, 12 aprile 1919;

VIII)  [“], ivi, n. 44, 31 maggio 1919;

IX)    [“], ivi, n. 48, 14 giugno 1919;

X)  [“], il caro e mite Vallorsa, ivi, n. 50, 21 giugno 1919, [L'autore esprime dei giudizi sul Pittore, da alcuni definito il Raffaello della Valtellina];

XI)  [“], Il caro e mite Vallorsa, ivi, n. 54, 5 luglio 1919;

XII)  [“], [Il caro e mite Vallorsa], ivi, [n. ?], 12 luglio 1919;

223. Una conferenza futurista, in «La Valtellina», Sondrio, 8 marzo 1919, [Si riferisce sulla conferenza di Franz Dani tenuta al Castello Masegra in Valtellina];

224. Per un quadro di Pietro Ligari a Tresenda, in «Corriere della Valtellina», Sondrio, 16 maggio 1919, [L'autore accosta lo stile pittorico dell'artista sondriese all' urbinate Federico Barocci, auspicando l'inserimento dell'opera del pittore nella guida artistica del Bassi];

225. Per un quadro di Pietro Ligari a Tresenda, in ivi, 6 giugno 1919, [L'autore risponde alle controdeduzioni mossegli dal Parroco di Tresenda nell'articolo del 23 maggio 1919, traendo spunto per completare la panoramica sulle opere valtellinesi che egli attribuisce al pittore P. Ligari];

226. Torri e Castelli della Rezia Chiavennasca (di Pietro Buzzetti), in «La Provincia», Sondrio, 14 agosto 1919, [Recensione della pubblicazione edita a Como, sulle antiche fortificazioni che si osservano nelle valli a monte del Lago di Como];

227. La Biblioteca Comunale di Sondrio, in «La Valtellina», Sondrio, 25 settembre 1920, [G. Aurini informa i lettori del periodico sulla riapertura della Biblioteca, ricordando alcune opere di valore ivi contenute];

228. Le style moderne (di Emile Bayard), in «Le Francais», Sondrio, febbraio 1920, p. 23, [Recensione, tradotta e pubblicata in lingua francese];

229.  Arte: A Torre dei Passeri, in «L'Abruzzo», Lanciano, a. I (1920), n. 2, Lanciano, pp. 129-130, [Si descrivono le opere d'arte presenti nel paese abruzzese, tra i quali una pittura cinquecentesca conservata nella Sacrestia della Chiesa e il Palazzo baronale]; 

230. La valle della Pescara: impressioni d'arte, in «L'Abruzzo», Lanciano, a. I (1920), n. 3,  pp. 173-175, [L'autore osserva che parte del patrimonio storico-artistico esistente nella vallata abruzzese non è riportato nelle pubblicazioni ed attende di essere conosciuto];

231. Polemiche archeologiche, ibidem, pp. 199-200, [Nell'articolo si commenta una lettera, pubblicata sulla Rivista Abruzzese, del dott. Innocenzo Dall'Osso, Sovraintendente delle antichità e degli scavi delle Marche e dell'Abruzzo, a proposito di Filippo Ferrari];

232.  La valle del Pescara. Impressioni d'arte: Tocco Casauria, in «L'Abruzzo», Lanciano, a. I (1904), n. 4, pp. 233-237, [L'autore, traendo spunto dai suoi immancabili appunti, trascritti durante una delle sue visite domenicali effettuate negli anni 1915-18 nei dintorni di Chieti, città nella quale era vissuto in quel periodo, cita i quadri di Luigi Bonanni conservati nella casa paterna di Tocco e ricorda al lettore l'altro artista locale, Francesco Paolo Michetti del quale narra brevemente l'infanzia];

II)  continuazione, ivi, n. 6, pp. 335-342, [L'autore descrive le opere artistiche e monumentali di Tocco da Casauria, come la chiesa (rovinata dai terremoti, ultimo dei quali quello del 1915), delle Grazie, di S. Domenico, S. Eustachio (patrono della città) e il Municipio, invocando l'istituzione di una Sovraintendenza abruzzese per la conservazione artistica];

III)  continuazione, ivi, n. 10, pp. 546-550, [L'autore continua a descrivere le sue impressioni di viaggio, risalenti ad una sua visita effettuata a Tocco da Casauria nel 1916. E' contemplata la sua analisi alla "Madonna col Bambino" conservata nel Municipio e si citano le diverse pubblicazioni relative all'arte abruzzese];

233.  Tesori d'oreficeria in Valtellina, in «La Valtellina», Sondrio, 11 settembre 1920;

234. La scultura lignea della Valtellina, in «La Valtellina», Sondrio, 15 e 18 settembre 1919, [L'autore tratta della penetrazione dell'arte tedesca in Valtellina];

235. La morte dello scultore Pisani, in «La Provincia», Sondrio, 23 settembre 1920, [L'autore cita le opere dello scultore Pisani tra le quali un busto di donna di cui si suggerisce la collocazione nell'erigendo museo della Valtellina];

236. Le chiese nel territorio dell'antica Pieve di Samolaco (di Pietro Buzzetti), in «La Provincia», Sondrio, 21 ottobre 1920, [Recensione alla pubblicazione a carattere storico, edita in Como nel 1920, relativa alla valle bagnata dal fiume Mera, a monte del Lago di Como];  

237. Esposizione d'arte sacra a Sondrio, in «La Perseveranza», Milano, 24 ottobre 1920, [Si riferisce sulla esposizione, che ha preceduto la ricollocazione post-bellica, degli oggetti d'arte nelle chiese della Bassa e dell'Alta Valtellina];

238. La restituzione alla Valtellina dei suoi tesori d'Arte, Sondrio, Arti Grafiche Valtellinesi, 1920, (in 8°, pp. 16); estr. dai nn. 69 (4 settembre 1920), 71 (11 settembre 1920), 72 (15 settembre 1920), 73 (18 settembre 1920)  del giornale «La Valtellina», (Gazzetta della Provincia di Sondrio), [In occasione del ritorno in Valtellina delle opere d'arte conservate in siti più sicuri durante il corso della 1° Guerra mondiale, si organizza una pubblica esposizione il giorno 16 agosto 1920 presso l'aula di disegno della Scuola Tecnica. L'autore coglie l'occasione per descrivere tali opere];

239. L'arte in Valtellina, in «Soccorriamo i nostri Orfani di Guerra», (opuscolo "Pro orfani dei Contadini Valtellinesi caduti in Guerra", Sondrio, Arti Grafiche Valtellinesi, 1920, pp. 13-14, [L'autore illustra brevemente quanti e quali artisti abbiano operato in Valtellina e spesso non citati nelle maggiori pubblicazioni d'arte];

239 bis La partecipazione valtellinese alla mostra delle piccole industrie tenutasi a Como nell'autunno del  1920, Sondrio, Soc. tipo-lit. Valtellinese, 1921 (16 p., 7 c. di tav. ill. ; 4);

240. Concorso pel Monumento ai Caduti in Morbegno, in «La Valtellina», Sondrio, 26 febbraio 1921, [L'autore dà un sommario della esposizione, seguito da un esame dei singoli lavori];

241. Per Giovanni Gavazzeni, in «La Valtellina», Sondrio, 9 marzo 1921, [Si riferisce sulla iniziativa della "Pro Valtellina", per la esposizione del materiale di proprietà dello scomparso artista. L'autore auspica la istituzione di un Museo Valtellinese];

242. La Pergamena artistica, in «La Valtellina», Sondrio, 1° marzo 1921, [Si riferisce di una pergamena artistica, prodotta da un artista di Chiavenna su indicazioni del prof. Martarelli, donata dai maestri Valtellinesi al loro Ispettore Provinciale cav. Camillucci];

243. La valle della Pescara. Impressioni d'arte: Castiglione a Casauria, in «L'Abruzzo», Lanciano, a. II (1921), n. 3, pp. 99-105, [Sulla scorta di antichi appunti, presi durante la visita al paese insieme ad un antiquario locale che denuncia la razzìa di beni artistici dall'Abruzzo, l'autore traccia le proprie impressioni su quanto osservato nelle chiese di S. Francesco, la chiesa di Matrice, il Castello feudale. Indi si menziona la visita alla chiesa di S. Clemente a Torre dè Passeri e della città di Interpromium che aspetta di essere dissepolta e studiata];  

244. Relazione sulla Mostra, in «La partecipazione Valtellinese alla Mostra delle piccole industrie tenutasi a Como nell'autunno del MCMXX", (numero unico della Pro-Valtellina), Sondrio, Tipo-Litografica Valtellinese, Sondrio, 1921, pp. 5-14, [Si relaziona sulla piccola industria, oggetto della Mostra tenuta in Como, che caratterizza la Valtellina e che spesso ha valenza artistica];

245. Altari lignei in Valtellina di evidente influenza tedesca, Como, Tip. Ostinelli, 1921, (in 8°, pp. 8); estr. dalla «Rivista archeologica della Provincia e antica Diocesi di Como», aa. 1919-1920-1921, nn. 79-80-81, pp. 174, 181 [In occasione del ritorno delle opere d'arte in Valtellina a conclusione della 1° Guerra mondiale, la popolazione locale ha potuto rendersi conto della quantità e qualità dell'arte lignea, illustrata dall'autore nel presente articolo];

246. L'Arte di Gavazzeni, in «La Valtellina», Sondrio, 2 aprile 1921, [Si presenta un profilo artistico del pittore Valtellinese Giovanni Gavazzeni per il quale è stata allestita la Mostra inaugurata nel Palazzo Provinciale il 3 aprile 1921];

247. Mostra del Pittore G. Chiesa, in «La Valtellina», Sondrio, 2 aprile 1921, [Si riferisce sulla Mostra personale approntata all'Hotel della Posta in Sondrio. L'autore prende spunto per introdurre il tema dell'Impressionismo nella Pittura];

248. Lettera aperta all'Onorevole Commissione Giudicatrice del Concorso Pro Monumento ai Caduti di Morbegno, in «La Valtellina», Sondrio, 16 aprile 1921, [Lettera di biasimo dello scultore Egidio Gunella contro l'annullamento del Concorso al quale avevano partecipato 31 artisti. G. Aurini fa seguire le proprie considerazioni critiche in merito al giudizio emesso dai due Consulenti milanesi, fonte di decisione della Commissione Giudicatrice del Concorso];

249. Per Pietro Piccirilli, in «Il Popolo d'Abruzzo», Lanciano, 17 aprile 1921, [Si ricorda la figura dello scomparso professore sulmonese, sempre pronto ad intessere vibranti critiche ai giudizi artistici espressi da cultori d'arte poco avveduti. L'autore inoltre ricorda la proposta avanzata all'Editore Rocco Carabba nel 1911, di favorire la redazione di una bibliografia degli uomini illustri abruzzesi {che poi sarà in seguito effettivamente realizzata dal cugino Raffaele Aurini in cinque volumi editi ad un sesto inedito, nei quali è compreso anche Pietro Piccirilli} ];

250. Di Nicola da Guardiagrele e di un suo recente illustratore, in «L'Abruzzo», S. Vito Chietino, a. II (1921), n. 7, pp. 291-296, [L'autore commenta lo studio compiuto da Sidney J. A. Churchill, riesaminando attentamente gli aspetti più controversi della vita, delle varie attività artistiche ed il valore di Nicola da Guardiagrele. Viene pubblicato inoltre l'albero genealogico della famiglia del celebre orafo abruzzese];

251. Il Palazzo Besta di Teglio ritorna a nuova vita, in «La Valtellina», Sondrio, 30 luglio 1921, [Si descrive il Palazzo ritenuto il più bello della Valtellina, con i suoi ambienti raffinati e pieni d'arte];

252. Musei e Gallerie abruzzesi, in «L'Abruzzo», S. Vito Chietino, a. II (1921), n. 8, pp. 353-355, [Lettera indirizzata a G. Iavicoli con la quale l'autore intende dare una panoramica sulle raccolte d'arte in Abruzzo. Sono citati i Musei Comunali di: L'Aquila, Alfedena, Castel di Sangro, Chieti, Guardiagrele, Teramo, Vasto. Le Raccolte private: (L'Aquila), Dragonetti-Torres, Persichetti, Rivera, Manieri, Signorini e Palitti; (Castellamare Adriatico, oggi Pescara), Schiera; (Chieti), Zecca Iezzi, Silecchi; (Giulianova), Ventili; (Ortona a Mare), Bonanni; (Penne), Aliprandi-Sterlich; (Teramo), Quartapelle; (Sulmona), Pansa; (Vasto Marina), Marchesani. I Musei annessi a Cattedrali: L'Aquila, Atri, Chieti, Corfinio, Sulmona, Teramo];

253. Per il Santuario di Grossotto [Grosotto], in «La Valtellina», Sondrio, 8 ottobre 1921, [L'autore commenta la pubblicazione, data alle stampe in occasione dell'annuncio dei lavori di decorazione del Santuario da parte del Fumagalli];

254. Secondo Concorso pel Monumento della Vittoria a Morbegno, in «La Valtellina», Sondrio, 8 ottobre 1921, [Nell'articolo si riportano le impressioni in merito alle opere concorrenti,  esposte nella mostra allocata nelle sale di Piazza S. Antonio];     

255. Gli scultori del Concorso a Morbegno, in «La Valtellina», Sondrio, 9 novembre 1921, [L'autore illustra alcuni lavori presentati al Concorso nella Sezione Scultori];

256. I progetti architettonici nel Concorso di Morbegno, in «La Valtellina», Sondrio, 19 novembre 1921, [L'autore commenta alcuni progetti presentati dagli architetti al Concorso per la costruzione del Monumento ai caduti];

257. Qualche eco di una Conferenza, in «Libertà», Piacenza, 16 aprile 1922, [Si menziona la conferenza del prof. Lionello Venturi sull'arte del piacentino. L'autore si firma X.Y.];

258. La Badia di Chiaravalle della Colomba, in «Libertà», Piacenza, 28 maggio 1922, [Si descrive la visita effettuata all'abbazia piacentina, risalente al 1150, ritenuta gotica ma che l'autore trova essere in "schietto romanico italiano". E. Guglielmo Bertuzzi, conservatore del monumento, accompagna l'autore che lamenta l'impedimento all'accesso posteriore, zona controllata dagli Ospizi Civili di Piacenza. L'articolo è firmato X.Y.];

259. La pittura abruzzese alla Mostra di Palazzo Pitti,  Teramo, Tip. La Fiorita, 1922, (in 8°, pp. 7); estratto da «L'Abruzzo», S. Vito Chietino, a. III (1922), n. 5-6, pp. 184-188, [Si parla della mostra del Barocco italiano allestita nel palazzo Pitti in Firenze e della mancata inclusione di ogni pittore abruzzese dal Catalogo redatto da Nello Tarchioni per l'occasione. L'autore rileva che Mario de' Fiori, a torto ritenuto nato a Penna di Fermo, è in realtà di Penne e quindi abruzzese. L'articolo è critico nei confronti della Soprintendenza delle Gallerie di Roma per la scarsa considerazione dimostrata nei confronti del Barocco abruzzese, sul cui valore l'autore dà ampia descrizione e giustificazione];

260. Cortemaggiore. Opere d'arte che devono essere salvate, in «Libertà», Piacenza, 7 luglio 1922, [L'autore, che si firma X.Y., descrive la piccola città del piacentino sorta per volontà di un principe costruttore, sede ed oasi d'arte che attende d'essere valorizzata e meglio conservata];

261. Velleja. Eco della gita del Touring Club, in «Libertà», Piacenza, 15 luglio 1922, [L'autore, che si firma X.Y., prendendo spunto dalla visita delle rovine dell'antica Velleia, ricorda gli studi effettuati sui resti archeologici siti nel piacentino. Inoltre biasima la inadeguata attenzione dimostrata dalle autorità e ricorda i tentativi, che erano stati fatti in precedenza, di eseguire scavi ulteriori nella città distrutta da un'antica frana e   ritenuta da qualcuno, per importanza, la Pompei dell'Alta Italia];

262. Pel Museo di Teramo, in «Il Giorn[ale?]o d'Italia», [Roma?], 26 agosto 1922, [Si annuncia il programma redatto dal Sindaco di Teramo Francesco Sagaria e dal R. Ispettore onorario dell'Amm.ne delle B.A. Francesco Savini, per la sistemazione dei pezzi conservati nel Palazzo S. Anna, allora destinato a Museo Civico, e le prospettive tracciate dai valenti e lungimiranti uomini, tra le quali l'acquisto della Casa dei Melatino da parte dell'Amm.ne Comunale. L'autore cita gli autori e le opere che nella raccolta civica dovrebbero, a suo parere, trovare collocazione];

263. La III Mostra d'Arte. Le prime impressioni, in «Il Nuovo Giornale», Parma-Piacenza, 5 settembre 1922, [Si riportano le prime impressioni sulla 3° Mostra organizzata dagli "Amici dell'Arte" in Piacenza. All'esposizione partecipano alcuni Impressionisti locali e vi sono inoltre le Sale personali dell'Arrigoni, del Ricchetti e di Gaspare Landi, artista deceduto quasi un secolo addietro, da annoverare tra i più validi artisti italiani. Partecipano anche gli artisti di altre provincie A. Rossi, Serra Zanetti e Mario Cavaglieri]; 

264. Amici dell'Arte. La 3° Mostra d'Arte, in «La Scure», Piacenza, 9 settembre 1922, [La Mostra, nella quale espongono prettamente artisti locali, è allestita nel palazzo di Via Milano grazie al lavoro fattivo dell'ing. Casati, dell'avv. Bizzi e dell'ing. Morandi. Si ricorda brevemente il valore dell'artista Gaspare Landi al quale è dedicata un'intera sala];

265. La Mostra Cavaglieri, in «La Scure», Piacenza, 13 settembre 1922, [L'articolo si apre con la spiegazione della tecnica del "pointillismo" usata dal Cavaglieri, artista non da tutti capito. Indi si danno le impressioni sulle opere esposte e si traccia un ipotetico itinerario di visita che possa facilitare la comprensione della Mostra Cavaglieri];  

266. La mostra di Gaspare Landi, in «La Scure», Piacenza, 23 settembre 1922, [Nell'articolo si pone l'attenzione sulla doverosa riconsiderazione in merito all'opera del pittore piacentino (n. 1756 - m. 1830), appartenente alla corrente neoclassica. L'autore riporta dei brani di lettere scritte da Landi e cita alcuni giudizi riferiti all'artista];

267. I ritratti di Gaspare Landi, in «La Scure», Piacenza, 27 settembre 1922, [Si danno le impressioni sulle 22 opere di Landi esposte nella Mostra di Piacenza. L'autore pone l'attenzione ai ritratti eseguiti dall'artista];

268. La mostra di Gaspare Landi, in «Il Nuovo Giornale», Parma-Piacenza, 27 settembre 1922, [Si prosegue nell'esposizione delle opere, esposte nella Mostra in Piacenza, dell'artista caro al Canova il quale peraltro risulta raffigurato in un ritratto];

269. I giovani pittori piacentini, in «La Scure», Piacenza, 4 ottobre 1922, [Si illustra l'arte derivante dall'Impressionismo e Verismo, definita "Intenzionismo", praticata dai pittori Luigi Arrigoni, Luciano Ricchetti, Martino Martini e Savino Ferranti, che hanno esposto alla 3° Mostra dell'Arte in Piacenza];

270. L'esposizione dei lavori nella Scuola Popolare d'arte a Pontenure, in «La Scure», Piacenza, 7 ottobre 1922, [Dopo alcuni cenni su quello che è possibile incontrare nel corso di una visita a Pontenure, l'autore illustra il contenuto della Mostra nella quale risultano esposti i lavori femminili di ricami e merletti. Nell'articolo viene citata anche la Scuola di Disegno per gli operai, falegnami, intagliatori, ecc., sorta in febbraio];

271. L'architetto Pietro Berzolla, in «La Scure», Piacenza, 14 ottobre 1922, [Si argomenta sulla mostra personale nella quale sono esposti i progetti dell'architetto, che trae la ispirazione dai paesi del Nord Europa];

272. La mostra di Arturo Gatti, in «La Scure», Piacenza, 18 ottobre 1922, [Si illustra l'arte espressa dal Pittore Gatti, le cui opere sono esposte nell'XI° sala della 3° Mostra d'Arte tenuta in Piacenza. L'artista espone, tra l'altro, il plastico, i bozzetti e i disegni della Cappella polacca che sta dipingendo nella Santa Casa di Loreto, della quale G. Aurini dà informazioni sull'arte e sul contenuto];

273.- La visita di Ugo Oietti a Piacenza e la pittura barocca piacentina, in «Ars Nova», a. I (1922), n. 1, pp. 13-14, [Si riportano le impressioni dell'eminente critico romano Ugo Oietti, in visita a Piacenza per la redazione di una serie di articoli da pubblicare sul «Corriere della Sera». L'autore, essendo presente, può anticipare alcune impressioni di tale visita, compiuta in diversi posti, tra i quali anche il Museo Civico. Si critica in particolare il mancato invio a Firenze di alcune opere pittoriche del Sei e Settecento che avrebbero ben rappresentato Piacenza nella Mostra sul Barocco Italiano. G. Aurini pone anche l'attenzione sulla necessità di intervenire su alcune opere d'arte, giacenti in cattivo stato di conservazione];

274. Passeggiate artistiche sul Benaco. Una icone bizantina nella chiesa di S. Ercolano. Le opere del pittore veneziano Celesti, in «La Provincia [di Brescia ?]», Brescia, 26 novembre 1922, [L'autore nel corso di una sua visita nella chiesa di S. Ercolano sul Lago di Garda, scopre, insieme al Curato, una icona coperta dalla polvere. Indi, osservando un quadro, rende edotto il lettore su alcuni aneddoti riferiti al Pittore e alle ricerche sul medesimo che egli ha compiuto presso la Parrocchia di Toscolano]; 

275. La storia di un volume che non è in Biblioteca, in «Libertà», Piacenza, 29 novembre 1922, [L'autore, che si firma X.Y., scrive una lettera al giornale con la quale esprime biasimo verso la Sovraintendenza di Bologna, per il mancato invio alla Biblioteca Comunale di Piacenza del volume illustrato sui Monumenti dell'Italia Meridionale, scritto e completato da Adolfo Avena nel 1892];

276. La piccola Biblioteca Storica Piacentina per E. De Giovanni, in «Libertà», Piacenza, 8 dicembre 1922, [L'autore recensisce i tre opuscoli di E. De Giovanni sull'Ordine domenicano e quello francescano];

277.  Il non ignoto pittore cinquecentista S. Novelli, in «Ars Nova», Piacenza, a. I (1922), n. 3, pp. 6-7, [L'autore rende noto il rinvenimento di una scritta, mai citata prima dagli studiosi d'arte, che il pittore Sebastiano Novelli appose in un cartiglio del quadro esposto nella terza cappella a destra della Chiesa di S. Sisto. Nell'articolo si danno anche dei cenni sull'operato del pittore, natìo di Casal Monferrato];   

278.  Il Duomo di Piacenza al tempo del Vescovo Aldo, Piacenza, Casarola, 1923, (in 8°,  pp. 7); e in «Ars Nova », Piacenza, a. I (1922), n. 4, pp. 1-5, [Si recensisce ampiamente la pubblicazione di Mons. Vincenzo Pancotti, stampata dall'Unione Tipografica Piacentina in occasione del pluricentenario dell'edificazione dell'imponente monumento. L'autore conclude l'articolo auspicando la formazione di un museo nella chiesa, che raccolga e valorizzi le varie opere d'arte ivi esistenti];

279.  Le ancone in legno intagliate del Piacentino, Piacenza, Porta, 1923, (in 8°, pp. 8); estr. dalla «Strenna Piacentina» della Associazione "Amici dell'Arte", anno 1923, pp. 26-31, [Si contemplano le tre ancone in legno poste ad ornamento delle tre chiese piacentine di Castel S. Giovanni, di Borgonovo Val Tidone ed il Duomo di Piacenza. Si tenta di ricostruire l'opera dei pittori ed intagliatori delle opere d'arte con l'ausilio dei documenti storici. Nell'ultimo parte si illustra tale genere d'arte nelle diverse province dell'Alta Italia];

280. Il prof. Guidotti e l'arte longobarda, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 5, p. 12, [Guglielmo Aurini, che si firma "Il topo di biblioteca",  commenta l'articolo apparso su «Libertà» del 10 gennaio 1923, in merito all'imminente restauro del Duomo da parte del prof. Guidotti];   

281. Dall'albero della Vittoria alla Città Giardino, in «La Scure», Piacenza, 21 gennaio 1923, [Nell'articolo l'autore si associa alla proposta del cav. Giuseppe Rocca, il quale agli inerti monumenti ai Caduti in marmo o bronzo preferisce la viva piantagione in funzione di ara. L'autore propone di sostituire la cinta muraria intorno a Piacenza con un recinto arboreo della Vittoria];

282. Il bronzo etrusco di Piacenza e gli scongiuri per il nuovo anno, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 6, pp. 6-8, [L'articolo, firmato "Il topo di biblioteca", illustra la osservazione diretta, fatta dall'autore presso il Museo Gazzola di Piacenza, ad un pezzo etrusco che la tradizione indica come rivelatore del futuro];

283. La Mostra personale del pittore Baroccelli a Milano, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 7, pp. 4-5, [L'autore riporta notizie sulla vita e l'opera del pittore, nato a Parigi nel 1897 da padre piacentino e da madre bergamasca. Nell'articolo vengono inoltre riportate le impressioni critiche contenute su diversi periodici, relative alla mostra tenuta dall'artista in Milano];

284. La serata dei violoncellisti al Filodrammatico, in «La Scure», Piacenza, 24 febbraio 1923, [Nell'articolo si riportano le impressioni destate dal concerto del Quartetto Senese di violoncelli, tenuto a cura degli Amici dell'Arte»];

285. La scoperta di un affresco quattrocentesco a Castelsangiovanni, in «La Scure», Piacenza, 27 febbraio 1923, [G. Aurini, in visita insieme ad altri nella chiesa di S. Rocco in Castel S. Giovanni a 23 Km. da Piacenza, scopre un affresco quattrocentesco salvatosi dalle demolizioni e dalle ristrutturazioni barocche. L'autore cita i possibili autori, che operarono in quei luoghi nel '400]; 

286. Il pittore G. B. Tagliasacchi e la pittura barocca a Piacenza, in «Ars Nova», Piacenza, a. II ((1923), n. 9-10, pp. 7-8, [L'autore riporta informazioni sulla collocazione di alcune opere del pittore G. B. Tagliasacchi, natìo di Borgo S. Donnino (Pc), da altri definito "l'artista migliore di scuola parmense che fiorisse nel primo terzo del secolo XVIII°"];

287. La Chiesa ed il Chiostro di S. Sisto, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 11, pp. 8-12,  [L'autore riporta la prima parte della conferenza, da egli tenuta in Piacenza il 25 marzo 1923, promossa dall'Associazione «Amici dell'Arte», che si inquadra nell'ambito di una serie di visite artistiche, gite e conferenze incentrate sulla conoscenza dell'Arte e l'Architettura del piacentino. La 1° conferenza è premessa ad una accurata visita alle tre chiese di S. Sisto, S. Sepolcro e S.M. di Campagna. L'articolo si riferisce alla 1° Chiesa];

288. La Chiesa e il Convento di S. Sepolcro e di S. Maria di Campagna, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 12, pp. 1-8, [G. Aurini riporta la 2° parte del resoconto della sua prima conferenza, nella parte illustrativa le due chiese sopra indicate];   

289. La sorpresa della Castelsangiovanni Artistica, in «La Scure», Piacenza, 18 aprile 1923, [Don Aristide Conti "covava da tempo un segreto" che svela all'attento osservatore G. Aurini. Si tratta di un dipinto su tavola del cinquecento, rappresentante lo Sposalizio della Vergine di stile Raffaellesco];

290. Di un mosaico romano recentemente scoperto, in «Libertà», Piacenza, 26 aprile 1923, [Lettera di G. Aurini al giornale con la quale si descrive il mosaico ritrovato il 23 aprile nell'isola cittadina tra Via Garibaldi e Via Cavalletto e che l'autore da un primo sopralluogo ritiene facesse parte di una casa signorile romana post-Augustea]; 

291. Il ritratto di Elda Ballerini, in «La Scure», Piacenza, 12 maggio 1923, [E' il ritratto realizzato da Arturo Gatti, Pittore della Cappella polacca di Loreto];   

292. La Chiesa e il Convento del Carmine tornano a nuova vita, in «La Scure», Piacenza, 15, 16 e 17  giugno 1923;

293. Il salone dei martiri, in «La Scure», Piacenza, 17 giugno 1923;

294. Le opere d'arte che attirarono l'attenzione di S. E. Mussolini, in «La Scure», Piacenza, 22 giugno 1923;

295. La città che ha subito dolorosissime rapine artistiche, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 16, pp. 1-3, [L'articolo, breve anteprima di un argomento che sarà trattato nella redigenda «Guida di Piacenza», riguarda le opere d'arte che nel passato da Piacenza sono state trasferite altrove];

296. Percorrendo la Provincia di Piacenza: Monticeli d'Ongina, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 17, pp. 1-3, [L'autore riferisce quanto visionato nel corso di una visita al paese. La ricognizione alla rocca dei Pallavicino gli è stata negata e quindi gli è possibile illustrare solo la collegiata di S. Lorenzo];

297. Acque salutari del Piacentino: Bacedasco, ibidem, p. 11, [L'autore descrive le proprietà curative delle acque sulfuree, risorsa preziosa di Bacedasco, lodando, a nome dell'«Ars Nova», le iniziative a favore della sistemazione delle terme];

298. Visita al Museo di Piacenza, in «Ars Nova», a. II (1923), n. 18, Piacenza, pp. 5-10, [Resoconto della Conferenza, tenuta presso il Museo da G. Aurini il 22 aprile, per conto degli «Amici dell'Arte». L'autore espone le sue "idee sull'importanza e sulla necessità di tenere aperto un Museo d'arte piacentino" che si caratterizza per il "facile accesso" e il cui "conservatore è gentile e pronto a dare chiarimenti". Si fa riferimento ad alcuni musei di alcune province italiane nei quali l'accesso è più difficoltoso. Indi si passa ad illustrare il contenuto del Museo, legandolo alla topografia ed alla storia della città]; 

299. Una interessante pubblicazione intorno alla Chiesa di San Lorenzo, in «Libertà», Piacenza, 14 agosto 1923, [Si pubblica una parte dell'articolo di G. Aurini pubblicato sull'«Ars Nova» n. 17, riguardante la Chiesa di S. Lorenzo in Monticelli];

300. Passeggiate artistiche nella Val Tidone, da Corano a Vicobarone, in «La Scure», Piacenza, 15 agosto 1923;

301. Passeggiate artistiche nella Val Tidone, da Arcello a Boffalora, in «La Scure», Piacenza, 21 agosto 1923;   

302. Passeggiate artistiche nella Val Tidone, Nibbiano e Genepreto, in «La Scure», Piacenza, 25 agosto 1923;

303.- Passeggiate artistiche nella Val Tidone, La Rocca d'Olgisio, in «La Scure», Piacenza, 31 agosto 1923;

304. Passeggiate artistiche nella Val Tidone, La Rocca di Zavattarello, in «La Scure», Piacenza, 9 settembre 1923;

305. Le più belle pitture di Piacenza, Piacenza, Casarola, 1923, (in 8°, pp. 8); e in «Ars. Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 20, pp. 1-2, [L'articolo è integrativo alla «Piccola Guida dei monumenti di Piacenza» pubblicata da G. Aurini in occasione del 36° Congresso Geologico Italiano. Si citano diversi artisti quali il Pordenone, i cui lavori si possono ammirare soprattutto nella Chiesa di S.M. di Campagna, B. Gatti e A. Campi, indi Sebastiano Novelli che lasciò lavori a Piacenza e a Castel S. Giovanni, indi si fa riferimento al quadro di Paolo Lomazzo posto nell'ex refettorio del convento degli Agostiniani];

306. Passeggiate artistiche nella Val Tidone, La Fiera di Pianello, in «La Scure», Piacenza, 16 settembre 1923;

307. Piccola guida dei monumenti di Piacenza. Ad uso dei Congressisti del XXXVI Congresso Geologico Italiano, Piacenza, Soc. Tip. ed. Porta, 1923, (in 8°, pp. 52), [La pubblicazione, che precede la stampa della edizione integrale, viene stampata per farne omaggio ai congressisti. L'opera è corredata da 36 illustrazioni e contiene, oltre a "una rapida corsa attraverso i monumenti della città di Piacenza", anche "una visita al Museo Comunale". La guida contiene anche un allegato, estratto dall'«Ars Nova» del 15 settembre 1923, a. II, n. 20, dal titolo: "Le più belle pitture di Piacenza"];

308. Passeggiate artistiche nella Val Tidone, Castelnuovo V. Tidone, in «La Scure», Piacenza, 10 ottobre 1923;

309. Castel S. Giovanni Artistica, in «Ars Nova», a. II, n. 22 (?), Piacenza, 15 ottobre 1923, pp. 11-16, [Si discorre delle ultime ricerche sulla storia e sull'arte relative alla cittadina di Castel S. Giovanni (Pc). Si illustra la Chiesa Plebana la Chiesa di S. Rocco, indi si citano le Chiese della Torricella e dei Sacchi] ;

310. Passeggiate artistiche sulla Via Emilia, [Cadeo], in «La Scure», Piacenza, 1° novembre 1923;

311. Le pitture di Arturo Gatti nella Cappella Polacca della Basilica Lauretana, in «Rassegna Marchigiana per le Arti Figurative, le Bellezze Naturali, la Musica», Pesaro, a. II (1923), n. 2, pp. 64-71, [Arturo Gatti, allievo di Cesare Maccari, è l'autore degli affreschi nella Cappella Polacca della Santa Casa di Loreto. G. Aurini ripercorre le tappe artistiche del Pittore A. Gatti e descrive gli affreschi realizzati dal 1910 fino ad allora e quelli ancora da realizzare];

312. Architettura romanica  piacentina, Piacenza, Porta, 1924, (in 8°, pp. 7); estr. dalla  «Strenna Piacentina» dell'Associazione "Amici dell'arte", anno 1924, Piacenza, Porta, 1924, pp. 51-55, [Nell'articolo, corredato da fotografie e disegni dei monumenti, l'autore, dopo aver citato i monumenti romanici in Piacenza e Provincia, contempla le chiese di Berno, Di Bruso, di Podenzano e di Cadeo];

313. Recenti restauri nella Chiesa di S. Antonio a Trebbia, in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 1, pp. 11-13, [Articolo illustrato, riguardante la chiesa nel borgo di S. Antonio nel Piacentino che fu sede di un ospizio e di un lazzaretto ai tempi delle epidemie. Si danno consigli circa i lavori di restauro e sulla sistemazione definitiva di un capitello istoriato];

314. Un Mecenate, ibidem, p. 42 [Si comunica che la borsa di studio «Remo Biaggi», istituita in favore degli artisti di Piacenza, è stata vinta da Luciano Ricchetti];

315. La Strenna Piacentina del 1924 a cura degli "Amici dell'Arte", in «La Scure», Piacenza, 30 gennaio 1924, [L'autore ricorda le Strenne stampate nel passato in Piacenza come quelle dello Scarabelli a partire dal 1841, la "Farfalla" (1848-54), il "Fa per tutti" (1850-74), il "Piacentino istruito" che cessò nel 1917 e l' "Indicatore Ecclesiastico" iniziato nel 1870. Nell'articolo inoltre si ripercorrono le tappe della "Strenna Piacentina" stampata per periodi non continuativi dal 1841];    

316.- Escursione a Breno, nelle vicinanze di Borgonovo, in «Ars Nova», a. III, n. 2, pp. 79-81 [L'autore descrive il borgo, da egli ritenuto di epoca medievale e le cose osservabili ivi, tra le quali l'abside della chiesa e il quadro seicentesco dell'Annunciazione];

317.  Le pietre litografiche di Travo, (Industria Pietre Litografiche Emiliane, IPLE), Piacenza, 1924 (in 8°, pp. 4); estr. da «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 3, pp. 114-117, [L'autore illustra alcune scoperte nel campo delle industrie piacentine tra le quali il cemento idraulico per opera di Giuseppe Bargoni, le escavazioni di Luigi Scotti, la scoperta, nel 1915, di giacimenti litografici della Val Trebbia. L'articolo, oltre alla descrizione delle opere d'ingegneria e monumenti osservabili nel paese, contiene anche le notizie sulla lavorazione della pietra];

318. Il Nobile Giuseppe Ricci-Oddi dona la sua Galleria al Comune di Piacenza, ibidem  p. 131, [L'autore riporta un elenco sommario delle opere donate, descrivendo alcune opere e mettendo in evidenza l'importanza dell'evento];

319. Laudedeo Testi, in «L'Italia Industriale Artistica», Torino, a. XXIV, n. 5, pp. 17-18; e in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 5, pp. 202-204, [Si ricorda la figura dello storiografo dell'Arte e Sovrintendente ai Monumenti di Parma, Piacenza, Reggio e Modena, in occasione della 67° ricorrenza della morte. Si annuncia inoltre la imminente pubblicazione di un inedito oltre ai vari scritti editi];

320. La galleria Ricci-Oddi donata a Piacenza, in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 6, pp. 261-263 [Si accenna brevemente al contenuto della collezione pittorica di Ricci-Oddi, donata al Comune di Piacenza. Tra le riproduzioni, anche "Corpus Domini" dell'abruzzese F. P. Michetti];

321. Gavino Boy, ibidem, p. 283, [Necrologia di uno dei fondatori dell'«Ars Nova», rivista mensile di Letteratura ed Arte edita in Piacenza];

322. Per la Collegiata di Fiorenzuola, ibidem, p. 283, [Si riporta sinteticamente il contenuto di articoli apparsi su periodici locali sul maggior tempio di Fiorenzuola];

323. Una Villetta neoclassica a Calendasco, in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 7, pp. 315-319, [Nell'articolo, integrato da 7 illustrazioni, si dà una breve panoramica storica del paese e delle sue costruzioni, tra le quali la Villa Del Verme, visitata in dettaglio dall'autore];

324. Glauco Lombardi e la reintegrazione artistica dei Palazzi ex ducali di Parma, Piacenza e Colorno, ibidem, pp. 332-333, [Nell'articolo si rende nota la intenzione di G. Lombardi di sollecitare il reintegro dei palazzi emiliani con gli originari oggetti e pezzi d'arte conservati in Firenze, Napoli, Venezia e Torino];

325. Passeggiate Artistiche Piacentine, Grazzano Visconti, ivi, a. III (1924), n. 8, pp. 357-361, [Articolo contenente 8 illustrazioni, nel quale si descrive la visita al paese di Grazzano e del suo Castello];

326. La gita degli Amici dell'Arte a Borgo San Donnino, Fontanellato e Soragna, ivi, a. III (1924), n. 9, pp. 416-421, [Articolo contenente 6 illustrazioni, nel quale sono descritti i vari monumenti visitati, tra i quali la chiesa di S. Antonio in S. Donnino, il Castello di Fontanellato con il suo contenuto artistico ed il palazzo principesco di Soragna];

327. Passeggiate artistiche: lungo le rive della Trebbia,  ivi, a. III, n. 10, ottobre 1924, pp. 445-449, [L'articolo, corredato anche da 5 riproduzioni fotografiche, contiene il resoconto della visita dei paesi che si incontrano lungo la strada Piacenza-Bobbio, tra i quali Quarto, Settima, Ottavello, Niviano, Pieve Dugliara, Farnesina. L'articolo si conclude con la riproduzione fotografica e relativa descrizione di una scultura quasi sconosciuta];

328. Passeggiate artistiche: da Castell'Arquato a Vigolo Marchese, ivi, a. III (1924), n. doppio novembre-dicembre 1924, pp. 20-24, [Articolo contenente 6 fotografie, nel quale di dà il resoconto dei monumenti d'arte osservati durante una visita domenicale nei due borghi piacentini];

329. Piacenza e Provincia. Guida storica, artistica, amministrativa, commerciale e agricola, Torino, Ediz. Pro Orfanotrofio Militare Nazionale, Soc. Tip. Editoriale Porta, 1924, (279 pp., 262 illustr., 3 carte topogr.), [La Guida comprende 2 piante topografiche e una pianta della città che precede un cenno storico di L. Cerri. Seguono descrizioni storico-artistiche accurate dei "Palazzi", le "Chiese" e del "Museo di Piacenza". Si contemplano la Biblioteca ed i vari Archivi. Indi è riportata una "pianta delle comunicazioni" con l'indicazione di 7 itinerari di visita. Sono riportati dati e notizie di tipo commerciale, amministrativo, agricolo];

330.- La Badia di Chiaravalle della Colomba, in «Le Vie d'Italia», Milano, a. XXX (1924), n. 10,  [Si contempla l'architettura della Badia, sottoposta ad un recente restauro per interessamento del suo conservatore, l'abate Don Guglielmo Bertuzzi. L'illustrazione del monumento piacentino è facilitata da alcune fotografie];

331. Le pitture del Quattrocento a Piacenza, Piacenza, Società Tip. Edit. Porta, 1925; estr. dalla «Strenna Piacentina» dell'Associazione "Amici dell'Arte", anno 1925,  pp. 61-68, [Monografia corredata da varie fotografie];   

332. L'antica arte abruzzese a Torino, in «Il Risorgimento d'Abruzzo e Molise», Roma, a. VIII, 10 ottobre 1926, [L'articolo, forse l'ultimo scritto da Guglielmo Aurini, fu pubblicato postumo e contiene la descrizione di opere intagliate in legno o di ceramica che l'autore  ha potuto visionare presso il Museo Civico di Torino. L'autore prendendo le difese dell'arte abruzzese poco conosciuta, auspica la costituzione di un Museo Abruzzese nel quale raccogliere le opere d'arte attribuite ad artisti abruzzesi];

333.- La scultura piacentina, in «Strenna Piacentina», Piacenza, 1927, pp. 29-40.

 


 Manoscritti di Guglielmo Aurini

(conservati presso la Biblioteca «M. Dèlfico» di Teramo) 

N.B.  Tra parentesi tonde si riporta il codice con il quale il singolo manoscritto risulta catalogato; tra parentesi quadre si riporta il contenuto o la consistenza del manoscritto, desunti dal  «Catalogo Manoscritti» che si segue anche nell’ordinamento. 

 

1.    Lago di Nemi, (busta B.A. G. I. 2/1), [fascicoletto di pp. 29 tra fogli di appunti e ritagli di giornali. Il fascicolo fu spedito in data 19/4/1930 da Settimio Aurini, fratello di Guglielmo, a Curzio (?) con preghiera di trasferirlo al giornalista Carlo Montani che tanto si era battuto per il recupero delle navi di Tiberio  nel Lago di Nemi]; 

 


Manoscritti di Guglielmo Aurini

(conservati presso la Biblioteca «A. C. De Meis» di Chieti) 

2.    Abruzzi. Guide e viaggi: la linea Pescara-Roma, (Mss. LXV, 16), [fascicoletto di pp. 16];

3.    Alanno, Pietranico, (Mss. LXIV, 15), [fascicoletto di pp. 26];

4.    Appunti varii per una guida di Chieti, (Mss. CXIV);

5.    Archeologia degli Abruzzi, (Mss. LXII, 18), [fascicoletto di pp. 9 tra fogli di appunti e ritagli di giornale];

6.    Aquila città - Palazzi di Aquila, (Mss. LXV, 5), [fascicoletto di pp. 14 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

7.    Archeologia teramana: Tortoreto, Fano Adriano, Rosciano, Atri, Agro palmense, (Mss. LXIII, 8), [fascicoletto di pp. 8 tra fogli di appunti e ritagli di giornale];

8.    Artisti abruzzesi: De Francesco, Di Felice, Patrignani, Scarselli, Muzii, Braga, Morganti, Jezzi, Sabucchi, Savorini, Savorini dè Colli, Badia, Mariani, Alicandri, De Sanctis, (Mss. LXIII, 14), [fascicoletto di pp. 49 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

9.    Atri: il Duomo, Andrea De Litio, le chiese, (Mss. LXIV, 20), [fascicolo di pp. 49 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

10.  Attorno a Campobasso: Ripalimosoni, Rocca Mandolfi, Camposenarcone, Trivento, (Mss. LXIV, 17), [fascicoletto di pp. 15];

11.  Badia di S. Spirito a Sulmona, (Mss. LXXVI), [fascicolo di pp. 3 contenente ritagli di stampa];

12.  Bibliografia di Pietro Piccirilli, (Mss. LXII, 16), [fascicoletto di pp. 21];

13.  Caramanico, (Mss. LXIV), [fascicoletto di pp. 31 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

14. Carlo Crivelli e i suoi seguaci: Vittore Crivelli, Pietro Alamanni, Lorenzo II Sanseverino, Lodovico Urbino di Sanseverino, Stefano Falchetti, (Mss. LXIV, 19), [fascicoletto di pp. 31];

15.  Casoli, (Mss. LXIV, 12), [fascicoletto di pp. 6 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

16.  Castiglione a Casauria e Torre dei Passeri, (Mss. LXII, 19), [fascicoletto di pp. 28];

17.  Chieti, (Mss. LXII, 22), [fascicoletto di pp. 5];

18.  Chieti. L'affresco del 1480 rinvenuto nella chiesa di S. Domenico, (Mss. LXIV, II), [fascicoletto di pp. 34];

19.  Città S. Angelo, (Mss. LXXVI), [fascicoletto di pp. 14 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

20.  Da Aquila al Gran Sasso: Paganica, Bazzano, Assergi, (Mss. LXIV, 3), [fascicoletto di pp. 9 contenente ritagli di stampe];

21.  Da Campli a Tortoreto, (Mss. LXII, 17), [fascicoletto di pp. 9];

22.  Da Chieti a Lama: Lama, Taranta, Fara S. Martino, Pennapiedimonte, (Mss. LXII), [fascicoletto di pp. 10];

23.  Da Teramo al Gran Sasso: Montorio al Vomano, Tossicia, S. Maria in Ronzano, Isola del Gran Sasso, Castelli, (Mss. LXV, I), [fascicoletto di pp. 15 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

24.  Domenico Morelli e il Rinascimento artistico napoletano, (Mss. LXV, 17), [fascicoletto di pp. 14];

25. - Donato Calderoni di Casalbordino, (Mss. LXXVI), [foglietto];

26. - Filippo Palizzi, (Mss. LXV, 14), [fascicoletto di pp. 13];

27.  Fossacesia, S. Giovanni in Venere, (Mss. LXIV, 13), [fascicoletto di pp. 21 tra fogli di appunti, ritagli di stampe e lettere informative];

28.  Gennaro Della Monica, (Mss. LXIII, 10), [fascicoletto di pp. 88];

29.  Giacomo da Campli e Matteo da Campli, (Mss. LXIII, 3), [fascicoletto di pp. 6];

30.  Giulianova, Mutignano, Torricella Sicura, S. Clemente al Vomano, Mosciano, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Propezzano, (Mss. LXV, II), [fascicoletto di pp. 30];

31.  Guardiagrele, (Mss. LXII, 2), [fascicoletto di pp. 38 tra fogli di appunti e ritagli di giornali;

32.  Il Gran Sasso, (Mss. LXIV, 2), [fascicolo di pp. 6 contenente ritagli di stampe];

33.  Il museo comunale di Chieti, (Mss. LXII, 21), [fascicoletto di pp. 100 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

34.  Il museo comunale di Teramo, (Mss. LXIII, II), [fascicoletto di pp. 56 tra fogli di appunti, ritagli di giornali e fogli dattiloscritti];

35.  Il Quattrocento in Abruzzo: A. Solario, Antonio di Fossombrone, Jacobello del Fiore, Giovanni da Sulmona, ecc., (Mss. LXII, 19), [fascicoletto di pp. 40 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

36.  La Cattedrale di Teramo, (Mss. LXV, 2), [fascicoletto di pp. 15 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

37.  L'altipiano delle cinque miglia: Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Alfedena, (Mss. LXXVI, 5), [fascicoletto di pp. 8 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

38.  La Marsica: Bibliografia; Magliano, Tagliacozzo, i Campi palentini, Pereto, Rocca di Botte, Celano, Rosciolo, Monte Camiciola, Cappadocia, (Mss. LXIV, 9), [fascicoletto di pp. 42 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

39.  Lanciano, (Mss. LXXVI, 4), [fascicoletto di pp. 29];

40.  La pittura trecentesca e l'arte internazionale, (Mss. LXII, 14), [fascicoletto di pp. 54 tra foglietti di appunti e ritagli di giornali];

41.  La raccolta archeologica al Museo di Teramo, (Mss. LXIII, 2), [fascicoletto di pp. 21 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

42.  La scultura dugentesca in Abruzzo. Cugnoli, Nocciano, (Mss. LXII, 13), [fascicoletto di pp. 34];

43.  Le chiese di Aquila, (Mss. LXIV, 16), [fascicoletto di pp. 24 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

44.  Leonessa: cronaca varia, (Mss. LXV, 4), [fascicoletto di pp. 8 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

45.  Lettera di G.[uglielmo] A.[urini] a Cesare de Laurentiis del 27 agosto 1916, relativa a scoperte di epoca romana e medioevale a Chieti, (Mss. LXXVII, 11), [doppio foglietto];

46.  L'illustrazione abruzzese, (Mss. LXV, 3), [fascicoletto di pp. 17 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

47.  Loreto aprutino, (Mss. LXIII, 7), [fascicoletto di pp. 25 fra ritagli di giornali, lettere informative e fogli di appunti];

48.  Manoppello, (Mss. LXII, 10), [fascicoletto di pp. 24 tra fogli di appunti e lettere informative];

49.  Melchiorre Dèlfico, (Mss. LXV, 8), [fascicoletto di pp. 8 tra fogli di appunti  e ritagli di giornale];

50.  Moscufo, [appunti di storia ed arte], (Mss. LXIII, 4), [fascicoletto di pp. 15 tra fogli di appunti e ritagli di giornale];

51.  Nicola da Guardiagrele - Fara filiorum Petri, (Mss. LXV, 13), [fascicoletto di pp. 24 tra fogli di appunti e lettere informative];   

52.  Note su Ferdinando Ranalli, (Mss. LXXVI, 21), [fascicoletto di pp. 3 contenente ritagli di stampe];

53.  Notizie archeologiche di: Tufillo, Palmoli, S. Buono, Frisa, Lentella, Dogliola, (Mss. LXXX, 47), [fascicoletto di pp. 31];

54.  Odeporico, (Mss. LXV, 7), [fascicoletto di pp. 8 tra fogli di appunti e lettere informative];

55.  Orsogna e S. Vito, (Mss. LXIV, 7), [fascicoletto di pp. 18 tra fogli di appunti e lettere informative];

56.  Ortona, (Mss. LXII, 20), [fascicoletto di pp. 45];

57.  Palena, (Mss. LXIV, 9), [fascicoletto di pp. 9];

58.  Palizzi, (Mss. LXV, 6), [fascicoletto di pp. 168 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

59.  Patini, (Mss. LXIV, 4), [fascicoletto di pp. 32 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

60.  Peligni, (Mss. LXII, 7), [fascicoletto di pp. 3 consistente in ritagli di stampe];

61.  Penne, (Mss. LXIII, 13), [fascicoletto contenente ritagli di giornali e una quarantina di pagine di appunti];

62.  Pescara, (Mss. LXII, 6), [fascicoletto di pp. 8];

63. Pentima, Castelvecchio subequo, Pettorano, Popoli, Raiano, Ofena, Capestrano, Bussi, (Mss. LXXVI, 7), [fascicoletto di pp. 31 tra fogli di appunti e  un ritaglio di giornale];

64.  Pianella, (Mss. LXII, 4), [fascicoletto di pp. 26 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

65.  Pittura abruzzese: periodo medioevale, la pittura internazionale nel chietino, Matteo da Campli, Andrea de Litio, il Quattrocento, il Cinquecento, il Barocco, saggio bibliografico, (Mss. LXIV, 23), [fascicoletto di pp. 46];

66.  Pittura medioevale abruzzese: S. Maria di Ronzano, S. Maria ad criptas, la valle Tritana, (S. Maria di Cartignano, S. Pietro ad Oratium, Ofena, Bominaco, Peltuino), (Mss. LXIV, 18), [fascicoletto di pp. 40];

67.  P. Piccirilli, (Mss. LXV, 12), [fascicoletto di pp. 45];

68.  Polemica con Giovanni Pansa, (Mss. LXV, 12), [fascicoletto di pp. 45];

69.  Rapino, Pretoro, Fara filiorum Petri, S. Martino sulla Marrucina, (Mss. LXII, I), [fascicoletto di pp. 11];

70. Ripateatina, Villamagna, Miglianico, Giuliano, Tollo, Canosa, Crecchio, (Mss. LXV, 9), [fascicoletto di pp. 10];

71.  Rocca S. Giovanni, Civitaluparella, Paglieta, Gessopalena, (Mss. LXII, II), [fascicoletto di pp. 14 tra foglietti di appunti, lettere informative e ritagli di giornali];

72.  Rosciano, Civitaquana, Villa Badessa, Cepagatti, (Mss. LXV, 15), [fascicoletto di pp. 38 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

73.   Sannio, (Mss. LXII, 15), [fascicoletto di pp. 20];

74.  Schizzi vari, (Mss. CXIV), [fascicoletto di pp. 52 non numerate doppie];

75.  Tagliacozzo, Avezzano, Rosciolo, Magliano, Celano, Monte Bove, Cappadocia, Rocca di Botte, (Mss. LXIV, 5), [fascicoletto di pp. 20 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

76.  Teramo. Appunti di storia e arte, (Mss. LXIII, I), [fascicoletto contenente ritagli di giornali e una decina di pagine di appunti];

77.  Teramo- archeologia romana, (Mss. LXIII, 12), [fascicoletto di pp. 89 tra ritagli di giornali e fogli di appunti];

78.  Teramo: arte, (Mss. LXIV, 22), [fascicolo di pp. 35];

79.  Teramo- Arte e storia: conversazioni artistiche, (Mss. LXIII, 5), [fascicoletto di pp. 40];

80.  Termoli, Matrice, S. Maria del Canneto, Larino, Boiano, Isernia, (Mss. LXIV, 14), [fascicoletto di pp. 28 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

81.  Termoli e Larino, (Mss. LXIV, 10), [fascicoletto di pp. 15 tra foglietti di appunti e ritagli di giornali];

82.  Sabina, (Mss. LXII, 5), [fascicoletto di pp. 10 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

83.  Sannio, (Mss. LXII, 15), [fascicoletto di pp. 20];

84.  S. Spirito a Majella, (Mss. LXII, 8), [fascicoletto di pp. 3 tra foglietti di appunti e ritagli di giornali];

85.  Sculture di Paolo di Zinno, Architettura di Campobasso, Pitture di Adamo Rossi, (Mss. LXII, 12), [fascicoletto di pp. 14];

86.  Valerio Laccetti, (Mss. LXIII, 15), [fascicoletto di pp. 14 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

87.  Teramo- arte: la chiesa delle Grazie, (Mss. LXXVI, 3), [fascicoletto di pp. 30 circa contenente ritagli di giornali];

88.  Vasto, (Mss. LXV, 10), [fascicoletto di pp. 19 tra fogli di appunti e ritagli di giornali];

89.  Verso Isernia, Sepino, Boiano, Agnone, Venafro, (Mss. LXIV, 8), [fascicoletto di pp. 10 tra foglietti di appunti e ritagli di giornali];

90.  Verso Termoli. Riccia, (Mss. LXIV, 21), [fascicoletto di pp. 9 tra fogli di appunti e ritagli di stampe];

91.  Vincenzo Bindi, (Mss. LXIII, 9), [fascicoletto di pp. 14].  

 


B I B L I O G R A F I A , (Scritti su Guglielmo Aurini)  

1896

- La tomba dei Melatino , in «Corriere Abruzzese», Teramo, 1° aprile 1896, [Si cita Inirua (G. Aurini), il quale, con l'articolo su Gli Scavi di S. Anna, pubblicato sul «Corriere Abruzzese» del 25 marzo 1896, aveva preventivato il largo contributo che avrebbero portato alla storia teramana gli scavi archeologici che si andavano compiendo in quel periodo];

1898

- GOLDSBERG, Al Circolo degli Impiegati e Professionisti. A proposito della conferenza del signor Guglielmo Aurini, in «La Provincia di Campobasso», Campobasso, 13 gennaio 1898, [Si informa sulla conferenza tenuta il giorno 8 gennaio 1898 da G. Aurini, avente per argomento: "Le correnti idealistiche nell'arte contemporanea"];

- F., Per una conferenza, in «Il Corriere del Molise», Campobasso, 16 gennaio 1898, [Si riferisce sulla conferenza tenuta da G. Aurini];

- [Conferenza di Guglielmo Aurini], in «Corriere Abruzzese», Teramo, 26 gennaio 1898, [Si dà notizia della conferenza tenuta a Campobasso];

- Teramani che ci fanno onore, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 12 marzo 1898, [Si informa sul positivo esito degli esami, sostenuti da G. Aurini, per la promozione ad Ispettore nelle Poste e Telegrafi];

- S. MARIANI, Fine di una polemica, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 17 agosto 1898, [Lettera di S. Mariani al Direttore del periodico, con la quale si informa sulla fine di una polemica alla quale aveva partecipato, in qualità di paciere, anche G. Aurini];

1901

- [Trasferimento], in «Corriere Abruzzese», Teramo, 2 febbraio 1901, [Notizia sul trasferimento di Aurini da Campobasso a Roma];

- [Annuncio], in «Il Centrale», Teramo, 29-30 novembre 1901, [Annuncio del trasferimento di G. Aurini, allora Vice Segretario presso la Direzione Superiore delle Poste e Telegrafi, da Roma a Teramo];

1902

Festa del principio [di inaugurazione del nuovo periodico «Il Nuovo Abruzzo»], in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, a. I (1902), n. 1, [citazione su Guglielmo Aurini];      

- Scuola di coltura popolare, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 27 febbraio 1902, [Si dà notizia della conferenza sul "Telegrafo", tenuta da Guglielmo Aurini, nella Scuola di coltura popolare];

- Scuola di coltura popolare, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 2 marzo 1902, [Si riportano alcuni brani della conferenza sul "Telefono", tenuta da Guglielmo Aurini presso la suindicata Scuola];

- Conferenze, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 6 marzo 1902, [Si riporta la notizia della conferenza tenuta da G. Aurini sul "Telefono senza fili sistema Marconi", nell'ambito del ciclo di conferenze organizzate nella Scuola di coltura popolare. Durante la conferenza furono tenute delle dimostrazioni pratiche per mezzo di attrezzature prestate dal R. Liceo, con l'ausilio dell'assistente del Gabinetto di Fisica, sig. Marcozzi];

- Nuova pubblicazione, in «Il Centrale», Teramo, 4-5 giugno 1902, [Si annuncia e si recensisce brevemente la pubblicazione di G. Aurini dal titolo: "Un altro ritorno all'antico"];   

- CODA DI RONDINE, Un altro ritorno all'antico, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 5 giugno 1902, [Recensione alla pubblicazione di G. Aurini];

- Promozioni, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 12 ottobre 1902, [promozione per merito d'esame di G. Aurini a vice Direttore Provinciale delle Poste e dei Telegrafi in Teramo];

- Promozioni, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 15 ottobre 1902, [Si dà notizia della promozione -per merito d'esame- di G. Aurini a Vice Direttore delle Poste e Telegrafi];

- [Trasferimento], in «Corriere Abruzzese», Teramo, 19 novembre 1902, [Si informa sul trasferimento di G. Aurini dall'Ufficio delle Poste e Telegrafi di Teramo a quello di Macerata];

- CODA DI RONDINE, Un amico che va via, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 23 novembre 1902, [Si annuncia la promozione di G. Aurini a Direttore delle Poste e la sua destinazione all'Ufficio di Macerata];

- CODA DI RONDINE, Risonanze: Ad un amico, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 4 dicembre 1902,  [Si informa sul trasferimento di G. Aurini da Teramo a Macerata e del banchetto di commiato offerto dalla Redazione del periodico];

- Una cena d'addio, in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 4 dicembre 1902, [L'articolo riferisce sulla cena di commiato offerta a Guglielmo Aurini dai colleghi teramani, per il suo imminente  trasferimento per motivi di lavoro a Macerata];

1904

- [Necrologio di Saverio Aurini, padre di Guglielmo],  in «Il Nuovo Abruzzo», Teramo, 3 marzo 1904;

1906

- G.[IACINTO] P.[ANNELLA], Noterelle d'arte abruzzese, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXI (1906), pp. 431-433;

1907

- Note d'arte edilizia, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXII, n. 12, dicembre 1907, cop.;

1908

- Gli amici dell'arte, in «L'Amico del Popolo», Ancona, 3 aprile 1908, [Si dà notizia della conferenza di G. Aurini (la 2° del genere) sulle opere di Giorgio da Sebenico, del Crivelli e di C. Maratta di Ancona. Dopo la conferenza furono gettate le basi per la costituzione di una associazione di amici dell'arte allo scopo di illustrare i monumenti artistici di Ancona e dintorni];

- Bollettino Bibliografico, [Di un ignorato bassorilievo quattrocentesco nell'Ospedale Militare di Ancona], in «L'Arte», Roma, a. XI (1908), n. 4, p. 315;

- Risveglio di Studi archeologici e artistici, in «L'Ordine», Ancona, 27-28 giugno 1908, [Si dà notizia della ripresa delle trattative per l'acquisto della collezione Rilli a Sirolo, sullo stimolo dell'articolo (scritto da G. Aurini) apparso su «L'Ordine» del 24-25 giugno 1908];   

- Scoperte archeologiche, in «L'Ordine», Ancona, 18-19 settembre 1908, [Si argomenta sull'articolo di G. Aurini pubblicato sul «Il Giornale d'Italia», del 18 settembre 1908]; 

1909

- ALFABETA, La scoperta di un artistico bassorilievo, in «Illustrazioni militari italiane», [città?], 1909, n. 2 [L'articolo, corredato da una illustrazione, è pubblicato in un foglio aggiunto al periodico; si dà merito a G. Aurini per aver illustrato  e rivalutato la poco conosciuta opera posta nell'Ospedale Militare di Ancona, che in seguito alla sua segnalazione è stata sottoposta alla rimozione di colori non originali]; 

1910

- Note bibliografiche. Guglielmo Aurini. Sistemazione estetica degli appoggi e dei Castelli telefonici, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 14 agosto 1910, [Recensione al saggio di G. Aurini];

1912

- Cronaca della Rivista, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1912), n. 6, cop., [Recensione alla monografia di G. Aurini, "Nel centenario della nascita di Giuseppe Palizzi (19 marzo)];

- La Lazio a Frascati e Grottaferrata, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 27 giugno 1912, [Si commenta una gita domenicale organizzata dalla Sezione Escursionisti dell'Associazione «Lazio» -il cui fine è quello di effettuare visite culturali domenicali nei paesi laziali- alle ville di Frascati e all'Abbazia di Grottaferrata, sotto la guida di G. Aurini, illustratore della storia e dei beni artistici];   

- G.[IACINTO] P.[ANNELLA], Ancora del I° centenario di Giuseppe Palizzi, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1912), n. 7, p. 390, [Breve commento sulla necessità di un approfondimento della figura di G. Palizzi, come auspicato da G. Aurini e da G. M. Bellini, il quale ultimo ne legge la commemorazione nel Consiglio Comunale di Lanciano facendo proposta di intitolargli una via cittadina e la R. Scuola di Disegno];

- Sulle due sponde della Pescara,  in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1912), n. 9, p. 502, [Commento all'articolo omonimo di G. Aurini pubblicato su «Il Faro» dell' 11agosto 1912];

- La febbre edilizia a Teramo [di G. Aurini], in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti, Teramo, a. XXVII (1912), n. 10, p. 561, [Commento critico all'articolo omonimo pubblicato su «Il Popolo Abruzzese» del 10 settembre 1912];

- La "Lazio" a Salone e Cervara, in «Il Corriere d'Italia», Roma, 19 ottobre 1912, [Si commenta la visita dell'Associazione "Lazio" nei due paesi nei pressi di Roma, alla quale partecipano il Presidente, Guglielmo Aurini in qualità di illustratore, la figlia Lorenza ed altri];

- G.[IACINTO] P.[ANNELLA], Il pittore della Cattedrale di Atri [di G. Aurini], in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1912), n. XI, p. 618, [Commento all'articolo omonimo di G. Aurini, pubblicato sulla «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise», del settembre 1912];

1913

- Una conferenza su S. Saba, in «Il Popolo di Roma», Roma, 1° gennaio 1913, [Nell'articolo si dà notizia della conferenza tenuta da G. Aurini sul vetusto monumento, a chiusura del ciclo autunnale delle conferenze indette ed organizzate per cura dell'Unione Conferenzieri Storia ed Arte];

- La società podistica "Lazio" a Riano, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 5 gennaio 1913, [Si annuncia la gita di Epifania che si terrà nel paese romano di Riano in cui G. Aurini terrà una conferenza];    

- Ignorati affreschi quattrocenteschi ammirati dalla "Lazio" a Riano, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 7 gennaio 1913, [La associazione "Lazio", fa visita al paese romano, del quale G. Aurini ricorda le vicende storiche ed artistiche nel salone delle adunanze];

- La società podistica "Lazio" a Riano, in «Il Corriere d'Italia», Roma, 8 gennaio 1913, [Resoconto sulla escursione a Riano e della conferenza ivi tenuta da G. Aurini];

- La Lazio in gita a Marino, in [Lazio ?], Roma, maggio 1913, [Si dà una cronaca della escursione del 1° maggio compiuta a Marino, sotto la guida di G. Aurini];

- La "Lazio" a Montecassino, in «Il Popolo [Romano?]», Roma, 1° luglio 1913, [Cronaca della gita presso l'Abbazia di Montecassino nella quale G. Aurini tenne una conferenza];

- La gita a Montecassino, in [Lazio ?], Roma, 15 luglio 1913, [Cronaca della visita all'Abbazia di Montecassino {prima del bombardamento della 2° guerra mondiale N.d.R.} nel corso della quale G. Aurini tenne una conferenza nella sala della Pinacoteca];

- Rassegna bibliografica: Federico Barocci negli Abruzzi, in «Rassegna d'arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. II (1913), n. 3-4, p. 105 [Recensione];

- [Conferenze di G. Aurini], in «Saison 1913-1914 - Rome» (della Sezione Romana dell'Assoc.ne Naz.le per il Movimento dei Forestieri), Roma, Stab. L. Salomone, pp. 15-16, [Nell'opuscolo, contenente il programma delle attività, compaiono le date delle conferenze di G. Aurini del 22 marzo 1914 sul paese di  "Cave" e del 28 giugno 1914 relativa a "Corneto Tarquinia"];

- Abazia di Grottaferrata e Catacombe "Ad Decimum" (14 dicembre 1913), in «Lazio», Roma, n. 10, [dicembre 1913 ?], [Presentazione dell'escursione, già in precedenza illustrata da G. Aurini];

1914

- Le escursioni nel Lazio: Manziana e Oriolo (15 febbraio 1914), in [Lazio ?], Roma, 1914, [n.?], [Presentazione della gita che sarà guidata da G. Aurini];

- Oriolo e Manziana (15 febbraio 1914), in [Lazio ?], Roma, 1914, [n. ?], [Relazione consuntiva della escursione organizzata dall'Associazione «Lazio», guidata da G. Aurini];

- Conferenza su Palestrina e Castel S. Pietro, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 5 febbraio 1914, [Annuncio della conferenza di G. Aurini, in preparazione della gita con l'Associazione Lazio»];

- Per le Chiese di Roma, in «Il Corriere d'Italia», Roma, 17 marzo 1914, [Notizia della conferenza di G. Aurini presso la chiesa di S. Maria in Cosmedin, tenuta a cura della benemerita «Storia ed Arte»];

- Ostia (26 aprile 1914), in [Lazio], Roma, [1914], [n. ?], [Cronaca della visita della Associazione Lazio» ad Ostia, sotto la guida di Aurini];

- La "Lazio" ad Ostia, in [periodico ?], Roma, s.d., [Breve articolo sulla visita ad Ostia dell'Associazione «Lazio» integrata dalla conferenza di G. Aurini];

- Da Ostia. La visita della Società "Lazio", in «Il Giornale d'Italia», Roma, 29 aprile 1914, [Cronaca della gita ad Ostia, guidata da G. Aurini];

- Per una importante scoperta di arte antica, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 21 maggio 1914, [Recensione all'articolo su "M. Giacomo da Campli e le nuove opere attribuitegli" di G. Aurini, pubblicato sulla «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise» del marzo 1914];

- Note e corrispondenze: L'Associazione Abruzzese Molisana di Roma, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXIX (1914), n. 5, pp. 274-275, [Guglielmo Aurini è membro del ricostituito Consiglio dell'Associazione];

- M. Giacomo da Campli e le nuove opere attribuitegli, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXIX (1914), n. 6, pp. 1-2, [Recensione all'articolo di G. Aurini];  

- Anagni (31 maggio 1914), in [Lazio ?], Roma, [1914], [n. ?], [Cronaca della visita ad Anagni della Società «Lazio», con la guida di G. Aurini];

- Corneto Tarquinia (28 giugno 1914), in [Lazio ?], Roma, [1914], [n. ?], [Presentazione della visita organizzata della Società Lazio, con la guida di G. Aurini];

- Le due gite di Luglio, Monte Cassino, in [Lazio ?], Roma, [giugno 1914 ?], [Presentazione del programma per la visita di Cassino, del 5 luglio 1914, ad opera della Società «Lazio», durante la quale G. Aurini terrà una conferenza sulla storia dell'Ordine benedettino e sui suoi monumenti. {G. Aurini guidò, altre visite della Società «Lazio», a Colonna il 22 novembre 1914 e a Salone il giorno 20 dicembre 1914. Il Giovedì precedente le escursioni domenicali, veniva tenuta una conferenza preparatoria presso la Sala Sociale della Sede, in Via Coppelle 16} ];

- La conferenza sulla Posta dei romani. Il banchetto dei congressisti, in «Rivista delle Comunicazioni», Roma, a. VII (1914), [novembre ?], pp. 1176-1178, [Si riferisce sulla conferenza di G. Aurini tenuta presso il Foro Romano dal tema: "Origini della Posta ricercate nei monumenti del Foro Romano"]; 

1915

- Conferenze, in «Il Messaggero», Roma, 17 gennaio 1915, [Breve annuncio dell'incontro, presso S. Lorenzo fuori le Mura, per il convegno e la illustrazione della Chiesa da parte di G. Aurini];

- [Comunicazioni], in «Rassegna d'arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. IV (1915), n. 1,2,3,4, cit. p. 105 [il testo è il seguente: Il carissimo cav. Guglielmo Aurini ci ha inviato notizie di una interessantissima chiesa tra Bucchianico e Chieti con magnifico portale del 1520 e un affresco di Andrea De Litio di meravigliosa fattura];

1916

- L'antico acquedotto, in «Il Messaggero», Roma, 21 gennaio 1916, [Si annuncia la conferenza di G. Aurini sul ritrovamento di un antico acquedotto in Chieti, nei cantieri per la costruzione del Palazzo della Banca d'Italia e del Palazzo Provinciale];

- BENIAMINO COSTANTINI, Opere archeologiche, in «Rivista abruzzese di scienze,  lettere ed arti», Teramo, a. XXXI (1916), n. 2, p. 104, [si comunica dell'incarico dato all'Aurini di illustrare quanto di antico si è trovato nella costruzione del Palazzo Provinciale. Si anticipa che Guglielmo sarà nominato Ispettore ai monumenti per la Provincia di Chieti]; 

- L'antico acquedotto di Chieti, in «Il Messaggero», Roma, 8 febbraio 1916, [Nell'articolo si dà notizia della conferenza tenuta da G. Aurini presso il Circolo degli Impiegati, avente per tema l'antico acquedotto romano rinvenuto in Chieti];

- L'antico acquedotto di Chieti, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 9 febbraio 1916, [Si informa sulla  conferenza di G. Aurini];

- L'antico acquedotto di Chieti, in «Lo Svegliarino», Chieti, 12 febbraio 1916, [Si informa sulla  conferenza tenuta da G. Aurini];  

- Conferenza Aurini, in «L'Indipendente», Chieti, 13 febbraio 1916, [Si informa sulla conferenza tenuta da G. Aurini»];

- Conferenza Aurini, in «La Provincia», Chieti, 27 febbraio 1916, [Si informa della conferenza tenuta da G. Aurini];

- Guglielmo Aurini, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 5 marzo 1916 [si riferisce di una applaudita conferenza in Chieti tenuta da Guglielmo in Chieti sul tema: " L'antico acquedotto teatino"];

- L'antico acquedotto teatino, in «Gazzetta degli Abruzzi», Chieti, 21 marzo 1916, [Si annuncia che il Presidente della Deputazione Provinciale, comm. Tommaso Nobile, ha disposto che la conferenza di G. Aurini sull'antico acquedotto di Chieti sia data alle stampe, con una appendice dedicata agli scritti dello scomparso Vincenzo Zecca];

- Un affresco del '400, in «La Tribuna», Roma, 6 maggio 1916, [Si annuncia un imminente articolo di G. Aurini sull'affresco della semi-demolita chiesa di S. Domenico in Chieti, da pubblicarsi su «La Provincia»];

- Teatro in pericolo, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 17 maggio 1916, [Nell'articolo si riferisce della conferenza di G. Aurini sull'antico acquedotto e della ipotesi che i vuoti creati dalle antiche cisterne possano compromettere la stabilità del teatro di Chieti];

- Da Ortona a Mare: Scoperte artistiche, in «La Tribuna», Roma, 18 giugno 1916, [Si dà notizia della scoperta in Ortona di antichi quadri da parte di G. Aurini];

- Da Chieti: I danni arrecati ad un quadro di Salvator Rosa nella chiesa di S. Chiara, in «Il Messaggero», Roma, 7 novembre 1916, [Si riferisce del sopralluogo, voluto da G. Aurini, che portò alla scoperta del danno provocato al quadro];

- G.[IACINTO] P.[ANNELLA], La "Visitazione" del Barocci nel museo Aliprandi di Penne, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXVII (1916), n. 12, pp. 677-678, [Si riferisce all'articolo di G. Aurini sull'importante quadro di proprietà privata e alla sua opera di divulgazione delle opere d'arte];

1917

- Il prof. Guglielmo Aurini, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 1° gennaio 1917 [si riferisce della nomina di Guglielmo a Ispettore dei monumenti in Chieti, dopo la morte di Vincenzo Zecca];

- Il nuovo ispettore pei monumenti e scavi di Chieti, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXXII (1917), n. 1, in copertina, [si dice che il cav. Aurini ha preso accordi con il Ministero della P.I. per sistemare il materiale archeologico del Museo Comunale e che darà alle stampe una Guida di Chieti per conto della «Rivista Abruzzese»];   

- Guglielmo Aurini, in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 8 gennaio 1917, [Annuncio della nomina di G. Aurini a Ispettore dei Monumenti e Scavi per la prov. di Chieti];

- I nostri più vivi rallegramenti, in «L'Italia Centrale», Teramo, 19-20 gennaio 1917, [Annuncio della nomina di G. Aurini a Ispettore dei Monumenti e Scavi della Prov. di Chieti];

- Scoperta di antichi affreschi quattrocenteschi, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 24 gennaio 1917, [Si rende noto il sopralluogo compiuto nella Chiesa di S. Domenico dall'Ispettore ai Monumenti e Scavi, G. Aurini ed altri, durante il quale sono state scoperte altre opere pittoriche];

- GIUSEPPE IAVICOLI, Guglielmo Aurini, in «La Fiaccola», Ortona, 31 marzo 1917, [Profilo biografico-professionale di G. Aurini]

- Gov. B. MANIERI, Un monumento tedesco del 400 in Abruzzo, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 11 maggio 1917, [Approfondimento su Gualtiero d'Alemagna, al quale aveva accennato G. Aurini nell'articolo "La penetrazione tedesca nella Valle della Pescara", pubblicato sul medesimo periodico il 25 aprile 1917];

- G.[IACINTO] P.[ANNELLA], Su le opere d'arte esistenti in Chieti, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXXII (1917), n. 6, p. 338, [Recensione all'omonimo articolo di G. Aurini];

- Ancora per il Palazzo degli Studî, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 7 luglio 1917, [Si rende nota la partecipazione di G. Aurini alla Commissione per l'ordinamento e l'esposizione dei progetti concorrenti al concorso per la costruzione del Palazzo];

- Da Caramanico: La festa alle terme, in «L'Ordine», Ancona, 29 agosto 1917, [Si riferisce della visita a Caramanico di G. Aurini oltre a diverse autorità e giornalisti];

- A proposito del Palazzo degli Studi a Chieti. Una lettera assai opportuna del grande igienista abruzzese Alfonso Di Vestea, in «L'Italia Centrale», Teramo, 23 settembre 1917, [Pubblicazione di una lettera di Alfonso Di Vestea, direttore dell'istituto di igiene di Pisa, a Guglielmo Aurini circa la esposizione delle aule scolastiche];

- A. Di Vestea, Ancora per il Palazzo degli Studi a Chieti, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», Teramo, a. XXXII (1917), n. 11, pp. 632-634, [l'Autore dell'articolo risponde ad Aurini sul tema dell'orientamento delle aule scolastiche, in merito del quale l'Aurini aveva in precedenza pubblicato il suo pensiero];

1918

- L'antico acquedotto di Chieti, in «Il Tempo», Roma, 29 gennaio 1918, [Si rende nota la scoperta di alcuni resti dell'antico acquedotto, visitato dal R. Ispettore onorario dei monumenti G. Aurini che dispose di sistemare decorosamente il vetusto avanzo];

- Una storica chiesa scomparsa, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 6 aprile 1918, [Si traggono notizie da un articolo di G. Aurini,  sulla demolita Chiesa di S. Domenico in Chieti];

- Scoperte archeologiche, in «Il Tempo», Roma, 7 agosto 1918, [Si informa sul rinvenimento di lapidi con iscrizioni in Chieti da parte di G. Aurini];

1919

- Per la scoperta d'un quadro di Pietro Ligari a Tresenda, in «Corriere della Valtellina», Sondrio, 23 maggio 1919, [Il Parroco di Tresenda risponde alle critiche mosse da G. Aurini nell'articolo del 16 maggio 1919 pubblicato sul «Corriere della Valtellina»];

- G. P., A proposito del caro e mite Vallorsa, in «La Valtellina», Sondrio, 28 giugno 1919, n. 52, [Si risponde ad un articolo di G. Aurini sull'artista Vallorsa, pubblicato ivi, nel n. 50 del 22 giugno 1919]

- La visita della Giovane Italia a Tirano, in «La Valtellina», Sondrio, 5 aprile 1919, [Durante la visita a Tirano e dintorni, delle comitive della G.I. e della Sezione Valtellinese G.A.I., G. Aurini ha modo di illustrare il Santuario della frazione Madonna];

- L.[UIGI]R.[ivera], Guglielmo Aurini, in «Bullettino della R. Deputazione abruzzese di Storia patria», Aquila, serie III, a. IX e X (1919), pp. 284-285 e 288 [ Recensioni ai seguenti lavori di G. Aurini: Il Padiglione Abruzzese e le feste del 1911 in Roma del 1911, La Ceramica di Castelli al Padiglione Abruzzese del 1912, Nel Centenario della nascita di Filippo Palizzi del 1912, Federico Barocci negli Abruzzi del 1913, Corfinium del 1917];  

1920

- Una conferenza, in «La Valtellina», e in «La Provincia», Sondrio, 4 marzo 1920, [Annuncio della conferenza di G. Aurini sui castelli italiani, programmata per il giorno 7 marzo a cura della «Giovane Italia», nella quale si farà uso di 50 proiezioni luminose];

1921

- PB, Della Valtellina, in «Corriere della Valtellina», Sondrio, 19 agosto 1921, [Articolo nel quale si commenta lo scritto di G. Aurini nella pubblicazione della Pro Valtellina: «La partecipazione Valtellinese alla Mostra delle piccole industrie tenutasi a Como nell'autunno del MCMXX»];

- L'oratorio di Civo, in «La Provincia», Sondrio, 8 settembre 1921, [Si tratta della cappella interamente affrescata, ritenuta il più bel lavoro quattrocentesco della Valtellina, nella quale G. Aurini ed altri eseguiranno accurate visite];

- Monumento ai Caduti di Morbegno, in «La Valtellina», Sondrio, 26 novembre 1921, [Lettera al Direttore del periodico inoltrata da uno dei concorrenti al Concorso, con la quale si danno precisazioni e si ringrazia per la obiettiva e competente critica di G. Aurini, espressa nell'articolo del 19 nov. 1921];

- La partecipazione valtellinese alla mostra delle piccole industrie tenutasi a Como nell'autunno del 1920, Sondrio, Soc. tipo-lit. Valtellinese, 1921, 16 p.

 

1922

- Guglielmo Aurini, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 5 febbraio 1922 [Rallegramenti per la nomina di Guglielmo Aurini a Cavaliere Ufficiale];

- Una signorina, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 27 febbraio 1922 [Rallegramenti a Lorenza Aurini, figlia di Guglielmo, per la laurea a pieni voti conseguita in Lettere e  Filosofia presso l'Accademia scientifico letteraria di Milano];

- DON.[ATI], La splendida ascensione al Monte Moria indetta dal Consolato del T.C.I. di Piacenza, in «Il Nuovo Giornale», Parma-Piacenza, 13 luglio 1922, [Si riferisce della escursione nel corso della quale G. Aurini, {da poco giunto in Piacenza} e che nell'articolo desidera non essere esplicitamente citato, tiene una dissertazione sulle origini e le vicende antiche di Velleia];    

- Maria Grazia Ricci, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 26 settembre 1922 [Annuncio della morte della madre di Guglielmo Aurini, con citazione di tutti i fratelli e sorelle di Guglielmo];

- L.[UIGI] R.[IVERA], Guglielmo Aurini, in «Bullettino della R. Deputazione abruzzese di Storia patria», Aquila, serie III, a. XI e XII-XIII (1922), pp. 410-413, 422, 436, [Sommario de la «Marsica. Numero unico per i danneggiati del terremoto Abruzzese del XIII gennaio MCMXV e per la Croce Rossa Italiana»,  Recensioni di «Per Santa Maria d'Arabona» del 1915, «Vincenzo Zecca» del 1916, «Su le opere d'arte esistenti in Chieti» del 1917, Cronaca della scoperta di affreschi nella chiesa di S. Domenico in Chieti avvenuta nel gennaio 1917, Atti della seduta consiliare straordinaria dei Deputati del 25 settembre 1920 nella quale G. Aurini è ammesso quale Socio ordinario della R. Deputazione];    

1923

- Ancora per l'albero della Vittoria e la Città Giardino, in «Libertà», Piacenza, 28 gennaio 1923, [Si riprende il dibattito sull'opportunità di realizzare are vegetali in ricordo dei caduti anziché inerti monumenti, sul quale s'era espresso G. Aurini ne «La Scure» del 21 gennaio 1923];

- La Conferenza di G. Aurini, in «Ars Nova», Piacenza, a. II (1923), n. 9-10, p. 11, [Si dà notizia della 1° conferenza tenuta da Aurini in Piacenza il 25 marzo, promossa dalla «Associazione degli Amici dell'Arte»];   

- Vincenzo Balzano, Monumenti d'Abruzzo, in «Il Risorgimento d'Abruzzo e Molise», Roma, 14 giugno 1923, [Si fa menzione dell'amico G. Aurini , che, da profondo conoscitore dell'arte abruzzese ne difende e ne fa conoscere la produzione artistica quale ad esempio quella barocca. A tal proposito si cita la segnalazione di Aurini relativa all'errore del luogo di nascita di Mario dei Fiori dato a Penna di Fermo anziché a Penne in Abruzzo, che fu riscontrato nel Catalogo della Mostra del Barocco Italiano inaugurata il 18 aprile 1922];   

- La 5° giornata del Congresso Geologico, in «La Scure», Piacenza, 21 settembre 1923, [Si cita la «Piccola Guida dei monumenti di Piacenza» redatta da Aurini in occasione del Congresso];

- DE GIOVANNI, Velleja e Guida di Piacenza, in «Libertà», Piacenza, 17 ottobre 1923, [Oltre alla pubblicazione su Velleja, in occasione del XXXVI° Congresso Geologico Italiano tenutosi dal 16 al 22 settembre 1923 in Piacenza, fu pubblicata la "Piccola Guida dei Monumenti ad uso dei Congressisti" ad opera di G. Aurini. Nell'articolo si recensiscono le due pubblicazioni];

- ZAM., Piccola Guida dei Monumenti di Piacenza, in «Il Nuovo Giornale», Parma-Piacenza, 27 Ottobre 1923, [Si recensisce la Piccola Guida, che precede una più completa edizione dello stesso Aurini, in corso di stampa a Torino];

- X., Religione ed arte, in «Libertà», Piacenza, 28 ottobre 1923, [Recensione al 2° numero unico pubblicato a distanza di anni dal primo, dal titolo «Castelsangiovanni sui suoi monumenti e antichità», redatto da G. Aurini in occasione della riapertura delle Chiese di S. Rocco e di S. Maria delle Grazie della Torricella];

- ANAGNOSTES, Piccola Guida dei Monumenti di Piacenza (di G. Aurini), in «Italia Industriale Artistica», Torino, Ediz. Pro Orfanotrofio Militare Nazionale, a. XXIII (1923), n. 10, p. 23, [Recensione alla monografia di G. Aurini];

- Da Lodi a Bobbio per S. Colombano. Appunti di Storia e d'Arte, in «Il Cittadino», Lodi, 1° dicembre 1923, [L'autore, nel corso del suo viaggio, trae vantaggio dalla consultazione delle due pubblicazioni di G. Aurini, «Strenna Piacentina del 1923» e «Guida dei Monumenti di Piacenza», consultate durante una sosta presso la Biblioteca di Piacenza];

- Annuario della Società Storica Valtellinese, Sondrio, Arti grafiche valtellinesi, annualità 1921-22, n. 1, 1923, pp. 12,17,20,22,25,26,31,33,35,40; e in ristampa delle annate 1921-1944 con supplemento al n. 28 al «Bollettino della Società Storica Valtellinese, Sondrio, 1976, [Guglielmo Aurini fu eletto vice Segretario in seno al primo Consiglio Direttivo dell'appena istituita Società Storica Valtellinese (10/9/1921). Da tale nomina dovette presto rassegnare volontarie dimissioni (18/11/1921) perché trasferitosi a Piacenza per motivi di lavoro]; 

1924

- Pio Antonino Aschieri, "Amici dell'Arte". La Strenna Piacentina 1924, in [periodico ?],  [?]febbraio 1924, [Recensione alla pubblicazione nella quale è compreso l'articolo di G. Aurini, corredato da schizzi a penna eseguiti dall'arch. Pietro Berzolla];

- C.T.,  Le Strenne dello Scarabelli e l' "Istruito Piacentino", in «La Scure», Piacenza, 3 febbraio 1924, [Precisazione su quanto scritto da G. Aurini ne «La Scure» del 30 gennaio 1924 a proposito della presunta contrapposizione del periodico «L' Istruito Piacentino» alla «Strenna degli Asili d'Infanzia» dello Scarabelli];

- "Ars nova" in nuova veste, in «Libertà», Piacenza, 6 febbraio 1924, [Nell'articolo si informa sulla nuova veste tipografica del 1° numero, anno 3°, del mensile «Ars Nova» a cura dell'Associazione "Amici dell'Arte", nel quale è compreso anche l'articolo di G. Aurini: "Recenti restauri nella Chiesa di S. Antonio a Trebbia"];

- Conferenza su "l'Arte Preistorica", in «Libertà», e in «La Scure», Piacenza, 8 febbraio 1924, [Annuncio della Conferenza di G. Aurini dell' 8 febbraio 1924, da tenersi nella Sede Sociale dell'Associazione "Amici dell'Arte" con l'ausilio di proiezioni luminose];

- La Conferenza del cav. Aurini su "L'Arte Preistorica", in «Libertà», Piacenza, 9 febbraio 1924, [Resoconto della conferenza nella quale, oltre all'uso delle proiezioni luminose, G. Aurini ha fatto circolare diversi oggetti e amuleti archeologici facenti parte della propria collezione privata];

- "La Civiltà e l'Arte Egiziana", in «Libertà», Piacenza, 14 febbraio 1924, [Si cita la conferenza di Aurini sull'Arte Preistorica tenuta nella Sede Sociale degli "Amici dell'Arte in Piacenza];

- X., La Strenna Piacentina del 1924, in «La Scure», Piacenza, 14 febbraio 1924, [Recensione alla pubblicazione nella quale è presente un contributo monografico di G. Aurini];

- Cose nostre, [l'Arte Preistorica], in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 2, p. 91, [Si riporta la cronaca della seconda conferenza, tenuta da G. Aurini su "L'Arte Preistorica". Oltre alle consuete proiezioni, Aurini fece circolare anche molti oggetti di pietra, ceramiche e bronzi della sua collezione privata];

- La Conferenza su Tutankamen, in «Libertà», Piacenza, 5 marzo 1924, [Si annuncia la conferenza di G. Aurini che, con l'ausilio proiezioni luminose, illustrerà la sensazionale scoperta della tomba di Tutankamen e degli arredi ivi rinvenuti];

- Cose nostre, [conferenza], in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 3, p. 137, [Si annuncia la continuazione del ciclo di conferenze organizzato dagli "Amici dell'Arte" sui temi dell'arte antica, tra le quali quella tenuta da Guglielmo Aurini sul tema della tomba di Tutankamen, coadiuvata da proiezioni luminose]; 

- La Conferenza su "Tutankamen", in «Libertà, Piacenza, 7 marzo 1924, [Annuncio della Conferenza da tenersi lo stesso giorno, nel corso della quale G. Aurini, alla descrizione dei preziosissimi oggetti d'arte rinvenuti nella Tomba, farà seguire un raffronto degli stessi con il grado di civiltà egiziana dell'epoca];

- L'architetto piacentino Tramello e la chiesa di S. Sepolcro, in ivi, a. III (1924), n. 4, pp. 157-161, [Si parla di uno studio di Pia Roi, sulla chiesa di S. Sepolcro, opera di Alessio Tramello, progettista di molti palazzi antichi di Piacenza. L'autore espone la sua analisi sulla chiesa, mettendo in evidenza anche la trasformazione architettonica avvenuta nel tempo];

- Gli "Amici dell'Arte" vanno oggi in Gita artistica a Bobbio, in «Libertà», Piacenza, 11 maggio 1924, [Allo scopo di illustrare la visita a Bobbio, da effettuarsi nello stesso giorno con l'organizzazione dell'Associazione "Amici dell'Arte", nell'articolo si anticipa uno stralcio della "Guida della provincia di Piacenza" di G. Aurini, non ancora pubblicata];

- La Conferenza del cav. Aurini, in «Libertà», Piacenza, 11 maggio 1924, [Si annuncia la Conferenza da tenersi l'indomani, presso la Sede Sociale degli "Amici dell'Arte", avente per tema: "La pittura e scultura greco-romana"];

- La Conferenza del cav. Aurini: "La Pittura e la Scultura Greco-Romana", in «Libertà», Piacenza, 15 maggio 1924, [Si ricorda la conferenza che G. Aurini terrà alle ore 21 nella Sede Sociale dell'Associazione "Amici dell'Arte"];

- La Conferenza del cav. Aurini, in «Libertà», Piacenza, 16 maggio 1924, [Si dà un breve resoconto sulla applaudita conferenza di Aurini sulla "Scultura Greco-Romana" a chiusura della 1° serie delle lezioni sull'Arte, tenuta dall'Associazione "Amici dell'Arte"];

- Cose nostre [corso di storia dell'arte], in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 5, pp. 232-233, [Si riporta la notizia della conferenza tenuta da Guglielmo Aurini sulla pittura e scultura nel periodo greco-romano nell'ambito del corso di Storia dell'Arte, organizzato presso l'Associazione degli Amici dell'Arte];

- L. REPETTI, Una nuova Guida Artistica, in «La Scure», Piacenza, 10 giugno 1924, [Si annuncia l'avvenuta pubblicazione della "Guida di Piacenza e Provincia" di G. Aurini, corredata da 160 illustrazioni, che integra le precedenti Guide piacentine. Con la divulgazione del libro ci si propone di raccogliere fondi a favore del R. Orfanotrofio Militare di Torino];

- M. RIGILLO, Una Guida modello, in «Libertà», Piacenza, 12 giugno 1924, [Recensione della "Guida di Piacenza e Provincia" di G. Aurini della quale si loda la "commossa evocazione di tutto un mondo artistico poco meno che nascosta". L'articolista dice di ritrovarvi "l'Aurini corretto ed arguto conferenziere" o delle "utili e divertenti  escursioni", che ha "un corredo di cognizioni che spaventa" e  conclude con la seguente proposta: "l'egregio cav. Aurini meriterebbe, per questa sua nobile fatica, per lo meno la cittadinanza onoraria della terra che ha così meritatamente messa in valore."]

- La nuova Guida artistica di Piacenza per cura di G. Aurini, in «La Scure», Piacenza, 13 giugno 1924, [Annuncio della avvenuta pubblicazione, della quale si riconosce il merito di aver contribuito alla conoscenza dell'arte piacentina];

- A. M. ZECCA, Guida di Piacenza, in «Il Nuovo Giornale», Parma-Piacenza, 21 giugno 1924, [Si riconosce la praticità, unita alla completezza ed organicità degli argomenti trattati nella Guida che dà a molti la possibilità di conoscere opere d'arte sconosciute. Si tratta di un' "opera di divulgazione", secondo la definizione che più volte Aurini ne avrebbe data all'articolista. L'autore riporta quanto di Guglielmo ha avuto modo di conoscere; e ne scaturisce un profilo di grande uomo e studioso];   

- V. Pancotti, La Guida di Piacenza del cav. Aurini, in «Ars Nova», Piacenza, a. III (1924), n. 6,  p. 280, [Si annuncia la pubblicazione della Guida, con cenni di recensione del contenuto];

- [Guida di Piacenza e Provincia], in «L'Italia Industriale Artistica», Torino, a. XXIV, [n. 6?], giugno 1924, [Comunicazione della Direzione della Editrice Porta, con la quale ci si congratula ufficialmente con G. Aurini per la stesura della Guida];

1925

- Corriere di Teramo, in «Il Giornale d'Italia», Roma, 3 febbraio 1925, [si cita Guglielmo Aurini come valente critico d'arte];  

1926

- Nota triste: il cav. uff. Guglielmo Aurini, in «Libertà», Piacenza, 12 agosto 1926, [Nell'articolo si annuncia la scomparsa di G. Aurini in Torino; si riportano brevi cenni biografici che ci si ripromette di approfondire in un successivo articolo];

- M. RIGILLO, Guglielmo Aurini, in «Libertà», Piacenza, 15 agosto 1926, [L'autore ricordando l'opera di Aurini, e da amico qual era, riesce a trasmettere anche i sentimenti provati dallo scomparso negli ultimi mesi della sua vita, in triste ma fiera e dignitosa lotta con una precedente forma di infarto che lo aveva colpito circa un anno prima];

- Guglielmo Aurini, in «Bullettino della R. Deputazione Abruzzese di Storia patria», L'Aquila, serie III, a. XVII (1926), pp. 253-255, [Necrologia di G. Aurini];

- Necrologie, [Guglielmo Aurini], in «Il Popolo Abruzzese», Teramo, 21 agosto 1926;

- Guglielmo Aurini, in «Corriere Abruzzese», Teramo, 22 agosto 1926 [annuncio della morte di Guglielmo alle ore 23 del giorno 10 agosto 1926];

- VINCENZO BALZANO, [Lettera a Nicola Luigi Bologna in Commemorazione dello scrittore d'arte Guglielmo Aurini], in «Il Risorgimento d'Abruzzo e Molise», Roma, a. VIII (1926), n. 648;    

1930

- VINCENZO BINDI, Catalogo della Collezione di Libri ed Opuscoli riguardante gli Abruzzi od appartenenti ad autori abruzzesi donata al Comune di Giulianova da Vincenzo Bindi, Pescara, Tip. D. De Arcangelis & Figlio, 1930, pp. 26, 254, 284;

1932

- Commemorazioni, in «Bollettino della Società Storica Valtellinese», Sondrio, a. I (1932), n. 1, p. 26, [Vi è la commemorazione, tra gli altri Soci, anche di Guglielmo Aurini, per il quale si usano le seguenti parole: "Non Valtellinese, presto trasferito altrove e non più inscritto alla Società, merita nondimeno una parola il cav. Guglielmo Aurini, morto da poche settimane. Dava il bell'esempio di accoppiare all'esercizio di funzioni di tutt'altro genere l'amore per gli studi storici, e più specialmente per la storia dell'arte; e il fervore da lui dimostrato lo aveva fatto eleggere fra i membri del Consiglio];

1947

- UMBERTO CHIERICI, Saggio di Bibliografia per la storia delle arti figurative in Abruzzo, Roma, Editore M. Danesi, 1947, pp. 23-25;

1949

- RAFFAELE AURINI, Saggio bibliografico della Ceramica Castellana, Teramo, Coop. Tip. Ars et  Labor, 1949, p. 5, [Elenco degli scritti di G. Aurini relativi alle Ceramiche di Castelli];

1956

- MARIO ZUCCARINI, Contributi alla Bibliografia Abruzzese, serie I, Chieti, Tip. Moderna, 1956, pp. 4, 55, 87, 88, 157, 215, 249, 301-302, 308;

1964

- PANSA GIOVANNI, Bibliografia Storica degli Abruzzi, L'Aquila, Convento S. Berardino, Tip. Laurenziana dei Frati Minori Conventuali in Napoli, 1964, [vedi indici autori];

1973

- FELICE DA MARETO, Bibliografia Generale delle antiche province parmensi, vol. I  (Autori), Parma, Deputazione di Storia Patria, 1973, pp. 29-30, [Vi si riporta una breve bibliografia relativa agli scritti piacentini di Guglielmo Aurini];   

1978

- DAMIANO VENANZIO FUCINESE, Arte e archeologia in Abruzzo. Bibliografia, Roma, Officina Edizioni, 1978, [vedi Indice degli autori];   

1980

- MARIO ZUCCARINI, Bibliografia Abruzzese, Chieti, Tip. Zappacosta, 1980, pp. 32-34;

1981

- LAURA VALSECCHI PONTIGGIA, Bibliografia della Valtellina e della Valchiavenna (fino a tutto il 1977), Società Storica Valtellinese, Sondrio, 1981, p. 450 (indice autori), [Contiene la bibliografia relativa a diversi scritti valtellinesi di G. Aurini];

1983

- Ernesto Aurini, un artista abruzzese, a cura del “Centro Servizi Culturali - Chieti”, Lanciano, Editrice Itinerari, 1983, p. 47 [è citata una lettera di F. Paolo Michetti indirizzata  Guglielmo Aurini];

1984

- ALDO MARRONI, Catalogo dei periodici abruzzesi posseduti dalla Biblioteca Civica "Vincenzo Bindi" di Giulianova, Roseto, L'Officina, 1984, pp. 17, 45, 93, 111;

1987

- Nuovo Dizionario Piacentino, (1860-1960), Piacenza, Banca di Piacenza, 1987, p. 17, [E' riportata una breve bio-bibliografia su G. Aurini redatta da P. Arbasi];

1990

- LUIGI PONZIANI, Due secoli di stampa periodica abruzzese e molisana, Teramo, Interlinea, Tip. Deltagrafica, 1990, pp. 30, 75;

1995

- GIOVANNI CORRIERI, Il restauro della lunetta della misericordia, in «L'Araldo Abruzzese», Teramo, a. XLI (1995), n. 16, p. 2, [Si cita la originale attribuzione dell'affresco, che già nel 1914 Guglielmo Aurini ipotizzava fosse opera del pittore Giacomo da Campli];

- GIOVANNI CORRIERI, [La lunetta della ex Chiesa della Misericordia], in pergamena illustrata e commentata, a cura del Consorzio Aprutino Patrimonio Storico Artistico, Teramo, 17 maggio 1995, [Nella pergamena, stampata in occasione dell'inaugurazione dei lavori di restauro della lunetta presso la Casa del Mutilato e dedicata a Gino Fulgenzi, è riportato un brano riferito all'affresco, nel quale è citato G. Aurini. Quest’ultimo già nel 1914 aveva attribuito l'opera al pittore Giacomo da Campli, facendo riferimento ad alcuni documenti ritrovati dal Grigioni a Ripatransone circa un decennio prima.  Il brano riportato nella pergamena è tratto da «Pittura Piceno-Aprutina tra il XIX e i XIV sec.», presso il Consorzio Aprutino Patr. Stor. Artistico];

- ALESSANDRA MOSCHETTA, Casa del mutilato: una «lunetta» di grande valore, in «Le Notizie», Teramo, 18 maggio 1995, [Si riportano le parole di Giovanni Corrieri, il quale, presentando il restauro dell'affresco, ricorda che "Guglielmo Aurini studioso d'arte teramano, aveva attribuito la lunetta a Giacomo da Campli" {con una pubblicazione dal titolo: "M. Giacomo da Campli e le nuove opere attribuitegli", in «Rassegna d'Arte degli Abruzzi e del Molise», Roma, a. III (1914), n. 1, pp. 1-12}];

- LUCIO DE MARCELLIS, Guglielmo Aurini. Archeologo e scrittore d'arte, in «Notizie dalla Dèlfico», n. 2/1995, Teramo, Edigrafital, pp. 4-40 [E’ riportata la biografia, l'elenco commentato degli scritti editi, la bibliografia commentata e l'elenco dei manoscritti conservati presso la Biblioteca «A. C. De Meis» di Chieti e la «M. Dèlfico» di Teramo];

 

2000

- Dizionario Biografico Piacentino (1860-1980), Piacenza, Banca di Piacenza, 2000, p. 22 [E' compresa la voce relativa a Guglielmo Aurini, redatta dalla prof.ssa Primina Arbasi]; 

2001

- Quando Chieti rideva di se, catalogo a cura di UGO DE LUCA e MARIA ROSARIA GRAZIOSO della mostra antologica di caricature e di vignette tra Ottocento e Novecento, Sant’Atto di Teramo, Edigrafital, 2001, pp. 43-46 [Vi sono otto caricature di cui quattro a colori che si dichiara essere opera di Guglielmo Aurini];

2004

- UMBERTO RUSSO E EDOARDO TIBONI, «L'Abruzzo nel Novecento» dell'Istituto nazionale di studi crociani e del Centro nazionale di studi dannunziani, Pescara, dicembre 2004, pag. 362 [Nel capitolo di Adriano Ghisetti, "La storiografia artistica", si dice che Enzo Carli, ispettore presso la Regia Soprintendenza all'arte medievale e moderna degli Abruzzi e del Molise, con sede all'Aquila, nel biennio 1937-1939 (come si evince dal volume "Arte in Abruzzo" pubblicato a Milano nel 1989 in cui sono raccolti alcuni suoi studi) rende merito alla storiografia abruzzese ricordando Guglielmo Aurini, oltre che Bindi, i due Piccirilli, Verlengia, Balzano, Bertaux, Gavini, Serra e Chini];

2005

- Guglielmo Aurini, in «Conosciamoci e facciamoci conoscere. teramani noti e meno noti» a cura di Alida Scocco Marini, Teramo, Edigrafital, febbraio 2005, pp. 37-38 [La scheda biografica riprende i contenuti della pubblicazione di Lucio De Marcellis Guglielmo Aurini. Archeologo e scrittore d'arte, pubblicata in «Notizie dalla Dèlfico», n. 2/1995, Teramo, Edigrafital, pp. 4-40 [E’ riportata la biografia, l'elenco commentato degli scritti editi, la bibliografia commentata e l'elenco dei manoscritti conservati presso la Biblioteca «A. C. De Meis» di Chieti e la «M. Dèlfico» di Teramo];

2006

- LUCIO DE MARCELLIS, Introduzione, in «Fernando Aurini. Memorie d'Abruzzo", Edigrafital, Teramo, gennaio 2006, pp. 9 e 10n [Nell'introduzione alla pubblicazione su Fernando Aurini, Lucio De Marcellis ricorda di aver pubblicato anche un saggio su Guglielmo e Raffaele Aurini];

- LUCIO DE MARCELLIS, Aurini Guglielmo, in  «Gente d'Abruzzo. Dizionario biografico», Castelli (Te), Andromeda editrice, 2006, vol. 1, pp. 181-188.

2009

- GIANPAOLO ANGELINI, 'Altari lignei in Valtellina di evidente influenza tedesca'. Guglielmo Aurini e la riscoperta della scultura lignea d’oltralpe in provincia di Sondrio, in «Pulchrum. Studi in onore di Laura Meli Bassi», Società Storica Valtellinese, Sondrio 2009, pp. 237-252.

 

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