associazione liberi

 


LO SVILUPPO URBANISTICO DI ABANO
La petizione del settembre 2002
Il successo dell'iniziativa
L'eco dell'iniziativa sulla stampa
Liberi nuovo partito ?
1485 cittadini senza risposta
Il volantino del dicembre 2002
Il volantino del giugno 2003
Abano Terme. Un futuro per la città - Una città per il futuro.
Documento e note.
Il volantina del marzo 2004
Comunicato stampa: crisi politica delComune di Abano Terme
Il volantino del settembre 2004

 

 

 
Al Signor Sindaco
del Comune di Abano Terme

Egregio Signor Sindaco,

le critiche e le sollecitazioni al cambiamento della politica urbanistica dell'Amministrazione Comunale sono divenute patrimonio comune della cittadinanza, che da troppo tempo assiste sconcertata ad uno sviluppo edilizio che compromette in maniera grave ed irreversibile il territorio della nostra città, rinnegandone la vocazione termale e turistica e riducendone la vivibilità.
Non è un caso che in questi ultimi mesi associazioni ambientaliste (WWF e Legambiente) e di categoria (ASCOM), nonché gruppi di cittadini e partiti politici, si siano mobilitati per denunciare tale situazione.

È ormai convinzione diffusa che si debba procedere ad una immediata revisione del Piano Regolatore Generale e delle norme che regolano l'edificazione.
Norme permissive consentono agli edifici di invadere le aree verdi pubbliche previste dal piano, che vengono così ridotte ad aiuole spartitraffico o inutilizzabile relitto tra gli edifici, annullando progressivamente il sistema dei parchi. Sono sotto gli occhi di tutti gli interventi di trasformazione che stanno deturpando il nostro territorio.
Il cosiddetto Parco Termale Urbano, in fase di avanzata realizzazione, non si caratterizza certo come polmone verde a disposizione di ospiti e cittadini, ma per i numerosi e spropositati condomìni che vi stanno sorgendo.
Gli edifici previsti nella lottizzazione Don Bosco, di fronte alle scuole medie, nell'area di via Montegrotto, di fronte ai campi sportivi San Giuseppe, e lungo Calle Pace garantiranno forse le operazioni speculative di alcuni, ma non certo la qualità dell'ambiente e della vita quotidiana di chi andrà lì ad abitare.

Assistiamo inoltre impotenti alla sempre più frequente tendenza all'abbattimento di edifici uni o bifamiliari per far posto a condomìni, spesso costituiti da miniappartamenti; la carenza di spazio all'interno dei lotti edificati comporta oltretutto che un numero sempre maggiore di autoveicoli sia lasciato sulla strada con i conseguenti inevitabili disagi.

La previsione di un nuovo, immenso Alìper lungo via Romana avrà un impatto ambientale disastroso. La simbolica porta di Abano Terme, biglietto da visita per il turista che cerca la tranquillità nel verde, sarà costituita da un monumentale centro commerciale posto in una zona già congestionata dal traffico.

Comparti Centrali.
Il progetto di recupero del centro storico propone soluzioni che non condividiamo.
È stato un errore occupare ogni spazio libero delle aree centrali, rinunciando al sistema delle piazze inizialmente previsto.
Il risultato è un'edilizia privata sparsa ed incoerente, aggravata dal fatto che, sul retro dei fabbricati conservati lungo il fronte di via Matteotti, sono previsti edifici di 4 o 5 piani, in evidente contrasto con l'esistente.
Se infatti, come si è sostenuto, l'obiettivo del piano era la ricomposizione del tessuto urbano, nel rispetto della storia cittadina, troviamo ingiustificata la presenza di nuovi edifici di altezza doppia a ridosso di quelli già esistenti che si intendono conservare e valorizzare.
In questo modo non si tutela il patrimonio presente, lo si mortifica.
La cubatura prevista è senza dubbio eccessiva per il centro di Abano, destinato a trasformarsi, se si desse attuazione all'attuale progetto, in una periferia metropolitana piuttosto che in un accogliente centro cittadino, rispettoso della vocazione termale della nostra città.
La riduzione della cubatura consentirebbe, oltre ad una adeguata organizzazione degli spazi pubblici, una riduzione delle altezze ed una maggiore disponibilità di standard a verde e a parcheggio, offrendo agli 889 abitanti destinati ad occupare il centro una qualità di vita senz'altro migliore.
Il verde previsto è infatti spezzettato tra gli edifici, oppure è costituito da aiuole spartitraffico certamente non utilizzabili come giardino.
Ostinandosi a mantenere una volumetria eccessiva per uno spazio così limitato, questa Amministrazione sceglie di regalare Piazza Mercato - un bene pubblico! - ai privati, per consentire il raggiungimento degli standard di parcheggio necessari per le nuove edificazioni.

La viabilità prevista è inaccettabile. Si propone, ad esempio, che il traffico di ingresso ad Abano da Padova passi a fianco della nuova Biblioteca, snaturando la qualità del luogo.
Si va verso una soluzione tortuosa ed intricata che, per di più, sacrifica parte del Parco di Villa Regina, penalizzando ancora una volta il verde dell'area centrale urbana. Una semplificazione della viabilità potrebbe oltretutto consentire di ridurre i costi di urbanizzazione.

Molte altre considerazioni meriterebbero attenzione. Ci limitiamo a quelle sopra esposte.
Invitiamo pertanto l'Amministrazione ad una revisione delle proposte formulate e a dare una risposta positiva in modo da eliminare le perplessità e le contrarietà espresse da molti.

Ci auguriamo che la disponibilità ad accogliere critiche e suggerimenti sino ad oggi manifestata a parole si traduca finalmente in atti e provvedimenti concreti ed immediati.
Tirar dritto, come se niente fosse, non è saggio!

Ringraziando per l'attenzione, si porgono distinti saluti.


realizzato in proprio