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    CUORGNE’ - E ORA TOCCA ALL’ANAS
    CIRCONVALLAZIONE 460, IL PROGETTO E’ PRONTO

    Mentre su quella che ormai è stata universalmente ribattezzata come la "Strada della morte" continua il quasi quotidiano stillicidio di incidenti automobilistici, rimane al centro dell'attenzione degli enti competenti la necessità di interventi per ovviare alla cronica inadeguatezza della statale 460 Torino-Ceresole. E, per una volta, pare che a riguardo si possa manifestare un lieve ottimismo, almeno per quanto concerne la soluzione di due tra i punti di maggiore criticità della principale arteria del Canavese occidentale: l'attraversamento dell'abitato di Cuorgnè e l'eliminazione delle strettoie di Frera e Fornolosa in alta valle Orco. 
      Martedì scorso, un apposito incontro convocato dall'assessore regionale alla viabilità Casoni, ha radunato attorno al tavolo di una sala di Palazzo Lascaris il sindaco di Cuorgnè Vacca Cavalot, il direttore compartimentale dell'Anas Paolucci e gli assessori provinciali Ponzetti e Rivalta. Questi ultimi hanno presentato il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova circonvallazione di Cuorgnè, elaborato dagli uffici tecnici della Provincia: 
    il piano della variante prevede la costruzione ex-novo di un tratto di strada che si staccherà dall'attuale carreggiata poco prima dell'Elettrometallurgica, per riunirsi poi alla 460 tra Priacco e Salto. Tra l'altro, con la realizzazione di un nuovo viadotto sull'Orco si risolverebbe anche il non indifferente problema della messa in sicurezza della viabilità sul torrente, visto che l'attuale ponte del Pedaggio è considerato a rischio in caso di piene. 
       La concretizzazione del progetto è legata ora soltanto al reperimento dei fondi necessari (circa 20 miliardi): una parola decisiva in merito spetta all'Anas, anche se va segnalato che la Regione parrebbe disposta a coprire parte delle spese. Nel bilancio previsionale dell'ente per l'anno 2000, attualmente in fase di discussione nelle commissioni regionali competenti, figura infatti un apposito capitolo per l'ammontare di 5 miliardi di lire, mentre altri 10 miliardi potrebbero essere stanziati per sovvenire alle altre situazioni critiche presenti sulla statale, tra cui gli strozzamenti di Frera e Fornolosa. Tali anticipazioni sono state fornite dal consigliere regionale Giampiero Bertoli, l'unico esponente politico alto-canavesano che siede a palazzo Lascaris, cui va dato atto di aver sempre sollecitato una soluzione della questione, pur dai banchi dell'opposizione. "Mai, sinora, i piani di programmazione triennale varati dalla Regione avevano previsto contributi per la SS. 460 - commenta Bertoli -. Tuttavia, oltre a Cuorgnè e alla Valle Orco, non bisogna dimenticare gli altri nodi irrisolti della viabilità canavesana: senza la circonvallazione di Rivarolo e nuovi percorsi tra Lombardore, Front, Busano e Salassa, sarà impossibile avere un asse di collegamento scorrevole e sicuro per raggiungere rapidamente l'area metropolitana di Torino".

     

            
 
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