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ARTE

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Rassegna video di Polyphonix 40 di Luca Curci Ago. 2002

Luca Curci & Ioannis Mexis parteciperanno nel mese di Ottobre 2002 alla rassegna video di Polyphonix 40 con il video E-HUMAN (per maggiori informazioni sul video: www.lucacurci.com/e_human). L'inaugurazione della sezione video avrà luogo al Centro Culturale Canadese (5, rue de Costantine - 75007 Paris), il 1° Ottobre dalle 15 alle 18 (dal 1° al 5 Ottobre e tutta la notte del 5 Ottobre per "La nuit blanche de l'art"), grazie a Simone Suchet, "Responsable des Arts de l'écrit et de l'écran". Organizzazione della sezione video e multimedia a cura di Manuela Corti, con la collaborazione di Paola Barbara Sega (Storico dell'arte, Università di Bologna), Raphael Cuir (Storico dell'arte, Parigi), Enrico Lunghi (Direttore artistico del Casino Luxembourg - Forum d'art contemporain), Daniel Alegi (filmmaker, Italy - US), Madeleine van Doren (CREDAC - Paris), Chris Kennedy (Vtape, Toronto). Gli organizzatori del Festival POLYPHONIX (Jacqueline Cahen et Jean-Jacques Lebel) in accordo con il Direttore dello Sviluppo Culturale del Centre Pompidou (Dominique Paini) hanno riservato, per la rassegna video, la Sala 2 del Centro Georges Pompidou per un totale di 10 ore e 30 minuti di proiezione programmate durante tre giorni consecutivi: 3, 4, 5 Ottobre dalle 14h30 alle 18h. I video proiettati al Centro G. Pompidou, nei giorni 3, 4, e 5 ottobre, saranno disponibili su monitors, per un ulteriore visione dei lavori presentati. I temi della rassegna video saranno l'ironia, la territorialità, lo stupore. Ogni giornata sarà divisa in quattro parti: una dedicata alla video arte, una alla video animazione, una al cortometraggio e una a films e documentari. I saggi critici dei curatori, i curriculum degli artisti e le sinossi dei video, sono disponibili sul sito di Polyphonix: http://www.polyphonix.org

 

ArtExpo 2002 di Luca Curci Giu. 2002

La storia ha dimostrato che ogni progresso nel modo di comunicare crea una cultura della comunicazione del tutto nuova. Proprio come la transizione dalla radio alla tv, l'evoluzione dalla posta tradizionale alla posta elettronica segna l'inizio di una nuova era della comunicazione. La dispersione espressiva contemporanea conquista ogni campo: cambia così il ruolo dell'artista, o meglio, si arricchisce di componenti organizzative, critiche, di pensiero. Non è una guerra al sistema, bensì una giusta interpretazione del contemporaneo, evoluzione di una condizione. Internet, il non-luogo per eccellenza, la quarta dimensione del linguaggio, ha riunito in poco più di un anno oltre 500 artisti provenienti da ogni parte del globo, tutti uniti da un'unica volontà: comunicare attraverso l'arte. Queste le basi di ArtExpo 2002, un evento artistico che ha coinvolto artisti internazionali provenienti da Giappone, India, Polonia, Canada, Stati Uniti d'America, Messico, Brasile, Yugoslavia, Ungheria, Olanda, Belgio, Spagna ed Italia. Pittura, scultura, fotografia, arte digitale, video installazioni: differenti strade possibili da seguire, differenti percorsi artistici che parallelamente si sviluppano sul binomio arte/comunicazione.

"La visione generale di un sistema significa consapevolezza di esserne parte. Esserne parte significa poter interagire con esso, quindi trasformarlo".

Info: +39 338 7574098 | lucacurci@lucacurci.com

 

Art&Maggio: arte contemporanea a Bari di Fabio Gargano Mag. 2002

Si rinnova per la quarta volta la rassegna d’arte contemporanea promossa dall’Assessorato alla Cultura del capoluogo pugliese. Questa quarta edizione verrà inaugurata il 2 giugno alle ore 18:30 in concomitanza con la festa della Repubblica e si protrarrà fino al 15 luglio. Le prime due manifestazioni si erano tenute presso gli ambienti dello Stadio della Vittoria; dopo un anno di sosta, la rassegna era stata trasferita nel centro storico barese nel quale, per l’occasione, alcuni contenitori storici erano stati restituiti alla città e ai suoi cittadini (il Fortino e la Sala Murat). Nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, l’Assessore alla Cultura ha dichiarato che la collettiva è un passo di grande interesse per l’istituzione di una galleria d’arte che nel capoluogo pugliese non ha trovato ancora dimora. Sono passati troppi anni dal lontano 1971 quando nacque la mostra internazionale «Aspetti dell'Informale» per volontà dell’allora presidente dell'Ente provinciale per il turismo, Francesco Saverio Lonero. Vennero esposte in Pinacoteca grandi firme come Pollock, De Kooning, Rothko, Dubuffet, Fontana. Fu proprio dagli anni di quel successo enorme che Bari reclama ancora la sua galleria d’arte. Il tema principale di questa quarta rassegna è il gemellaggio con New York, per suggellare l'aiuto offerto dalla città di Bari alla ricostruzione della chiesetta di San Nicola, distrutta insieme alle torri gemelle a seguito dei tragici eventi accaduti l’11 settembre dello scorso anno. Come per la passata edizione, la manifestazione si snoderà nella città vecchia, e avrà come luoghi d’incontro e di visione la sala Murat in P.zza del Ferrarese, il Fortino sulla muraglia in Via Venezia e il Castello Svevo. Le diverse espressioni artistiche e le esigue analogie tra gli artisti presenti alla manifestazione si fondono in una sorta di omaggio a quella città, New York, colpita dall’attentato dell’11 settembre 2001.

 

Il neoclassicismo in Italia di Fabio Gargano Mag. 2002

Sono trascorsi circa tre mesi dall’inaugurazione ed ancora oggi si parla di questo evento come uno dei più riusciti e uno dei più considerevoli in patria e all’estero. La manifestazione promossa dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia e dalle soprintendenze milanesi, non trascurando l’appoggio importantissimo degli sponsor e del loro generoso sostegno ai notevoli costi di produzione, è allestita nelle sale del rigenerato Palazzo Reale. Numerosissimi capolavori provenienti da oltre 150 musei e collezioni di tutto il mondo; uno spazio espositivo di smisurate dimensioni, un’organizzazione e un allestimento durati cinque anni: sono questi gli ingredienti di successo che hanno fatto di questa mostra un avvenimento indiscusso e immortale. Un successo testimoniato anche dalla collaborazione del Palazzo Reale di Milano con 4 dei più autorevoli musei del mondo: dal Louvre di Parigi all’Ermitage di San Pietroburgo, dagli Uffizi di Firenze ai Musei Vaticani. Della riuscita collaborazione fanno parte anche alcune tra le residenze reali italiane tra le quali vanno ricordate la bellissima Reggia di Caserta e Palazzo Pitti a Firenze. Olii, tempere, acquarelli, disegni e incisioni, busti e statue, volumi a stampa, servizi da tavola in ceramica, arredi decorati e candelieri in argento si susseguono lungo il percorso e compongono il quadro di un movimento artistico, Il neoclassicismo, che cambiò il secolo accompagnando i radicali mutamenti sociali e politici che culminarono nella rivoluzione francese. Con Neoclassicismo viene generalmente indicata la tendenza artistica dominante in Europa e in America dal 1760 al 1820. Generato da un ormai dilagante pensiero illuministico come reazione al Barocco, e soprattutto al Rococò, lo stile neoclassico ebbe come caratteristica più evidente il recupero dei classici canoni dell'arte e della bellezza. Nello spettacolare allestimento prendono vita alcuni tra i capolavori più significativi dell’epoca neoclassica: capolavori di Giovanni Battista Tiepolo e Bernardo Bellotto, di Jacques-Louis David e Francisco de Goya  y Lucientes, fino a una strabiliante selezione di sculture di Antonio Canova, bronzi di Valadier, porcellane e argenti. Visitabile fino al 28 luglio c.a., la mostra intitolata “Il neoclassicismo in Italia. Da Tiepolo a Canova” è un appuntamento da non perdere e un’occasione per rivedere il Palazzo Reale ristrutturato dopo le distruzioni del 1943 che l’hanno deteriorato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 

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