Ormai si prendono cura del loro corpo, si profumano, si
fanno le lampade, si depilano, vanno dall’estetista, si sottopongono a
massaggi e lifting. Non badano a spese per una crema antirughe più costosa
purchè sia veramente efficace. Insomma l’uomo del 2000 è un narciso…
Gli uomini sono sempre andati di
corsa e non hanno mai avuto modo di pensare alla loro immagine, oggi però hanno
capito che per loro è importante prendersi un po’ di quel tempo che, qualche
volta, hanno speso inutilmente dietro professioni e carriere che, alla fine, non
li hanno gratificati più di tanto.
Le donne preferiscono oltre ad
un compagno sensibile ed affettuoso, anche un un uomo gradevole di aspetto,
consapevole del fatto che prendersi cura di sé ( cosa fino ad ieri considerata
frivola e inutile) fosse un modo per migliorare anche la salute e il benessere
interiore.
Oggi c’è un uomo che su tre
donne ricorre al chirurgo estetico, e ricorre alla chirurgia estetica per
rimodellare il suo viso, per riparare agli zigomi cascanti, rimodellare un naso
che non li soddisfa più e ritoccare la punta che ha ceduto!
Parliamo
allora di rinoplastica; non richiede tagli esterni, perché il chirurgo
riduce la cartilagine del naso”entrando” dalle narici. Per accorciare un
naso troppo lungo si ricorre alla tecnica “ a cielo aperto”. Il bisturi, cioè,
taglia la columella(la parte tra le due narici), solleva ed elimina qualche
millimetro di cartilagine. Pure il gibbo osteocartilagineo ( tipico del naso
aquilino, per intenderci )viene eliminato con questa tecnica. Fine
dell’intervento con piccoli punti interni ed eventualmente esterni. La
medicazione viene fatta con cerotti e garze gessate.
ANESTESIA:
Locale(con una o più inezioni per narice) con sedazione, ossia la
somministrazione di un mix di farmaci in vena.
DURATA
DELL’INTERVENTO. Poco più di un’ora.
DECORSO
POSTOPERATORIO. Dolore minimo, ematomi e gonfiori. Contro questi ultimi
si rimedia con un sacchetto di ghiaccio da tenere su fronte e occhi per qualche
ora dopo, prima del ritorno a casa. Dopo una settimana via la garza gessata, si
cambiano i cerotti e si tolgono i punti di sutura esterni. Si riprende la vita
di sempre facendo attenzione agli urti.
RISULTATI.
Definitivi
RISCHI.
Oltre al rischio chirurgico comune a tutti gli interventi ( come le infezioni),
possono esserci asimmetrie dovute
alla “cattiva “cicatrizzazione.
COSTO.
Da 6-8 milioni in su.
C’è invece chi ricorre all’otoplastica
per correggere le cosidette orecchie “a sventola” che per molti risulta
essere un complesso.
Il chirurgo effettua due prime
incisioni sulla parte anteriore in alto e a metà dell’orecchio. In queste,
inserisce lo scollatore per separare la cartilagine dalla membrana che la
ricopre. Quindi, con una mini-raspa indebolisce la cartilagine e questa,
assottigliata, si piega all' ’indietro naturalmente. Poi il chirurgo effettua
un'’ncisione dietro, all'attaccatura del
padiglione auricolare, taglia un lembo di cute e rimodella la cartilagine.
Infine, sutura con una decina di punti le tre incisioni.
ANESTESIA.
Locale
DURATA
DELL’INTERVENTO. Un’ora e mezza circa.
DECORSO
POSTOPERATORIO. Dolore e sensazione di bruciore per parecchie ore. A
volte, compaiono ematomi e gonfiori. E’ necessaria una leggera fasciatura a
turbante ( si può nasconderla con un berretto) per circa una settimana, fino
alla rimozione dei punti. Dopodiché si applicheranno
garze medicate per altri 4-5 giorni.
DURATA DEI
RISULTATI. In genere definitivi. L’intervento è ripetibile.
RISCHI.
Quelli comuni a tutti gli interventi chirurgici.
COSTO.
A partire da 3 milioni circa per un orecchio, circa 6 per due.
Ma c’è anche chi ha fatto
ricorso e tutt’ora ricorre alla blefaroplastica
per riparare a palpebre cadenti e borse sotto gli occhi.
Nella blefaroplastica, viene
eliminato con il bisturi l’eccesso di cute lungo la piega naturale della
palpebra superiore. Spesso a questo intervento si associa la sospensione
sopraccigliare che consiste nell’alzare il sopracciglio agganciandolo al
periostio ( la membrana di rivestimento dell’osso) senza praticare altre
incisioni. Per eliminare le “borse” che appesantiscono la parte inferiore
dell’occhio, si incide l’interno della congiuntiva o il bordo cigliare e si
rimuove il grasso di troppo.
Nella congiuntiva non occorre
sutura (si rimargina da sé); sul bordo cigliare 3-4 punti.
ANESTESIA.
Locale per le palpebre superiori, con sedazione per entrambe.
DECORSO
POSTOPERATORIO. Si va a casa dopo poche ore. Non
si sente dolore ma si avrà gonfiore e, a volte, ematomi. Per evitarli,
si tengono compresse ghiacciate per qualche ora.
Alla palpebra inferiore, si
applicano due mezzelune di spugna da tenere per 3-4 giorni.
Poi si tolgono i punti.
Immediato rientro in società per le blefaroplastiche superiori, altrimenti dopo
una settimana.
DURATA DEI
RISULTATI. Circa 8-10 anni. A volte le borse possono ricomparire.
L’intervento si può ripetere.
RISCHI.
Asimmetrie, “Occhio tondo”, palpebra inferiore rivoltata verso l’esterno,
ma solo se si cade in mani poco esperte.
COSTI. Dai
3-4 milioni di lire in su.
LIFTING:
ETERNAMENTE GIOVANI….
Un intervento richiesto spesso
dai personaggi pubblici è il lifting cervico-facciale, cioè quello che solleva
le guance e riduce il doppio mento, ma, a differenza di una volta, non si tira
più la pelle.
TECNICA.
Vengono praticate delle incisioni che dall’orecchio passano sotto il lobo e si
fermano all’attaccatura dei capelli. La cute si scolla dal muscolo
sottostante, se ne ritaglia l’eccesso e si rimettono in tensione la parte
muscolare e la pelle. Nell’uomo si deve fare attenzione a non spostare la
basetta e a non danneggiare i bulbi piliferi della barba.
Per abbreviare il decorso postoperatorio, prima di suturare, si spruzza
della fibrina, un “collante” che serve anche a evitare ematomi.
ANESTESIA.
Locale con sedazione.
DURATA
DELL’INTERVENTO. Due ore circa.
DECORSO
POSTOPERATORIO. Un bendaggio tipo casco integrale va tenuto per 24 ore. I
punti si tolgono dopo una settimana. Il ritorno alla vita di sempre può
avvenire anche dopo 2-3 giorni.
DURATA DEI
RISULTATI. Ottimi per 8-10 anni. L’intervento è ripetibile.
RISCHI.
Chi fuma può compromettere seriamente la cicatrizzazione ( si formano dei “
cordoncini” cicatriziali).
COSTI. A
partire dai 5 milioni di lire in su.
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