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Magico Vento n° 67
Freedom
la “grande utopia”. Una piccola comunità che ha abolito
l’uso del denaro e basato la sua sussistenza sulla caccia, sull’artigianato
e sul libero scambio. I lavori necessari per la sopravvivenza del gruppo
vengono svolti sia dalle donne che dagli uomini, compiti che vanno dalla
pulizia delle latrine alla caccia. Se uno straniero intende comprare
qualcosa da loro deve prestare il suo lavoro per il tempo necessario.
Il capo, o conduttore, della comunità e Daniel Dixon. Capo carismatico
ha preso spunto dalle idee di Josiah Warren, personaggio storico che
ebbe grande importanza nello sviluppo del movimento pacifista prima
della guerra civile. Torniamo a Fredoom. Tentando di scappare da un
Bounty Killer (cacciatore di taglie), qui vi trova rifugio Gary Burden.
Sulla sua testa c’è una taglia di 1.000 $. E’ accusato
di evasione e omicidio con l’aggravante di stupro. Il Bounty Killer
lo ferisce. Gary entra in chiesa, dove Daniel sta tenendo messa, chiedendo
aiuto. Prima che il cacciatore di taglie lo possa finire, Daniel estrae
un’arma e uccide l’inseguitore di Gary. Appena rimessosi,
Daniel va a fare visita a Gary. Qui scopriamo che i due erano compagni
di cella nella prigione di San Quentin. Gary racconta come è
andato a finire nei guai: dopo essere uscito di prigione si è
trasferito a Nord. Qui ha cominciato a lavorare in una miniera, all’amministrazione.
E’ stato sorpreso mentre alleggeriva la cassa ed è stato
subito sbattuto in prigione. Qui è stato scelto dal direttore
del carcere per fare dei lavori in casa sua, come pulire la stalla e
dare da mangiare ai maiali. La moglie del direttore, Linda Sawyer, aveva
particolari attenzione verso di lui. All’inizio pensava fosse
solo compassione, ma ben presto capì la vera natura di quell’interesse.
Gary non si tirò indietro, così tutti i pomeriggi si appartava
nella stalla con la moglie del direttore. Finchè un giorno non
venne scoperto. Il marito tradito lo gettò nel recinto dei maiali
e cominciò a frustarlo. La rabbia repressa o un raptus di follia
fecero agire Gary, che attaccò l’uomo e lo uccise. Linda
lo aiutò a scappare con la promessa di fuggire con lui. Ma Gary
non voleva portaresi dietro dei pesi dietro e l’abbandonò
di notte dentro una capanna. Una donna ferita è più pericolosa
di una tigre e per vendetta accusò Gary di rapimento e di stupro.
Nel frattempo Magico Vento e Poe capitano per caso in una cittadina
vicino Freedom. Poe ha intenzione di acquistare un cappotto di pelle
ed entra in un emporio. Qui trova uno dei “prodotti” di
Freedom e pensa di acquistarlo direttamente alla fonte per poter risparmiare.
Il propietario del negozio mette in guardia i nostri amici su quella
comunità, ma Poe non desiste. La sua curiosità di giornalista
lo porta a vedere in quell’esperimento una sorta di germe per
poter creare un’America più giusta e più libera.
Magico Vento, invece, è preoccupato per un possibile sconfinamento
delle battute di caccia degli abitanti di Freedom nei territori indiani.
Giunti sul posto ricevono l’accoglienza di Daniel, che già
conosce di fama Poe e ambisce ad un articolo lodevole sul suo operato.
Magico Vento è diffidente, una società di cacciatori,
soprattutto commercianti in pelle, non può resistere a lungo
nello stesso posto, finirebbero con lo sterminare la selvaggina della
zona. Dubbi subito mitigati da Daniel. La selvaggina intorno alla zona
della comunità non viene toccata. Ci sono campi esterni dove
dei piccoli gruppi si spingono per cacciare. Ovviamente si ha cura di
non battere sempre la stessa zona. A volte ci si spinge verso i confini
con il Canada. Magico Vento chiede a Daniel di far parte della prossima
“partita di caccia” e, seppure un po’ preoccupato,
lascia Poe nella comunità. Nel frattempo in una città
vicina, giungono degli stranieri che cercano Gary. Gli uomini sono agli
ordini di una signora: Linda Sawyer. La donna non ha rinunciato alla
sua preda. Le tracce di Gary portano sulle montagne e la signora è
decisa a seguirle fino all’inferno. Nel frattempo si consola con
uno dei suoi uomini. L’indomani Magico Vento parte con gli uomini
e le donne di Freedom verso i territori di caccia. Uno degli uomini
che fanno parte del drappello, Elk, lo mette subito in guardia chiedendogli
di rispettare le regole della comunità. Una fra tutte di non
sparare agli animali della “zona protetta” (quella attorno
a Freedom) e di abituarsi al fatto che anche le donne possono dare degli
ordini. Nel villaggio, intanto, Daniel sta facendo vedere a Poe la fabbrica
delle pelli: un magazzino pieno di pelli da lavorare. La quantità
presente non giustifica il solo rifornimento all’emporio dove
sono passati Poe e Magico Vento. Infatti la comunità serve vari
empori della zona. Hanno anche avuto una offerta molto vantaggiosa dall’American
Fur Company, una grande azienda che commercia in pellicce. Ma loro non
sono interessati al prodotto finito ma solo alle pelli grezze. Daniel
non vuole accettare l’offerta per paura di snaturare la sua comunità.
Gary, che stava lavorando nei pressi del fabbricato, ascolta con avida
impazienza il colloquio fra Daniel e Poe. Secondo Gary, Daniel sta meditando
di fare il “colpaccio” con l’American Fur Company,
abbandonare tutto e scappare con i soldi. Cala la notte e la signora
è accampata sulle montagne a cercare di capire dova possa essersi
rifugiato Gary. Da solo ed appiedato non può essere andato lontano.
Unica possibilità di sopravvivenza è quella di essersi
rifugiato a Freedom, ed è lì che si dirigeranno appena
fatto giorno. La caccia ha inizio sia per Linda che per Magico Vento.
La tecnica di caccia del gruppo di Freedom ricorda molto la caccia alla
volpe praticata nella vecchia Inghilterra. Una muta di cani spaventa
e scova la preda. Magico Vento è disgustato. Preferisce cacciare
da solo e in silenzio. Elk sfida il nostro amico a dimostrare chi è
il migliore. Avvistata una preda chi dei due la catturerà per
primo dimostrerà qual è la tecnica migliore per cacciare.
L’occasione non tarda ad arrivare. Un grosso cervo appare davanti
ai loro occhi. I due contendenti partono. Elk con il suo cane si getta
all’inseguimento fidandosi del fiuto del suo cane, Magico Vento
preferisce usare il cervello. Quel cervo è un capobranco, forte
agile ed astuto. Non è un animale che fugge, ma che attira il
cacciatore dove vuole lui. Magico Vento ha notato che fuggendo il cervo
seguiva una traiettoria circolare, per questo invece di seguirlo ha
preferito tagliarli la strada. Ned scende da cavallo e saluta l’animale.
Questo si avvicina all’uomo e si china in segno di resa. Al galoppo
arriva Elk, infuriato per aver perso la preda e confuso dal fatto che
Magico Vento non ha sparato. Il cervo intanto sta fuggendo nella direzione
di Freedom, verso il territorio protetto. La caccia è finita
comunque. Da lontano Magico Vento ha visto dei segnali di fumo. La tribù
che vive in quelle terre sta richiamando i suoi guerrieri per cacciare
gli invasori. Magico Vento conosce la tribù e sa che per placarli
non basteranno delle coperte o degli specchietti e consiglia a tutti
di tornarsene a casa. Proposta accettata da Elk che si sbriga a radunare
i suoi uomini. Nel frattempo nel villaggio Daniel sta scoprendo il suo
vero carattere, facendo pressioni, in modo poco cortese, su Poe per
scrivere un articolo sulla loro comunità. Mentre Gary sta pulendo
lo studio di Daniel, il suo sguardo viene catturato da un ritratto di
Josiah Warren. Dietro il ritratto scopre una cassaforte. Il suo vizio
di rubare non viene meno in questa occasione. Dentro trova dei lingotti
d’oro con impressa la scritta Freedom. Daniel aveva lasciato Gary
nello studio per metterlo alla prova, che lui puntalmente ha fallito.
Per alcuni grossi clienti è difficile pagare in natura, così
saldano il conto con oro, più sicuro delle svalutazioni del dollaro.
Quel deposito è stato creato per i momenti difficili, ormai arrivati
in comunità. Infatti è in atto una scissione tra i membri:
alcuni vorrebbero passare alle dipendenze della Fur Company, se il contratto
sarà equo, mentre altri preferiscono rimanere spiriti liberi.
Nel primo caso la Fur Company si prenderà tutto, magazzini, case,
ecc. Nella seconda ipotesi chi vorrà andarsene prenderà
l’oro e tenterà l’esperimento in altro luogo. Daniel
ha selto la seconda via, ma per Gary non ci sarà nessun viaggio...
Poe nella sua tenda sta cercando di decidere il da farsi. Crede che
Daniel sia uno squilibrato che crede nella Bibbia e nella pistola, si
proclama vegetariano e fa strage di animali. Poe non riesce a comprendere
la mente contorta di quell’uomo, prima affabile e gentile e poi
capace di minacciarlo a sangue freddo. Durante la notte scrive una bozza
di un articolo sperando di guadagnare tempo. L’indomani mattina
Daniel si presenta negli allogi del giornalista ricevendo l’articolo
che ha scritto durante la notte. Nello stesso momento fanno il loro
ingressi in città Linda Sawyer e i suoi uomini. Linda è
venuta a reclamare la sua preda, Gary Burden. Daniel per niente sorpreso,
gli fa portare il cadavere dell’uomo che ha ucciso con le sue
stesse mani. La Signora è infuriata con Daniel per avergli tolto
la soddisfazione di ucciderlo con le sue mani. Daniel le chiede la taglia
di 1000 $ per prenderselo. L’accordo non si trova e la lite sfocia
in uno scontro a fuoco dove la signora e i suoi uomini vengono uccisi
e Daniel ferito. Quest’ultimo non può permettere che un’ombra
negativa oscuri il suo esperimento e per questo è costretto ad
uccidere Poe. Essendo un giornalista non può rinunciare a scrivere
una storia come quella. La follia di Daniel viene interrotta da un membro
della comunità, il dottor Coolidge. Per troppo tempo ha giustificato
gli attacchi di follia di Daniel e alla fine ha dovuto abbatterlo. Poe
non vuole scrivere nulla su questa storia, probabilmente Daniel non
ha retto alla responsabilità che si era assunto, ma per la colpa
di un uomo non devono pagare tutti, In cuor suo spera che alcuni dei
membri di quella comnità siano capaci di imparare dai propri
errori e di fondare una Freedom degna di questo nome. Ciop |
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