Gli arretrati
 
 
I cavalieri del cerchio d'oro - Il nemico invisibile
Magico Vento n° 56 - n° 57

"Ho un sogno che vede un giorno questa nazione rinascere e vivere il vero significato del suo credo: Noi crediamo in questa verità per se stessa evidente: tutti gli uomini sono creati uguali".
(Discorso pronunciato da Martin Luter King in occasione della commemorazione di Lincoln il 28 agosto 1963 a Washington).

© Sergio Bonelli Editore S.p.A.George Washington Cochran ha un sogno: costruire una città per i meno abbienti e le minoranze oppresse. Come scritto sul Blizzard Gazzette, George Washington era un ragazzo nero adottato da una famiglia di bianchi, i Cochran. Era un ragazzo dalla salute cagionevole ma con la mente sveglia e piena di progetti. Riuscì, con l'aiuto dei suoi genitori, ad acquistare la proprietà di 640 acri di terreno e porne le basi per ampliarla. Le leggi dell'epoca negavano ad un nero il diritto di proprietà. Ma la stessa legge prevedeva che dopo quattro anni di godimento si poteva cedere il terreno ad un nero. George diventa il leader della gente di colore dell'Oregon e permette a parecchie famiglie di colore, immigrati cinesi ed indiani, di stabilirsi sulle sue terre. Nel 1872 la Northern Pacific fissa il percorso del nuovo tratto della ferrovia nelle vicinanze delle terre di George. Gli speculatori, attratti dalla rivalutazione dei terreni, tentano di convincerlo a vendere, incontrando però un netto rifiuto. Lo stato dell'Oregon all'epoca aveva un forte movimento autonomista, era l'unico stato a non aver concesso il diritto di voto o di proprietà alla gente di colore. In questo clima così ostile, la comunità di George è preda di attacchi ed imboscate ad opera di un'organizzazione razzista: "I cavalieri del cerchio d'oro" una banda di uomini mascherati stile Ku Klux Klan. Vani sono gli appelli di George al governatore dell'Oregon. Per questo, nonostante i suoi superiori gli neghino l'autorizzazione, Little Boy (l'agente nero agli ordini di Fulton) è deciso ad aiutare la sua gente con l'aiuto di Magico Vento e di Poe. Durante il viaggio in treno verso Oregon City, i tre conoscono un ragazzo, Bobby Mc Gee, ex studente di legge ad Harvard cacciato dall'università per le sue idee politiche. Arrivati nella comunità di George, i nostri amici vengono a conoscenza di un nuovo attentato. Questa volta, però, sul campo cade anche uno degli assalitori. Little Boy, esaminando il cavallo del bandito, vede che la sella è stata fabbricata a Oregon City. Nella sella viene trovato un cappuccio, appartenente senza dubbio ad uno dei cavalieri del cerchio d'oro. I tre si chiedono come i banditi possano giustificare la morte del loro compagno, forse con un omicidio a scopo di furto. Così i nostri amici decidono d'indagare e si recano ad Oregon City per vedere gli uomini presenti al funerale sperando di scoprire i volti degli altri assalitori. I tre giungono al paese con il cavallo del bandito nel bel mezzo di un comizio volto ad esasperare gli animi dei "paesani". La colpa dell'omicidio di Irving Webster, il bandito ucciso, si vuole far ricadere sulla comunità di George. Spacciandosi per federali in corso di indagine i tre ascoltano la versione dei fatti dei compari Hyatt, Cooder e Kemp tutti alle dipendenze di Miller, proprietario del saloon. Magico Vento grazie ad un abile gioco di parole e ad un dialogo brillante riesce a mettere alle corde Hyatt e a tirarlo in fallo. Lo sceriffo Johnson capisce che gli è stata fornita una falsa versione dei fatti e viene convinto da Magico Vento a mettere in gabbia Hyatt. Miller nel frattempo si trova a Portland per incontrare "il capo", un misterioso individuo che si nasconde dietro un pesante tendaggio. Il suo braccio destro è Splitt, altro proprietario di saloon. Splitt consiglia a Miller di tenersi lontano per qualche tempo dalla sua città e di prepararsi ad un attacco "di massa" nelle terre di George. Altri cavalieri del cerchio d'oro lo raggiungeranno presto. Nel frattempo nel saloon di Split entra Bobby Mc Gee. Il ragazzo riesce a stendere un energumeno e a far valere le sue ragioni. La rissa attira l'attenzione di Miller che invita il giovane al tavolo. Favorevolmente colpito dalle capacità del giovane, Miller gli offre un lavoro. Sulla strada verso casa, Miller viene raggiunto da uno dei suoi uomini, Kemp. Quest'ultimo lo avverte dell'arrivo degli agenti federali in città e dell'arresto di Hyatt. Miller decide di mandare il ragazzo per tirar fuori il suo sgherro mentre lui si reca a Fort Vancouver dal suo amico maggiore Burns per raccogliere informazioni sugli agenti arrivati. Nel frattempo Poe e Little Boy parlano con George Washington del cappuccio trovato nella sella e dell'arresto di Hyatt. George crede sia stato uno sbaglio parlarne allo sceriffo. I cavalieri del cerchio d'oro erano un'organizzazione razzista molto forte in Oregon prima della guerra civile. Uno dei fondatori era Joseph Lane, prima governatore in Oregon e poi senatore democratico a Washington. Dopo la guerra civile, con la vittoria del Nord, l'organizzazione si sciolse e i politici legati ai cavalieri si trovarono con la carriera rovinata. Il senatore Lane al momento è ritirato a vita solitaria in una fattoria a Rosenberg. Poe a questo punto è deciso ad andare a trovare il vecchio senatore per verificare quale sia la sua parte in tutta questa storia. Little Boy rimane con George per cercare di addestrare i suoi uomini a difendersi ed attaccare. Arrivato in città Bobby incontra Magico Vento ma fa finta di non conoscerlo. Ned gli regge il gioco. Bobby dimostra una buona dialettica e riesce a far scarcerare Hyatt con la scusa che era ubriaco e che aveva inventato la storia del negro solo per nascondere al suo capo il fatto che si era ubriacato "in servizio". Bobby ha ormai raggiunto la piena fiducia della banda. Nel contempo rassicura Magico Vento di essere dalla sua parte, ma che dall'altra parte della barricata può ottenere informazioni utili. Ora Magico Vento, dopo aver creato un po' di confusione negli animi dello sceriffo e degli uomini di Miller, torna da George Washington per cominciare la seconda parte del suo piano…
© Sergio Bonelli Editore S.p.A.Little Boy cerca di insegnare alla pacifica comunità di George l'arte della guerra. L'elemento più valido è un vecchio di nome Saul che ha partecipato alla guerra di secessione. Nel frattempo Wu Sung (vedi MV n° 40 - Il clan della tigre), anche lui ospite della comunità di George, aiuta i suoi connazionali cinesi in un particolare allenamento di meditazione orientale. Poe ha raggiunto Rosenberg e sta osservando da lontano la fattoria di Joseph Lane. Lo sceriffo Johnson sta uscendo dalla casa di Lane con un'aria delusa ed arrabbiata. Il vecchio Lane appare stanco e spoglio. Non ha proprio l'aria di essere il capo di una banda di criminali razzisti. Assorto nei suoi pensieri Poe non si accorge di essere stato scoperto da un ragazzino nero. Questi non è altro che il figlio di Lane. Poe, stupito dalla notizia, chiede al ragazzo di accompagnarlo dal padre per un'intervista. Lane non ha difficoltà a raccontare la sua storia: egli era uno dei capi dei cavalieri del cerchio d'oro. I membri dell'organizzazione clandestina erano più di 2.500 all'epoca e sparsi su tutto il territorio dell'Oregon e aveva una struttura paramilitare. Il loro scopo era di separare l'Oregon dall'unione e di fondare, insieme alla California, lo Stato Del Pacifico. Ma scoppiò la guerra civile e l'Oregon si schierò con il Nord. I membri dell'organizzazione furono visti come traditori e la loro clandestinità non li proteggeva più. Per questo motivo Lane si decise ad uscire allo scoperto e ad esporre le sue idee al congresso. La sua sconfitta seminò sconforto nelle file dei cavalieri e la guerra fece il resto. Questo decretò la fine della sua carriera politica, era troppo pericoloso perfino conoscerlo. Così decise di ritirarsi a vita privata. Alla fine della sua carriera politica capì il motivo che aveva portato i cavalieri del cerchio d'oro allo scioglimento: "Avevamo torto marcio… non si può rivendicare una maggiore autonomia politica dal governo centrale e insieme sostenere la schiavitù. La libertà è una sola. E' folle pretenderla per sé negandola ad altri". Poe, sorpreso per le parole del vecchio, chiede il suo aiuto e lo convince ad intervenire. Nel frattempo MV gira nei territori limitrofi la terra di George per trovare alleati o tracce di nemici. In questo caso trova un indiano, membro di una tribù che vive vicino alle terre di George e in buoni rapporti con "forte ombra" (George Washington). Alla tribù MV chiede di istituire un "servizio" di sentinelle intorno al territorio e avvertirlo di ogni movimento sospetto. A Portland, Miller sta confidando a Split tutti i suoi dubbi sugli agenti federali e i guai che hanno portato. Split raccomanda al suo incauto amico di stare buono ad aspettare l'arrivo di altri uomini e di guidarli alla base più vicina di Oregon City. MV e George Washington perlustrano il luogo dell'ultimo attacco dei cavalieri: una fattoria isolata ai limiti delle terre di George. La fattoria è troppo lontana dalla città per supporre che i cavalieri provengano da lì. Avrebbero dato troppo nell'occhio. E' ragionevole supporre che nelle vicinanze ci sia un rifugio. Seguendo le tracce dei cavalieri arrivano ad una capanna abbandonata. Nella capanna trovano dei cappucci. Al prossimo raduno dei cavalieri i nostri amici non si lasceranno sorprendere. Bobby sta aspettando MV solo nel suo alloggio. Solo che a bussargli alla porta è lo sceriffo Jonshon. Messo alle strette Bobby confessa di essere dalla sua parte e di essersi infiltrato nella banda per fornire preziose informazioni a MV. Bobby non sa di essere spiato da uno degli sgherri di Miller. Lo scagnozzo spara allo sceriffo ma mentre tenta di far fuori Bobby interviene MV che lo uccide. MV cerca di convincere Bobby ad andarsene ma il ragazzo non demorde e preferisce restare. Gli spari hanno attirato l'attenzione del resto della banda e MV devi sparire in fretta. Bobby sposta i corpi per mascherare la scena e far sembrare che i due si fossero uccisi in uno scontro diretto. I due sgherri ci cascano e pensano di usare la faccenda a loro favore per fomentare la gente del paese contro George Washington. Prima di cominciare il comizio arriva in città uno degli uomini di Split, mandato per guidare l'offensiva finale. Nel frattempo Poe e Joseph Lane fanno una visita al governatore dell'Oregon, Yates, nonché vecchio attivo militante e uno degli ex capi dei cavalieri del cerchio d'oro. Finalmente alcuni veli cominciano a squarciarsi. Yates spiega a Poe che i cavalieri erano stati sciolti molto tempo fa ed ora qualcuno li sta usando come copertura per dei loschi affari. La ferrovia non è l'unica depositaria degli affari che gravano intorno a lei. Ci sono anche i proprietari dei saloon che contano di essere presenti ad ogni costo nella costruzione delle nuove città. E come ho già detto, George non vuole saloon o locali di perdizione nella sua città. Punto di collegamento tra il governatore e i cavalieri è l'aiutante del governatore che ha passato informazioni a Split il vero cervello della banda. Scoperti i loschi intenti dei proprietari dei saloon, non resta che difendere George e la sua gente. Per questo MV anticipa le mosse degli avversari tentando un attacco a sorpresa nel rifugio dei finti banditi. Ecco allora che dei tranquilli contadini cinesi si trasformano in spietati ninja sotto il comandi di Wu Sung. Grazie a Little Boy ed a tutta la gente di George i cattivi vengono sconfitti e assicurati alla giustizia. George riuscirà a fondare la sua città con il benestare del governatore dell'Oregon.
La storia è davvero intrigante e dà una sensazione di soddisfazione sia durante la lettura che dopo aver finito l'albo. I dialoghi sono brillanti e i ritmi serrati come nel miglior stile di Manfredi. Come ho letto da qualche parte… se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Per quanto riguarda i disegni ho solo una cosa da dire sul binomio "Barbati Ramella", autori del primo albo: BRAVI. Il tratto è pulito, chiaro e piacevole da guardare. Sul secondo albo devo dire che nonostante Ivo Milazzo non sia tra i miei artisti preferiti, stavolta il suo tratto mi ha dato meno fastidio del solito. Alla prossima!!!

Ciop

 
 
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