Gli arretrati
 
 
Fango
Magico Vento n° 50

© Sergio Bonelli Editore S.p.A. L'arte della corsa è il filone conduttore di quest'episodio. Guardando la copertina avevo immaginato una storia diversa, la prima cosa che mi è passata per la mente è lo sfruttamento e la schiavitù. Di sfruttamento in parte se ne parla visto che Fango, il nostro protagonista, è finito nella mani di un imbroglione senza scrupoli (al giorno d'oggi si parlerebbe di un manager non proprio onesto). Fango è un piccolo indiano agile e veloce che fa parte della tribù di Fumo Bianco. Tutti i giovani del villaggio sono partiti per unirsi a Toro Seduto, lasciando soli gli anziani. Magico Vento è stato mandato proprio da Toro Seduto nel villaggio per convincere il loro capo ad unirsi al resto del gruppo. Fumo Bianco è troppo orgoglioso per presentarsi a mani vuote e preferisce rimanere dov'è, nonostante il pericolo sempre crescente di uno sconfinamento dei bianchi verso la riserva. Le cattive condizioni economiche della Northern Pacific potrebbero spingere gli ex operai, ormai ridotti alla fame, a cacciare in territorio Indiano. Fango non partecipa alla vita del villaggio e rimane in disparte cercando di badare alla nonna e, per renderla felice, le porta dei piccoli oggetti come un carillon oppure un orologio da tasca. La sua gente è convinta che Fango rubi quegli oggetti agli uomini bianchi della città, e che preferisca perdere il suo tempo a Bismarck piuttosto che aiutare la tribù. Quello che non sanno è che Fango riporta a sua nonna i premi della gare di corsa da lui vinte in città. Gare organizzate da un losco individuo di nome Sonny. Il giro di scommesse intorno a questi "incontri sportivi" è troppo alto e spesso, lui e il suo aiutante Mitchell (il classico bestione guardia del corpo), non si fanno troppi scrupoli per punire avversari troppo impudenti o imbroglioni. Fango si fida di Sonny e si lascia convincere, senza troppe storie, a fare una "tournée" fino a Fargo dove si disputerà una grande gara che gli "spalancherà le porte dell'America". Prima tappa Jamestown. Nel frattempo Magico Vento, ignaro delle corse, si reca a Bismarck preoccupato per le sorti di Fango. Una volta arrivato viene avvicinato dal nostro vecchio amico Doc che gli mostra le condizioni dell'ultimo avversario di Fango. Un ragazzone svedese con tutte e due le gambe spezzate. Non potrà correre mai più. Il suo torto è stato di dare una gomitata a Fango durante la gara (metodi spiccioli) per cercare di distanziarlo e vincere. Magico Vento ha già capito che tipo è Sonny, e sa che se non arriverà in tempo, il manigoldo sfrutterà Fango fino all'ultima goccia per poi buttarlo via come un limone spremuto. Decide così di andare il più presto possibile a Fargo per riportare il ragazzo dalla sua gente sano e salvo. Il piano di Sonny è quello di racimolare un po' di soldi e di "gonzi" a Jamestown, per poi portarseli dietro a Fargo. Durante il viaggio in treno Sonny vede dal finestrino un ragazzo negro che corre veloce quanto il treno stesso. Coglie l'occasione al volo e lo invita a salire per poi "arruolarlo" come comparsa nella corsa di Jamestown. Una volta arrivati in città Sonny organizzerà delle corse ad eliminazione dove parteciperà Hobo, il ragazzo nero. Il vincitore correrà contro Fango, il suo campione. Hobo ovviamente vincerà tutte le eliminatorie ma nell'ultima gara, la "finale" dovrà perdere per dare l'illusione a tutti i cittadini di Jamestown che Fango sia imbattibile. Naturalmente Hobo dovrà far finta di essere capitato lì per caso. Tutto procede liscio come l'olio. Fango vince e Hobo ci ha guadagnato un buon pasto. Magico Vento è sulle tracce di Sonny e arriva in città proprio al termine della corsa. Appena arrivato ha modo di parlare con Fango e di metterlo in guardia. Fango sta cercando di guadagnare il rispetto dai bianchi e dalla sua tribù. Il loro colloquio è interrotto dal socio bestione di Sonny, Mitchell. Nel frattempo Sonny sta raccogliendo proseliti nel saloon, raccontando della grande gara di Fargo invitandoli a seguirlo per rifarsi dei soldi perduti puntando sulla vincita sicura del suo campione. Magico Vento si fa accompagnare dal bestione dal suo capo per chiarire le idee sul trattamento riservato a Fango. Dopo il colloquio chiarificatore con Magico Vento, Sonny decide di essere più prudente e ordina allo scagnozzo di farlo fuori. Durante il viaggio in treno per Fargo, Mitchell fa un giro tra i vagoni per trovare Magico Vento o per assicurarsi che non li abbia seguiti. Arrivato all'ultimo vagone, quello che contiene galline e merci, incontra Hobo che si sta nascondendo dai controllori. Hobo confida a Mitchell che non può garantire la sua vittoria contro l'indiano. Mitchell gli spiega senza troppi fronzoli che al momento giusto Fango si fermerà altrimenti gli spezza le gambe. Alle sue spalle appare Magico Vento che ha sentito tutto il discorso. Sapeva che la corsa sarebbe stata truccata e che Sonny non avrebbe avuto molti riguardi per il ragazzo indiano. Fra i due (Magico Vento il campione e all'angolo lo sfidante il bestione Mitchell) scoppia una lotta cruenta degna del migliore incontro di Wrestling. Mitchell si lancia verso Magico Vento caricandolo come un toro infuriato e il nostro amico si scansa all'ultimo momento fiondandolo fuori dal portellone del vagone (quando si dice "tutto muscoli e niente cervello"….). Durante la lotta il bestione perde una chiave, che dovrebbe aprire una valigia ben custodita da Sonny. All'arrivo a Fargo Hobo fa la sua parte raccontando a Sonny che Mitchell era sceso alla stazione di rifornimento per dare un'occhiata in giro e poi sarebbe salito direttamente nel vagone passeggeri per raggiungerlo. Arrivati all'Hotel, Sonny fa una visita di cortesia al boss del posto, proponendogli un affare che non si può rifiutare. I concorrenti verranno divisi in due batterie: i migliori correranno contro Hobo e nella seconda batteria (quella degli scarsi) correrà Fango dando un notevole distacco. Nella corsa finale tutte le scommesse saranno su Fango che perderà appositamente. In aggiunta ci sono anche i gonzi di Jamestown che faranno un po' di pubblicità per il campione indiano. Se tutto andrà secondo i piani Sonny guadagnerà 1.000 $ generosamente "offerti" da Ivory (il boss locale), ma se sarà Fango a vincere sarà Sonny a dover pagare tutte le scommesse. D'altronde Sonny può coprire le spese visto che si è portato dietro una valigetta con tutti i frutti dei suoi loschi traffici. Magico Vento che ha raggiunto la città per altre vie, è andato a trovare due suoi vecchi amici: Alexandra e Aaron (MV n° 26 e 27). Ha bisogno di aiuto per salvare Fango ed Hobo e fregare Sonny. Tutto è pronto per la grande corsa. Come dai piani di Sonny, Hobo ha stracciato tutti i concorrenti e Fango non ha avuto problemi con quelli della sua batteria. Durante la corsa Magico Vento approfitta dell'occasione ed entra nella stanza di Sonny per aprire la valigetta con la chiave recuperata nel vagone e fregarsi tutti i suoi soldi. Arriva l'ora dell'ultima corsa e Sonny minaccia Fango di sgozzare il suo caro cagnolino se non perderà. Nel momento decisivo Saetta, il cane di Fango, sbuca tra la folla accompagnando il piccolo indiano verso il traguardo. Magico Vento si mette alle spalle di Sonny, dissuadendolo da ogni azione con una convincente canna di pistola puntata alla schiena. Fango vince la corsa e una folla di "tifosi" capitanata da Aaron ed Alexandra porta in trionfo il piccolo ragazzo indiano, soprattutto per toglierlo dalle grinfie di Sonny. Ora il nostro caro nemico ha il suo bel da fare visto che gli uomini di Ivory pretendono che copra le scommesse come pattuito. Peccato che dentro la valigia tanto gelosamente custodita da Sonny ci siano solo moscerini (modello portafogli Zio Paperone). Sistemato il lupo cattivo resta da decidere cosa fare con il bottino. Hobo prenderà solo 100 $ per raggiungere New York e aggregarsi alla comunità nera per trovare una sistemazione decente. Il resto del malloppo servirà a Fango per comprare cavalli e fucili per la sua tribù. In questo modo guadagnerà il rispetto tanto cercato e potrà riunire la sua tribù a quella di Toro Seduto.
La storia (credo si sia capito visto il logorroico riassunto) mi è piaciuta molto. Messo nei tempi e nelle caratteristiche del mondo di Magico Vento ho anche notato tanta attualità. Sui giornali si leggono articoli su partite truccate, manager corrotti, giri di scommesse più o meno illegali e anche casi di doping. Lo stesso accade nell'atletica dove i suoi protagonisti sono trattati alla stregua di stelle del cinema e, se vogliono continuare a vivere nella notorietà, devono piegarsi alla legge del business. Dov'è finito la sportività e l'agonismo puro? Fare sport solo per il piacere di farlo o solo per sfruttare un talento naturale ora è diventato un lusso che pochi si possono permettere. I media vogliono spettacolo, e quest'ultimo non si ferma davanti a nulla. La legge di mercato è più forte.
Per quanto riguarda il disegno Ramella con il suo tratto è stato capace di dare uno spessore ai volti dei comprimari partendo dalla gente di "contorno" dei vari paesi fino ad arrivare al bestione di Mitchell e alla carogna di Sonny. Per quanto riguarda la copertina, come ho già detto, non centra molto con la storia o forse io non riesco a coglierne il significato intrinseco. Che abbiano dato un altro soggetto a Frisenda?
Alla prossima!!!!!

Ciop

 
 
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