Gli arretrati
 
 
Il segreto di Aiwass
Magico Vento n° 48

© Sergio Bonelli Editore S.p.A. Norma Snow torna sulle scene. Per l'occasione sarà messo in scena "Romeo e Giulietta". Il suo rientro è stato organizzato ad Omaha, la residenza "semi ufficiale" di Magico Vento e Poe. Le paranoie di Poe stavolta si svelano reali. La rappresentazione di Norma è una perfetta esca per Magico Vento. E lui ci casca in pieno. Norma è ancora sotto l'influenza della Volta Nera e per essere libera deve compiere un'ultima missione: fare da tramite tra Hogan e Magico Vento. Hogan ha bisogno dei poteri di Magico Vento per fronteggiare dei nemici antichi e potenti. Aiwass, il precedente Kadosh della Volta Nera, era convinto di poter usare a suo piacimento le forze dell'occulto. Non evocava mai un "mostro" senza avere una formula per distruggerlo. Pensava di controllare queste forze oscure e invece ne è rimasto inghiottito. Nel numero precedente abbiamo visto come Aiwass con il solo sguardo poteva spedire l'anima dei suoi nemici in un abisso senza fine. Dentro di sé Aiwass nascondeva un demone dormiente, era in simbiosi con un'entità molto antica e pericolosa. Aveva iniziato altri tre membri della Volta Nera e li aveva preparati con cura per renderli come lui. Hogan, d'altro canto, ha bisogno di Magico Vento per combatterli e per questo ha mandato Norma a "reclutarlo". La visone di suo "padre" mette MV in guardia contro nemici molto più pericolosi e più antichi dell'uomo bianco. Il popolo Sioux ha combattuto a lungo contro questi demoni per scacciarli dalla loro terra ma ora sono tornati. Poe continua a fiutare una trappola e non crede a tutto quello che MV gli racconta. Continua a credere ad un ennesimo complotto della Volta Nera e che la rappresentazione teatrale sia il luogo propizio per un attentato. Sarà più importante quello che succede in scena o fuori? Alla kermesse parteciperanno due figure illustri: Jay Cooke, della Northern Pacific e il Generale Crook, noto stratega. Tutti e due rappresentano un possibile bersaglio per la Volta Nera: il primo per gli investimenti sbagliati e la "cattiva " conduzione della Northern Pacific, il secondo come probabile ostacolo alla guerra e alle mire espansionistiche della setta. Nella "scacchiera" sono stati posti i pezzi: chi sarà il bersaglio della Volta Nera? Per chi è stata tesa la ragnatela? Chi è il vero obiettivo? Il Generale Crook è stato richiamato a Washington, mentre Jay Cooke ha ricevuto un telegramma urgente che lo ha indotto a lasciare un comizio in fretta e furia. Le sorprese non sono finite perché il Romeo della commedia non è altro che il nostro amico Dick Carr, mandato da Fulton per controllare le mosse di Norma. E' stato Dick, infatti, a consegnare un finto telegramma a Cooke per farlo andare via in fretta. Mentre Fulton, dal quartier generale, ha premuto sul Presidente Grant per richiamare a Washington il generale Crook. Durante la prima si svela l'arcano: la trappola non è stata tesa da Hogan come sospettato da Poe ma da i tre "esseri" preparati da Aiwass. Loro erano in combutta con Jay Cooke (anche lui membro della Volta Nera) che, per paura, ha preferito assecondarli ed ordire il piano per eliminare Magico Vento. I tre esseri volevano arrivare al nascondiglio di Hogan attraverso Norma. Dopodiché non avrebbero avuto interesse a lasciarla in vita. Magico Vento, con l'aiuto di suo "padre" (quello indiano) riesce a sconfiggere i tre demoni, ma anche questa volta Norma gli sfugge, andando via in carrozza verso Hogan.
La storia regge bene a colpi si scena e a continue ramificazioni. Manfredi non rinuncia (con nostro sommo piacere) alle tinte horror tornando sulla strada che abbiamo tanto apprezzato nei primi numeri. Piccatto, con il suo inconfondibile stile, e Cristiano Spadavecchia ci regalano un Magico Vento tenebroso e una Norma dolcissima magnificamente calata nella parte di Giulietta. La copertina lascia un po' a desiderare. Francamente Frisenda sa fare di meglio e lo dimostra nell'anticipazione della prossima.

Ciop

 
 
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