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Magico Vento n° 48
Norma Snow torna sulle scene. Per l'occasione sarà messo in scena
"Romeo e Giulietta". Il suo rientro è stato organizzato
ad Omaha, la residenza "semi ufficiale" di Magico Vento e Poe.
Le paranoie di Poe stavolta si svelano reali. La rappresentazione di Norma
è una perfetta esca per Magico Vento. E lui ci casca in pieno.
Norma è ancora sotto l'influenza della Volta Nera e per essere
libera deve compiere un'ultima missione: fare da tramite tra Hogan e Magico
Vento. Hogan ha bisogno dei poteri di Magico Vento per fronteggiare dei
nemici antichi e potenti. Aiwass, il precedente Kadosh della Volta Nera,
era convinto di poter usare a suo piacimento le forze dell'occulto. Non
evocava mai un "mostro" senza avere una formula per distruggerlo.
Pensava di controllare queste forze oscure e invece ne è rimasto
inghiottito. Nel numero precedente abbiamo visto come Aiwass con il solo
sguardo poteva spedire l'anima dei suoi nemici in un abisso senza fine.
Dentro di sé Aiwass nascondeva un demone dormiente, era in simbiosi
con un'entità molto antica e pericolosa. Aveva iniziato altri tre
membri della Volta Nera e li aveva preparati con cura per renderli come
lui. Hogan, d'altro canto, ha bisogno di Magico Vento per combatterli
e per questo ha mandato Norma a "reclutarlo". La visone di suo
"padre" mette MV in guardia contro nemici molto più pericolosi
e più antichi dell'uomo bianco. Il popolo Sioux ha combattuto a
lungo contro questi demoni per scacciarli dalla loro terra ma ora sono
tornati. Poe continua a fiutare una trappola e non crede a tutto quello
che MV gli racconta. Continua a credere ad un ennesimo complotto della
Volta Nera e che la rappresentazione teatrale sia il luogo propizio per
un attentato. Sarà più importante quello che succede in
scena o fuori? Alla kermesse parteciperanno due figure illustri: Jay Cooke,
della Northern Pacific e il Generale Crook, noto stratega. Tutti e due
rappresentano un possibile bersaglio per la Volta Nera: il primo per gli
investimenti sbagliati e la "cattiva " conduzione della Northern
Pacific, il secondo come probabile ostacolo alla guerra e alle mire espansionistiche
della setta. Nella "scacchiera" sono stati posti i pezzi: chi
sarà il bersaglio della Volta Nera? Per chi è stata tesa
la ragnatela? Chi è il vero obiettivo? Il Generale Crook è
stato richiamato a Washington, mentre Jay Cooke ha ricevuto un telegramma
urgente che lo ha indotto a lasciare un comizio in fretta e furia. Le
sorprese non sono finite perché il Romeo della commedia non è
altro che il nostro amico Dick Carr, mandato da Fulton per controllare
le mosse di Norma. E' stato Dick, infatti, a consegnare un finto telegramma
a Cooke per farlo andare via in fretta. Mentre Fulton, dal quartier generale,
ha premuto sul Presidente Grant per richiamare a Washington il generale
Crook. Durante la prima si svela l'arcano: la trappola non è stata
tesa da Hogan come sospettato da Poe ma da i tre "esseri" preparati
da Aiwass. Loro erano in combutta con Jay Cooke (anche lui membro della
Volta Nera) che, per paura, ha preferito assecondarli ed ordire il piano
per eliminare Magico Vento. I tre esseri volevano arrivare al nascondiglio
di Hogan attraverso Norma. Dopodiché non avrebbero avuto interesse
a lasciarla in vita. Magico Vento, con l'aiuto di suo "padre"
(quello indiano) riesce a sconfiggere i tre demoni, ma anche questa volta
Norma gli sfugge, andando via in carrozza verso Hogan.
La storia regge bene a colpi si scena e a continue ramificazioni. Manfredi non rinuncia (con nostro sommo piacere) alle tinte horror tornando sulla strada che abbiamo tanto apprezzato nei primi numeri. Piccatto, con il suo inconfondibile stile, e Cristiano Spadavecchia ci regalano un Magico Vento tenebroso e una Norma dolcissima magnificamente calata nella parte di Giulietta. La copertina lascia un po' a desiderare. Francamente Frisenda sa fare di meglio e lo dimostra nell'anticipazione della prossima. Ciop |
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