PieraNgeLo e la scherma antica

I fase: incompetenza inconscia - Non possiedo una tecnica e non lo so.
II fase: incompetenza conscia - Osservo qualcuno e mi accorgo che la capacità esiste e che io non la possiedo. Insegnamento
III fase: competenza conscia - mi alleno all'imitazione di un modello; ho difficoltà a sincronizzare i movimenti e devo prestare molta attenzione a ciò che sto facendo. Allenamento
IV fase: competenza inconscia - agisco senza più pensare, la capacità è diventata automatica. Duello

Manuali di scherma antica - scaricabili in formato PDF
Impostazione PNL:
Scherma medievale - spada a due mani
1600 - Salvator Fabris - Spada e pugnale
Sola spada - Guardia 1a, 2a, 3a, 4a.
Cappa e spada

Nel corso dell'allenamento è necessario addestrarsi con attenzione per acquisire gli automatismi V-e / C-e. In questa fase bisogna preparare il passaggio del C-e conscio dell'esercitazione al C-e inconscio del duello. Solo in questa fase si possono mandare ordini al proprio inconscio perchè immagazzini le nuove tecniche. Per potenziare la capacità di concentrazione visiva può essere invece utile l'esercizio di utilizzare esclusivamente il canale visivo mentre si osservano scene in movimento (ad esempio guardando fuori dalla finestra il passaggio); durata dell'esercizio tre minuti.
Per il potenziamento del muscolo deltoide lasciare un manubrio di 3 Kg presso la porta interna di casa che si utilizza più spesso ed ogni volta che si passa tenerlo sollevato con il braccio teso orizzontale, per circa 60 secondi.

Nel corso di un duello bisogna pertanto adottare la IV fase (competenza inconscia). Il combattimento è in essenza il misurarsi fra due Anime, il vincitore annienta l'Anima del perdente. Per la massima efficienza è imperativo utizzare un unico canale rappresentazionale ossia quello Visivo esterno (V-e). Va eliminato pertanto non solo il dialogo interno S-d, spesso fastidioso e controproducente, ma anche le visualizzazioni interiori V-i.
Non si tratta certo di un "guardare" passivo: anzi l'intensità e l'attivazione devono muoversi costantemente ai massimi livelli, nella lucidità che viene dalle scariche adrenergiche di chi avverte il pericolo di vita. Concentrarsi sulla vista significa cogliere ad ogni istante la guardia in cui tiene la mano l'avversario, le parti scoperte, l'espressione del suo viso e l'inizio di ogni suo movimento.
Ecco quando l'inconscio deve far scattare l'attacco: 1)il nemico ha la coscienza in un canale diverso dal visivo esterno. E' logico che l'utilizzazione conscia di altri canali rappresentazionali non fa che rallentare e distrarre la performance. Il ricorso ai due canali non essenziali Cinestesico e Sonoro espone l'avversario a stati di vulnerabilità (non vede un eventuale attacco) e può quindi essere sfruttato ai suoi danni: in pratica colpendolo allorchè gira gli occhi a desta (costruisce immagini/ha sensazioni fisiche) o gira gli occhi a sinistra (ricorda una immagine o dialoga internamente). Anche l'interruzione del canale visivo esterno dell'avversario (ammicca, un braccio gli toglie la visuale) è un momento di vulnerabilità come pure quando inizia a parlare. Da messaggi non verbali dell'avversario tipo le espressioni del viso si può talvolta capire se è in C (smorfie di dolore o di fatica) o se sta dialogando interiormente (muove la bocca). Non bisogna mai colpire una avversario in V-e; perciò, non avere mai fretta: chiunque dopo un po' si stanca di utilizzare il canale visivo, appena esce da V-e è il momento di sferrare l'attacco.
2)L'avversario sta cambiando posizione. Per esempio sta per cambiare guardia o sta per fare un passo. Oppure ha un momento di incertezza: inizia un dato movimento ma subito si pente e cambia direzione.
3)Il nemico ha delle zone corporee non adeguatamente protette dalla guardia. E' ovvio come qui scatti inconsciamente la stoccata per ferire.
4)L'avversario è in guardia corretta. Resta solo la possibilità delle finte e delle cavazioni affinchè l'avversario si scopra.



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