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L'ulivo millenario di Sini |
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Il programma di quel caldissimo giorno d’estate ci portava verso Gesturi, alla ricerca dei famosi [cavallini della Giara]. Spiegato il lenzuolone di cartina prima di partire e riportato approssimativamente l’itinerario sulla cartina nana da tenere in tasca, saliamo sulla moto.. sappiamo dove vogliamo arrivare, abbiamo un’idea della strada, prima o poi troveremo indicazioni. Bene, giovani e meno giovani aspiranti turisti in terra sarda, sappiate che sull’isola, specie nell’entroterra, le indicazioni è meglio NON seguirle, per la serie.. non datemi consigli, so sbagliare da sola! Se avessimo trovato la strada al primo colpo mi sarei persa una piccola scoperta. Ma girare la Sardegna con in mano una cartina non più grande di un fazzoletto spesso riserva delle meravigliose sorprese. E così, tra un “gira di qua” e un “gira di là” ci siamo ritrovati a Sini, punto di incontro tra le province di Nuoro, Oristano e Sassari. Si tratta di un paesino di poche centinaia di abitanti, conosciuto probabilmente solo da chi vi cade per sbaglio, in cerca di altre destinazioni. Lo attraversiamo senza interesse seguendo la strada principale, quando un cartello ci suggerisce di svoltare a destra. È un albero il nuovo oggetto delle nostre attenzioni. Proseguiamo per qualche centinaio di metri su una stradina che porta verso la campagna e sulla sinistra.. eccolo. Un grande Ulivo.. si dice abbia più di mille anni. Non ci sono divieti né recinti. Mi avvicino a quel tronco nodoso facendo attenzione a non inciampare nelle robuste radici che prepotentemente si fanno strada nel terreno. Vorrei potesse abbracciarmi.. vorrei farmi cullare dai suoi rami, diventare per un momento parte di quella meravigliosa espressione della natura. Mi accontento di arrampicarmi solo un poco, perché la mia presenza non arrechi danno, e sedermi in mezzo alle fronde proprio dove il tronco si divide nei suoi due rami principali. Poggio la schiena alla corteccia e chiudo gli occhi. È come se sentissi la linfa scorrere.. è come se potessi percepire la vita, e in quel quasi abbraccio con la natura mi sento serena, e protetta. Consigliarvi di raggiungere Sini solo per l’Ulivo mi sembra eccessivo.. probabilmente anche vicino a casa vostra ci saranno simili splendide testimonianze di un lontano passato. Però se doveste capitare da quelle parti, provate a sbagliare strada e tentate di raggiungerlo.. non credo ve ne pentirete.
Come arrivarci.. Anche se non è questa la strada che abbiamo percorso, penso sia meglio suggerirvi la via più semplice, giusto per trovare il paese sulla cartina.. poi fate voi! Quindi.. dalla SS 131 si esce ad Uras, proseguendo poi sulla SS 442 verso nord sino ad Albagiara. Da qui si imbocca la SP 35 e raggiunta Gonnosnò la SP 42 per Sini. Maryan
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