Zompapereta
e' una parolaccia che non ha un significato effettivo: e' offensiva e basta.
La si rivolge perlopiu' alle ignare mamme di chi e' oggetto dell'insulto.
Si potrebbe riferire la "pereta" per indicare la eccessiva facilita' di costume
(le donne di facili costumi vengono indicate cosi') e il "zompa" potrebbe
indicare un marcamento del "peretonaggio".
'Fessarie
'e cafe Sono le inutili e futili
0discussioni che si svolgono seduti ad un tavolino di un bar a prendere un
caffe'. Discussioni che da inutili possono diventare serie tanto da compromettere
amicizie o affari.
Liscebbůsso
= solenne bastonatura, o meglio rotta di ossa
'A sporta d''o tarallaro
e' quel cestino che il venditore ambulante di taralli, porta in testa, ed
è anche una persona che e' costretta a continui spostamenti inseguendo
il potenziale reticente cliente.
Povero Maronna-Povero Cristo
Il Povero Maronna e' quel personaggio il cui prossimo gli si e' accanito contro.
Il Povero Cristo e' invece avversato dalla sorte.
'A neve 'int' a' sacca
prima i generi alimentari venivano conservati nella neve che veniva trasportata
dalle montagne vicine, tramite carretti portati in tutta fretta,quindi una
persona che ha molta fretta sembra che abbia 'a neve 'int''a sacca.
Mantenere 'o carro
p''a scesa la fatica che si deve fare per mantenere un carro su di
una discesa, per evitare che questo scivoli via. Esprime in modo figurato
il concetto di diplomazia.
Pe vvintinov'e ttrenta
è una situazione risolta positivamente all'ultimo momento. E' evidente
il significato cabalistico-fallico del primo termine.
'A messa scaveza
e' paragonata alla cerca che le fanciulle facevano scalze per raccogliere
fondi da destinare alla celebrazione di una messa votiva. Quindi una persona
che fa 'A messa scaveza, al fine di ottenere i risultati prefissi, insiste
oltre ogni limite con chiunque gli capiti a tiro.
'A cca' 'a pezza e
'a cca' 'o sapone indica che non si fa credito. Il riferimento e' da
ricercare nel baratto che facevano i rigattieri. In cambio di pezze e stracci
davano sapone.
'E recchie 'e pulicano
vuol dire avere un ottimo udito, una capacita' di "sentere" anche il minimo
bisbiglio. Il riferimento e' all'udito del pellicano perche' questo volatile
riesce a sentire il pigolio dei suoi piccoli nel nido anche a grandissima
distanza.
'A mosca dinto 'o viscuvato
pranzi poveri di sostanza e quantita' per cui si paragonava ad una mosca che
nel suo volare si perde nell'immensita' di un luogo ampio quale quello di
un vescovato.
Figlio 'e 'ntrocchia
Furbizia, scaltrezza e "sape' fa'" sono qualita' tipiche del figlio 'e 'ntocchia.
Il riferimento piu' ovvio e' quello latino intra oculos (negli occhi) divenuto
'ntrocchia. Quindi questo personaggio e' capace di fare qualsiasi furbizia
senza farne accorgere al malcapitato, anzi gliela fa int'a ll'uocchie.
Culo 'e mal'assietto
persona cui risulta difficile stare un momento ferma in un posto per irrequietezza.
Cuopp'allesse
una donna dalle forme tanto sgraziate da paragonarla al cuoppo che si fa con
un foglio di giornale, e con cui si incartano le castagne allesse. Le castagne
bagnano il foglio facendolo deformare.
Na bona pella p''o lietto
è una donna "di facili costumi".
Si 'o carro nun sedogne,
nun cammina è la bustarella, il pizzo, la tangente, la corruzione.
Infatti basta ungere per ottenere a volte servizi che sarebbe nostro diritto
avere.
Lietto astritto cuccate
mmiezo Questo detto e' un invito ad adattarsi senza troppe pretese
nei casi di necessita', pur riconoscendo, nella forma, il consiglio a scegliere,
comunque, il posto piu' comodo. Infatti al centro del letto la posizione,
si sa, e' piu' comoda e sicura.
Vino a una recchia
Il vino buono, si sa, quando rivela il suo effetto fa si che la testa del
bevitore si chini da un solo lato. Questo movimento maschera una delle orecchie.
Nel caso contrario, cioe' quando il vino non e' buono, la testa si china in
avanti ed il vino viene definito a "ddoje recchie".
L'esercito 'e Francischiello
Vengono cosi definite un gruppo di persone che mancano di organizzazione e
potere decisionale andando allo sbando. Il riferimento e' con l'esercito borbonico
di Francesco II che, dopo la sconfitta di Gaeta.'
Cazzimma
e' il cercare di prevalicare a tutti i costi sugli altri danneggiandoli. Quindi
"tene 'a cazzimma" quella persona che alla malignita' aggiunge la cattiveria.
Chiavica
si intende il luogo lurido in cui convergono le acque piovane presenti nelle
strade. Luogo frequentato da ogni sorta di animale putrido 'A
zoccola (il topo da fogna, e si usa per offendere una donna).
Sfaccimma
e' una delle piu' brutte parolacce che si possa trovare nella lingua napoletana.
La parola letteralmente in italiano vuol dire "sperma", puo' indicare una
persona furba, in questo caso la persona si dice "figlio e sfaccimma" che
non e' offensivo. L'origine viene dall'italiano "sfacciato" che vuol dire
uomo intrapendente e frontato. State attenti a come usate questo vocabolo
poiche' qualcuno potrebbe offendersi, perche' e' vero che ci sono molti "figli
e sfaccimma" ma e' altrettanto vero che ci sono anche parecchi "uomini e sfaccimma"(uomini
di nessun valore). Si puo' anche dire "Ma che sfaccimma!!"ed indica un esortazione
del tipo "Ma che diamine!".......
Guallara e'
"l'ernia" L'origine e' tutta araba. Infatti deriva dalla trasformazione del
termine arabo "'adara" in wallara (che tradotto significa appunto ernia) quindi
la traformazione tutta napoletana in uallera. Altri termini sono collegati,
vi troviamo: guallaruso, guallecchia.
Alluccare Alzare
la voce, strillare, gridare, tutti termini che in napoletano vengono rappresentati
da questo termine. Vale anche come rimproverare. Quindi un bambino irrequieto
viene alluccato se combina pasticci. L'origine e' sicuramente latino medievale.
Infatti si indicava con alucus (quindi alucari e poi alluccare) l'allocco,
quell'uccello caratteristico per i suoi strilli ed allucchi.
Ammartenato
è una persona che si atteggia a guappo, da spavaldo con gli altri.
Deriva dal "Martino" che nel gergo malavitoso indica il coltello. Il perche'
si chiami cosi' il coltello, molto probabilmente lo si deve alla presenza
della spada che di S.Martino ha con se. Si puo' anche indicare, al femminile,
una donna, in genere del popolo, che vuole prevalere sulle altre vuoi per
bellezza vuoi per possibilita' economiche.
Ammuccarse
dare ascolto a verita' rivelatesi poi false. Ecco, in quel caso ci siamo ammuccati
una bugia prendendola per vera.. La derivazione etimologica non puo' essere
che mmoccca (in bocca), cioe' qualsiasi cosa ci dicano con la bocca, gli crediamo
ingenuamente.
Annuzza' sta
a significare il semi-soffocamento dovuto a cibi troppo secchi o andati di
traverso (succede anche quando si parla mentre si mangia). Si puo' anche indicare
un qualcosa che fallisce, che non viene realizzato, che, appunto, "s'annozza".
Deriva da "nuozzolo" con cui si indica il "nocciolo" della frutta che, se
ingerito incautamente, s'annozza 'ncanna!
Appicceca'
si intende attaccare, incollare e deriva dall'italiano appiccicare. Come molte
parole italiane, pero', basta cambiare la posizione dell'accento che la parola
assume un significato piu' specifico. Infatti si intende litigare, attaccare
briga.
Arravuglia'
avvolgere, incartare ma vuol anche indicare imbrogliare, raggirare, confondere.
Si indica anche, come verbo riflessivo, il chiudersi nelle lenzuola o in un
caldo cappotto. Per ultimo si indica anche la difficile situazione di chi
si trova "arravugliato" dai troppi debiti. .
Arrunza' I
significati di questo vocabolo indicano sia il compiere un lavoro in maniera
approssimativa e con scarsa professionalita', sia l'investire una persona.
Viene dal dialetto spagnolo di Maiorca arrosar che si traduce in rifinire
male.
Arteteca
irrequietezza, agitazione, movimenti continui, deriva dal tardo latino arthritica
che indica quella conosciutissima malattia che colpisce le ossa delle gambe.
Il riferimento alla irrequietezza e' tutto partenopeo. Per cui di un bambino
in continuo movimento si dice: sta criatura tene arteteca.
Caccavella
è quel contenitore, in genere costruito in creta, discendente del caccavo
(in rame) in cui il ragu' pensa e i fagioli pippiano. Si possono indicare
con questo termine anche orologi, automobili e quant'altro si voglia ironizzare
per la loro forma, a volte sproporzionata.
Con il termine caccavella, si indica anche quello strumento musicale composto
da un contenitore a forma di pentola ricoperta di pelle d'asino in cui e'
infilata un'asticella che, strofinata con le dita della mano, produce il caratteristico
suono del PUTIPU'.
Cacciuttiello
cane, di piccola taglia o di piccola eta', in napoletano viene sempre indicato
con cacciuttiello. Il termine viene fuori dalla fusione dei due sostantivi
italiani caccia e cucciolo.
Caiňla
e' la gabbietta in cui svolazzano gli uccellini ma l'antico termine indicava
soprattutto il posto della vedetta sull'albero maestro delle navi.
Canzo e' dare
il tempo, l'opportunita' e l'occasione di fare qualcosa. Dal greco Kŕmpto'
che si traduce io piego, il canzo deriva.
Cafone Il
contadino, lo zotico oppure (in senso offensivo) una persona scortese e maleducata,
si indica con questo termine.
Cantero
il vaso da notte, usato un tempo da tutti gli esseri umani. Indica anche,
un uomo di poca considerazione, di poco valore. L'origine puo' essere duplice,
infatti: latino: Cantharus greco: Kantharos.
Carusiello
e' quel contenitore di varie forme in cui si mettono le monetine ricevute,
per accumularne molte e comprarne giocattoli.
Chiachiello
mancanza di serieta' e con scarsissima intelligenza, personaggio insopportabile,
antipatico, imbecille. Sulle origini si sono fatte piu' ipotesi: 1) dal greco
Blakikos (indolente,codardo) 2) Qualqhier (tipo qualunque) 3) origine onomatopeica
da Clacc- come in Chiafeo (stupido,sciocco) derivato dall'incrocio di Clacc-
con Babbeo. A voi la scelta. Resta comunque il fatto che oggi, purtroppo,
i chiachielli ne sono parecchi.
Chiattillo
e' la classica piattola, il piattolone che si attacca addosso e produce fastidiosi
pruriti. Si indica, in ambito scolastico, il secchione che vuole assolutamente
partecipare alle lezioni anche nel caso in cui l'istituto scolastico vada
deserto. Deriva dal latino Plattillum dalla forma appiattita del corpo del
chiattillo.
Currea indica
la cintura, in genere di cuoio, che sostiene i pantaloni. La sua derivazione
etimologica si trova nel latino Corrigia con cui si indicava la stessa cosa.
Fareniello
persona smanciosa oltre ogni limite di decenza, intrigante senza ritegno,
cascamorto fuori misura, bellimbusto che crede, con il suo comportamento,
di apparire persona spiritosa, ma risultando poi estremamente antipatica.
E' interessante conoscere l'origine di questo vocabolo. Dovete sapere, ma
molti di voi gia' lo sanno, che durante le rappresentazioni teatrali c'era
il personaggio dell'amatore che doveva essere, per esigenze di copione, sempre
di aspetto giovanile. Il carattere ed il comportamento da DonGiovanni, lo
facevano ardente amatore ed instancabile conquistatore di cuori femminili.
Per l'attore che interpretava la parte, andava bene finche' era giovane ed
aitante. Quando queste qualita' venivano ad appiattirsi ed inesorabilmente
eliminarsi con il trascorrere degli anni, il povero ex-giovane attore doveva
in qualche modo evitare che il pubblico vedesse sul suo volto i segni del
tempo. Allora si spargeva sul volto quantita' enormi di farina (antesignano
del collagene) . Cosi "infarinato" l'attore poteva mascherare l'eta' e continuare
ad interpretare l'amatore. Da qui' l'origine di fareniello o farinello, cioe'
di persona che vuole apparire cio' che non e' affatto.
Nacchennella
e' colui che, per la sua stupidità, irrita oltre ogni limite, tanto
da desiderare di prenderlo a ceffoni ! L'origine e' francese, infatti deriva
da "n'a qu' un oeil" che significa "vedere con un occhio solo".
Guaglione
e' il ragazzo che sa come affrontare situazioni difficili e complicate nonostante
la sua giovane eta'. In genere gira per le strade in cerca di lavoro, oppure
come fissa occupazione presso bottegai (guaglione 'e puteca)
Jacuvčlla
il nome Giacomo e' anche indicativo di persona sempliciotta e sciocca. Quindi
trasformato in jacuvella diventa un ternine indicativo di intrighi, moine
chiassose
Lloco si indica
un luogo, un sito e tutti gli avverbi del tipo costa', in questo luogo con
le sue varianti 'o vi lloco (ecco qua'), 'a lloco (da questa parte), 'o ij
lloco (eccolo). La derivazione etimologica e' semplice: dal latino illo, loco
che ha lo stesso significato.
Pernacchio
e pernacchia «Il primo č lo sberleffo forte o debole, lungo o corto, ma sempre
solerte e costruttivo , insomma maschio; la seconda č uno sberleffo molle
e pigro, tumido e sdraiato, come un’odalisca sui tappeti, insomma č femmina»
Loffa S si
tratta di una parola di origine onomatopeica cioe' fa parte di quei vocaboli
il cui suono imita esattamente, o quasi, la cosa che rappresenta. Come saprete
con loffa si indica il peto non rumoroso ma puzzolente. Si puo' altresě indicare
una donna volgare in termine dispregiativo.
Lota si indica
la melma, il fango. Si usa spesso anche per indicare una persona il cui comportamento
e' discutibile a tal punto da considerarlo una "lota", cioe' un qualcosa di
schifoso, di melmoso come lo sono gli antipatici e gli insopportabili. L'origine
e' latina. Infatti con "lutum" si indicava la stessa cosa. Il plurale di "lota"
e' la "lotamma" o "lutamma", direttamente dal latino "luta" a sua volta plurale
di "lutum".
Lumčra La lumčra
indica sia la miccia che la donna volgare. Infatti per accendere un lume bisogna
dar fuoco alla miccia. E basta una piccola fiammella per accenderla.
Mantesino e'
quel tipico grembiule che le massaie indossano per evitare di sporcarsi i
vestiti da eventuali schizzi mentre cucinano.
Mappina
si intende un cencio qualsiasi, uno strofinaccio, un pezzo di stoffa con cui
le casalinghe levano via la polvere dai mobili. Altro significato assume se
viene rivolto ad una donna: un'offesa indicandola come persona poco seria
e volgare.
Muccaturo E'
il termine con cui si indica il fazzoletto. L'origine e' sicuramente latina.
Infatti tra i verbi latini semisconosciuti compare il "muccare" che indica,
appunto, soffiarsi il naso.
Můmmara anfora
in terracotta in cui veniva mantenuta l'acqua in ambienti freschi. In particolar
modo sono famose le Můmmare che le bancarelle, addobbate con limoni, vendevano
colme di acqua ferrata delle sorgenti del Monte Echia (ll'acqua e' mummare).
'Ngoppa
si indica "su" o "sopra". Bene, e' proprio con "coppa" che si indicava "sopra"
nell'italiano antico.
'Nnaccaro
Deriva dal caratteristico suono delle nacchere spagnole. Si puo' anche indicare
una persona che compie un'azione dispettosa e poco seria.
'Ntalliato
si indica uno stato di smarrimento momentaneo, un imbambolarsi tipico della
persona distratta che, nonostante gli si rivolga la parola, sembra essere
da un'altra parte.
'Nzallanuto
E' la persona che sembra confusa, intontita, stordita, associato per lo piu'
a persona anziana (viecchio 'nzallanuto).
'Nzevato qualcosa
di unto, di scivoloso. La sostituzione della "e" con "i" porta al "sivo" che
ha lo stesso significato di 'nzevato.
'NZINO significa
"in seno" oppure "nel grembo" Quando si dice "purta' 'nzino" significa "portare
in seno" e si puo' anche usare per indicare "portare in braccio". Quindi si
puo' dire: "Purta' nu criature 'nzino = prendere un bambino in braccio". Deriva
dal latino "in sinus" che vuol dire, appunto, in seno.
'Nziria e'
il capriccio, il piagniucolio, la bizza fatta dal bambino. Il vocabolo molto
sicuramente deriva dall'unione di "in" ed "ira". Quindi e' "andare in ira"
= 'nziria'. Ci sono molti modi di dire la stessa cosa. Fra questi vi segnalo:
zirria, zirra, zirruso, zirre, 'nzeriuso. 'Nzisto Si indica con
'Nzisto una
persona spavalda, prepotente. Anche i bambini particolarmente vivaci si dicono
che sono 'Nzisti. Deriva dal latino insistere, ed in particolare dal suo presente
insistens.
'Nzuvarato
indica qualcosa di allappante, di gustoso da morsicare. Deriva dal suvaro,
il sughero che, teoricamente, addentandolo produce una sensazione piacevole.
Pacchiano
si indica una persona che ha cattivo gusto nel comportarsi o nel vestirsi.
Pŕppece
e' quel fastidioso insetto che pian piano rode e fora i cereali e che si trovava
spesso anche in casa. Deriva dal latino pappŕre che si traduce in divorare
Pazzariello
La persona giocosa, briosa, gioviale, ma il termine e' molto piu' conosciuto
per indicare quel tipico banditore che, accompagnato dalla musica, girava
per le strade di Napoli facendo propaganda a negozi di recente apertura o
di nuovi prodotti. Era in effetti quello che oggi si chiama pubblicitario.
Deriva da Pazzia' che indica, come dicevo, giocare, scherzare il quale deriva
dal greco paizo' traducibile in giocare ma anche pazzo o impazzire.
Pertuso e'
il piccolo buco, il pertugio. Tutto cio' che e' stretto e piccolo si indica
con pertuso: vicolo, luogo stretto, piccolo foro.
Pignata
e' la pentola in cui si cuociono i cibi. Deriva dal latino pignata da cui
deriva anche il pignatiello che e' la piccola pentola.
Pireto e'
quel soffio di aria non proprio odorosa che proviene dall'ano.
Pizza squisita
pietanza Napoletana. Sulle origini del termine si sono fatte molte ipotesi.
Quella che si ritiene piu' accettabile e' la provenienza dal latino APICIA
(piatto preparato dal famoso cuoco Apicio nell'antica Roma)
Rattuso
Uomo lascivo,libidinoso, che approfitta dei luoghi affollati per palpare le
donne altrui.
Ricchione
I marinai spagnoli indossavano grandi orecchini, talmente pesanti da allungare
il lobo dell'orecchio. A cio' aggiungete i lunghi periodi di navigazione senza
donne che favorivano rapporti omosessuali ed percio li chiamavano ricchioni.
Sajttčra
o saittella e' quell'apertura che si trova ai bordi dei marciapiedi in cui
affluisce l'acqua piovana sgombrata dalle strade e che porta alla condotta
fognaria. E' anche il rifugio preferito dai ratti o zňccole.
Sbariare e'
una forma di vaneggiamento, di instancabile attivita', di delirio. Deriva
dall'italiano svariare che indica, appunto, non stare mai fermi su di un proposito
variando sempre ed in continuazione.
Scarda e'
la tipica scheggia, la scaglia, la squama. In genere si usa in senso dispregiativo
(scarda 'e cesso). Deriva dal tedesco Skarda traducibile come "spaccatura".
Scetarse
Lo svegliare, il destarsi oppure in forma riflessiva riprendere l'attivita',
riprendere vigore, diventare astuto.
Seccia indica
colui che porta sfortuna. I nefasti eventi possono accadere o per la sua quantomai
inopportuna presenza (Me puorte seccia), oppure per le sue tragiche previsioni
(Nun fa' 'a seccia). Il legame con la seppia e' intuitivo: spruzzare il nero
del malaugurio..
Sciammeria
si indica una lunga giacca con coda, una gentiluomo, oppure l'atto sessuale.
Deriva dallo spagnolo "chamberga" poiche' durante il Risorgimento a Benevento
il partito della "giamberga" era quello degli aristocratici mentre quelli
della "giacchetta" erano i rivoluzionari. Quindi da allora per indicare coloro
che si atteggiano da signori si dice che indossano una "sciammeria". La connessine
con l'atto sessuale la si puo' trovare, appunto, nella baldanza e nel vanto
di una "sciammeria" che alcuni uomini si "fanno".
Sciasciňna
indica una donna grassa e simpatica, bisogna partire da sciascia' che vuol
dire tranquillita' e serenita'. Sciasciarse e' godersi una situazione particolarmente
gradevole.
Scugnizzo
il ragazzo di strada che si diverte con gli altri per i vicoli di Napoli.
Il termine deriva da uno dei classici giochi che si faceva tra monelli : o'
strummolo. (dal greco strombos che si traduce in trottola) Scopo principale
del gioco era quello di scugnare (da Scugna' che deriva dal latino ex-cuneare
traducibile in rompere con forza) lo strummolo dell'avversario.
Scumma' Si
indicano con scumma' due azioni: schiumare e colpire al naso tanto forte da
far sanguinare copiosamente.
Scurnuso
dal verbo scuorno vuol dire, come dice la parola stessa, avere vergogna o
scorno.
Solachianiello
Si occupava della riparazione delle scarpe. Insomma il ciabattino, il calzolaio.
E' una parola composta da sula' e chianiello
Strangulaprievete
indichiamo gli gnocchi. In origine gli gnocchi erano di pasta tanto dura da
strozzare gli ingordi preti !
Stuppolo
e' il tappo, o stoppaccio fattodi stoppa, ed anche una persona a noi non gradita
per le sue intemperanze.
Tavůto
= cassa da morto
Tofa
è una conchiglia di mare da cui si puo' ricavare un suono
soffiandoci dentro, oppure e' quel suono prolungato che indica l'entrata e
l'ingresso da stabilimenti (celebre la "tofa" del porto), oppure puo' essere
un'insulto all'indirizzo di madre o sorella altrui.
‘Ngarra’
= indovinare
Sfruculiŕ
= sgretolare e stuzzicare
Campŕ
= sopravvivere
Arrepecchia’
= gualcire, raggrinzire
‘Nzurarse =
sposarsi, prendere moglie
Mastrillo
= trappola per topi =
Scňppola =
scapaccione che toglie la coppola dal capo
Pelčja
= pretesto per dar luogo a una contesa
‘Ncigna’
= inaugurare
Sfizio =
gusto, voglia
Cianciůso
= vezzoso, grazioso
Sparŕgno
= risparmio
Zita e zitella =
sposa e sposa mancata