GP-TEATRO

LA STORIA ... DI UN EROE " PULCINELLA"

In un mondo di violenza e di falsità, in cui il popolo ed i nobili napoletani venivano tiranneggiati dai governanti stranieri, Pulcinella, massima espressione del teatro napoletano, fù l'unico che riusci ad utilizzare il palcoscenico per ribellarsi alle tante prepotenze, con il suo riso ironico, le sue canzoncine a doppio senso, metteva a nudo tutte le nefandezze dei governatori, che lo temettero più di tanti Nobili nemici. La dove non riesce la forza può "a NAPOLI" la paura del "ridicolo". Quei governanti che avevano distrutto la figura magica di MASANIELLO, facendolo uccidere dagli stessi suoi concittanini, nulla poterono contro questa maschera, un pò burlona, ladra, goffa, sgualcita nei panni, povera . . . povera, ma ricca di voglia di vincere e di VIVERE, che ben rappresentava la figura del napoletano comune. Oggi pochi riescono a ripensare chiaramente ai governanti del tempo, mentre tutti hanno bene in mente quell'immagine bianca che saltellando e canticchiando ci ricorda sempre il piacere di sentirci LIBERI.

TOTO' figlio del popolo e di Marchesi, e' per tutti il più Nobile NAPOLETANO.

Antonio De Curtis, in arte Totò, nacque a Napoli il 15 febbraio del 1898 da Anna Clemente, nel quartiere Sanità. Fu riconosciuto solo successivamente dal padre marchese Giuseppe De Curtis, poi alla morte di quest'ultimo fu anche adottato da Luigi Gagliardi, principe di Bisanzio. Totò cosi diventa: Focas Flavio Angelo Ducas Comneno De Curtis di Bisanzio Gagliardi Antonio Giuseppe di Luigi Napoli, Principe Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, Nobile Altezza Imperiale. L'infanzia di Totò non é quella delle più felici, povertà e stenti la caratterizzano, egli conosce il collegio dove porterà a termine gli studi elementari. Fin da piccolo rimane affascinato dalle marionette ed in particolare da Pulcinella, del quale finisce con diventare tutt'uno, anche senza quei vestiti e la particolare maschera, è stato sempre per tutti noi IL NAPOLETANO ! Totò ha girato ben novantasei films ed ha lasciato un ricordo indelebile nel tempo, tanto che ancora oggi, a distanza di 38 anni dalla sua morte, Il Principe del sorriso vive in tutti noi, anche nei momenti più tristi le sue movenze e le sue battute, semplici ma profonde, ci fanno ritornare la voglia di vivere.

 

Eduardo figlio di ... NAPOLI

Eduardo come Peppino e Titina, tutti figli illegittimi di Eduardo Scarpetta e della sarta di scena Luisa De Filippo, iniziò a calcare il palcoscenico a sette anni e fino ai venti recitò in tutti i generi del teatro , dalla commedia italiana con la compagnia di Luigi Carini. Creò la compagnia del Teatro Umoristico, che si caratterizzava per una particolare comicità, dovuta alle innate doti dei tre fratelli. Lo spirito napoletano che spruzza da tutte le sue movenze ed il linguaggio colorito che non scade mai nel volgare, esprime pienamente il pensiero della nostra città. Ferito dall'avversità, ma mai domo. La sua vitalità, che si contrappone all'immagine spesso riportata dai nordici dell'ozioso fannullone per niente produttivo, ne fa sempre più un espressione di grande cultura multietnica, semplice, vitale ed intensa, del popolo napoletano.

GP Vi ricorda che il TEATRO è quel luogo dove: l'acqua non bagna, il fuoco non brucia, le spade non feriscono, i governanti regnano per poco e la gente anche se muore molte volte, resta viva !

Il TEATRO ci insegna a . . . VIVERE ! ! !