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CaroPier - STUDI GAY
 
Sito per lo studio e la divulgazione dello scrittore Pier Vittorio Tondelli
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Altri articoli della sezione:
1 - Il sofferto cammino della critica verso la redenzione (Luca Prono)
2 - Un altro Pier: la riscrittura dell'omosessualità in Tondelli(Luca Prono)
3 - Caro Pier...(Budapest dieci anni dopo)(Mariarosaria Sciglitano)
4 - Togliere le parentesi al virus: Camere Separate, Aids e identità gay (Luca Prono)
5 - Intervista a Francesco Gnerre (Luca Prono)

Foto di Pier Vittorio Tondelli
Un'immagine di Tondelli dal mensile di cultura omosessuale Babilonia

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1) Il sofferto cammino della critica..
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TOGLIERE LE PARENTESI AL VIRUS:
CAMERE SEPARATE, AIDS E IDENTITÀ GAY.

Whatever is unnamed, undepicted in images,
whatever is omitted from biography,
censored in collections of letters,
whatever is misnamed as something else, made difficult-to-come-by, whatever
is buried in the memory by the collapse of
meaning under an inadequate or lying
language - this will become, not merely
unspoken, but unspeakable.

- Adrienne Rich, "It Is the Lesbian in Us …."



Una delle prime voci nel volume enciclopedico The Gay and Lesbian Literary Heritage (1995), ci offre una dettagliata ricognizione della rappresentazione dell'AIDS in letteratura. Joseph Cady, l'autore della voce, individua il costante pericolo che la malattia venga confinata nella sfera degli argomenti innominabili. L'AIDS rischia sempre di essere omessa come dato biografico, di essere passata sotto silenzio e sostituita dalle numerose infe
zioni e malattie opportunistiche causate dal virus, che, in qualche modo, sono ritenute molto più rispettabili del virus stesso. Morire di polmonite è molto più accettabile che morire di AIDS. Quando questo processo di sostituzione e definizione eufemistica diventa sistematico, l'AIDS rischia di diventare non soltanto un argomento passato sotto silenzio, ma anche, e con conseguenze più gravi, un qualcosa di cui non si può e non si deve parlare. Se è vero che ormai di AIDS si parla, è altrettanto vero che numerosi settori della nostra società rimangono comunque indifferenti al virus e tentano di ignorarlo come un fenomeno di cui possono non curarsi. Abolito ufficialmente dal gergo scientifico, il concetto di "categorie a rischio" rimane ben vivo nell'immaginario sociale. Come esempio in microcosmo di questa tensione tra silenzio e parola, Cady cita quanto è successo nella giornata mondiale dell'AIDS del 1993. Se le poste americane lanciarono per l'occasione un francobollo commemorativo con il red ribbon (riuscite ad immaginarvi il nostro Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Gasparri fare altrettanto nel 2002?), l'allora presidente Clinton nel suo discorso citò preoccupato un saggio apparso sul New York Times Magazine dell'attivista Jeffrey Schmalz dal titolo rivelatorio "Whatever Happened to AIDS" ("Che fine ha fatto l'AIDS?").

La ricostruzione della biografia umana ed intellettuale di Tondelli è percorsa dalla stessa tensione fra silenzio e parola riguardo all' AIDS, ad iniziare dallo stesso atteggiamento dello scrittore e della sua famiglia che scelsero con forza il silenzio. Nella cronologia che precede le opere di Tondelli in formato "classico" pubblicate da Bompiani si sottolinea questa scelta. Paradossalmente, la malattia viene negata e messa tra parentesi proprio contemporaneamente alla sua irruzione improvvisa nella narrazione della vita di Tondelli: "Dopo un viaggio in Tunisia, alla fine dell'estate viene ricoverato all'ospedale di Reggio Emilia. Sceglie il silenzio rispetto alla malattia (AIDS)." È arrivato il momento di togliere l'AIDS dalle parentesi e di ritrovarla come motore dell'ultima opera narrativa di Tondelli: Camere Separate. Se lo scrittore sceglie il silenzio nel 1991, tale silenzio sulla malattia era già stato sciolto nel 1989 con l'ultimo romanzo. Ben pochi critici italiani hanno analizzato le caratteristiche narrative che inseriscono Camere Separate nel genere della letteratura sull'AIDS. Eppure, nella già citata voce "AIDS Literature" del volume The Gay and Lesbian Literary Heritage (1995), Joseph Cady definisce Camere Separate come un "romanzo di lutto" che ricostruisce la ricerca interiore di Leo per tornare a vivere e a riaprirsi all'esperienza dopo la morte per AIDS di Thomas. Significativamente, questo giudizio è stato pubblicato nel 1995 e precede quindi gli influenti contributi italiani su Tondelli degli ultimi anni che però non ne fanno menzione. Nessun critico italiano si è preso il disturbo di capire come mai, agli occhi di un critico straniero, la morte di Thomas appaia causata dall'AIDS che nel romanzo non è mai nominata. Alle motivazioni dietro questo errore apparente, invece, Derek Duncan ha dedicato un interessante saggio che speriamo di poter pubblicare sul nostro sito in autunno.

Data questa mancanza di materiale italiano sull'argomento, siamo molto contenti di poter mettere on-line sul nostro sito la tesi di laurea di Pierantonio Toto "Identità e Scrittura nella Narrativa Gay dell'Era dell'AIDS: Ready To Catch Him Should He Fall di Neil Bartlett e Camere Separate di Pier Vittorio Tondelli", sostenuta all'Università degli Studi di Bari. Nella sua tesi, Toto analizza due romanzi che, pur non nominando mai esplicitamente la malattia, sono decisamente il frutto di una coscienza post-crisis e il prodotto di "due artisti immersi nel flusso delle dinamiche omosessuali di più recente formazioni", dinamiche che la critica italiana di Tondelli ha felicemente ignorato. Toto è interessato all'evidente impatto della malattia sull'identità gay nella società moderna, identità che dice di non aver certo dovuto cercare fra le righe nel romanzo di Tondelli: "Ad una prima lettura ho pensato che avrei dovuto leggere fra le righe forse, avrei dovuto interpretare liberamente il testo per trovarci riferimenti o indicazioni di natura gay. Invece era tutto scritto nero su bianco, non fra le righe ma nelle righe stesse, intrise di sensualità, di ruvido stridore sessuale; la parola gay, l'identità sofferta e tarpata dello scrittore/protagonista mi si offriva senza forzature, senza compromessi, lì, affannata e dura". Toto presenta Camere Separate e Tondelli in un'ottica diversa da quelle adottate da altri critici italiani, "sotto l'ottica di partenza imprescindibile, ovvero il suo essere gay, a modo suo, nonostante l'Italia".

Nel suo polemico intervento "Lesbian and Gay Studies in the Age of AIDS", Simon Watney denuncia la scarsa attenzione degli studi gay e lesbici verso l'AIDS: l'urgenza della malattia e il conseguente bisogno di attivismo sono stati negati da una tendenza che ha trattato il virus in termini astratti e teorici. Secondo Watney, che forse liquida un po' troppo velocemente come snob e sterile la Queer Theory di Judith Butler e di Eve Sedgwick, è profondamente significativo che la maggior parte di gay e lesbiche che si occupano di AIDS lo facciano al di fuori del campo degli studi gay e lesbici o, addirittura, al di fuori dell'Università. La tesi di Pierantonio Toto è un accorato appello per l'unione di critica e militanza, per una lettura critica delle opera letterarie che non trascuri il contesto storico-sociale in cui vengono prodotte. Siamo felici di poterla pubblicare e ringraziamo l'autore per la sua disponibilità.


Bibliografia.

Cady, Joseph. "AIDS Literature." The Gay and Lesbian Literary Heritage. Ed. Claude J. Summers. New Yok: Holt, 1995. 16-20.

Watney, Simon. "Lesbian and Gay Studies in the Age of AIDS." Lesbian and Gay Studies - A Critical Introduction. Ed. Andy Medhurst e Sally R. Munt. London: Cassell. 368-384.

 
Copertina de L'Eroe Negato, omosessualità nel Novecento italiano, Baldini e Castoldi, 2000
Copertina del libro di Francesco Gnerre L'Eroe Negato, edito da Baldini e Castoldi nel 2000 link


La copertina del libro di Michael Warner The Trouble with Normal
La copertina del libro di Michael Warner The Trouble with Normal non tradotto in Italia link
 
La scrittrice Ingeborg Bachmann
La scrittrice Ingeborg Bachmann


Foto di Pier Vittorio Tondelli
Una foto preparatoria per il Tondo di Brancolini

Un ritratto di Roland Barthes, citato nel testo
Un ritratto di Roland Barthes

Un fregio del Palazzo dei Principi a Correggio
La chiesa di San Quirino a Correggio
San Quirino, Correggio.
Locandina dell'allestimento teatrale di Altri Libertini
Locandina dell'allestimento teatrale di Altri Libertini
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