Wyatt
"Capitan America" (Peter Fonda) e Billy (Dennis Hopper) dopo
aver venduto una cospicua partita di droga si mettono in viaggio
in sella alle loro motociclette (chopper) per New Orleans e fanno
molti incontri sulla strada durante questo viaggio, tra cui George
Hanson un avvocato ubriacone, stravagante e anticonformista egregiamente
interpretato dall'outsider Jack Nicholson che si unirà a
loro portandoli ad incontrare una amara sorte e a porre fine al
sogno. E' un film manifesto di una generazione di giovani ribelli
che esprimono il loro disagio nei confronti della società americana
minando quel perbenismo caratteristico della fine degli anni 60
attraverso una cultura alternativa di hippies fatta di proteste,
pacifismo, uso di droghe e musica. Easy Rider è uno dei "road
movies" forse più conosciuti e segnò sicuramente una svolta
nel cinema Hollywoodiano che fino a quel momento era rappresentato
dai numerosi film western ma anche da colossal del tipo di "Via
col vento". Forse, la visione attuale risulta un po' "fuori tempo"
ma a parte un finale abbastanza deludente e sconvolgente è comunque
un "cult-movie" unico e imperdibile. Degna di nota
è la colonna sonora che include brani di Jimi Hendrix,
Byrds, Bob Dylan, Steppenwolf (The pusher, Born to be wild), The
Band. Una eccezionale fotografia e una originale tecnica di
montaggio lo rendono un film che verrà sicuramente ricordato nel
tempo. La libertà e il sogno come tante cose hanno un prezzo e a
pagarne le spese il più delle volte è la vita. Del resto tutti "Parlano,
parlano di libertà ma spesso appena incontrano una persona veramente
libera ne hanno paura" Da vedere più volte per capirne il significato
attraverso la conoscenza di miti e aspirazioni di una generazione
che voleva volare libera nel vento.
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