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La confraternita I personaggi P.R.B.
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I personaggi

Parlare della confraternita formatasi dai tre principali personaggi a volte eè un po difficile perchè in realtà in seguito ce ne aggiungono molti in piu altrettanto importanti per il movimento. Se si tira un po questo filo - si arriva alla matassa. Nominando Rossetti non possiamo scordarci di William Morris e di Burne-Jones. Salta fuori anche il nome di Liuis Carroll. E anche importante ricordare di Ford Madox Brown, accostato al movimento sin dal principio,Artur Hughes, artista modellato soprattutto su Millais("Amore d'Aprile",1858), William Dyce, artista scozzeze antesignano dapprima e poi seguace dei preraffaelliti("Il primo saggio di colore di Tiziano", 1856-57, Henry Wallis, le cui opere per un periodo mostrano una evidente influenza preraffaellita("La morte di Chatterton", 1858), Henry Alexander Bowler("Il dubbio:potranno vivere queste spoglie?", 1855), William Lindsay Windus("Troppo tardi", 1857-58). Si possono aggiungere ancora tanti nomi, ma se ci concentriamo all'inizio vero e proprio e al periodo dello sviluppo del movimento- c'è solo la triade dei giovani ribelli.

Questo periodo è dominato dapprima da uno stile definito anche, per contorno rigido e la tripica severità goticheggiante, "hard edge". la sua ambizione è di esprimersi con semplicità, andando al cuore delle cose, eliminando l'ingombro di un percorso storico sentito ormai come lettera morta.

Di qui prende le mosse William Holman Hunt, che rappresenta l'aspetto serio, moraleggiante del preraffaellismo: artista ambizioso, arrogante, ostinato, talvolta sgradevole, più dotato di tenacia che di aumentica vocazione, vittima di un eccessiva fiducia negli scopi etici dell'arte. Anche se risulterà poi sorprendente nell'applicare il suo eccesso di tensione al paesaggio.

Qui si affaccia, e in modo subito incisivo, la singolare sensitività del "misterioso e non inglese Rossetti", come lo definiva Millais, dilaniato da una duplice vocazione di poeta e di pittore: una grande ricchezza, ma anche una continua perdita di identità.

Qui muove i primi passi il giovane e dotato Millais, talento emergente dei primi anni della Confraternita, per un attimo in grado di fondere il medioevalismo romantico di Rossetti e lo spirito di osservazione di Holman Hunt, ma rapidamente destinato a una parabola discendente quando abbraccerà in soggetti sentimentali e ritratti di società, un gusto inequivocabilmente vittoriano.