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Come si e formata

Ispirazioni e metodi

La Storia

Come si è formata

Tre allievi della Royal Academy - nel settembre 1848 uniscono ideale e talento, fondando la Confraternita dei Preraffaelliti.

Sono giovanissimi.

Il piu grande e William Holman Hunt, 21 anni, Dante Gabriele Rossetti, figlio di un esule mazziniano ha 20 anni e John Everett Millais, appena 19. I giovani artisti, non sono soli; intorno a loro si riuniscono altri pittori, scultori e futuri letterati, dando vita ad un movimento complesso e ricco di nuovi fermenti. Sono attenti ai problemi sociali, interessati ai progressi scientifici, attratti dalle nuove tecniche, ma allarmati e premonitori davanti all'avanzata inarrestabile dell'industrializzazione.

Insieme frequentano il piccolo club The Cylographic Society, punto d'incontro e di scambi d'idee sui propri lavori, oppure si ritrovano nel piccolo studio di Hunt. L'influsso di Rossetti che e anche poeta - ispiratore e fondatore della rivista The Germ, che rappresenta il polo letterario del movimento, da alla Confraternita quasi un carattere segreto, iniziatico.

Nel mondo preraffaellita scorre un particolare flusso poetico; da Keats, Shelley, Browning, Tennyson, all'eco del richiamo dei geni: Dante, Shakespeare e Geoffrey Chaucer, il grande poeta medioevale inglese.

Il nome della Confraternita si ispira al periodo artistico che precede Raffaello, quello dei primitivi, prima che lo sciocco peccato d'orgoglio come sosteneva Ruskin intervenisse, facendo dell'arte un'attivita intellettuale e infedele.

Un altro artista, più grande d'eta, Ford Madox Brown, pur non partecipando formalmente, li affianca, alimentando la Confraternita con quegli ideali cristiani primitivi che avevano sostenuto l'arte dei pittori nazareni tedeschi. I giovani artisti, guidati da due linee ideali, sono i nuovi cultori del Medioevo - richiamo ispiratore soprattutto per Rossetti mentre, alla Natura, si riconosce un forte carattere di messaggio divino - cui Hunt sara tenacemente fedele - decifrabile attraverso una laboriosa e accurata tecnica pittorica liberata dallo spessore fangoso dell'arte tardobarocca e riportata ad una stesura cromatica di colori puri.

C'e in loro un'osservazione acuta delle cose naturali. E' attraverso la minuziosa riproduzione che ne cercano la comunione, il cuore delle cose, capace di rivelare la loro misteriosa spiritualita; una stupefacente fedelta botanica, ci guida al simbolismo dei fiori, dipinti in modo da incantare lo sguardo.

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Ispirazioni e metodi

I Preraffaelliti scelsero il Medioevo come l'epoca in cui la creazione artistica era affidata all'artigiano, elemento omogeneo alla classe popolare. Essi si battezzarono preraffaelliti, a voler sottolineare la loro fedelta a cio che consideravano una perfezione scomparsa con il Rinascimento. Nel termine brotherhood e gia tutto o quasi; l'antiindividualismo, l'anticapitalismo e antimperialismo, la fonte evangelica e in parte biblica, il rispondere per il proprio fratello, lo spirito cavalleresco in quanto appartenenza ad un'élite che da piu doveri che diritti, non piu Caino, il fondatore delle citta, l'uomo di Darwin, la sopravvivenza del piu adatto, ma Abele, uomo pio e appagato del suo rapporto con la natura. Contro l'uomo del Rinascimento, l'uomo di Machiavelli protagonista negativo ma idoleggiato dalla cultura inglese fin dagli elisabettiani. Il loro culto di Dante e rivolto ben piu all'uomo fraterno e innamorato della Vita Nova che non al giudice risentito e implacabile della Divina Commedia. (Ivi. p. 79.)

Il loro credo e riassunto nella parola sincerita che si esplica in quattro punti fondamentali:

  1. To have genuine ideas to express;
  2. To study Nature attentively, so as to know how to express them;
  3. To symphatise whit what is direct and serious and heartfelt in previous art, to the exclusion of what is conventional and self-parading and learned by rote;
  4. Most indispensable of all, to produce thoroughly good pictures and statues.

Per quanto riguarda il primo punto, essi proponevano idee nuove ed originali.

In secondo luogo, lo studio attento della natura, per poterla poi esprimere attraverso l'uso del pennello e della tela. Considerare favorevolmente tutto cio che era serio, diretto e sentito con il cuore nell'arte a loro precedente ed escludere tutto cio che era convenzionale ed imparato a memoria; ma piu importante di tutto: produrre buoni quadri e statue. Lo slogan Truth to Nature era stato adottato da molti dei movimenti d'avanguardia, ma nel loro caso significava semplicemente dare espressione pittorica allo studio attento e accurato della natura attraverso la resa di ogni dettaglio. La verita di Natura, come concepita di Preraffaelliti, era di fatto un tipo limitato di verita. Era esatto e preciso dettaglio. Bramavano di dipingere ogni foglia con accuratezza botanica, ogni ruga e irregolarita di forma con fedelta microscopica. (Gaunt. op. cit., p.12.) Lo studio cosi accurato della natura era dovuto al fatto che si riconosceva ad essa una sua intrinseca poeticita e il carattere di messaggio divino; il mezzo per decifrarlo era una tecnica pittorica umile, onesta che fosse vicina a quella degli antichi maestri. L'imitazione particolaristica delle cose naturali avviene per vivere con esse in un'intima comunione, che permettera di scoprire il loro segreto, la loro spiritualita.

Un altro procedimento, sempre in linea con l'attenzione verso il microcosmo della natura fu quello di dipingere en plein air per molte ore al giorno, lasciando incompleto solo lo spazio destinato alle figure aggiunte poi a studio, facendo posare la modella o il modello.

La caratteristica peculiare della pittura preraffaellita e una brillantezza di colori che colpisce in modo notevole il nostro occhio. Per ottenere questo risultato nei loro quadri ad olio, essi applicarono, il metodo che i primitivi usavano per realizzare gli affreschi: dipingere in tempera sull'intonaco fresco.

Procedevano cosi: stendevano sulle loro tele uno strato di intonaco bianco e, prima che si asciugasse completamente, dipingevano leggermente con pennelli sottili e colore liquido. Il leggero strato di colore veniva incorporato con il fondo la cui superficie bianca traspariva, restituendo una brillantezza che e la marca precipua dei quadri preraffaelliti.

Per quanto concerne la scelta dei colori, essa fu determinata da una reazione contro le mezze tinte e gli sfondi scuri, tanto comuni nella pittura inglese del tempo. Essi adottarono i colori fondamentali, trascurando ogni graduazione e pastosita.

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La storia

La prima fase e rigorosa - del movimento Preraffaellita che si oppone all'arte accademica e, quasi asceticamente, cerca di riacquistare il senso etico dell'operare, e detta hard edge.

Vedremo come, piu in la, a distanza di qualche anno, le tendenze caratteriali, le situazioni affettive complicate e dolorose - il clima sociale, promuoveranno nuove amicizie e alleanze artistiche per Rossetti consolideranno gli ideali etici ed il rigore in Hunt e, infine, volgeranno l'attenzione e il grande talento pittorico di Millais divenuto membro della Royal Academy verso le richieste dell'aristocrazia e della nuova ricca borghesia.

Questi cambiamenti all'interno del gruppo, dopo il 1860, daranno l'avvio alla seconda stagione dei Preraffaelliti, chiamata soft edge. Allo stile tipico soprattutto di Hunt si affianchera un linguaggio piu morbido, un'attenzione verso il culto dell'antico, della mitologia e della decorazione.

Un passo decisivo nei cambiamenti artistici-sociali lo attuera William Morris, artista poliedrico e uomo con una viva coscienza sociale: era fermamente contrario all'industrializzazione selvaggia.

Muovendo dal pensiero di Ruskin, ma sostenuto dalle nuove idee attinte dagli scritti di Marx, fonda, nel 1861, una societa - la Morris, Marshal, Faulkner & Co. per recuperare l'opera dell'artigiano.

Partendo dalla natura, dal pezzo di legno, e possibile con il lavoro qualificante dell'uomo giungere a manifestarne la spiritualita attraverso l'oggetto realizzato.

Il compito dell'artista e fare ed insegnare a fare cose che siano naturali e spirituali, utili e belle; non era necessario che, umilmente, si facesse artigiano, ma che l'artigiano diventasse artista recuperando il valore estetico (etico-conoscitivo, secondo un'acuta analisi di Argan) al lavoro dequalificato dell'industria.

L'attivita della Confraternita, negli anni dal 1848 al 1853, procede a fasi alterne di fortune critiche.

La prima esposizione cui partecipano - con un dipinto ciascuno, nel 1849 - e favorevolmente accolta; pero non andra cosi l'anno successivo, quando le loro opere saranno aspramente criticate.

Rossetti presentera "Ecce ancilla Domini": un dipinto audace nella sua originalita, immerso in uno sconcertante e misterioso biancore!

Millais, con Cristo nella casa dei genitori suscitera persino le ire di Dickens che lo definira repellente per la sua dimessa semplicita, considerandolo un vero oltraggio alla sacralita della scena, tanto che la regina Vittoria vorra vedere il dipinto per rendersene conto personalmente.

Non andra meglio a Hunt; presentando "Una famiglia inglese che difende un missionario dalle persecuzioni dei Druidi" sara ferocemente attaccato dalla critica, sospettando infondatamente un'adesione implicita alla Chiesa di Roma.

Mentre Rossetti, amareggiato, decide di non esporre piu in pubblico, alla Confraternita giungono nuove adesioni e gli artisti - pur nella diversita stilistica, sono uniti da una radice comune molto forte che si esprime in modo incisivo e ricco di fascino.

Due anni dopo, nel 1851, evitando le tematiche religiose, espongono alla Royal Academy opere ispirate a soggetti letterari. Sara allora che John Ruskin, ormai critico autorevole, scrivera due lettere al Times, il 13 e il 30 maggio, sostenendo le ragioni dei giovani artisti. Nello stesso anno, pubblichera un ampio saggio, in cui confrontava l'opera della Confraternita con quella di Turner, inquadrandola di fatto nel contesto della pittura moderna europea.

L'intervento risolutivo di Ruskin, determinera un radicale mutamento di fortuna nei confronti dei Preraffaelliti, dando avvio al loro riconoscimento.

Edward Burne-Jones e William Morris furono destinati ad essere gli strumenti del Preraffaellismo rinato. Era un secondo inizio del Preraffaellismo, da non confondere con il primo; tuttavia non poteva essere considerato come qualcosa di completamente diverso dal Preraffaellismo originale per il fatto che fosse un nuovo inizio.(Gaunt, op. cit. p. 92)

I due giovani si incontrarono ad Oxford nel 1852. Entrambi condividevano una vocazione religiosa che, dopo poco tempo, cambiarono in quella artistica. William Morris, erede di John Ruskin, si distinse per un suo piu spiccato impegno sociale. Credeva ciecamente in un rinnovamento politico-sociale e intese applicare le teorie del socialismo utopistico, che gia si erano diffuse in Inghilterra.

Dopo aver letto Marx, intravedeva nella bottega medievale, una volta ricostituita, il mezzo per superare l'alienazione del lavoro capitalistico. Si opponeva alla cosiddetta produzione in serie e difendeva, invece, la capacita di creativita del singolo individuo e il lavoro di gruppo.

Nel 1861, Morris fonda la Morris, Marshall, Faulkner & Co., una società dove si producevano quadri, tappezzerie, arazzi, sculture, vetrate e dove la personalita di Burne-Jones emerge prepotentemente. Egli fu il progettista di una grande quantita di vetrate alla cui realizzazione parteciparono anche Rossetti, Madox Brown, Webb, Hughes. Lo stile della nuova ditta era caratterizzata da eleganti arabeschi e da motivi d'ispirazione medievale.

Anche il movimento delle Arts and Crafts sorse ad opera di Morris e dei suoi discepoli, nel 1888. Il loro obiettivo era quello di ridare valore d'arte all'artigianato come reazione al cattivo gusto che dominava la produzione industriale. Opponendosi allo scadimento del livello qualitativo ed estetico degli oggetti di uso comune e rifiutando l'uso della macchina, miravano alla produzione manuale di questi oggetti. Il limite della concezione artistica di Morris, per un ritorno ad un Medioevo utopistico, sta nel fatto che egli non si avvide che il costo dei suoi prodotti risultava molto elevato e che, solo pochi eletti avrebbero potuto godere di quelle meraviglie.

Burne-Jones, invece, portera all'estrema e logica conclusione il discorso sulla confraternita originaria, analizzando, spesso, la figura femminile che, ci restituisce attraverso una resa progressiva di raffinatezza ed eleganza di linee, motivi questi ultimi che sono alla base del movimento simbolista e dell'Art Nouveau.