E’ da venticinque anni che vivo la
spiritualità del Movimento Apostolico, la realtà ecclesiale che più di
tutto ha segnato la mia esperienza cristiana: l’ho vista nascere e sono
stata singolarmente partecipe, per grazia del Signore, della realtà dei
suoi inizi. Oggi, in qualità di Presidente, so bene che non è mai a
titolo del tutto personale che mi rivolgo ad una comunità in segno di
saluto e di augurio. Mi si potrebbe chiedere, però, che cosa abbia
comportato e che cosa veramente significhi per me essere Movimento
Apostolico. E’ proprio di questo che vorrei ora scrivere.Vivere nella
Chiesa come Movimento Apostolico ha sempre significato ai miei occhi
costruire la propria identità nell’apertura e nell’accoglienza verso
tutte le realtà genuinamente cristiane. Non è per caso che l’impegno
del Movimento sia quello di vivere l’avventura stupenda della comunione
su ogni fronte: dalla fatica di costruire un rapporto quotidiano di
fiducia e rispetto allo sforzo di alimentare insieme la pastorale dell’amore
evangelico. Nell’autentica vita della Chiesa, nulla dev’essere
considerato estraneo, perché tutto può esserci di stimolo per un
rinnovato slancio missionario: il contatto vivificante con la Parola di
Dio che, conformemente al suo carisma, il Movimento si impegna ad
ascoltare mediante la catechesi e la liturgia e ad annunziare mediante il
ricordo vivo e la testimonianza della vita; la costanza nella vita
sacramentale, nella preghiera e nell’edificazione della correzione
fraterna e della direzione spirituale; il servizio continuo, gomito a
gomito con le altre associazioni ecclesiali , alla comunità dei credenti,
in obbedienza per la fede ai ministri di Dio e nell’attenzione verso i
più bisognosi.In tanti anni di lavoro nella vigna del Signore, ho
conosciuto tante persone: adulti, famiglie, moltissimi giovani, ognuno con
un passato ed un futuro da intrecciare con i disegni del Regno. Nel
Movimento parecchi di loro hanno trovato il coraggio per lavorare con
entusiasmo e semplicità nelle parrocchie, per essere sale e luce della
terra ovunque il ricordo del vangelo sia stato soffocato dall’aridità
del nostro mondo in agonia. Ho visto in tutti una luce nuova, una gioia
che nessun piacere effimero ha mai saputo comunicare. A loro, a tutti loro
ho consacrato il mio servizio di Presidente; con loro mi impegno ancora
oggi a servire la Chiesa; per loro benedico il Signore, che non manca di
accompagnarci ed indicarci la via.Nel formulare gli auguri per un nuovo
anno pieno di speranza e di pace, non posso che estendere la mia gioia a
questa comunità parrocchiale, nella quale opero ormai da molti anni: una
gioia che è mia e del Movimento tutto, e che nasce dalla contemplazione
del Signore nato per noi. A tutti, oltre che ai simpatizzanti e agli
aderenti del Movimento, giunga il mio invito a partecipare agli incontri
di spiritualità, che si terranno ogni secondo e quarto martedì del
mese: un’occasione in più per crescere insieme, meditando sulle
meraviglie di Dio e preparandoci a servirlo sempre meglio nel ricordo
gioioso della sua Parola.
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