Dal paese di Cassiglio
(602 m), in Valle Brembana, prendere la strada verso il lago
artificiale dove si incontra un cartello indicatore del Sentiero delle
Orobie Occidentali; imboccare quindi il sentiero n. 101 e con ripida
salita si giunge al Passo di Baciamorti a quota 1540 m (ore 2.45),
lungo la salita s'incontrano numerosi piccoli pianori sui quali fino a
pochi anni fa, con una tecnica particolare detta "Poìat", veniva
accatastata la legna e con un delicato procedimento a lenta
combustione veniva prodotto il carbone. Questa attività era
strettamente collegata alla presenza, lungo le rive dei torrenti, di
numerose fucine per la produzione di chiodi e semplici attrezzi in
ferro. Si
continua salendo attraverso pascoli, si costeggia il monte Aralalta e
si giunge alla baita di Cabretondo a quota 1869 m e alla Bocchetta di
Regadur, dove si incrocia il sentiero che sale dal
rif. A. Gherardi ai
Piani dell’Alben; si continua a mezza costa e si giunge al rifugio
rif. Cazzaniga-Merlini (1889 m - ore 2.15), dove si può interrompere
la tappa e pernottare.
Tenere sempre il sentiero n. 101 e dirigersi verso le pareti dello
Zuccone dei Campelli; superato un canale ripido tra lo Zucco Barbesino
e la Corna Grande si giunge alla Bocchetta dei Megoffi (m 2020); si
scende lungo il versante destro del vallone dei Megoffi ed in breve si
arriva al rif. Lecco (1779 m - ore 2) posto alla base del Vallone dei
Camosci e con stupenda vista sulle pareti dello Zuccone Campelli e
dello Zucco Barbesino.
Classica escursione dal rifugio è la salita allo Zuccone dei Campelli
e allo Zucco di Pesciola; inoltre, ma solo per gli alpinisti, le
stesse pareti riservano diverse vie classiche di arrampicata. |