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Come
molti sanno il declino della new economy ha coinciso con un crollo della
mia personalità senza precedenti. Per tale ragione, oltre a scorrere con
preoccupazione l'andamento disastroso dei vari indici Mib a Tokyo, Milano
e New York, cerco di darmi una sistemata, oltre a sforzarmi di reagire
col mio famoso giornalismo d'assalto.
Spesso mi sento solo, ma grazie al cielo non lo sono: ho un paio di amiche
che sono state colpite dalla mia recente cronaca
sanremese intorno a Vittoria Belvedere e il suo lapsus di mutande
in esordio di una delle serate.
Si
tratta di Giulia e di sua cugina Elisa, la quale quest'oggi si è presentata
a sorpresa in redazione con un documento apposta per me, un ritaglio sottratto
abilmente dal parrucchiere, e che supporta in maniera quasi schiacciante
il mio piccolo scoop dell'altro giorno. Riassumendo, la Belvedere si era
presentata con un vestito rosso sotto il quale chiaramente, nella concitazione,
aveva trascurato di indossare gli slip. La cosa non sfugge al vecchio
Za', che guardava di sottecchi la soirée sanremese in attesa di Barry
Lyndon su Rete4, ma non sfugge manco a qualche cardinale che deve aver
telefonato direttamente all'Ariston, rammentando che Raiuno è del Vaticano
e insomma la fica, in prime time, non va sbandierata. Dall'Ariston
passano il collegamento al dopofestival o a una di queste altre minchiate,
e quando la scena torna in teatro la Belvedere è inquadrata con una pianta
in grembo. Tanto per non dare nell'occhio, e non far pensare a una sorta
di excusatio non petita, a tutte le 1.300 vallette dell'Ariston
era stata data una pianta da incollarsi. Poteri del luccicante mondo dei
media.
La pianta è inquadrata qui sotto in grembo a miss Arcuri. L'aveva
anche sua cugina Vittoria, parola di Za'. Ma il ritaglio di "Gente" che
Elisa mi ha affettuosamente procurato dice anche di più. Siccome la Belvedere
non poteva farsi tutta la serata con la pianta in collo, ma ugualmente
per contratto doveva sfoggiare il top Armani, be', le hanno dato una sorta
di scialletto (una stola assente nella
foto, non molto chiara ma comunque a sua volta indiziaria, pubblicata
da me che l'avevo grabbata chissà da dove, ma ben visibile nel ritaglio
di Elisa). Io stavo vedendo
Barry Lyndon con mia madre, dunque non avevo registrato il fatto che l'avessero
coperta in altro modo che non con la pianta. Il bello è che nonostante
lo scialle si continua a vedere qualcosa! "...Un'ombra", come la definisce
Elisa Zoli...
È istruttivo occuparsi dei media: prima di tutto in qualche modo l'importante
discorso su quello che è vero e quello che non è vero si
fregia di un'altra connotazione, favorevole al mondo dei vivi (da quella
parte dello schermo dove siete voi, cari lettori), e fa segnare un punto
contro lo stanco e malfidato universo dell'immagine (da questa parte,
insomma, ma soprattutto verso Sanremo
o Miss Italia).
Non ci sarebbe bisogno di questa conferma, poi, per ribadire quello che,
nella crisi del Nasdaq, è per me un argomento di conforto. Tutti i lettori
insomma avranno capito che le cugine Elisa e Giulia sono supersexy, molto
più di quelle due cugine che, poverette, qualcuno ha convinto a smutandarsi
pro audience nel clamore della soirée sanremese.
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