Sud Africa, l'incredibile filmato dell'attacco di due squali bianchi ad un surfista
EAST LONDON (Sud Africa) - 18-7-2000
Il 18 luglio del 2000 Sean Smith un turista canadese stava effettuando delle riprese video ai surfisti a Nahoon Reef sulla costa est del Sud Africa, nelle vicinanze di East London, quando l'imprevedibile è stato registrato dalla sua videocamera: l'attacco di squalo ad un surfista, Shannon Ainslie di 15 anni. Al momento Sean neanche si rende conto di ciò che ha ripreso e solo più tardi, quando sente delle persone chiamare un'ambulanza, capisce che è successo qualcosa di grave: circa un ora dopo il fatto quando rivede il filmato con un amico, si accorge di quanto è accaduto. Ad una più attenta osservazione del video si nota la presenza di un secondo squalo proveniente dalla direzione opposta rispetto a quello che addenta la tavola, ovvero da mare aperto. Il documento probabilmente è l'unico esistente del genere e quindi è stato subito esaminato da Willie Maritz, responsabile dell'acquario di East London; la straordinarietà del filmato è doppia dal momento che dimostra che l'attacco è stato portato da una coppia di squali bianchi (Carcharodon carcharias), comportamento di caccia precedentemente sconosciuto a biologi e studiosi.
Shannon è in acqua con una decina di surfisti e sta surfando un'onda destra quando improvvisamente viene attaccato da un grosso squalo bianco proveniente da riva, che fa sbalzare il ragazzo verso l'alto perdendo il contatto con la tavola che viene addentata dallo squalo e trascinata sott'acqua. Cadendo in acqua il ragazzo si trova faccia a faccia con lo squalo ma per fortuna non viene attaccato ferocemente dal pesce: riporterà un'unica ferita alla mano destra, alla quale è stato riattaccato metà dito. Shannon racconterà nei giorni seguenti che guardandosi negli occhi con lo squalo, "gli sembrava di essere in un sogno". Sulla tavola di Shannon sono rimasti evidenti segni del morso ed alcuni denti dello squalo che hanno permesso di valutarne la lunghezza intorno ai 4 metri.
1. La freccia rossa indica la testa dello squalo proveniente dalla riva che attacca Shannon sull'onda addentando la sua tavola; il secondo squalo, indicato dalla freccia gialla, arriva invece dal mare aperto e converge repentinamente verso il punto dell'attacco. Il surfista viene sbalzato in aria (si può notare la posizione del corpo orizzontale sull'acqua e una gamba verso il cielo) e forse sarà proprio questa la sua salvezza. | |
2. Nel secondo frame si può notare come la tavola sia stata portata interamente sott'acqua; anche il secondo squalo ormai è a ridosso della tavola. Mettendo in relazione lo spessore del corpo dei due squali con quello del surfista, si può constatare che si tratta di due esemplari di grosse dimensioni. Shannon ormai è completamente a testa in giù e con entrambe le gambe in aria. Nella parte bassa delle prime due sequenze si vede uno "spettatore" a distanza ravvicinata. | |
3. Il corpo di Shannon piroetta violentemente in aria "volando" al di là dell'onda. Praticamente il ragazzo si trova per alcuni istanti con la testa fra le fauci terribili di due superpredatori degli oceani che per fortuna in questa occasione non terranno fede alla loro fama. | |
4. Ormai Shannon è sparito cadendo in acqua dietro l'onda: lo squalo che ha iniziato l'attacco ancora ha stretta tra le mascelle la tavola del ragazzo, e inclinato sul proprio lato sinistro, rompe il labbro dell'onda mostrando un'impressionante pinna pettorale destra. Confrontando quest'ultima con la lughezza delle gambe di Shannon nel fotogramma precedente ci si rende conto delle ragguardevoli dimensioni della pinna. |
Al ragazzo è stato riattaccato il dito e curate le ferite, ed è stato dimesso dopo pochi giorni dall'East London Private Hospital. E' incredibile rilevare come un così violento attacco, portato da due predatori di alcuni quintali ciascuno, abbia potuto avere un esito tutto sommato "molto lieto" per il giovane surfista. "In realtà" afferma Maritz "è evidente che lo squalo ha attaccato la tavola in quanto confusa con un'otaria, e solo casualmente la mano destra di Shannon gli è finita in bocca".
La redazione di squali.org concorda pienamente con questa spiegazione: è palese che il pesce ritrovandosi la pinna della tavola piantata nel palato (si evince dalla foto della tavola con i segni del morso) e resina tra i denti abbia realizzato "l'equivoco" abbandonando così l'attacco; il surfista è stato comunque molto fortunato ad essere stato ignorato anche dal secondo predatore.
Attacchi di squalo bianco tra giugno ed agosto sono possibili lungo le coste del Sud Africa, in quanto la presenza di tali pesci si intensifica sotto costa quando i banchi di sardine migrati verso le acque di KwaZulu-Natal si fanno carenti; malgrado ciò la comunità dei surfisti è stata sorpresa da due particolari dell'attacco: che è stato portato ad un surfista in azione e che lo squalo proveniva da riva.
Sul primo punto si può dire che in effetti non siamo a conoscenza di altri casi di questo tipo: di solito gli attacchi vengono portati a surfisti in attesa delle onde o che stanno remando, ma se analizziamo la spiegazione del secondo punto ci si rende conto che la dinamica dell'attacco è tipica. Infatti non è inusuale che gli squali bianchi caccino le otarie o i leoni marini tra le onde, come si può anche osservare nell'illustrazione scientifica di Ellis. Anche il presidente dell'Associazione Surf Professionale afferma: "Ho sempre pensato che la sicurezza che si prova mentre si è sull'onda è un'illusione perché ho visto personalmente squali 'cavalcare' onde". Sicuramente l'azione del surfista è stata confusa con quella di un'otaria che nuota tra le onde.
La spiaggia è rimasta chiusa alcuni giorni, ma appena tolto il divieto è stata immediatamente ripopolata dai surfisti locali.
"In un giorno come tanti altri prendi la tua tavola e vai in spiaggia; ci sono delle onde perfette e la tua prossima sessione di surfing potrebbe essere memorabile" nel caso di Shannon Ainslie crediamo proprio che lo sia stata !
Per commenti, impressioni su questo articolo puoi contattarci. info@squali.org
Home
Page
Indice notizie dal mondo