Categoria |
: | Cattura |
Data |
: | 05/02/2001 |
Luogo | : | Gallipoli (LE) |
Specie | : | Cetorhinus maximus (Squalo elefante) |
GALLIPOLI (Lecce) Uno squalo lungo nove metri è rimasto impigliato nelle maglie della rete di un motopeschereccio a un miglio al largo di Porto Gaio di Gallipoli. Gli uomini dell’equipaggio erano impegnati come di consueto in una battuta di pesca quando, verso le 8 di ieri, lo squalo, grande pressappoco quanto il peschereccio, è finito nelle reti. Condotto a riva, l’animale è stato visitato da Giorgio Cataldini, della sezione di Gallipoli del centro cetacei di Milano. Se le sue condizioni di salute risulteranno buone sarà rimesso in libertà in acque profonde. Per il Mediterraneo è un record, secondo quanto riferisce Alberto Luca Recchi, esperto di squali. Lo squalo elefante è più facile incrociarlo in California e Inghilterra. ». |
Valutazione sull'identificazione della specie di Squali.org.
L'identificazione della specie l'abbiamo accertata per mezzo di un esaudiente servizio televisivo (network nazionali), anche se non si scorge il muso dello squalo; ma il colore del dorso e la forma della pinna caudale, nonchè le dimensioni permettono un'identificazione certa.
Poco condivisibile è l'eccezionalità dell'evento; io stesso ho assistito alla cattura casuale di un esemplare di circa 7 metri nello Stretto di Messina (Scilla) nel 1990; altri esemplari sono stati avvistati e catturati in Sardegna, Puglia, arcipelago Toscano , golfo di Liguria e canale di Sicilia.
E' una specie decisamente pelagica, costantemente alla ricerca di plancton, anche in branchi di decine di individui.Passa molto tempo riposando in superficie talora col ventre all'insù (da qui il nome anglosassone Basking Shark).
Si nutre esclusivamente di piccoli organismi del plancton(meduse, larve di crostacei, copepodi e uova di pesci) nuotando a bocca aperta e le fessure branchiali ben spalancate. Le appendici branchiali agiscono da filtri; queste appendici in alcuni esemplari cadono nel periodo autunnale; l'animale inizia allora una sorta di letargo che lo terrà ad una certa profondità per tutto l'inverno fino a febbraio-marzo quando le nuove fessure branchiali saranno completamente sviluppate.
Si è calcolato che, nuotando alla velocità di circa 2 nodi l'ora un individuo medio possa filtrare circa 2000 tonnellate di acqua.
Per maggiori dettagli sulla specie vi rimandiamo alla scheda di classificazione.
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