"Ah…bene.Allora sono salva." "Sì,e sei al sicuro" mi rispose Squall. "Ti hanno trovata ferita in mezzo all'isola. Zell era già tornato con l'altra matricola,ma ti avevano persa di vista.Ci siamo messi a cercarti.Per fortuna che ti abbiamo trovata. Credo che l'Archeosaurus che ti ha ferita se ne sia andato,ma è piuttosto strano.Di solito,uccide completamente le sue vittime.Ma l'importante è che tu stia bene." "Certo che tiri su di morale,tu!" "Ti ha portata qui il capo del comitato del Centro Addestramento.Vorrebbe parlarti.Se te la senti…sarebbe un gesto carino,visto il piacere che ci ha fatto. Oh,Melyssa,ho pensato che non ti avrei più rivista!E io non potrei vivere senza la mia sorellina rompiscatole!" Cercai di fare un sorriso,perché ridere mi faceva male. "Va bene…vorrei parlare anch'io a questo tipo.Ma da sola." I due se ne andarono,e sentii che dal citofono Squall scambiò qualche parola di invito. Io mi sdraiai di nuovo,perché ero veramente stanchissima. "Si può?Ciao!" "Vieni qui vicino,così non mi tocca alzarmi." Si avvicinò a me.Come seppi in seguito,il suo nome era Quentin.Era abbastanza alto,circa un po' più di me,e aveva diciannove anni,i capelli pettinati come Squall,ma neri,e degli occhi che a volte sembravano verdi,a volte azzurro scuro. Era muscoloso, e infatti usava il Gunblade,noto per la sua pesantezza,ma, come mi disse,non aveva ancora preso il Lion Heart. "Spero di girare il Mondo per prendere gli oggetti per costruirlo,e diventare anche più forte di Squall! Mi hanno detto che tu sei la sorella di Rinoa.Dovevi vedere com'era preoccupata per te!Piangeva come una disperata.Non l'avevo mai vista così. Eppure,è tanto forte!" "Sì,lo so,ma siccome siamo specializzati in perdite familiari,forse aveva un po' paura." "Ho capito.Ma cosa intendevi per perdite familiari?" Voltai lo sguardo verso lo specchio a destra,e poi alla finestra.Era aperta,e le tende leggere com'erano,si lasciavano trasportare dalla brezza marina.Sentivo il profumo del sale.La pianta che la dottoressa Kadowaki aveva alla finestra,ogni tanto si bagnava con qualche schizzo d'acqua,e le gocce scendevano dalle foglie.Mi facevano pensare ad un pianto. "Prima…" disse Quentin. Mi rigirai con la testa verso di lui. "Sì?" "Prima tu…piangevi,quando ti ho riportata qui.Mi dispiaceva,volevo svegliarti,ma tu non aprivi gli occhi. Ecco…che sognavi?" Sorrisi.Guardavo il soffitto. "Non lo so…era un sogno strano.Io volevo uscirne,ma sentivo che…che dovevo andare fino in fondo,che c'era qualcuno che mi tratteneva lì,in quella dimensione. E che era qualcuno di stramaledettamente importante,e che da tanto tempo voleva sentirmi.Ma io…non volevo ascoltare." Dissi le ultime parole sussurrandole,quasi come se non volessi capirle io stessa.Poi continuai. "Io mi sentivo strana,avevo molta paura.Non capivo con chi avevo a che fare,e io odio le cose poco chiare,perciò…non ho ascoltato molto bene il mio sogno." "Mia nonna diceva…diceva che i sogni sono indispensabili,per l'uomo.Che sono la proiezione di ciò che sta per accadere,o che qualcuno ci vuole parlare,ma non può farlo altrimenti.Io le ho sempre creduto,perciò Melyssa,cerca di ripensare al tuo sogno,e di capirlo.Ora scusa,ma mi aspettano. Verrò a trovarti anche tra qualche giorno, o magari prima.Dipende dai miei impegni. Comunque,per la cerimonia di premiazione dei SeeD, hanno deciso di aspettarti.Quando potrai partecipare,si farà.Ora vado. Ciao!" "Ciao!" Però…era un ragazzo molto simpatico,e gentile. "Chissà i miei compagni di corso come saranno arrabbiati con me per il ritardi della cerimonia!Vabbè…" Il sonno mi prese,ma questa volta i sogni angosciosi li lasciai fuori dalla testa.

Non pensate che sia finita qui!Il racconto,ovviamente,continua...fra una settimana!Nel frattempo,avrete tutto il tempo di scrivere e commentare!Grazie per aver letto fino in fondo!

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