LA TERZA PUNTATA - L'OCCASIONE!


Che bel concerto...
"E questo è l'ultimo." Il preside Cid aveva appena finito di leggere l'elenco degli studenti nell'aula D quella mattina. Tutti,nel sentire il nostro nome,ci eravamo alzati e avevamo detto "presente!" Non avevo fatto amicizia con nessuno,per ora.Questo mi dispiaceva moltissimo,ma non potevo farci niente. Il preside stava uscendo per lasciarci alla nostra prima lezione in classe,quando la porta si aprì e una ragazza entrò.Si fermò appena in tempo senza sbattere contro Cid. "Mi scusi!Mi scusi!Non volevo!Mi scusi!" "Selphie!Sei sempre la solita!"la rimproverò lui. Però le rivolse uno sguardo affettuoso. Il professore disse alla ragazza di sedersi, e per pura combinazione si mise davanti a me.Mi sembrava molto carina,piena di vita,e capivo finalmente perché piaceva tanto ad Irvine. Chiacchierò tutto il tempo con un ragazzo vicino a lei.Ma perché,se era già un SeeD,era lì?Che ci faceva?Dopo due ore di lezione sui Guardian Forces ce ne andammo. Io le corsi vicino e le chiesi se per caso aveva visto Rinoa. "Sì,prima,e sto proprio andando da lei!Ti va di venire con me?Tu devi essere sua sorella. C'è una certa somiglianza!" Poi si mise a parlare del più e del meno molto velocemente.Venni a sapere poi che era dovuta venire a lezione perché era stata messa in punizione per il fatto avvenuto a danno della camera di Quistis.Poi non l'ascoltai più e pensai ad altro.Volevo vedere Irvine,ma nella hall proprio non c'era.Mi rassegnai e seguii Selphie fino alla mensa.Lì c'erano Rinoa e Squall. Mia sorella tentava di parlargli, in tono amichevole,di quello che le era successo quella mattina ,ma lui non l'ascoltava.Girava la cannuccia nel bicchiere ancora pieno e appoggiava la testa sopra il braccio.Sembrava proprio concentrato, e assente. Rinoa ci lanciò uno sguardo che implorava aiuto, e ci avvicinammo. Selphie prese una sedia e si mise vicino a Squall.Aveva lo schienale in mezzo alle gambe,e per cercare di farlo ridere provò a cadere,ma lui rimase impassibile.Allora gli chiese che aveva. "Oggi devo fare visita a Laguna.Sapete tutti che è mio padre,ma noi due non ce lo siamo mai detto chiaramente. Così oggi credo che mi voglia dire che sono suo figlio." "Lo so." Disse Rinoa "Non deve essere un bel momento,perché queste cose non sono facili da dire.Ma devi farti coraggio e andare da lui,perché da anni aspettavi quest'occasione e non l' hai mai avuta." "No,io non ci andrò.Non mi interessa!Lui…mi ha abbandonato all'orfanotrofio,per cercare Ellione.Ma lei non era sua figlia!Era una semplice sconosciuta!E invece è andato per tutto il mondo a cercarla,mentre mi ha lasciato solo!" Selphie e Rinoa si guardarono dispiaciute,perché non sapevano che fare,ma io non lo capivo affatto. Iniziai a tamburellare le dita sul tavolo,e dissi: "Se l' ha seguita ci sarà un motivo,no?Sarà stata in pericolo,mentre tu eri appena nato,e ti lasciava in buone mani,all'orfanotrofio da Edea,che è sempre stata molto gentile con tutti. Ellione ha dei poteri speciali,ed era ricercata per questo. Ecco,Laguna ha fatto il suo dovere ed è andato a salvarla.Aveva bisogno di lui,o sarebbe stata usata per esperimenti molto pericolosi. Poi,credo che pensava di tornare a prenderti.Ma le cose sono andate diversamente,non ha più potuto. E ora vuole conoscerti.Perché non vai da lui?" "No.Non ne ho voglia.Non lo perdonerò mai." Allora,a queste parole,mi arrabbiai davvero. "Sai cosa sei?Un bambino viziato che è cresciuto sentendosi sempre al centro di tutto,e perdonato anche se si comportava male.Hai sempre fatto il leader,e ti assicuro che se Zell,o Irvine o gli altri bambini che erano all'orfanotrofio avessero la tua stessa possibilità di riabbracciare i loro genitori,sarebbero già partiti! Tu non lo capisci, Squall!"presi i miei libri e uscii dalla mensa molto velocemente. Ero sicura che tutti avrebbero dato chissà cosa per un'opportunità del genere,ma in pochi l'avrebbero avuta. Conoscere i propri genitori:una grande occasione! Molti dei genitori dei bambini che erano all'orfanotrofio erano morti nella guerra della strega,anzi quasi tutti. "Sono sicura che Irvine sarebbe diverso!" Io…avevo sempre ammirato Squall.In fin dei conti,lui aveva combattuto molti duelli,e aveva evitato la distruzione del Mondo.Aveva girato dappertutto, e sconfitto mostri che molti non si sognavano neppure di incontrare. Insomma,era un mito per tutti gli aspiranti SeeD. E mi dava fastidio pensare che in realtà avesse dei difetti come tutti, e che ogni tanto non aveva il coraggio che credevamo. E per una cosa così sciocca. Insomma,lo avevamo idealizzato,credevamo che fosse una specie di dio. All'improvviso,tutto quello che guardavo prese a tremolare, e i contorni delle cose sfumavano.Sentivo gli occhi bruciarmi. "Oh,no!Di nuovo!" mi dissi. Non capivo perché, ma ogni tanto mi veniva da piangere per cose stupide. Io,che volevo essere un SeeD forte e rispettato,piangevo per queste cose… "Non è una bella qualità…"pensai. Andai verso il giardino.Almeno lì ci sarebbe stata poca gente e avrei potuto asciugarmi il viso e auto-consolarmi un po'. Mi sedetti su una panchina.Tenevo la testa tra le mani,quando sentii una mano sul mio ginocchio. "Ci mancava pure il maniaco!" urlai. E tirai una sberla al tipo seduto vicino a me. "Pazzo,antipatico,donnaiolo,superficiale,sciupafemmine …me ne sono sentite dire tante…ma maniaco è nuova!Pazienza,la inserisco nel mio vocabolario.Cavolo Melyssa!Si vede che tu e Rinoa siete sorelle!Una i calci,l'altra gli schiaffi!Ottime giocatrici di pallavolo e calcio!" Irvine era seduto a terra,ma si stava rialzando,e mentre parlava,si puliva la giacca e le ginocchia dalla polvere. Io ero esterrefatta. Ero disperata,avevo gli occhi rossi e gonfi,ero stata sorpresa in un atteggiamento da debole e avevo dato una sberla al ragazzo che amavo.Peggio di così… Mi misi a ridere per il nervosismo,e allora anche Irvine. Non mi rimproverò,non mi disse niente,solo: "Mi piace quando sorridi!Assomigli a Selphie." Irvine,come avrete capito già da tanto tempo, adorava Selphie,ma non era mai riuscito a dichiararsi perché era molto timido,anche se non sembrava.Con le altre ragazze sembrava un leone,ma se era vicino a lei assomigliava ad una pecorella.Aveva paura che lei dicesse "no", di non piacerle, e perciò quando la vedeva scherzava e rideva,magari faceva qualche allusione,ma niente di più. E lei non capiva… Io fui felice di quel complimento,ma però…gli piaceva il mio sorriso,perché gli ricordava quello di Selphie,ma non perché era mio.Quindi mi rabbuiai. Allora lui mi prese sottobraccio e ce ne andammo a spasso per i giardini. "Che succede?"mi chiese dopo un po'. Io rimasi zitta per qualche minuto, e lui non mi chiese più nulla.Avevo una strana sensazione:lui era lì per me,con me,pronto ad ascoltarmi,ma anche a rispettare il mio silenzio,se avessi voluto mantenerlo.Allora gli raccontai della mensa e dei problemi di Squall,di come mi ero comportata,di cosa avevo detto,di quanto mi sentivo in colpa…Man mano che raccontavo,mi sentivo sempre meglio,leggera,come se mi fosse stato tolto un peso.Con Irvine era facilissimo parlare,ti sentivi ascoltata e sapevi che ti avrebbe dato un parere giusto. I miei problemi mi sembravano tanto stupidi,vicino a lui!Peccato che non potevo raccontargli il peggiore…la cotta che avevo preso… "Devi capire Squall ."disse "Lui…ha dovuto affrontare prove molto dure e, anche se noi lo accompagnavamo, la parte del capo,la peggiore,toccava a lui.Se la missione andava bene,allora era stato un buon capo.Se era andata male, e qualcuno non ce l'aveva fatta…lui non se lo sarebbe mai perdonato. Avrebbe pensato che la colpa era sua,che la squadra era stata fatta male…e cose del genere. Capisci,no? Sarebbe stato un peso enorme. E poi Squall non è un tipo che si confida molto.Tiene sempre tutto per sé,con il risultato che tutto diventa più pesante, e gli amici non lo capiscono,perciò non gli sono utili. Tu dì sempre quello che hai da dire,va bene?" mi mise le mani sulle spalle.Io alzai la testa e mi sentii pronta a confidargli il mio segreto…gli avrei detto che lo amavo.Lo guardai dritto negli occhi e mi alzai sulle punte.Gli misi le mani sulle braccia. "Irvine…"gli dissi piano. "Sì?"disse lui. "Io…devo dirti una cosa…"

Non pensate che sia finita qui!Il racconto,ovviamente,continua...fra una settimana!Nel frattempo,avrete tutto il tempo di scrivere e commentare!Grazie per aver letto fino in fondo!




Continua le nostre avventure!Vuoi continuare la lettura?Non te ne pentirai!


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