LA TREDICESIMA PUNTATA - MELYSSA VS KIROS AND WARD!


Una specie di ascensore ci portò davanti alla residenza presidenziale...

La Lagunarock atterrò in uno spiazzo e noi scendemmo. Una specie di ascensore ci portò davanti alla residenza presidenziale.Tutti entrarono. Io mi ero attardata perché avevo dimenticato il mio libro di magie:avevo intenzione di ripassare un po'e me l'ero portato dietro. Quando mi girai,i miei amici erano già passati. Corsi per cercarli,quando qualcuno mi afferrò per un braccio. Cercai di scappare,ma non potevo:mi teneva troppo stretto.Lanciai una specie di urlo. "Chi sei?" "Chi volevi che fosse?" Era Selphie.Lì per lì non avevo riconosciuto la voce. "Bene.E' ora che ti cambi,perché avrai una parte molto importante!" "Ok. Comunque,devi toglierti il vestito giallo, se vuoi ingannare Laguna.Con quello,si capisce subito che sei tu!" "Ma no,non preoccuparti.Non sarò io a travestirmi,ma tu!"

Squall era molto agitato. Troppo. "Lo sapevo!Non dovevo venirci qui! Già il fatto che Laguna mi faccia aspettare, vuol dire che non gli interesso poi molto,no?" "Sì Squall." "E poi,insomma!Qui seduti sui gradini ad aspettare come due cretini! Non ho ragione Rinoa?" "Sì Squall." "Ah,bene.Vedo che la pensi come me,per un volta! Sono veramente agitato. E tu?" "Sì,Squall." "Rinoa…che ora è…?" "Sì,Squall." " Ecco!Non mi ascolti neanche tu! Ma…guardandomi bene in giro…non c'è più nessuno!!" "Per forza!Quando sei agitato sei un rompi!!Ecco, te l'ho detto!" "Scusami…ma credo che tutti al mio posto si comporterebbero così,non credi? Se tu avessi la possibilità di rivedere tua madre,come ti comporteresti?" " Vorrei che ne avessi dieci di padri da incontrare!! Sei così dolce quando fai questi discorsi… Ma non preoccuparti troppo.Lo so,è una cosa emozionante e nuova per te. Anche se lo hai già visto,finalmente vi direte chi siete l'uno per l'altro." "Devo stare tranquillo?" Rinoa si alzò e gli prese la testa tra le sue mani. "Quanto sei dolce!! Mi viene voglia di mangiarti!!" "Ehm…" Squall si staccò subito da Rinoa. Sulla porta c'era Kiros. "Laguna è pronto. Puoi entrare."

"Raine…" Laguna guardava fuori dalla finestra, immaginando le colline di Winhill dov'era sepolta la moglie. "E' arrivato.Ora lo guarderò bene in faccia…vedrò quanto ti somiglia.. Raine…" Sorrise. "Io non capisco come ho fatto a vivere tanti anni senza di lui…e senza di te. Ma ora ho uno scopo.Non sono più il giornalista squattrinato di un tempo,sono un presidente.La mia gente mi ama,anche se non sono nato qui. Chiedi a chi vuoi,se non mi credi,sai? E poi,ho lui. LUI è tutto,per me. Ti voglio bene, Raine.Mi hai dato un motivo in più per esserci."

Squall entrò dalla porta. Laguna si girò. Il ragazzo lo guardava incuriosito,ma appena lo osservava a sua volta, Squall abbassava lo sguardo. Non era ancora abituato alla sua presenza, a quanto pareva. Kiros e Ward guardavano prima da una parte,poi dall'altra, divertiti da quello scambio di occhiate. "Che strano." disse Laguna "Il guerriero che prima mi guardava con tanto coraggio,ora non vuole più nemmeno levare lo sguardo verso di me. Mi hai deluso." "Ma se non ho nemmeno parlato,ti ho già deluso Laguna?" Il ragazzo lo guardò apertamente. Anche se era suo padre,come osava dargli del fifone? "La so la tua storia. Non mi sembra un motivo di vanto." disse infine Squall. "Hai perfettamente ragione. Scusa se ti ho fatto chiamare." Squall pensò di averlo trattato proprio male. "Mi dispiace…ma spesso non mi controllo." "Non fa niente.Ma credo che noi abbiamo tante cose da dirci,non credi?" "E' vero." Squall si sentiva imbarazzato dalla presenza di Kiros e Ward,ma pensava che li volesse lì Laguna per farsi coraggio.. Anche al presidente davano fastidio,ma pensava che Squall si sarebbe sentito meglio se c'erano altre persone con loro.

"Rinoa,cosa senti?"I ragazzi aspettavano fuori e origliavano, o guardavano dalla serratura. "Non va per niente bene,Zell. Continuano a litigare,a mandarsi sfrecciatine,e poi a scusarsi." "Secondo me è perché Squall non lo vedrà mai come suo padre." S'intromise Irvine: "Forse hai ragione…la sua famiglia siamo noi, Rinoa in particolare." "Però è brutto.Se io avessi un'opportunità del genere…" "Ha ragione anche Quistis." "E poi, nella stanza ci sono anche Ward e Kiros. Squall e Laguna mi sembrano imbarazzati." "Scusa Seifer,come fai a capirlo?" "Dal buco della serratura,gallinaccio deficiente!" Dal fondo del corridoio arrivò una splendida ragazza.(^_^)Aveva un vestito molto simile a quello di Giulia Caraway,quando si esibiva la sera,ma i capelli erano di Melyssa…ma quella ero proprio io…travestita. "Ciao ragazzi! Vado a sistemare il tutto. Torno subito." "Se vuoi, prima puoi sistemare me!" Irvine,come al solito,non perdeva tempo. "Ehi!!" Selphie mi stava seguendo. Io ero arrossita, ma tentavo di non darlo a vedere. "Da lontano…sembravi la mamma!!" Rinoa mi guardava estasiata. Seifer invece guardava il suo Gunblade.Andai da lui. "Come mi trovi, cavaliere della strega?" "Splendida!!" "Bene,allora posso andare." Gli dissi sorridendo "E' l'unico che dice sempre la verità." Entrai nella stanza. "Però!La ragazza è cresciuta bene…i miei panini alla Zell hanno dato i suoi frutti!!" disse Zell tutto fiero. Rinoa e Quistis si scambiarono un'occhiata divertita,pensando che i suoi panini finivano sempre nel cestino.

Selphie entrò con me. Sapevamo che Kiros e Ward,fedeli com'erano sarebbero rimasti al fianco di Laguna,ma noi volevamo evitare proprio questo,con il nostro scherzetto innocente. Altrimenti, Squall e suo padre non si sarebbero mai parlati apertamente!! Io entrai nella stanza,e mi diressi verso Kiros. Parlai proprio a lui. "Bravo! Proprio te cercavo!" Lui disse: "E questa chi è??" "Ah! Oltre al danno anche la beffa!" Selphie intervenne: "Scusami Kiros,ma ho visto che si aggirava intorno al palazzo e voleva entrare…io l' ho lasciata…mi diceva che era tua moglie!" "MIA COSA???" "Certo! Tua moglie,bello mio! Da due mesi!! Ma già! Tu la sera del matrimonio eri ubriaco come una spugna!" Laguna capì subito,grazie agli occhiolini di Selphie,che questo era tutto uno scherzo,e ci assecondò. "Ma certo! E mi avevi pure chiesto se era bella o meno,e io ti ho detto che secondo me era molto carina."finse di ricordarsi Laguna. "Non ci credo!!Questa qui non ha più di vent'anni!Potrebbe essere mia figlia!" Io scoppiai addirittura in lacrime. "Io lo avevo detto,ma tu mi rassicurasti che ti piacevo da morire!" Kiros venne verso di me per consolarmi: "Mi scusi signorina,ma io…" "Lo sapevo! I miei mi dicevano di sposare un buon partito,e non lui!" Anche se non era nel programma,gli diedi un bel ceffone. "E adesso,vieni a casa con me! Che te la insegno io!! E anche tu, lì nell'angolo. Com'è che ti chiami?Ward? Ah,ecco!Vieni anche tu,o non se ne f a niente!" Presi Kiros e Ward per un orecchio. "Ahia! Laguna, fai qualcosa per piacere!" "Mi dispiace ragazzi,così è la vita." Squall mi stava guardando con due occhi spalancati,ma non diceva niente per la sorpresa. Poi Selphie andò da lui per spiegargli la situazione e si mise a ridere, soffocando poi la risata. Laguna pensava tra sé e sé: "Quello è proprio tuo figlio Raine. Ha il tuo stesso sorriso." Selphie e io uscimmo dalla porta trascinandoci dietro i poveri amici di Laguna. Una volta usciti,li lasciai seduti sul pavimento, e parlai. "Scusatemi… ma ho dovuto! Secondo noi,eravate d'intralcio. I due erano molto imbarazzati. Senza contare che così li abbiamo distratti e messi a loro agio." Anche Irvine parlò: "Certo che potevate accorgervene prim…" "Scusatelo! Non sa ciò che dice!!" Quistis tappò la bocca ad Irvine,poi gli disse piano: "E' scortese parlare così!" La porta di Laguna si aprì e uscì Squall. "Laguna vorrebbe vedervi, l'altra volta non ha potuto conoscervi bene." Tutti entrammo.Alla fine il nostro piano non era servito… Squall per primo presentò ovviamente Rinoa: "Laguna,questa è Rinoa,la mia…" Tutti: "LA MIA…!!! VA' AVANTI!!" "La mia ragazza." "Lo immaginavo. Si vedeva,l'ultima volta che vi ho visto." Salutò tutti, e disse una bella parola ad ognuno di noi. Io non avevo il coraggio di andare lì da lui. Era una persona tanto importante! Ma alla fine lui guardò dalla mia parte. Fu molto sorpreso. "Giu.. Giulia??" "Nooo… Melyssa Caraway!" " Su, presentati meglio… in fin dei conti, sei una di famiglia tu!" La battuta di Seifer fece scoppiare a ridere tutti,ma io arrossii e basta. "Sei identica a Giulia,molto più di Rinoa. Se ti tagliassi i capelli,saresti davvero la fotocopia!" "Mamma mia! Com'è diventato saggio, signor Laguna!" Selphie era davvero colpita. "Hai ragione. Ma ora io e Squall dobbiamo andare. Ci vediamo dopo. Intanto, andatevi a fare un giro in città,se volete." Uscirono dalla porta. Tutti e due con le mani in tasca. "Prima di vedere un abbraccio tra quei due,ce ne vorrà di tempo!" "Allora,dove andiamo?" Si decisero tutti per visitare Esthar dall'alto con una guida. Io dissi che non ne avevo voglia. "Devo comprare qualcosa per il Lion Heart del mio amico Quentin." "E chi è questo tizio?" chiese Seifer. "Quello che mi ha salvata." "Ah, va bene." "L'avrei fatto anche senza la tua autorizzazione! Ci vediamo dopo!" Non mi sentivo molto bene. "Forse era meglio se andavo con gli altri,dopotutto…" Mi fermai al centro commerciale. Mentre ordinavo gli adamantino e le zanne di grifone, mi sentii veramente male,come se avessi la febbre. Mi sentivo tutta la fronte bagnata,e avevo quasi freddo alle gambe. Pagai e mi diressi all'uscita,ma mi dovetti sedere perché iniziai a vedere tutto nero attorno a me. "Dove sono tutti?" Stavo sempre peggio, quando all'improvviso,davanti ai miei occhi,apparve la stessa figura,vestita di nero,con le mani bianche, quella del sogno. Qualcuno potrebbe pensare che era la morte, con il cappuccio, e le mani scheletriche e tutto il resto,ma non era così.Sembrava quasi reale, e mi sembrava di conoscerla. "Questa volta non ti lascerò scappare via!" urlai dentro di me. Mi alzai a fatica per cercare di vederla meglio,e le camminai dietro,cercando di seguirla,ma ero lenta, sembravo quasi ubriaca. Sbattei bene la palpebre. Quando le riaprii,era scomparsa,un'altra volta. Ma ora mi trovavo in mezzo al centro commerciale, in mezzo alla folla del sabato che mi spintonava qua e là senza far caso a me. Avevo paura,e non avevo la forza di tirarmi da parte su una panchina. D'improvviso caddi a terra. Un bambino disse: "Mamma! Guarda quella ragazza! Non si muove più!" Fu l'ultima cosa che sentii.

Non pensate che sia finita qui!Il racconto,ovviamente,continua...fra una settimana!Nel frattempo,avrete tutto il tempo di scrivere e commentare!Grazie per aver letto fino in fondo!




Continua le nostre avventure!Vuoi continuare la lettura?Non te ne pentirai!


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