LA DODICESIMA PUNTATA - VIAGGIO A ESTHAR!
"Niente,mi sto facendo una maschera di bellezza."
"Se lo dici tu…"
"Allora,che notizia dovevi darmi?"
"Zell ha mollato quella della biblioteca,e sembra che sia LIBERO come l'aria!"
"Stai scherzando?"
"No,affatto!Me ne ha parlato Quentin."
"Ah…ok…grazie!Allora forse ho qualche possibilità con lui!Questo pomeriggio,dove va?"
"Andiamo ad Esthar in Lagunarock,con Squall e gli altri.Mi sa che dovrai provarci domani."
"Ma io…non volevo provarci…
"Io ti consiglio di parlargli subito,prima che puoi."
"Già…a proposito,che fai oggi a Esthar?"
"E'un segreto.Ma quando torno forse te lo potrò raccontare.Adesso devo andare.Ci vediamo stasera in mensa."
"Va bene.Ti aspetto,ti tengo un posto."
Dopo pranzo,mi trovai nella hall.Stavo andando all'appuntamento con i sei ragazzi.Dovevamo andare ad Esthar per l'incontro tra Laguna e Squall,ma ovviamente andavano anche i suoi amici con lui.
Io…ero lì per caso,diciamo.Per il "piano" di Selphie.
Ero l'ultima.Corsi per l'ultimo tratto,e andai da Squall.
"Scusami Squall!Non volevo,ma sono stata in biblioteca e…"
"Certo."
Io ci rimasi un po' male,perché non aveva neppure fatto caso alle mie scuse.Che si fosse arrabbiato troppo per il ritardo?
Qualcuno mi mise una mano sulla spalla.
"Dai Melyssa!Non ci credo che non conosci il mitico COMANDANTE Leonhart! Freddo,duro come la pietra…il tipo ideale con cui mettersi assieme!"
"Guarda,Seifer,parla per te!Squall è solo preoccupato,in questo momento."
Rinoa si era arrabbiata per le parole di Seifer.
Mi guardai intorno,ma non vedevo Irvine.
"Ehi! Dov'è Irvine?"
Selphie disse: "Ha un po' di mal di testa,ma non è niente di speciale.Credo che alla festa abbia bevuto un po' troppo…"
"Ragazzi!Scusate il ritardo!! Il mal di testa è passato.Vengo con voi."
Irvine aveva corso per raggiungerci.Eravamo al completo:io, Squall, Rinoa, Selphie, Seifer, Zell, Quistis e Irvine.
All'interno della Lagunarock c'erano molti sedili.Vi ricordate quando Rinoa venne portata via dagli Esthariani e Squall pensò a cosa era meglio fare? Beh,ci sedemmo proprio lì!Io ero emozionantissima!
Avevo visto molte volte l'astronave sorvolare Galbadia,guidata da uno di loro,ma non avrei mai pensato che ci sarei salita a mia volta!
Fui l'ultima ad entrare in cabina, e Zell,seduto ai comandi,mi guardava.
"Dimmi Zell.Cosa c'è?"
"Mi manca un pilota in seconda.Vuoi farlo tu? Così ti insegno a guidare!"
Ero un po' preoccupata,ma lui mi disse di rilassarmi. Anzi,per darmi fiducia, mi fece sedere al posto guida…
"Zell…io non so se sia la scelta migliore…"
"Ma io mi fido!E' facile,vedrai.Segui le mie indicazioni."
"Ok…se lo dici tu!!!"
Inserii la scheda di avviamento,e la Lagunarock fece un tremendo rumore.
"Schiaccia meno l'acceleratore!"
"Va bene."
Il decollo non fu dei migliori: l'astronave fece tre balzi in avanti,e quasi cademmo in mare,ma mi alzai in tempo. Zell aveva ragione:i comandi consistevano in una specie di Dual Shock per Playstation. Con le sue indicazioni evitai una fine prematura…
Il volo fino ad Esthar fu semplice,anche perché dopo un po' misi il pilota automatico (se l'avessi saputo prima!!) e mi feci una visitina al frigo di bordo,perché avevo una sete tremenda.
Il viaggio era lungo.Mi sedetti vicino ad un posto libero.
Seifer venne vicino a me.
"Non mi piace Esthar."
"Io non l' ho mai vista!Com'è Seifer?"
"Ha dei bei palazzi in vetro e strade pulite.Tutto qua. Mi sembra fredda. Forse perché…lascia perdere."
"No,dai! Mi hai incuriosita!"
"Ma non ne ho voglia…"
"Dai!Non sei più il Seifer della parate della strega?Quello duro e tenebroso?"
"VA BENE!VISTO CHE TI INTERESSA TANTO,SONO STATO ABBANDONATO DAI MIEI GENITORI!UN TEMPO VIVEVO AD ESTHAR!CONTENTA ADESSO?"
"Seifer…scusa…non immaginavo.So di non essere stata molto delicata,ma io…"
In tutta la sala non si sentiva un suono. Tutti avevano sentito le parole di Seifer e si erano girati a guardarci.
Mi abbassai sul sedile,sperando di essere inghiottita dall'imbottitura.
Rinoa venne a parlare a Seifer.Si inginocchiò vicino a lui.
"Melyssa non poteva sapere di questo. E neanche noi.Non ti abbiamo mai aiutato. Scusaci."
"Forse non dovevi venire…" disse Squall. "Sono stato io ad insistere."
Lui ci guardò male: "Ora fate la parte della Caritas! Esco un attimo. Spostati Rinoa."
Mia sorella si alzò per tornare da Squall e lui le disse qualcosa nell'orecchio.
Io seguii Seifer.
"Seifer…io…non volevo…Perdonami se puoi,perché non avevo capito che tu…"
"Non preoccuparti."
Non lo avevo mai notato dal basso,ma la Lagunarock aveva una specie di balcone,sulla cima,tutto tondo.Ci si arrivava da una botola. Seifer doveva saperlo,se era andato fin lassù.
Il sole splendeva alto nel cielo.Sotto di noi volavano i gabbiani,vicino all'acqua del mare e pescavano pesci.
Seifer era appoggiato alle inferriate del balcone e si guardava intorno.Il suo lungo cappotto svolazzava col vento. Io ero più indietro rispetto a lui.
"Non preoccuparti,per me."
"Torniamo dentro?"
Gli diedi la mano. Lui la guardò,poi alzò lo sguardo verso di me,e mi fissò stranamente. Poi la prese tra le sue .
"Volentieri,Melyssa."
Ci incamminammo.
"Ancora scusa per quello che ho detto."
Scese per gli scalini della botola.
"Scuse accettate. E non cercare di evitarmi!!"
Mi prese in braccio perché avevo qualche problema con il vestito nella discesa nella botola.Gli sorrisi.
"Figurati!Come si fa ad evitarti?"
((IL SOLITO UOMO MISTERIOSO!!))
Pensava ancora a lei. "Non è solo bella!Sa anche guidare una macchina complicata come la Lagunarock.E' molto intelligente."
Più la guardava,più gli piaceva.
Oggi aveva un vestito simile a quello giallo di Selphie,ma il suo era azzurro e aveva le maniche.Aveva anche gli stivali,quelli della divisa.
"Che bei capelli…castani. E che occhi meravigliosi!Che verde stupendo!"
Eh,sì.Era troppo innamorato. Ma un giorno glielo avrebbe detto. E quel giorno, lui le avrebbe preso le mani e…
"No,non è così semplice,purtroppo.Fossi capace di questo!Mi sento solo una macchina da guerra. …"
Aveva visto degli avversari…doveva stare attento…e qualcuno era tra i suoi migliori amici…forse.
Finalmente arrivammo ad Esthar.Mi ero seduta vicino a Zell.
"Guarda, Zell! Sembra di essere in una casa delle bambole!"
Gli edifici erano altissimi e curati nei minimi dettagli. Le strade erano pulitissime,e di cristallo azzurro.Non c'erano segnali stradali,ma sul vetro erano segnate le indicazioni.
Non c'erano macchine,ma molte astronavi come la Lagunarock sfrecciavano nel cielo blu.
Non si poteva entrare ad Esthar senza permesso:quasi nessuno l'aveva visitata,nella sua vita.Con le loro tecnologie,gli esthariani erano riusciti a nascondere la loro città da occhi indiscreti.
E il presidente era tanto bravo nel governare che nessun delinquente la minacciava .
Le persone avevano costumi stranissimi,e alcune donne avevano un cappello che sembrava quello di uno chef.
Ma,nonostante tutte queste differenze,rimanevano uguali a noi,che vivevamo in città normalissime:andavano a fare la spesa,a comprare pozioni e panacee,a prendere il nipotino all'asilo.
E poi,anche lì c'erano coppie di innamorati che se ne andavano in giro mano nella mano,senza nulla da fare,senza voler far nulla,ma solo starsene lì in quel momento in silenzio.
I bambini giocavano con la palla.Se questa finiva nel piano inferiore della strada,toccava a chi l'aveva lanciata troppo in alto riprenderla.
"Hai ragione.Qui è tutto molto bello."
Non pensate che sia finita qui!Il racconto,ovviamente,continua...fra una settimana!Nel frattempo,avrete tutto il tempo di scrivere e commentare!Grazie per aver letto fino in fondo!
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