Palazzolo sull' Oglio

 

Frazioni San Pancrazio
Abitanti 18012 (dati anno 2004)
Altitudine Altezza Da m 148 a m 191 s.m.
Distanza dal capoluogo (Brescia) 27 km.
Prefisso teleselettivo  030



STORIA

Il nome deriva probabilmente dalla presenza di un castello o dai ruderi di un castello. Nel 1198 i due centri di Mura e Riva, entrambi «curtes regiae», avamposti rivali sottoposti alla giurisdizione rispettivamente di Bergamo e Brescia, furono fusi in un unico Comune dal nome di Palazzolo sull'Oglio sottoposto a Brescia. Le sue vicende furono praticamente le stesse di Brescia, nonostante il fatto che Palazzolo era ghibellina e Brescia guelfa. Nel 1265 nel castello di Palazzolo Buoso da Dovara lasciò libero il passaggio dell'Oglio agli angioini tradendo la fiducia di re Manfredi. Nel 1270 lo stesso castello fu distrutto dai guelfi che, vincitori in Brescia sui ghibellini, si erano riversati nel territorio alla ricerca di fuggiaschi. Dopo un breve periodo di dominio scaligero, Palazzolo cadde nel 1337 in mano viscontea; dal 1405 al 1421 fu ceduta a Pandolfo Malatesta, poi tornò ai Visconti. Nel 1427 entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia, sotto il cui governo ebbe statuti propri e fu podesteria minore. Nel '400 conobbe un periodo di notevole sviluppo economico e sociale, testimoniato fra l'altro dal fatto che fu uno dei primi centri bresciani ad avere scuole di grammatica laiche con maestri pagati dal Comune. Durante l'ultima guerra mondiale il suo lungo ponte ferroviario a 9 arcate fu bombardato ben 32 volte. Nel 1954 le fu conferito il titolo di città.

ARTE

Pieve o Chiesa vecchia Fu edificata intorno al Mille, ampliata alla fine del '400 e poi rimaneggiata. Conserva due bei portali dei secoli XV e XVI. All'interno è decorata da affreschi attribuiti ai Campi da Cremona (secolo XVI); conserva una «Nascita della Vergine», forse opera del Salmeggia (l559 circa-1626) e, nel presbiterio, affreschi di Pietro Marone (1602).
Cappella di San Rocco Consacrata nel 1400, sorge presso la Chiesa di San Giovanni a Mura. Conserva affreschi del 1495.
Chiesa di San Giovanni Evangelista Consacrata nel 1459, sorge accanto al poderoso torrione di San Giovanni di origine medioevale. Fu rifatta nel '700. Conserva una tela di Andrea Celesti (1637-1712).
Chiesa parrocchiale dell'Assunta Fu edificata fra il 1751 e il 1782 su disegno di Giorgio Massari (1686 circa-1766); la facciata risale alla prima metà dell'800, opera del bresciano Luigi Donegani. All'esterno, nella lunetta sopra il portale, è una bella scultura di Giovanni Emanueli (1816-94). All'interno conserva un notevole polittico, «Madonna e Santi» di Vincenzo Civerchio (1470 circa 1544), una tela di Giovanni Maria Morlaiter (1699-1781), una «Ultima cena» di Pompeo Girolamo Batoni (1708-87). Molto pregevole è pure una pala di Grazio Cossali (circa 1620). Gli affreschi sono in parte di Pietro Scalvini (1762) e in parte moderni (1938-1952).
Nel Palazzo della Banca Popolare Agricola recenti restauri hanno messo in luce due bifore duecentesche con capitelli dell'antico «Palacium Comunis Pallazoli».
Delle antiche fortificazioni sussistono, sulla sponda destra, la torre centrale della rocca scomparsa, una torre quadrata detta Rocchetta di Mura sorta nel Medioevo a difesa del ponte e sovrastante l'unica superstite delle quattro porte originarie, e un'altra massiccia torre rotonda.
Castello Fu eretto nel 1250. Vi meditò il tradimento Buoso da Dovara, condannato da Dante nel XXXII canto dell'«Inferno».
Palazzo Marzoli Già Duranti. Ha una sobria facciata cinquecentesca. Fino al 1968 raccoglieva una ricca armeria che è stata trasferita a Brescia.
Torre del popolo Serve da campanile alla chiesa parrocchiale. Fu innalzata tra il 1813 e il 1825 sulla sponda sinistra, su un torrione della medioevale «Rocha Magna» oggi detta impropriamente castello. Cilindrica, alta 85 metri, porta sulla sommità la statua del patrono San Fedele. Originariamente la statua era di legno, ma bruciò nel 1893 e fu rifusa nel 1896.
Teatro sociale Fu inaugurato nel 1870.
Biblioteca Civica Raccoglie oltre 10.000 volumi, 250 incunaboli, cinquecentine e libri figurati del '600 e '700.
Museo di guerra Fu il primo del genere in Italia. Conserva un tricolore che sventolò sulle barricate di Milano, durante le Cinque Giornate.

ECONOMIA

Oggi, le industrie meccaniche, tessili, dell'arredamento, occupano la grande maggioranza della popolazione presente attiva, come si può notare dalla tavola statistica sotto riportata. La F.lli Marzoli e C., il cotonificio R. Ferrari e C., la Soc. Italcementi la fabbrica di serramenti G. Lanfranchi sono le industrie più rappresentative. Molti altri settori come l'industria chimica, metallurgica, delle materie plastiche, la costruzione e la installazione impianti, hanno una non trascurabile rilevanza economica e finanziaria. L'agricoltura produce in buona quantità cereali, foraggi e prodotti dell'allevamento del bestiame. Palazzolo sull'Oglio è un moderno centro industriale e commerciale che ha un'antica tradizione industriale prima nell'arte dei fabbri e della seta. Nel 1856 vi fu costruito il primo stabilimento italiano di calce idraulica e fino ai 1950 circa fu importante centro industriale nella fabbricazione di bottoni.