PSICOSOFIA
Di Andrea Jagher
Psicosofia. L'unifiacazione sensoriale dell'oggetto col soggetto senziente: avviene secondo le leggi dell'attività mentale, modificate dal dato sensoriale. Leggi a-priori solo in quanto a-posteriori nell'interazione filogenetica della vita sensitiva sulla terra.
Egoismo dell'altruista. Altruismo ed egoismo non sono opposti, variando solo l'oggetto dell'amore: sé negli altri o sè in sé stessi. (Amor proprio)
Apparente verità. Le leggi soggettive del pensare sono oggettive: nella misura in cui l'individuo s'elevi ad individualità.
Retifica dei nomi. Ai nostri giorni per buono non si intende chi è capace bensì solo chi non nuoce.
Padronanza di sé. Se non altro Epiteto dimostra che il "libero arbitrio" fu solo la seconda natura psicologica dello schiavo liberato.
Risposte naturali. Non si possono fare domande a servitori senza averne in cambio risposte altrettanto servili.
Dell'arte. L'arte crea la forma e informa l'uomo per cui è prodotta. Vero è che quando l'arte diventa l'arte in sé: è perchè manca l'uomo, dal quale diriva e per il quale è lo scopo.
Conoscenza riflessa. Sebbene le categorie mentali siano le condizioni del soggetto pensante ciò non invalida una loro oggettiva verità, dovendo l'origine all'interazione della vita con l'ambiente che quella vita rese possibile.
Passione verso passionalità. Se all' eros-eroico (eroico furore) è inerente la creatività, all'eros-erotico l'estasi mistica.
Fisionomia del peccato. Colpa e peccato sono solo di chi và contro un'abitudine: ovvero sia il costume. Di chi cioè non soddisfi l'appetizione abituale di uno schema psico-motorio.
Vizi e virtù. I difetti in un ambiente possono essere i pregi di uno invece differente.
Del misticismo della ragione. Vi è la passionalità, amore irrazionale che fa perdere la ragione (eros-erotico dell'estasi mistica) e la passione: forte tensione al bello che fa penetrare più a fondo lo sguardo nella realtà e nel tempo. (Eroico furore)
Libera necessità. Che l'uomo voglia o meno agirà sempre secondo la sua intrinseca natura, solo quindi chi l'accetta attua se stesso in libertà.
Essere e digerire. L'importanza del nutrimento sulle doti psico-fisiche: a sufficienza è dimostrato dalle api e le formiche.
Apparente verità. Vi son vari modi di mentire ma molti non conoscono che il più superficiale: dir la loro soggettiva verità.
Dopo Socrate. Solo scegliendo male il male l'uomo può ancora scegliere bene.
Libera necessità. Non è l'individuo bensì l'individualità, solo strumento evolutivo della vita.
I molti e i pochi. Nell'uomo pazzia è la norma razionalità l'eccezione.
Tipi virtuosi. Vi son vari tipi di virtù: la rinascimentale, che nasce dal valore, e la cristiana, da vanità morale.
Dell'invidia. Il desiderio che in particolare i soldi non rechino gioia, è l'ultima speranza dell'invidia.
Psicosofia. La nostra legge di conoscenza soggettiva ha un'oggettività, in quanto e per quanto ci garantisce la vita nella conoscenza dell'oggetto da cui viene modificata e da cui deriva.
Dello scetticismo. Se lo scetticismo come metodo d'indagine è alla base d'ogni sano progresso del sapere: lo scetticismo come dottrina ne è la sua ingloriosa fine.
Colpa e peccato. Peccato non è che il disagio psico-fisico di chi va contro un'abitudine: ovvero sia il costume. Di qui la colpa, appetizione non appagata nel soddisfacimento d'uno schema abituale.
Psicosofia. Della psicosofia (psicologia applicata alla filosofia) è indagare quanto il sapere umano debba alle nostre categorie mentali, nate nell'interazione filogenetica della vita sensitiva sulla terra.
Vizi e virtù. Virtù sociali la civilizzata fine dei nostri vizi indeboliti.
Eroici furori. I sei sensi senza ragione sono un "non senso", la ragione senza quelli un castello in aria.
Al di là. Spesso attribuiamo alle parole d'un interlocutore significati che vanno al di là della cosa significata dallo stesso
Conoscenza riflessa. Come lo specchio riflette se stesso tramite l'oggetto riflesso: così l'uomo conosce se stesso tramite l'oggetto conosciuto.
Involuzione. Sulla circonferenza d'un cerchio: chi crede d'andare avanti torna invece indietro.
Decadenza. Tutto quel che sopravvive alla sua morte, diventa solo un putrescente ricettacolo di malattie e di mosche.
Interpretazioni sentimentali. Molto spesso noi consideriamo "altruismo" quel che può benissimo essere l'effetto del perfetto egoismo.
Modi di dire. "Pensare l'inpensabile": una pudica espressione per pensare il pensabile di cui ci si vergogna
Allegoria fisiologica. La fisiologia del pensiero è un dato ma, se manca l'interpretazione fisionomica del ricercatore, resta un'allegoria.
Pregiudizi dell'evidenza. E' difficile, per ciò che a noi è evidente, l'evidenza che per un altro non lo sia.
Forma e contenuto. Uno spirito senza stile è uno stile senza spirito.
Pensiero di pensiero. Come molte forme di parassitismo e malattia vegetale sono più belle da vedersi della stessa pianta infestata, pure il pensiero potrebbe ben essere la luminosa malattia della mente.
Essere e divenire. Solo perchè ciò su cui noi disegnamo non è volatile come la sabbia, si vorebbe le nostre opere fossero eterne.
Evoluzione trascendentale. Se "la natura non fa salti", tutti i grandi uomini, furon forse figli dei loro genitori?
Ordine paradossale. Forse non è l'ornitorinco, temporanea sincronia del disordine, incarnazione dell'attuale ordine cosmico?
Degli affari. Troppo spesso e volentieri il business finisce... dove comincia il codice penale.
Eros eroico. Vi fù mai uomo, famoso nel suo campo, che non ne fosse appassionato?
Del giudicare. Chi condannò chi giudica, forse non giudicò togliendo agli altri lo stesso diritto di giudicarlo?
I molti e i pochi. La linea che separa l'incoscienza dal coraggio è nei più indistinguibile.
Ex-sistere. Di tanto l'apparente materialità per l'uomo esiste, in quanto interagisce con i nostri sensi sulla quale son formati e da cui derivano.
Idee trascendentali. Dal disgusto per l'ominide, nacque nell'uomo il desiderio dell'al di là e di dio.
Appetizioni. Come la fame o la sete così la nostalgia: è l'appetizione della memoria per una parte di noi che oramai non è più.
Essere e divenire. L'essere umano vive ed opera nella realtà, senza esattamente sapere cosa realmente sia.
"Supportare". E' la croce il trespolo, su cui i corvi gracchiano.
Psicosofia. Nelle dottrine d'Aristotele e Platone le differenze non son tanto nei sistemi (conseguenza), quanto nella loro differenza di natura (causa).
Evoluzione trascendentale. Come la vita evolse dal sauro al dinosauro dall'umanoide all'uomo: non potrebbe tendere oltre l'umano? Resta comunque la sola meta-fisica degna d'essere ap-provata, all'altezza della cosmosofia occidentale.
Causa effetto. Chi per primo poteva filosofare del libero arbitrio se non uno schiavo liberato quale Epiteto?
Geosofia. ... o forse l'ambiente influenza l'uomo accentuandone il naturale gusto fisionomico che fece scegliere ad un popolo il territorio in cui abitare? Questo comunque è quanto Erodotto milleni fa fece dire a Ciro.
Eroici furori. Cuore e ragione o le ragioni del cuore?
Conseguenze. Molto spesso le così dette cause di caduta d'una classe al governo furon solo conseguenze e manifestazioni della natura esaurita.
The end. Ogni civiltà finisce... con la comica finale.
Naufragi di stato. Parafrasando un vecchio detto si potrebbe dire:"quando lo stato fa acqua, ognuno la tira al suo mulino".
Fisionomia politica. Come è del medico diagnosticare le malattie del corpo umano dai suoi sintomi, così è del buon fisionomista prevedere gli sviluppi ed avvenimenti del corpo sociale dalle sue premesse.
Del folle. E' forse un caso se per designare una massa di persone o un pazzo il termine è lo stesso?
Sapere di non sapere. Chissà se quel che noi sappiamo, fisionomico punto di vista della legge cosmica, non sia nel miglior caso solo un' ipotesi più o meno vera relativa all'osservatore più o meno individuante l'attualità cosmica stessa? Se poi quanto appena ipotizzato non fosse per l'appunto un'altra ipotesi...: al lettore, ed anche ai posteri, la verosimile sentenza.
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