UN FOLLE SPERARE

 

 

Mi sono fatto speranza d’una terra-fanciulla
uscente da antiche caverne
per solo gioire dei colori del giorno.
Mi sono fatto speranza di bui sentieri
d’ubriacarsi di luce,
speranza di scoscese pietraie
di polirsi a vene d’acqua pura,
speranza di roventi deserti
di nutrire radici di vita.

E’ stato un folle
sperare un profumo di abbracci redenti.

E la mia voce più non ha senso,
più non è canto né cuore
di ciò che esplodere voleva
in fiore e frutto e seme nei riverberi del giorno pieno,
in rapidi guizzi ed estesi abbandoni marini.

Sono finiti i sogni della colomba
nel rosso delle macerie e dei campi minati,
nel liquido infetto umidore della terra che muore
senza difesa.

 

 

 

  Franco Santamaria  


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