James Douglas Morrison nacque l'8 dicembre 1943 a Melbourne in Florida. George, il padre era un militare della marina in carriera (diventò poi un pezzo grosso al Pentagono); la madre Clara, una casalinga; aveva anche un fratello e una sorella. Dopo tanti spostamenti Jim andò ad abitare da solo a Venice, dove cominciò a frequentare il dipartimento di cinematografia all'UCLA. Lì appunto, conobbe Ray, al quale, a sua volta, fece conoscre le sue poesie. Nacque così una scintilla chiamata Doors ("...quando le porte della percezione saranno purificate, allora le cose ci appariranno come sono realmente: infinite" William Blake, un modello di Jim). Insieme a Ray fece delle audizioni per chitarra e batteria, e insieme trovarono Robby e John. L'incisione del primo album non creò problemi (solo 4 giorni di lavorazione); poi arrivò Strange Days, con l'introduzione di un registratore ad 8 piste (che belli!!), che permettevano tracce con sovraincisioni. L'album fu eccezzionale e includeva una magnifica poesia scritta da Jim all'età di 16 anni, Horse Latitudes, con musica di sottofondo, eseguita dalla band in modo confusionale, partendo dalla fine! Suggestivo.
C'è da dire che Jim Morrison è sempre stato un tipo molto creativo, sia dal punto di vista musicale che letterale e non solo. Inventò tante storie su di lui: da quella dello spirito di un indiano morente che da bambino vide su un'autostrada, indians scattered on dawn's highway bleeding, ghosts crowd the young child fragile eggsheild mind, per dirla con parole sue... storia che nessuno può confermare nè smentire, a quella del misterioso Mr. Mojo Risin', personaggio che compare al pubblico nella canzone L.A. Woman, che altro non è se non il perfetto anagramma di... Jim Morrison! :-)
Iniziarono a nascere dei problemi: le brutte compagnie di Jim (l'eccesso d'alcool prima di tutto) lo stavano portando su una brutta strada, fino ad arrivare a colui che in molti momenti avrebbe preso il suo posto: Jimbo. Così chiamavano il Jim cattivo Rob, John e Ray: "Jimbo era un'altra persona, nata con l'obiettivo di distruggere i Doors, Jim e tutto quello che c'era di buono in noi." scrive Ray nel suo libro. Jimbo si fa vedere molto spesso, ma ancora la band non s'era accorta del suo potere distruttivo. Cominciano i concerti, le serate al Whiskey a-go-go sono tutt'altra cosa, qui si suona sul serio. C'è inoltre da dire che, in una delle ultime serate al Sunset Strip, Jim conosce Pamela, la sua futura ragazza. Qui un annedoto particolare: in realtà, fu John che per primo le mise gli occhi addosso, ma non vi furono litigi tra i due contendenti. Densmore cedette il posto all'amico...
Nel 1968 con Waiting for the sun, arrivò il primo tour Europeo: Jim era in formissima, grandi compagni di viaggio, i Jefferson Airplane, e un grande pubblico. Suonarono alla Roundhouse di Londra, una rimessa di treni, con 15000 persone e un Jim posseduto. Andarono poi in Germania e ad Amsterdam , e lì cominciarono i casini: Jim prima di partire da Francoforte, inghiottì un panetto di hashish, per nasconderlo. Arrivati in Olanda, cominciò a fare effetto, in più, con l'aggiunta di alcool e marijuana, Jim collassò durante la performance degli Airplane. Prorpio prima di quella dei Doors. Il pubblico però li voleva in scena: fu così che Ray e Robby fecero le parti vocali, mentre John dominava la scena con la sua batteria (finì in prima pagina del giornale di Amsterdam e rimase esaltato). In Danimarca fecero uno splendido show televisivo, presente anche nei filmati: "The Doors live in Europe" e nel recente dvd "The soundstage performances".
Qui i Doors all'arrivo in Europa
1969: arriva The Soft Parade e finisce la frase su ogni copertina "music & lyrics The Doors". Come già descritto nella sezione discografia, Tell all the people, canzone scritta da Robbie (insieme a tante altre nell'album), presentava un verso non di gradimento a Jim: prendi le pistole e seguimi giù, Morrison non voleva proprio che si pensasse l'avesse scritto lui. Però gli piaceva cantarla, era magnifica, come altre dell'album: Touch me, Runnin' blue, Wild Child, Wishful Sinful... L'apice lo raggiunse The Soft Parade: in origine erano 5 poesie di Morrison, messe insieme e adattate alla musica.
Jimbo continua a saltare fuori troppo spesso e falsi amici di Jim non lo aiutano a riprendersi. Ed ecco che arrivò l'incidente di Miami. 30000 persone (in un posto che ne avrebbe tenute la metà...) solo per i Doors: Jim che torna nel suo stato natale... ma ubriaco. Il concerto non andrebbe da cani se non fosse per la polizia. Jim istigato dal pubblico invoca amore e pace tra gli uomini, chiede rivolte pacifiche. Il pubblico a sua volta lo incita, grida, fino a quando lui non dice: "...Volete vedere il mio coso?..." - ovvio boato della folla - Jim si leva la maglia, se la mette davanti ai pantaloni, in un attimo la leva e la rimette davanti. Nessuno vede niente, tranne la polizia. Poi il fatto più "scabroso": Jim si inginocchia davanti a Rob, rosa tra i denti, in adorazione delle sue mani dionisiache: "Ovviamente i fascisti poliziotti non potevano capirlo, quindi arrestarono Jim." scrive Ray. Ma il concerto non fu interrotto, continuarono a sunare con il pubblico ululante, sotto i colpi di una musica ipnotica, fino a che il palco non crollò. Nei camerini, la band, Jim compreso, si fece delle birre con alcuni poliziotti. E qui la cosa più ridicola: il mandato arrivò una settimana dopo, di giovedì, i Doors erano però in un soggiorno relax ai Caraibi già dal martedì. Così Morrison fu accusato anche di reato federale: fu schedato come Hendrix, Lennon, Janis Joplin, probabilmente con la colpa d'esser considerato comunista.
Jim ne uscì distrutto moralmente da Miami: tutti i concerti furono annullati, nessuno voleva più i Doors. Nessuno voleva più Jim Morrison, il Re del Rock Acido. Si dedicò così pienamente alla poesia. Migliaia di foglietti e blocchi riempiti di versi aspettavano di essere pubblicati. Fu così nel 1970: The Lords & The New Creatures, raccolta di poesie del Re Lucertola, in una tiratura limitata di 250 copie per soli amici. Poesie forti, crude, semplicemente uniche. Il libro viene accolto dalla critica come un capolavoro: Michael McClure, poeta contemporaneo definisce Jim "il miglior poeta di quest'epoca".
Nel '70 tornano i Doors di una volta: senza archi ed ottoni, solo piano/organo, basso (Lonnie Mack), chitarra e voce. E Jim all'armonica confeziona un pezzo di grande successo, il Roadhouse Blues! In quest'album, Morrison esalta l'amore per la sua storica fidanzata, Pam: Peace Frog, Blue Sunday, Roadhouse Blues, You Make Me Real, Indian Summer sono tutte dedicate a lei. Ma Jim continua a bere, le riunioni con la Band provano a scuoterlo: "Jim, bevi troppo, non ti fa bene, ti stai uccidendo!" diceva Robby e lui non poteva dire altro che "Lo so Rob, sto cercando di smettere", e "sorrideva pigramente, con lo sguardo triste di chi sa che è stato colto con le mani nel sacco" scrive Manzarek nel suo libro.
Per rendere bene l'idea di cosa faceva l'alcool a Morrison ci pensa il batterista Densmore a parlare: "Suonammo due sere di fila nello stesso posto, non ricordo quale, ma mi ricordo benissimo che la prima sera facemmo un'anteprima di Riders on the storm, in pochi lo sanno, ma lo facemmo dal vivo una sola volta! Jim era in formissima, potente, teneva inchiodato il pubblico, cantava come da tanto non faceva e la gente era a bocca aperta sulle note della canzone. La sera dopo era ubriaco marcio e il pubblico pagante cominciò ad andarsene a metà show"
Nel 1971 l'esplosione di L.A. Woman non aiutò tanto Jim, che decise di andare a vivere a Parigi per un po', ancora prima che l'album uscisse ("Quando ce lo disse fu come un napalm: andava tutto così bene" dichiarano i Doors). Prima di partire (a gennaio del '71) fece un regalo di Natale ai 3 grandi amici: An American Prayer; una raccolta di poesie di Jim, rilegata in un astuccio in pelle e tiratura di 4 copie.
I grandi giudizi dei critici sull'album esaltarono Jim, già a Parigi: "voleva tornare per fare un tour, altre canzoni, divertirsi. Ma non sapeva quando, là stava bene", disse John, l'ultimo con cui parlò al telefono.
Che cosa successe la notte tra il 2 e il 3 luglio di quell'anno nessuno può dirlo. Si dice che in un cocktail mortale di alcool (tanto) ed eroina (questa presa per sbaglio, lui la odiava) causò un edema polmonare che gli fermò il cuore. Pam non ha mai rivelato niente (perchè forse niente poteva sapere) e lo seguì dopo 3 anni. Il referto medico parla di disfunzione cardiaca, una morte soft, forse neanche sentita.
Chissà, forse Jimbo prese il sopravvento, cercando di raggiungere il suo intento di distruggere i Doors, ma Jim pur di non vederlo trionfare, lo uccise, uccidendo anche sé stesso. Si potrebbe pensarla così.
Il 6 luglio venne seppellito a Pére Lachaise, senza nessuno della band, solo il Manager; nessuno credeva alla sua morte, ormai falsata troppe volte in feste a cui partecipavano i Doors.
Sulla sua lapide v'è scritto: JIM MORRISON POET, MUSICIAN, COMPOSER. Sì perchè innanzitutto ciò che scriveva era pura poesia. Alla quale poi veniva adattava la musica; così diventavano grandi canzoni. Recentemente, la lapide molto sciupata da scritte di affetto per il "Re Lucertola" è stata pulita dalla famigila Morrison, e la scritta è stata cambiata, ora dice: KATA TON DAIMONA EAUTOU. Ovviamente avrete capito che è greco; ebbene c'è un piccolo mistero sulla sua traduzione: in greco antico significherebbe più o meno "Al divino spirito che è con lui", mentre in greco moderno ha ben altro significato: "Egli causò la propria dannazione". Chissà, quale sia quella giusta... magari entrambe.
James Douglas Morrison, artista, venne seppellito nel cimitero degli artisti, vicino a Wilde, Rossini, Balzàc, Moliére e tanti altri artisti d'un tempo antico che furono fonte d'ispirazione per uno dei più importanti, ma anche più sottovalutati poeti del 1900.