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stampati professionali senza bromografo
Autore: Daniele Cafasso In questa pagina cercherò di descrivere nel modo più semplice possibile un metodo per incidere circuiti stampati con risultati paragonabili a quelli ottenibili con un bromografo, ossia con la fotoincisione. I vantaggi di questo metodo consistono in: estrema velocità di realizzazione; costi quasi nulli; possibilità di incidere con precisione piste conduttrici di spessore anche inferiore al millimetro; eliminazione di prodotti chimici, ovviamente fatta eccezione per l'acido per la corrosione del rame.
Il materiale necessario è il seguente: basette ramate; paglietta abrasiva metallica finissima (acquistabile in ferramenta); pennarello per circuiti stampati, oppure un comunissimo pennarello indelebile; PC con stampante a getto d'inchiostro o laser; ferro da stiro. Passiamo ora alla descrizione del metodo: stampare, con alta risoluzione di stampa, il circuito su carta di buona qualità, meglio se si utilizza un foglio A4 di carta lucida (quella che appare opaca e che viene solitamente utilizzata per disegnare planimetrie col tecnigrafo). Con quest'ultimo tipo di carta si otterrà una stampa con qualità molto vicina ad una stampa laser, nel caso si disponga di una stampante a getto d'inchiostro. Recarsi in una copisteria e fare una copia, un po' più "carica" di toner, su una slide A4, cioè il tipo di foglio completamente trasparente che si utilizza spesso per le proiezioni delle lezioni in ambito universitario. Una volta ottenuta questa fotocopia, tagliare il contorno del circuito disegnato, avendo estrema cura di non toccare la superficie del disegno con le dita. A questo punto tagliare la basetta ramata nelle giuste dimensioni e lucidarla con cura mediante la paglietta metallica, eliminando qualsiasi traccia di ossido e di sporcizia dalla superficie ramata. Pulire la basetta con alcool, lavarla con acqua e sapone, asciugarla bene e non toccare il rame con le dita. Poggiare la slide con il disegno del circuito sulla parte ramata della basetta, fermandola con nastro adesivo ed assicurandosi che l'inchiostro (toner) sia rivolto verso il rame. Poggiare un panno di cotone sulla basetta dal lato della slide. Accendere il ferro da stiro con temperatura cotone, o un po' inferiore, e premere sull'insieme basetta-slide-panno per circa 1,5 - 2 minuti, "stirando" un po' di tanto in tanto. Lasciare raffreddare la basetta in maniera naturale e rimuovere lentamente la slide: con estremo stupore noterete che il toner, fondendosi, ha aderito sul rame, abbandonando completamente la slide. Se si nota qualche imperfezione, è possibile correggerla col pennarello indelebile. Procedere ora alla fase di corrosione mediante percloruro ferrico (l'acido per circuiti); infine eliminare il toner mediante un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di trielina. Non rimane che praticare i fori sulla basetta e... il circuito è pronto!
- Avvertenze Personalmente trovo questo procedimento eccezionale, ma prima che si ottengano dei buoni risultati si faranno sicuramente un paio di tentativi persi. E' infatti necessario prendere dimestichezza con i tempi e la temperatura di stiratura. Un sistema per capire quando fermarsi con la stiratura è quello di sollevare il panno e guardare le piste: man mano che il toner si fonde, le piste e le piazzole tendono ad espandersi; una stiratura troppo lunga ha come risultato l'eccessiva espansione del tracciato (in particolare, le piazzole molto vicine, come quelle dei circuiti integrati, arrivano a toccarsi tra loro); per contro, se non si riscalda sufficientemente il toner, questo non fonde bene e non si fissa correttamente sul rame. Quando si pone a contatto la slide con la basetta accertarsi che non rimanga del pulviscolo tra le due; un consiglio è quello di soffiare delicatamente prima di porle a contatto. Inoltre è importantissimo che la slide (lato toner) e la basetta (lato rame) siano assolutamente pulite e prive di impronte digitali. Per la perfetta aderenza slide-basetta, dopo aver tagliato quest'ultima è necessario rifilarne i bordi con una lama, in quanto solitamente il bordo di rame rimane leggermente sopraelevato dopo il taglio. [Torna alla pagina precedente] |