URBANISTICA  DI CIVITA D'ANTINO

1497-1915

(Immagine da internet)

 

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STORIA - EPOCA MODERNA DI CIVITA D'ANTINO

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1498-1500: I Colonna, nuovi proprietari della Marsica, anche se ancora devono terminare di consolidare la loro fortuna, procedono a ristrutturazioni in diversi centri abruzzesi.

- Civita d'Antino: In Civita d'Antino i Colonna consolidano il sistema difensivo della torre cintata presente nel paese immettendovi bastioni semicilindrici.

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1556: Abdicazione di Carlo V. L'impero di Carlo viene diviso in due parti:

1)Rinasce il Regno di Spagna che va a Filippo II, che comprende la Spagna, i territori italiani e dei Paesi Bassi

2) Il titolo imperiale e i territori austriaci vanno al fratello Ferdinando.

- Da questa divisione nascono le casate degli Asburgo-D'Austria e Asburgo-Spagna.

Nella cartina in basso troviamo i territori soggetti direttamente agli Asburgo all'abdicazione di Carlo V.

- Con questa nuova sistemazione politica L'ex regno di Napoli lo ritroviamo inserito all'interno dei domini spagnoli.

- L'ex regno di Napoli nel nuovo regno di Spagna rimane un semplice vicereame spagnolo

- L'Abruzzo è da ora e per i due secoli successivi, una semplice regione del Regno di Spagna

Cartina dei domini asburgici 1556 (Fonte Wikipedia)

 

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1557: Muore Ascanio I ex duca di Tagliacozzo. Gli succede come duca titolare il figlio Marcantonio I.

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1571: Il duca di Tagliacozzo Marcantonio Colonna partecipa attivamente alla battaglia di Lepanto contro i Turchi come comandante delle flotta pontificia ed è a lui che si deve la grande vittoria riportata in questa occasione.

 

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1584: Muore in Spagna Marcantonio I 3 duca di Tagliacozzo. Gli succede il nipote Marcantonio II.

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590: Civita d'Antino: Con l'arrivo di Domenico Ferrante in Civita d'Antino vengono iniziati importanti lavori di ristrutturazione nella cittadina.

- Viene avviata l'edificazione del primo nucleo di Palazzo Ferrante, che viene edificato nella zona dei Banchi, presso l'antico foro di Antinum.

 

Palazzo Ferrante. (Immagine personale)

 

- Viene risistemata la zona dell'attuale Porta Flora. Anticamente Porta Flora era una delle porte di accesso alla città. In epoca post-rinascimentale alla fine del '500 la città di Civita d'Antino subisce importanti modifiche strutturali che portano all'abbattimento delle altre due porte della città.

 

Porta Flora e Palazzo Cerroni. (Immagine personale)

 

L'unica che si salva è Porta Flora dove abbiamo la ristrutturazione del camminamento che giunge presso la porta. Il nome di Porta Flora deriva dalla sua apertura verso la sorgente antica, posta a monte dell'attuale "Fonte Vecchia" dedicata a Vesuna Flora

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1617 circa: Civita d'Antino Il Vescovo di Sora denuncia lo stato di degrado in cui versa la chiesa di Santo Stefano.

 

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1630 circa: Civita d'Antino: In Civita Domenico Ferrante prosegue la costruzione del suo palazzo aggiungendovi nuove ali di edifici.

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1639: Muore Filippo I 6 duca di Tagliacozzo. Gli succede il figlio Federico I.

 

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1642: Muore Federico Colonna. Gli succede un lontano cugino Marcantonio IV Colonna, che diventa 8 duca di Tagliacozzo.

1642-47: Nella Marsica, come nel resto dell’Italia meridionale, le condizioni di vita sono pesanti. La miseria e la mancanza di prospettive generano nella popolazione un grave stato di frustrazione.

- Nella popolazione e nella nobiltà viene maturando l’idea di una rivolta contro il governo spagnolo al fine di ottenere cambiamenti profondi nella gestione del territorio.

 

1642: Civita d'Antino: il nuovo vescovo di Sora Tamburelli denuncia lo stato carente della chiesa di Santo Stefano che ha bisogno di maggiore cura e di urgenti restauri.

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1648: Stato dell'Europa dopo la guerrra dei 30 anni

Europa 1648 (Fonte Wikipedia)

 

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1649: L’anno seguente nel ducato di Tagliacozzo-Albe muore il duca Marcantonio. Gli succede il figlio Lorenzo I.

 

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1650: Durante il regno di Lorenzo I, il ducato di Tagliacozzo diventa più povero, segno che la rivolta degli anni 1647-48 non ha prodotto alcun risultato. La povertà diffusa porta ad un peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie. In queste condizioni la regione si rivela facile preda di malattie.

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1656: Uno strano morbo colpisce la Marsica, causando numerosi morti, arrivando anche a decimare anche alcuni paesi.

 

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1663: Civita d'Antino: Nuova grave denuncia del Vescovo di Sora Piccardi sul grave stato strutturale in cui versa la chiesa di Santo Stefano di Civita d'Antino. Egli nella sua relazione elenca in modo preciso le parti della chiesa gravemente compromesse.

Nella relazione Piccardi cita alcune parti più di altre con urgenza di lavori di restauro, come i sepolcri della chiesa che erano mal tenuti, la torre campanaria in grave abbandono con le sue mura che minacciano di crollare, i battenti della porta che sono cadenti, ecc. Oltre a ciò Piccardi chiede che sia costruito un nuovo altare dove fosse collocata la statua di S. Rocco ecc.

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1665-75 circa: Civita d'Antino: Viene chiuso l'ormai diroccato convento di Santa Maria Maddalena

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1670-75: La sconfitta subita nel sud Italia da parte delle genti contro il governo spagnolo, porta con se alla nascita del primo "brigantaggio" organizzato, spesso guidato anche da esponenti della nobiltà locale.

- Questi infoltiscono la banda di Marco Sciarra, che è il capo di una importante banda del tempo. I monti e i boschi di Luco - Trasacco - Collelongo e Villavallelonga sono le zone in cui si nasconde e vive il tremendo bandito Giulio Cesare De Santis (Brogi 1900,347).

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1672: Un grande freddo si abbatte sulla Marsica determinando il congelamento parziale del Lago Fucino

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1689: Muore Lorenzo I 9 duca di Tagliacozzo. Gli succede il figlio Filippo II.

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1700: Muore il re di Spagna Carlo II e si estingue il ramo Asburgo di Spagna. Gli succede il nipote Filippo duca d'Angiò, che diventa Filippo V di Spagna.

- Il principe austriaco Carlo d'Asburgo-Austria rivendica per se il trono spagnolo. Da tale contesa ne deriva una guerra di successione che si protrarrà per anni e avrà larghe conseguenze anche in Italia.

 

1700-10: Civita d'Antino: Don Stefano Ferrante, sacerdote presso Civita d'Antino fa costruire una piccola chiesa attaccata a Palazzo Ferrante, che diventerà la cappella di famiglia.

 

Chiesa della Santissima Concezione, cappella dei Ferrante in Civita d'Antino. (Immagine personale)

 

La costruzione della chiesa segue la presa d'atto di don Stefano della fine della Chiesa-Convento di Santa Maria Maddalena, a cui il nonno Domenico aveva donato un'altare e un dipinto

 

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1703: Terremoto con epicentro all'Aquila.

- Il terremoto dell'Aquila si fa sentire anche sulla Marsica con una forza del VII – VIII grado MCS;

- Civita d'Antino: La cittadina abruzzese riporta alcuni danni per il suddetto terremoto

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1706: Grave terremoto con epicentro sulla Maiella.

- Il terremoto della Maiella si ripercuote sulla Marsica con il VII grado MCS.

- A Celano, già martoriata e parzialmente ricostruita dopo il terremoto del 1695, si segnalano gravi danni a chiese ed edifici privati.

- Civita d'Antino: Nuovi danni si registrano nella cittadina abruzzese in seguito al nuovo terremoto

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1708: Civita d'Antino: Nuova denuncia dello stato di abbandono della chiesa di Santo Stefano, da parte del nuovo vescovo Matteo Gagliani (1703-17). In questa nuova denuncia Gagliani descrive la chiesa ormai antica e in condizioni fatiscenti.

 

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1711 novembre: Civita d'Antino: Terminano i lavori della chiesa dei FERRANTE. sUBITO DOPO Vengono trasferiti dalla diroccata ex chiesa di Santa Maria Maddalena alla nuova chiesa dei Ferrante in Civita d'Antino, l'altare e il dipinto donati da Domenico Ferrante un secolo prima. Con l'immissione dell'altare e del dipinto nella nuova chiesa, essa viene ad assumere il nome di chiesa della Santissima Concezione.

1711: Civita d'Antino: Nuova denuncia pubblica da parti di due messi del vescovo sulla grave carenza in cui versa la struttura di Santo Stefano.

Nella denuncia si mette in risalto le pareti interne gravemente danneggiate in molti punti, con crepe presenti ovunque, oppure il pavimento che risultava scavato in più parti. Nella relazione dei messi si cercava d'immaginare una qualche forma di restauro che salvasse il salvabile.

Ad esempio viene immaginato di costruire dalla parte esterna della Chiesa, dietro la parete dell'Altare Maggiore un antemurale, cioè una intercapedine, incrostrata con lo stucco.

A questa denuncia segue successivamente da parte del vescovo Gagliani, la minaccia di interdetto ecclesiastico, nei confronti dell'Abate della chiesa di Santo Stefano Nicola Celli, che sarebbe stato reso effettivo se questi non avesse provveduto a restaurare al più presto la chiesa. Inoltre si ordina di non creare altre tombe all'interno della chiesa.

 

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1714: Nel ducato di Tagliacozzo-Albe muore Filippo I. Gli succede il figlio Fabrizio II

1714: In base al trattati internazionali di Utrecht e Rastadt (che pongono termine alla guerra di successione spagnola) il sud Italia (e quindi anche l'Abruzzo) passa con l'esclusione della Sicilia, a far parte dello stato austriaco.

 

Cartina d'Europa 1714 (Fonte Wikipedia)

 

1714-38: Durante il periodo austriaco il ducato di Tagliacozzo-Albe inizia una timida ripresa economica, testimoniata da una certa crescita della popolazione, da un miglioramento dell’agricoltura e delle condizioni igienico-sanitarie.

1714: Continua sotto gli austriaci, la forte tassazione dei ceti più deboli nei vari feudi del sud Italia.

 

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1735: Civita d'Antino: Il nuovo sacerdote Giuseppe Ferrante ottiene da Papa Clemente XII, il riconoscimento di altare privilegiato per la cappella della S.S. Concezione

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1738: Finisce la Guerra di Successione Polacca

1738: Trattato di Vienna

- Il trattato firmato a Vienna pone fine alla guerra di Successione Polacca.

- In base al trattato per quanto riguarda la parte italiana vediamo che l'Austria cede a Carlo di Borbone, figlio del Re di Spagna la proprietà del Sud Italia.

In base all'accordo il Sud Italia insieme alla Sicilia vengono a ricostituire il Regno di Napoli, con re Carlo di Borbone con il nome di Carlo IV.

- L'Abruzzo torna ad essere il confine settentrionale fra il nuovo regno napoletano e lo Stato della Chiesa.

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1740: Muore Carlo VI d'Asburgo arciduca d'Austria e imperatore del Sacro Romano Impero.

- In Europa si apre la guerra di Successione austriaca

 

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1748: Finisce la Guerra di Successione Austriaca


1748: Trattato di Aquisgrana tra le potenze europee che conclude la guerra di successione austriaca.

- Il trattato per l'Italia significa il riassetto del paese con i vari staterelli italiani del centro nord che ottengono la conferma dell'indipendenza, con l'immissione di nuovi regnanti appartenenti alle dinastie Borbone di Spagna e alla nuova dinastia Asburgo-Lorena d'Austria. Nascono così i rami degli Asburgo-Toscana e dei Borbone-Parma che sostituiscono le vecchie dinastie scomparse

- Rinasce il regno di Napoli che vede la riconferma del trono a Carlo di Borbone-Spagna che fonda la nuova dinastia dei Borbone di Napoli in seguito chiamati Borbone-Due Sicilie.

 

ITALIA 1748

 

- In questo quadro l'Abruzzo si riconferma confine fra regno di Napoli e stato pontificio

 

L'Abruzzo terra di confine fra regno di Napoli e Stato della Chiesa

 

 

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1755: muore il duca dei Marsi Fabrizio II e gli succede il figlio Lorenzo II.

 

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1759: Civita d'Antino: A Palazzo Ferrante, la famiglia proprietaria inserisce nella struttura un importante biblioteca con volumi anche antichi, che vengono a costituire uno dei maggiori tesori di Civita d'Antino.

 

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1761: Civita d'Antino: Filippo Ferrante (1687-1781), come risulta da una lapide collocata nella Cappella della S.S. Concezione, avvia lavori per ingrandire la piccola chiesa di famiglia. In più ordina che nella chiesa vengano celebrate cento messe per se e i suoi cari e cento per i defunti di famiglia.

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1762: Civita d'Antino: Sotto il peso dell'età e dell'incuria si ha il crollo della chiesa parrocchiale di Santo Stefano, di età quasi millenaria.

1762-67: A Civita d'Antino il crollo della chiesa parrocchiale è accolto con grande dolore e senso di colpa. La popolazione con la collaborazione della curia e di altre autorità procede alla ricostruzione in un sito vicino di una nuova chiesa sempre dedicata a Santo Stefano Protomartire

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1767 31 maggio: Civita d'Antino:

Il vescovo Tommaso Taglialatela trova eretta una nuova chiesa, fabbricata in un sito diverso dal precedente, ma sempre dedicata a Santo Stefano Protomartire.

Nella relazione del vescovo Taglialatela si dice che la nuova chiesa di Santo Stefano è stata eretta dalle fondamenta in poco tempo. Nella relazione si cita il Seminario di Sora, che ha contribuito alle spese versando 50 ducati all'anno per lo spazio di 6 anni.

Secondo tale relazione è stato deciso che nella chiesa fosse eretto un'altare a Santa Maria Maddalena, come in effetti è avvenuto.

Nella relazione Taglialatela dice che nella chiesa sono presenti oltre all'altare maggiore anche altri quattro altari laterali dedicati rispettivamente a Santa Maria Maddalena, San Barnaba, al Rosario e a San Rocco.

 

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1769 1 giugno: Civita d'Antino:

Viene inaugurata la nuova chiesa attraverso l'inaugurazione dell'Altare Maggiore in onore di S. Stefano Protomartire, chiudendo nella sacra mensa le relique di S. Filippo Neri.

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1779: Muore il duca dei Marsi Lorenzo II. Gli succede il figlio Filippo III che sarà l'ultimo duca dei Marsi

 

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1780

1780: Il lago del Fucino in seguito a forti piogge straripa invadendo i diversi paesi circostanti causando molti morti e molti danni materiali.


1780: La gravità nel Fucino è tale che lo stesso re Ferdinando interviene.

- Ferdinando prima si accerta della gravità della situazione, e poi procede a vari inteventi di sostegno delle popolazioni colpite.

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1788: Il Lago Fucino torna a salire provocando molte inondazione nei paesi circostanti il lago

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1790-99: Gli anni 90' del secolo XVIII sono il periodo della rivoluzione francese e del suo espandersi con le sue idee di libertà e uguaglianza in tutta Europa. Tali idee vengono portate avanti dai Francesi con le loro guerre a scapito degli stati confinanti, compresi gli stati italiani.

Alla fine degli anni 90' i Francesi arrivano anche nel sud Italia e il governo borbonico si trova a doversi difendere dalla minaccia francese.

1790-93: Nel Fucino i borbonici fanno diversi interventi di ripulitura degli argini e dello scolo verso la vecchia galleria romana.

 

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1795 circa: Civita d'Antino: Palazzo Ferrante viene ulteriormente ingrandito con una nuova ala

1795: Il Lago Fucino torna ad abbassarsi

 

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1798

15 febbraio I Francesi invadono Roma e proclamano la repubblica. Il papa fugge.

Febbraio: Nel regno di Napoli l'esercito borbonico si prepara alla guerra contro i Francesi.

novembre: I Francesi si riorganizzano e da Civita Castellana contrattaccano i napoletani scacciandoli da Roma e riprendendosi la città.

Dicembre: I Francesi respingono sempre più indietro i Napoletani costringendoli a rientrare nel regno di Napoli.

 

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1799

Gennaio: I Francesi dilagano in tutta la Campania e nel resto del Sud Italia.

21 Gennaio: I Francesi espugnano Napoli e proclamano la nascita della Repubblica Partenopea.

febbraio: La Marsica è completamente presa dai Francesi

Marzo: I francesi varano una riforma amministrativa del regno napoletano.

- La Marsica, rimanendo nell'ambito dell'Abruzzo Ulteriore II, viene dapprima inserita nel dipartimento del Sangro, quindi spostata nel dipartimento del Pescara. Successivamente si assiste all'inizio alla divisione del territorio marsicano in quattro capi-cantone, quello di Celano, Carsoli, Scurcula e Tagliacozzo. Infine la stessa Marsica viene elevata in dipartimento prendendo il nome di dipartimento del fucino.

Marzo: La Marsica come nel resto della Repubblica Partenopea, si ha una forte tassazione fiscale da parte francese

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1803: Il Livello del Lago Fucino risale tornando a minacciare i paesi circostanti.

- Il Lago Fucino ora fa paura e le popolazioni rivierasche temono nuovi disastri.

 

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1804: Con l'Editto di Saint Cloud si pone fine alla sepoltura dei morti nelle chiese del paese e si procede a seppelirli in cimiteri vicini a essi.

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1806:

1806 16 aprile: Le spoglie di San Lucio Martire vengono translate dal cimitero di S. Priscilla di Roma presente sulla Via Salaria, e mandate a Civita d'Antino presso la chiesa della S.S. Concezione.

1806: Nel regno di Napoli i Francesi ritornano nel 1806 e, dopo una breve lotta con l’esercito borbonico, spodestano di nuovo i Borbone, che riparano di nuovo in Sicilia, mentre Napoleone nomina il fratello Giuseppe Bonaparte nuovo re di Napoli.
 

1806: Il nuovo governo francese a Napoli abolisce i diritti feudali, che priva la nobiltà locale dei propri feudi.

Nel caso della regione marsicana abbiamo

1) la fine del ducato di Tagliacozzo retto dai Colonna

2) la fine della contea di Celano retta dagli Sforza-Cabrera-Bodavilla

 

1806: Viene varata dal nuovo governo napoletano la riforma tributaria

2 agosto: Emanazione della riforma amministrativa. l'ex ducato dei Marsi comprende attualmente i seguenti comuni: Albe, Antrosano, Atessa, Avezzano, Canistro, Cappadocia, Cappelle, Carsoli, Castella a Fiume, Castelnuovo, Castelvecchio, Cese, Civitantino, Civitella Roveto, Colle, Corcumello, Corvaro, Forme, Gallo, Luco, Magliano, Manoppello, Marano, Massa, Meta, Morino, Oricola, Orsogna, Paternò, Penna, Pereto, Peschio Canale, Petrella, Poggio S. Filippo, Poggitello, Pretorio, Rapino, Roccavivi, Rocca di Botte, Rocca di Cerro, Rosciolo, San Donato, S. Giovanni, S. Pelino, S. Anatolia, Sante Marie, Santo Stefano, Scanzano, Scurcola, Sorbo, Spedino, Tagliacozzo, Trasacco, Tornereccio, Tre Monti, Tubione, Villa Romana, Villa Sabinese, Villa S. Sebastiano.

- In base alla riforma amministrativa tutti questi paesi vengono riconosciuti comuni con amministrazione propria.

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1808:

1808: Gioacchino Murat (cognato di Napoleone) sostituisce Giuseppe Bonaparte, quale nuovo re di Napoli

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1810: L'Europa al tempo di Napoleone

 

L'Europa al tempo di Napoleone (1810)

(Fonte: http://imparareconlastoria.blogspot.it/2015/09/65-napoleone-bonaparte.html)

 

Italia sotto Napoleone

(Fonte: http://imparareconlastoria.blogspot.it/2015/09/65-napoleone-bonaparte.html)

 

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1814

1814: Napoleone viene sconfitto dalle armate europee e condannato all'esilio sull'isola d'Elba.

1814: Le varie potenze europee si riuniscono in congresso a Vienna per ridisegnare l'Europa politica dopo l'avventura napoleonica.

- Nel Congresso di Vienna si decide per  l'Italia di ripristinare, seppure con qualche cambiamento, i vecchi stati prima di Napoleone.

- Per il regno di Napoli tuttavia è deciso di mantenere sul trono Murat, poichè esso ha aiutato nella coalizione antifrancese tradendo di fatto Napoleone che lo aveva posto sul trono di Napoli nel 1808. Questo stato di cose crea un notevole imbarazzo tra i regnanti europei.

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1815

1815: Napoleone fugge dall'isola d'Elba e torna con una mossa spregiudicata sul trono francese, ripristinando se stesso quale imperatore dei francesi.

1815: il re di Napoli Murat con un nuovo voltafaccia torna ad appoggiare Napoleone, schierandosi contro le potenze europee che lo aveano precedentemente accettato.

18 giugno: Battaglia di Waterloo.

- Napoleone è sconfitto definitivamente dalle potenze europee 

- Napoleone viene condotto poco dopo sull'isola di S. Elena in mezzo all'oceano Atlantico

Giugno: A Napoli  il Congresso di Vienna detronizza Gioacchino Murat e restaura i Borbone nella persona del vecchio re Ferdinando IV.

- Il Regno di Napoli diventa Regno delle Due Sicilie e Ferdinando IV di Napoli diviene Ferdinando I re delle Due Sicilie.

1815: Gioacchino Murat tenta di tornare al potere, ma riconosciuto dai militari viene catturato e fucilato.

1815: Le acque del Lago Fucino continuano a fare danni con continui allagamenti nei paesi rivieraschi, ma soprattutto continuano a crescere ad un livello mai visto prima.

1815: L'Europa dopo il Congresso di Vienna

 

Europa 1815 (Fonte Wikipedia)

 

Italia 1815 (Fonte Wikipedia)

 

1815: Il nuovo governo napoletano conferma molte delle novità amministrative introdotte dal precedente governo di Murat, tra le quali l'abolizione della feudalità e del regime doganale presente nel tavoliere delle Puglie. Ciò comporta per le popolazione abruzzese una tassa ogni volta che viene condotta la transumanza.

 

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1816

1 maggio: Il governo napoletano completa la riforma amministrativa inziata sotto il governo di Murat.

- Viene creata la Provincia Abruzzo Ulteriore II con capoluogo l'Aquila. La suddetta provincia viene divisa in 4 distretti. Il distretto dell'Aquila, il distretto di Avezzano, il distretto di Sulmona, il distretto di Cittaducale. Ognuno di questi distretti comprende a sua volta i circondari. Nel caso di Avezzano i circondari compreso il suo sono sette che divengono otto con il nuovo circondario di Trasacco.

Distretto di Avezzano comprende: 1) Circondario di Avezzano 2) Circondario di Carsoli 3) Circondario di Celano 4) Circondario di Civitella Roveto 5) Circondario di Gioia dei Marsi 6) Circondario di Pescina 7) Circondario di Tagliacozzo 8) Circondario di Trasacco

 

1816: Le acque del Fucino tornano a gonfiarsi e a straripare producendo danni molto consistenti, più di quelli già fatti in passato.

- Per questa nuova alluvione si registrano danni enormi a Luco, dove le acque del Lago Fucino invadono il paese, ci sono anche morti.

- L'alluvione del Fucino produce immani danni in tutti i paesi rivieraschi specie San Benedetto, Trasacco e Ortucchio, che mai come in questa occasione risulta un'isola.

- L'alluvione del 1816 del Fucino è sicuramente la più cruenta degli ultimi 2000 anni, per l'alto numero di danni e vittime, ma soprattutto per l'alto livello raggiunto in pochissimo tempo.

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1817: Civita d'Antino: Dalle poche notizie che abbiamo di questo periodo si può intuire che non vi sono particolari cambiamenti nell'assetto della struttura urbana. Gli unici aggiustamenti riguardano le proprietà dei Ferrante, come Palazzo Ferrante dove si continua a perfezionare il palazzo. Quindi abbiamo la cappella della chiesa della Santissima Concezione che ospita da pochi anni i resti di San Lucio Martire, ottenuti grazie ai buoni uffici dei Ferrante presso il papa. La chiesa di Santo Stefano a 50 anni dalla costruzione mostra una struttura solida in continuo abbellimento.

 

1817: Grave carestia in corso in Abruzzo e specialmente nella Marsica.

- A causa del problema del lago e del clima particolarmente duro con i raccolti che non vanno, un quarto della popolazione marsicana muore.

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1830: Muore re Francesco I. Gli succede il figlio Ferdinando II

 

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1831: Richard Keppel Craven, un viaggiatore inglese, è ospite di Antonio Ferrante.

Di questa circostanza l'inglese ci ha lasciato una vivida testimonianza riguardo il borgo di Civita d'Antino,  Palazzo Ferrante e il rapporto che lega i civitani ad Antonio Ferrante, capofamiglia dei Ferrante.

Egli dice

" il paese ha l'aspetto dei più modesti villaggi greci, composto di poche case povere fra massi rocciosi e cespugli di prugnoli, sulla superficie nuda e desolata di un squallido monte. Fra quelle, o meglio davanti a quelle, si innalza una chiesa moderna insieme ad un ampio palazzo il cui nucleo e i suoi successivi ampliamenti rivelano notevole spesa e attenta cura. Qui alloggiammo la notte, naturalmente molto meglio di quanto mi aspettassi.

Le parole del taverniere infatti mi avevano fatto intravedere al massimo la modestia abitazione di qualche galantuomo. dove avremmo potuto trovare ospitalità a pagamento. Trovammo invece che il signor Ferrante era evidentemente abituato, e ne traeva piacere, a ricevere ospiti con la cordialità riservata ai vecchi amici.

Ci fu mostrata una lunga fila di stanze, arredate con ricchezza e lusso tali, che non potemmo evitare di chiederci in che modo camini rivestiti di marmo, tavoli intarsiati, dipinti in splendide cornici dorate e tutta l'altra roba, meno appariscente sia pur utile, lettiere intagliate, telai e porte di noce, serramenta di ottone, avevano potuto trovare il mezzo per raggiungere un posto cosi inaccessibile ".
  

 

 

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1832 18 luglio: Civita d'Antino: Ferdinando II amico dei Ferrante è ospite a casa loro a Civita d'Antino. In ricordo di questa circostanza Ferdinando II concede ai Ferrante di apporre una catena di ferro sul principale portone d'ingresso di Palazzo Ferrante, che è tuttora presente.

Ingresso principale di Palazzo Ferrante con la catena regalata da Ferdinando II ai Ferrante. (Immagine personale)

 

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1850-60: Civita d'Antino: Antonio Ferrante nel suo palazzo di Civita d'Antino ospita una lunga schiera di artisti, intellettuali, uomini di cultura e scienza, italiani e stranieri. Ciò produce un notevole bagaglio di notizie sulla storia di Civita d'Antino in questa fase.

Grazie all'azione dei Ferrante, Civita d'Antino, nonostante sia ora solo un piccolo borgo con la maggior parte degli abitanti dediti all'agricoltura, diventa il più importante punto di riferimento culturale della Marsica. Ciò risulta evidente dalle tante testimonianze lasciateci.

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1861

17 marzo: Vittorio Emanuele II diventa il primo re d'Italia.

- Torino diventa la capitale del nuovo regno d'Italia.

 

17-3-1861 il nuovo Regno d'Italia. (Fonte Wikipedia)

Vittorio Emanuele II 1 re d'Italia. (Fonte Wikipedia)

 

 

 

 

 

1861: 1 censimento del nuovo Regno d'Italia.

Civita d'Antino: Il numero di abitanti del paese è di 1823 unità

 

1861: Per decreto reale Antonio Ferrante è nominato sindaco di Civita d'Antino

 

1861: il governo del nuovo stato italiano interviene in Abruzzo e nella Marsica per soffocare le ultime sacche di resistenza in favore del regime borbonico.

- L'intervento dell'esercito si concentra nel soffocare gli ultimi borbonici e sul cercare di ridurre e abbattere il fenomeno del brigantaggio, che in Abruzzo è ormai una vera piaga sociale.

- Nella Marsica, che è terra di confine tra Stato Pontificio e regno borbonico, il fenomeno del brigantaggio si è reso ancora più pesante

- Lo Stato italiano per sconfiggere il brigantaggio nel Sud Italia interviene mandando l'esercito.

- La piaga del brigantaggio è talmente forte in molte parti d'Italia che porta ad avere in certe zone, un vero e proprio fenomeno di asservilismo locale alle bande criminali.

 

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1863: Civita d'Antino: Di questo periodo non si hanno notizie particolari circa miglioramenti urbanistici di Civita d'Antino. Quel che si sa che Civita d'Antino grazie all'impegno dei Ferrante diventa una meta importante per quanto l'aspetto culturale della Marsica. Qui difatti trovano alloggio e sostegno diversi intellettuali europei in visita in Abruzzo

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1870

20 settembre: Roma viene conquistata dai Bersaglieri

Il Regno d'Italia dopo la presa di Roma. (Immagine da Wikipedia)

 

 

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1876: Finiscono i lavori di prosciugamento del Lago Fucino.

- La Marsica cambia volto. Inizia una nuova fase storica

- Liberata l'area dalle acque del Fucino, la piana che ne viene fuori è una fertile superficie destinata a coltivazioni agricole.

1876: Il banchiere Torlonia viene nominato "Principe del Fucino" dal Re d'Italia Vittorio Emanuele II, per l'opera di prosciugamento del Fucino.

- Insieme al suddetto titolo, Torlonia e i di lui eredi divengono assegnatari per 99 anni delle terre del vecchio lago.

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1878

9 gennaio: Muore il re Vittorio Emanuele II. Gli succede il figlio Umberto I

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1880-90: L'economia di Avezzano e di buona parte della Marsica inizia a dare segni di miglioramento sviluppandosi intorno alla produzione di prodotti agricoli coltivati nelle terre del Fucino.

- I principali prodotti agricoli coltivati nelle nuove terre del Fucino sono: patate,  barbabietole da zucchero, e delle carote.

1880-90: Viene avviata la costruzione della linea ferroviaria.

 

1880: Civita d'Antino: I Ferrante con il loro modo di fare continuano ad essere il motore trainante della cittadina marsicana. Essi continuano ad ospitare e mantenere rapporti con molte persone della cultura nazionale e internazionale. In questo modo Civita d'Antino pur in presenza di un certo calo di popolazione rispetto al 1861, continua ad essere un punto di riferimento culturale importante. Gli abitanti di Civita d'Antino pur in presenza di una perdurante e stagnante economia, riescono a gioire della loro vita semplice e rituale.

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1883: Civita d'Antino: Il paese di Civita d'Antino da molto tempo, divenuto tramite la famiglia Ferrante un punto di riferimento importante della cultura abruzzese e più specificatamente marsicana, viene ad ospitare il pittore danese Kristian Zahrtmann.

 

Scorcio di Civita d'Antino alla fine dell'800 in un dipinto impressionista di scuola danese

 

Kristian Zahartamann è un pittore già importante in Danimarca, allorquando giunge per la prima volta a Civita d'Antino. Quando lui arriva a Civita d'Antino per la prima volta rimane da subito affascinato dal paese, per i suoi paesaggi mozzafiato, ma soprattutto per la gente, che si dimostra da subito accogliente e piena di curiosità per questo personaggio.

 

Il rapporto che s'instaura fra la popolazione di Civita d'Antino e Zahartamann diventa da subito molto forte fatta di rispetto e ammirazione reciproca.

Zahartamann è stato talmente colpito dal posto e dalla gente, che elegge Civita d'Antino come suo rifugio d'ispirazione e ritorna in questo luogo per lui magico, ininterrotamente dal 1883 al 1915.

 

Dipinto del 1883 di Zahartaman rappresentante la gioventù di Civita d'Antino

 

In questo lungo periodo di tempo Zahartamann raffigura nei suoi dipinti la gente e il paese di Civita d'Antino, consentendo a noi posteri di ammirare non solo il paese come era fatto in questa fase, ma soprattutto la gente nel modo in cui viveva.

 

Dipinto dei pittori danesi rappresentante la gioventù di Civita d'Antino

 

Ciò porta ad avere nelle raffigurazioni dei dipinti non solo il carattere degli abitanti di Civita d'Antino, ma più in generale dei marsicani, del loro modo di vivere questa fase, delle abitudini ereditate e ancora ben presenti, che si esprimono nelle manifestazioni religiose ricorrenti.

Zahrtmann quindi si sente legatissimo a questi paesaggi montani, a questi costumi locali, a queste tradizioni popolari e religiose, nonché all’innato spirito di ospitalità che avverte nella popolazione. Tutto ciò porta egli a fondare in Civita d'Antino la sede italiana della sua scuola di pittura di carattere impressionista che è attiva dal 1883 al 1915, anno del tragico terremoto che interrompe per sempre questo magnifico periodo.

Negli anni 80' del XIX secolo questa scuola di Zahartmann diventa tanto famosa in Danimarca, da attrarre decine di artisti provenienti non solo dalla Danimarca, ma anche da Norvegia, Svezia e Finlandia.

Dai dipinti, che si possono ammirare, che riguardano la popolazione di Civita d'Antino e il paese stesso, emerge un carattere della popolazione profondamente religioso e attaccato alla propria terra, ma al tempo stesso capace di adattarsi, anche se a volte con fatica al nuovo che avanza, ma senza cambiare il proprio essere fatto di semplicità, orgoglio fatica, capacità di gioire delle piccole cose, e caparbietà di raggiungere obbiettivi importanti.

 

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1884 17 luglio: Christian Zackmann da un anno ormai frequenta Civita d'Antino e la famiglia Ferrante.

In una lettera scritta ad un amico e spedita da Civita d'Antino egli descrive diversi particolari riferiti all'eleganza di Palazzo Ferrante e alle opere in esso contenute.

Egli dice:

"Mi occupo di decorazioni come te, la sala da pranzo della famiglia Ferrante. Penso che nessuna stanza in tutta la Danimarca è dotata di ornamenti tanto sontuosi; ma il mio lavoro ne costituisce solo una minima parte. La sala e abbastanza grande, lunga 11 metri. Verrà decorata in stile inizio del secolo con in più motivi rose.

 

Palazzo Ferrante in un dipinto del 1890 di Hanry Lorup. (Fonte Internet)

 

Ciò che fa diventare sontuoso il salone è il fatto che ho ricevuto il permesso dai proprietari di prendere i migliori quadri di tutto il palazzo per adornarne questa sala. Il quadro che attira di più l'attenzione è "La Notte" del Correggio.

Le voci dicono che è originale ed io sono di questo parere.

E' stato dipinto con un fondo rosso sangue come velluto. E' di dimensioni 58 x 68 cm. Esso, irradia una luce viva, che brilla e splende come fuoco di artificio. Non ho mai pensato che si potesse arrivare a tanto. A me sembra che il quadro di Dresden, regga poco il confronto con questo: qui gli angeli sono di un colore blu grigio freddo, in contrasto con la luce della camera che a prima vista sembra luce di lampadario; i colori dei quadri sono vaghi e profondi, sono leggeri come colori ma profondi, brillanti di verde azzurro come se venissero da un altro mondo. Il quadro è più intenso di quello che si conserva a Dresden e somiglia a quel grande pastello dipinto dal Correggio, che è al Palazzo Doria di Roma.

Mentre tutti i nuovi elementi sono estremamente esuberanti, la luce è incomprensibile, tremolante e leggera, dando movimento agli Angeli. Questo stile Rococò è così incomprensibile e bello in tutto: i confronti della luce su alcuni punti sono così forti che è impossibile guardare da vicino, ma a distanza tutto si forma ed appare più caro ed io non so perchè. E così il quadro è incomprensibile, ma in verità è proprio magnifico. E' il miglior fiore del Rococò"

 



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1885-95 circa: Sembra che in questa fase la famiglia Ferrante abbia venduto ai Colonna la lamina di Bronzo in cui è incisa la frase in lingua marsa. La lamina è importante perchè è finora l'unico reperto archeologico che si conosca con incisa una frase in lingua marsa.

Sembra poi che i Colonna una volta entrati in possesso della lamina l'abbiano venduta al Museo del Louvre dove oggi si trova.

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1890-95: Civita d'Antino: La scuola di Zahrtmann di Civita d'Antino si arricchisce di sempre nuovi giovani pittori che ben volentieri raffigurano la gente di Civita d'Antino nella loro vita quotidiana di contadini.

In diversi dipinti vengono ritratte persone nel lavoro di contadino. Da questo possiamo avere facilmente un'idea della durezza del lavoro nei campi.

 

Dipinto dei pittori danesi della popolazione di Civita d'Antino nell'arte di contadini

 

Oltre a ciò però nei dipinti, traspare dai volti delle persone, anche una certa serenità e gioia di vivere, di chi pur tra tante difficoltà, sa apprezzare i valori della vita come la fatica, lo stare insieme, ecc.

 

Dipinto dei pittori danesi della popolazione di Civita d'Antino nell'arte di contadini

 

 

Allo stesso tempo si rappresentano i costumi religiosi e i riti giornalieri all'ombra della famiglia Ferrante e del loro palazzo.

 

Palazzo Ferrante alla fine dell'800. (Fonte internet)

 

Quindi da questi dipinti non emerge solo la singola realtà locale, ma uno stile generale di cultura e modo di fare che tanto hanno colpito i pittori danesi.

 

Rappresentazione di una famiglia nell'atto di attraversare la Valle Roveto. (Fonte internet)

 

Ciò risulta evidente dalle tantissime rappresentazioni fatte negli anni da questi pittori, che hanno saputo cogliere con i loro lavori, l'anima pulita e fiera di questo popolo, che pur tra tante difficoltà e all'interno di un ambiente aspro e montanaro, è riuscito a rimanere integro e retto nel proprio cammino.

 

 

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1898: Continua l'esodo di masse di genti abruzzesi e italiane, che migrano all'estero per cercare fortuna, in special modo verso USA, Argentina, Canada e Australia.

- Da Civita d'Antino sono in tanti costretti ad andarsene per assicurarsi un avvenire migliore

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1900 29 luglio: Assassinio di Umberto I a Monza. Gli succede il figlio Vittorio Emanuele III

Re Vittorio Emanuele III nel 1900. (Fonte da Wikipedia)

 

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1901: Censimento generale

- In Civita d'Antino il numero di persone residenti è di 1481 unità, quindi stabile rispetto al 1881

Scena di giovani donne a Porta Flora di Civita d'Antino (Fonte internet)

Scena di giovani presenti presso la scalinata di Porta Flora di Civita d'Antino (Immagine da internet)

 

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1902: Viene completata la costruzione dello Zuccherificio di Avezzano

 

Immagine da Wikipedia dello Zuccherificio di Avezzano del 1905

 

1902: Civita d'Antino ricompensa Kristian Zahartamann con la cittadinanza onoraria, per i grandi servigi fatti al paese con i suoi dipinti e la scuola di pittura.

 

1902: Viene completata la linea ferroviaria Avezzano-Roccasecca

1902-10: Il premio Nobel per la letteratura Theodore Mommsen e il gesuita Raffaele Garrucci esprimono profonda ammirazione nei confronti del lavoro archeologico svolto a Civita d'Antino e a Luco dei Marsi da Domenico e Francesco Ferrante tra fine '700 e inizio '800.

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1903: Nel contesto nazionale diventa presidente del consiglio Giovanni Giolitti

- Per l'Italia inizia l'era giolittiana

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1905: Civita d'Antino: Continua in modo fecondo il rapporto fra gli artisti impressionisti scandinavi e il paese di Civita d'Antino.

La scuola impressionista di Civita d'Antino di Zahrtmann viene a rappresentare sul piano dell'arte europea un valido punto di riferimento. Ciò soprattutto poichè dipingendo i volti della gente di Civita d'Antino, si viene a rappresentare una realtà molto diversa da quella presente in Nord Europa e ciò favorisce il consolidamento della scuola danese.

 

Raffigurazione di Zarthmann mentre dipinge a Civita d'Antino attorniato dalla gente del paese. (Fonte internet)

 

Il paese di Civita d'Antino viene ripreso in più scene tra le quali anche manifestazioni religiose.

Scena di manifestazione religiosa a Civita d'Antino, sullo sfondo di Palazzo Ferrante. (Fonte internet)

 

Con questi dipinti i pittori danesi riescono con la loro tecnica a far emergere bene le caratteristiche della popolazione marsicana.

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1906: Nei grandi centri marsicani il miglioramento economico lo si percepisce anche dall'abbellimento urbano, che diventa molto curato. A ciò si aggiunge una relativa pace sociale, che consente un affermarsi di un generale clima di positività tra la popolazione.

1906: Nonostante questo discreto miglioramento economico, le famiglie in stato di povertà sono ancora tante.

1906: Cresce in modo esponenziale le persone marsicane che vanno all'estero specie in USA, Canada, Sud America e Australia.

1906: Da Civita d'Antino sono tante le persone che partono per cercare fortuna specialmente verso USA e Canada

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1911: Nonostante alcuni forti segnali di miglioramento dell'economia marsicana, la fame e la mancanza di lavoro  portano all'aumento della popolazione marsicana, che emigra all'estero in cerca di fortuna.

 

1911: Civita d'Antino: In questa fase il paese di Civita d'Antino registra un calo della popolazione dovuto ad una forte emigrazione all'estero. Nonostante ciò il paese gode di un carta tranquillità sociale dovuto a fari fattori, come la presenza dei pittori danesi nel paese, la costruzione della ferrovia nella Valle Roveto, discreti raccolti, ritorno di soldi da parte degli emigrati, ecc. In questa fase nel paese non si registrano ristrutturazioni urbanistiche.

 

Scena di donne che attraversano la scala di Porta Flora per andare a prendere acqua nella locale fonte. (Fonte internet)

 

 

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STRUTTURE E MONUMENTI IMPORTANTI

 

 

- PALAZZO FERRANTE

- FONTANA DEL LAVATOIO

- CHIESA DI SANTO STEFANO

 

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APPROFONDIMENTI CULTURALI

 

- I PITTORI DANESI DI CIVITA D'ANTINO

 

 

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MARSICA MODERNA

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CIVITA D'ANTINO