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Simboli celtici
Il
triskell (o trischele) (dal greco tris-keles = 3
gambe) è il simbolo celtico più conosciuto. Racchiude
in sé il potere del numero Tre.
Rappresenta
fondamentalmente la ciclicità cosmica, riproducendo
graficamente le 3 fasi solari (alba, mezzogiorno, tramonto).
Il suo simbolismo,
presso i Celti, è vario (ed è sopravvissuto anche dopo
la cristianizzazione attraverso l’adozione del valore della
Trinità):
La
Triplice Manifestazione del Dio Unico: Forza, Saggezza e Amore e
quindi le tre classi della società celtica che incarnavano
tali energie, Guerrieri, Druidi e Produttori.
Il Passato, il
Presente e il Futuro riuniti in realtà al centro in un unico
Grande ed Eterno Ciclo chiamato Continuo Infinito Presente, in cui
tutto esiste contemporaneamente.
Nell'uomo la sua
triplice manifestazione come corpo, emozioni/sentimenti/pensieri e
spirito, Azione, Sentimento, Pensiero
Le tre età:
infanzia, maturità, vecchiaia.
La Dea nel suo
triplice aspetto di Vergine-Madre-Vecchia/Figlia-Madre-Sorella.
Le 3 nature della
divinità (umana, animale, vegetale)
I 3 elementi del
mondo: terra (= cinghiale), acqua (= pesce), aria (= drago), che col
loro movimento rappresentano il 4° elemento (il fuoco),
normalmente riassunto nel cerchio che incornicia il triskell.
Il segno sul quale
Patrizio spiegherà il concetto della Trinità Cristiana
(in realtà un'idea del cristianesimo celtico) agli irlandesi,
trasformando però il triskele in un trifoglio.
A ciò si
potrebbero aggiungere tutte le altre valenze che al numero 3 hanno
assegnato le culture di tutto il mondo (madre-padre-figlio,
sole-luna-terra, ... ).
Il
torquis (detto anche Torc o Torque - da un
termine latino che significa "ritorto") era il gioiello
preferito dai Celti. E' il simbolo della Libertà, del Valore
individuale e dell'Onore. Veniva indossato solo da uomini e donne
liberi e dai guerrieri. Rappresenta l'energia spirituale della Vita
che scorre nella gola (da cui passa respiro e nutrimento) di chi lo
indossa.
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