Mille
e non più mille
Profeti di sventura nella storia
Nell’uomo è connaturato un timore reverenziale nei confronti
di fenomeni celesti eccezionali. I popoli antichi, che avevano divinizzato
il Sole come fonte di luce e di vita, interpretavano la sua scomparsa come
una punizione divina. Ancora oggi alcune tradizioni religiose, come quella
islamica, considerano negativamente l’eclisse: dall’Egitto al Libano le
autorità religiose vietano di guardarla. Il Sole Nero è considerato
manifestazione dell’ira di Allah; secondo il Corano, in un giorno d’eclisse
a Medina morì Ibrahim, l’unico figlio maschio di Maometto.
Un’immagine sorprendentemente molto simile si ritrova anche nella tradizione
cristiana: un’eclisse accompagna secondo gli evangelisti Luca e Marco la
morte del Cristo: "Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò
e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio". (Luca
23, 44)
La simbolica scomparsa della Luce ( presente anche nel libro dell’Apocalisse
)è l’insanguinato stigma della colpa umana, metafora della fine
del mondo, una paura che l’uomo si è trasmesso forse geneticamente
attraverso i secoli e che nasce dalla consapevolezza della transitorietà
del mondo.
I profeti di sventura non sono mai mancati nella storia. Alcuni prendendo
alla lettera le profezie dell’Apocalisse, altri servendosi di visioni e
stati di trance, annunciarono la fine del mondo.
Nel:
992: secondo Bernardo di Turingia;
31 dicembre 999: "mille anni dopo la nascita di Cristo", la data
della fine del mondo secondo i vangeli apocrifi;
settembre 1186: secondo l'astrologo Giovanni di Toledo, che aveva
calcolato un allineamento dei pianeti per quel periodo;
20 febbraio 1524: un anno colmo di predizioni di disastri, diluvi
e catastrofi culminanti nella fine del mondo, secondo gli astronomi Johann
Stvffler e Jakob Pflaumen;
1532: secondo il vescovo viennese Frederick Nausea;
18 ottobre 1533 (ore 8.00): calcolata dal matematico tedesco
Michael Stifel. Quando, passata questa data, ci si accorse che non era
successo niente, Stifel venne aggredito da un gruppo di suoi concittadini;
1533: un enorme incendio avrebbe distrutto la Terra ma, secondo
l'anabattista Melchiorre Hoffmann, la città di Strasburgo si sarebbe
salvata;
1537: secondo l'astrologo Pierre Turrel (che predisse la fine
del mondo anche per il 1544, il 1801 e il 1814);
1584: secondo l'astrologo Cipriano Leowitz;
1588: secondo il saggio Regiomontanus (Johann Muller);
1648: secondo il rabbino Sabbati Zevi, di Smirne;
1654: secondo il medico alsaziano Helisaeus Roeslin;
1665: secondo il quacchero Solomon Eccles;
1704: secondo il cardinale Nicholas de Cusa;
19 maggio 1719: secondo il matematico Jacques Bernoulli (il primo
di una stirpe di otto celebri matematici);
1732: secondo Nostradamus;
1736: Secondo William Whiston (1667-1752), prete e matematico
inglese. Annunciò che "l'inizio della fine" avrebbe avuto luogo
il 13 ottobre di quell'anno con l'inondazione di Londra. Centinaia di persone
si accalcarono sulle colline di Hampstead Heath e Islington Fields nel
tentativo di evitare la prevista alluvione;
1757: secondo il mistico di Svezia Emanuel Swedenborg;
5 aprile 1761: secondo il fanatico religioso William Bell. Non
accadde nulla (ovviamente) e Bell venne rinchiuso in un manicomio;
1814: secondo Joanna Southcott, leader di una setta religiosa
inglese. Annunciò che il 19 ottobre di quell'anno avrebbe dato alla
luce "Shiloh", il secondo Messia, e che, in quell'attimo il mondo sarebbe
finito. Morì 10 giorni dopo la mancata profezia;
14 ottobre 1820: secondo il profeta John Turner, nuovo leader
della setta di Joanna Southcott;
3 aprile 1843: secondo William Miller, fondatore della setta
dei Milleriti (in seguito divenuta la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo
Giorno); quando la fine del mondo non arrivò la nuova data fu fissata
per il 7 luglio 1843, e poi per il 22 ottobre 1844. Si è calcolato
che un americano su 85 sia caduto preda dell'isteria provocata dagli annunci
di Miller;
1881: stando ai calcoli di alcuni studiosi delle misure geometriche
delle piramidi; la data dell'apocalisse fu in seguito ridefinita per il
1936 e, quindi, per il 1953;
1914: secondo C.T Russell, fondatore dei testimoni di Geova (TdG);
1919: secondo il sismologo e meteorologo italiano Alberto Porta,
residente a S.Francisco. Previde che il 17 dicembre la congiunzione di
sei pianeti avrebbe provocato una corrente magnetica che avrebbe trafitto
il Sole, provocando un'immane esplosione che avrebbe distrutto la terra.
Il terrore si diffuse e si registrarono scene di suicidi in varie parti
del mondo;
1925: secondo Rutherford, secondo presidente della Watch Tower
Society (TdG);
1941/42: sempre secondo i TdG,
1945: il reverendo Charles Long di Pasadena annunciò nel
1943 che il 21 settembre 1945 la terra si sarebbe vaporizzata e l'umanità
si sarebbe trasformata in ectoplasma! I suoi seguaci smisero di mangiare,
bere e dormire una settimana prima della presunta catastrofe;
1947: secondo John Ballou Newbrough, il "Più grande profeta
d'America";
1954: 1l 18 maggio comparvero delle crepe sul Colosseo. Secondo
un antico adagio, Roma e il mondo sarebbero stati al sicuro "finché
il Colosseo fosse rimasto in piedi". Viste le crepe sul Colosseo, qualcuno
calcolò che il mondo sarebbe finito il 24 maggio e migliaia di pellegrini
si riversarono in Piazza San Pietro per chiedere al Papa l'assoluzione
dai peccati;
1960: il pediatra Elio Bianco affermò che il mondo sarebbe
finito il 14 luglio, distrutto da un'arma segreta americana. Per questo,
con l'aiuto di 45 aiutanti, aveva costruito un'arca da 15 stanze direttamente
sul Monte Bianco;
1967: secondo Sun Myung Moon, capo della Chiesa dell'Unificazione;
1975: secondo i TdG e Herbert W. Armstrong, capo della Chiesa
Universale di Dio;
1977: secondo John Wroe, successore di John Turner alla guida
della setta di Joanna Southcott, che fece la sua previsione nel 1823;
1980: secondo un antico presagio astrologico arabo;
1980: Leland Jensen e Charles Gaines, leaders di una piccola
setta religiosa, annunciarono che la terza guerra mondiale sarebbe scoppiata
il 29 aprile. I loro calcoli si basavano sul libro dell'Apocalisse e sulle
dimensioni della Grande Piramide d'Egitto. La data fu poi posticipata a
7 maggio e i fedeli attesero la fine nei bunker che si erano costruiti
appositamente;
anni '80: secondo l'astrologa Jeane Dixon la fine del mondo sarebbe
arrivata in seguito all'impatto di un'enorme cometa;
1992: secondo il reverendo Lee Jang Lim, della Chiesa Missionaria
di Tami, nella Corea del Sud. Cristo avrebbe chiamato a raccolta 144.000
fedeli alla mezzanotte del 28 ottobre per salvarli da Armaghedon. Oltre
100.000 persone si lasciarono coinvolgere dall'isteria e si precipitarono
in circa 200 chiese fondamentaliste. In molti lasciarono lavoro e famiglie
e donarono tutti i loro beni al reverendo Lim. Un mese prima della data
prevista, Lim fu arrestato per aver investito i quattro milioni di dollari
raccolti con le donazioni dei fedeli: tra l'altro, aveva acquistato fondi
di investimento per 230.000 dollari che sarebbero maturati nel 1995;
1993: secondo David Berg, alias Mosè David, fondatore
dei Bambini di Dio (Famiglia dell'amore)
1993: secondo una setta nata in Ucraina, la Grande Fratellanza
Bianca;settembre
1994: secondo Harold Camping, un evangelizzatore radiofonico
statunitense;
1998: Hon-Ming Chen, un taiwanese di 42 anni, trasferì
il suo gruppo di fedeli, noto come "La Chiesa della Salvezza di Cristo"
o "Fondazione Disco Volante Dio salva la Terra", a Garland, nel Texas,
perché "Garland" suonava come "Godland", cioè terra di Dio.
Da qui annunciò che Dio si sarebbe incarnato nel suo corpo il 31
marzo 1998 e si sarebbe in seguito moltiplicato 100.000 volte, per poter
stringere la mano a più persone possibile. Chen affermò anche
che il 25 marzo Dio avrebbe annunciato dal canale 18 il suo ritorno. Tutto
questo sarebbe successo perché nell'agosto del 1999 sarebbe scoppiata
una guerra nucleare tra Asia, Africa ed Europa. Solo un gruppo di prescielti
sarebbe stato salvato da un disco volante inviato da Dio. Quando i giorni
passarono, Dio non comparve in TV né si incarnò in Chen.
Il profeta si scusò e disse candidamente: "Preferirei che d'ora
in poi nessuno credesse più in quello che dirò";
luglio 1999: ancora secondo Nostradamus
agosto 1999 (gli astrologi hanno rifatto i calcoli): sempre secondo
Nostradamus
settembre 1999: di nuovo secondo Nostradamus, (il "settimo" mese,
per alcuni poteva essere settembre).
E’ interessante che il Vangelo, a cui spesso costoro si richiamano,
dichiara: "Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno
lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre."
( Matteo, 24,36 ). "Molti verranno sotto il mio nome dicendo: ‘Sono
io’ e ‘Il tempo è prossimo’; non seguiteli’" (Luca, 21,8).
Può disorientare però il fatto che le loro previsioni
possano essere confermate da profeti che non solo non hanno nulla da fare
col cristianesimo, ma seguono un calendario totalmente differente. La civiltà
Maya, che prosperò circa 1500 anni fa nell'America Centrale, raggiunse
traguardi scientifici notevoli. Per contare gli anni i Maya utilizzarono
stelle e pianeti per creare il "Grande Conto", basato sui movimenti del
pianeta Venere. Divisero così il tempo in una serie di cicli che
cominciavano dalla nascita di Venere. Ogni ciclo durava 1 milione e 872
000 giorni. Il ciclo che ora stiamo vivendo ha avuto inizio il 13 agosto
dell'anno 3114 prima di Cristo e finirà il 22 dicembre 2012 dopo
Cristo. I Maya, del tutto sicuri dell'attuale ciclo, erano convinti che
fosse l'ultimo. Quando il mondo avrà completato questo ciclo, dicevano,
finirà fra disastrose inondazioni, terremoti e incendi: uno scenario
molto simile alle profezie del Nuovo Testamento.
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