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Midsummer
( Notte di San Giovanni)
Solstizio d’Estate
La celebrazione della notte che precede la festa
di San Giovanni Battista sostituisce gli antichi riti per il Solstizio
d’Estate, durante la notte che precede il 24 giugno, popolarmente ritenuto
il giorno più lungo dell’anno, si compiono da tempi immemorabili
riti magici e pratiche divinatorie.
E’ la festa di Mezz’estate, di lei si ha traccia
in ogni popolo e cultura, poeti e scrittori ne hanno parlato (si pensi
a W. Shakespeare nel suo "Sogno di una notte di mezz’estate"), uno dei
giorni più esoterici dell’anno, secondo come notorietà popolare
solo ad Halloween.
In questa notte, come Shakespeare narra, "realtà
e sogno si confondono", realtà e trascendenza sono tra loro strettamente
intrecciate, una porta si apre per mettere i due mondi in comunicazione:
visibile e invisibile si compenetrano e tutto diventa possibile. Giano
Bifronte è posto di guardia, Signore del passato e del futuro, guardiano
delle soglie, in una mano regge uno scettro, nell’altra una chiave, potere
e conoscenza, egli apre ciò che nessuno può chiudere, cosicché
per breve tempo gli Uomini possano entrare per conoscere e ricevere i misteri,
poi chiuderla nuovamente ciò che nessuno può aprire.
Usanza collettiva nella ricorrenza è quella
della raccolta delle erbe, come l’iperico, detta anche erba di San Giovanni,
che in questo momento moltiplicano le proprie virtù terapeutiche
e magiche. Narra una leggenda che scoccata la mezzanotte sbocci improvvisamente
un fiore dalla pianta della felce, candido e luminoso, detto Fiore di San
Giovanni, che sia in grado di donare a chi riesce nell’impresa di vederlo
grandi conoscenze e poteri occulti. Ma è necessario essere accorti
o l’occasione sarà persa sino all’anno seguente perché lo
splendore del Fiore evanescente dura solo un istante, simbolo della fugacità
delle cose.
Altra usanza, oltre a quella di bagnarsi nelle
acque di fiumi o mari, è quella di accendere fuochi sui quali saltare
per purificarsi. Si tratta di pratiche giunte intatte attraverso i secoli,
sopravvissute anche all’avvento del cristianesimo che accolse in sé
parte di questi riti, sovrapponendo alle antiche ricorrenze pagane dei
Solstizi (25 Dicembre Sol Invictus e 24 Giugno Fors Fortunae)
quelle della nascita di Cristo e della morte di Giovanni Battista.
Una commistione di antico e nuovo ha contraddistinto
così nei secoli questa magica notte d’estate, questo "natale d’estate",
in cui cristianesimo e antiche credenze romane si sono vicendevolmente
influenzate dando vita a usanze che ancora sopravvivono nel nostro mondo
con i bagni lustrali, con l’accensione di fuochi e cerimonie di purificazione
e ringraziamento della natura.
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