Il giorno 6 novembre dell'anno 1479, troviamo registrato:
Leonardus filius Pauli Leporis baptizatus fuit..
Leonardus filius Pauli Leporis baptizatus fuit per D.ni presbiterum
Dominicum. Compatres fuerunt Antonius Simonis et Johannes Jaconisius.
Commater Catarina uxor Antonii Parth (?) die VI Novembris
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Il
cognome nelle più antiche registrazioni di questo libro, viene scritto in varie
forme, a seconda che il Cameraro che scriveva la notizia, la redigesse in latino, o
in tosco-veneto di quel tempo, o trascrivendo in tosco-veneto le parole friulane,
o direttamente in friulano.
Vengono
indicati indifferentemente i cognomi "Leporis",
"a Leporis", "del Gleur", "del Glieur",
"Leur", "del Leur", "del Leuro", "del
Lepor", "del Hiieur",
"del Lepore", "de Lepore", "a Lepore".
Per
chi non conosce la lingua friulana, si fa notare che tutte le forme
derivano dalla parola friulana "JEUR" o "(GN)IEUR" o
"(GL)IEUR" (lepre), tradotta in latino (Leporis = 'genitivo di
famiglia' di lepus, lepre) o toscanizzata (LEURO).
La
forma definitiva dl cognome LEPORE compare intorno al 1550, come forma
italianizzata di LEPORIS e non come 'ablativo di provenienza' dalla parola
latina lepus,leporis (lepre).
Tutti
i cognomi indicati, con tutta evidenza, si equivalgono. Troviamo infatti:
Leonardus filius Pauli Leporis baptizatus
(forma latina)
Zuan Pietro fiolo de Paulo del Leuro batizato
(forma tosco-veneta)
Pieri fiolo di Pauli de Gleur batizato
(forma mista friulano-tosco-veneta)
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Riporto le più antiche e significative annotazioni relative ai battesimi dei personaggi
con un cognome, o meglio, con un soprannome riconducibile al cognome
LEPORE:
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Non ho riportato tutte le rigistrazioni del periodo indicato, ma solo le più significative a
testimonianza delle varie forme che il soprannome assume nel tempo, fino alla forma definitiva
dell'attuale cognome.
La presenza contemporanea, fra il 1479 e il 1504, di Paulus Leporis, Vit del Gleur,
Francescho de Culau de Leur e Sebastianus Leporis, ci fa dedurre che ci troviamo in presenza di
un gruppo familiare già abbastanza numeroso.
Le registrazioni battesimali nel periodo 1479-1560 (81 anni) sono 48, quindi abbiamo un figlio
ogni anno e 7 mesi circa. Ciò ci fa supporre che nel periodo in esame la
"famiglia" dei Lepore fosse composta almeno da 30-40 persone, tenendo conto dell'alta
mortalità infantile e che non tutti i nati venivano registrati, in particolare quelli battezzati
dalle levatrici e subito morti, e quelli morti prima di essere battezzati.
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A questo punto della nostra ricerca delle radici, sarebbe importante chiederci come
collegare i pochi documenti e testimonianze del 1300 con la numerosa e ininterrrotta
documentazione reperita nel periodo successivo al 1479.
Purtroppo, per quasi 100 anni, non ho trovato alcun documento tra le fonti da me analizzate.
Naturalmente questo potrebbe non significare nulla, considerata la scarsità di documenti che ho
potuto e saputo consultare e la mia incompetenza archivistica. Però è lecito porci una
domanda:
Esiste un collegamento tra il soprannome del 1300 e il cognome del 1479?
Per ora non c'è risposta.
La data del 1479 segna veramente il discrinine, nella storia dei Lepore, tra il soprannome
e il cognome, tra documenti scollegati tra loro e documenti che permettono ricostruzioni
genealogiche.
A tale data risale anche il Testamento di Nicolò Fantoni, redatto a Udine il 21 gennaio 1479,
alla presenza di numerosi Probiviri, fra cui Bertrando Lepore fu Giorgio. La foto del documento
mi è stata inviata da Raffaello Fantoni di Verona, discendente di quel Nicolò Fantoni.
Testamento di Nicolò Fantoni (Udine) (21 gennaio 1479)
Dobbiamo rilevare un altro fatto.
Agli inizi del 1500 ho trovato altri documenti relativi alla presenza del cognome Lepore:
me li ha gentilmente segnalati Roberto Moscjon, esperto di ricerche genealgiche e valente
studioso di " cose " friulane. In particolare mi è stato segnalato il libro a cura di
ENRICO FANTIN e BENVENUTO CASTELLARIN, Varmo – Vil di Vâr, ed. La Bassa, 2006.
In esso viene ricordata la presenza del cognome Leporis nella zona di Varmo, in particolare a Santa
Marizza, nella prima metà del 1500.
Dopo una breve ricerca di indicazioni più precise, nello schedario Biasutti della Biblioteca del
Seminario di Udine, ho tovato tre documenti a suffragare le citazioni del Castellarin:
Leporis di S. Marizza (Varmo) deve 40 L. a Francesco Sala di S. Daniele (08 febbraio 1514)
Simone a Lepore di S. Marizza (Varmo) cede per 34 L. i diritti su terreni (05 febbraio 1528)
Sebastiano e Donato a Lepore di S. Marizza (Varmo) (17 novenbre 1535)
Per ora non ci è dato sapere dove ci possono portare queste notizie.
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