Il castello di Hasenburg
tra storia e leggenda

  
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La Dinastia Zajíc von Hasenburg



Budyne, il castello degli alchimisti




Il Fantasma del Castello di Hazmburk







Il Castello e la Dinastia Zajíc von Hasenburg

Hasenburg si trova circa a 70 km a nord di Praga, a dieci chilometri al sud di Lovosice (Lobositz) e a 15 chilometri a ovest di Roudnice nad Labem (Raudnitz).


Castello di Hasenburg


Il castello gotico di Hasenburg č stato costruito intorno alla metŕ del 1200 dai re di Boemia della dinastia di Lichtenburg e in origine si chiamava Klapý. Nel 1335, l'intero complesso passava sotto il possesso degli Zajíc di Valdek che avevano ottenuto il castello dal re Johann di Lichtenburg. Assieme allo stemma - una lepre -, la famiglia otteneva ora anche il nome di “von Hasenburg”.

Successivamente il castello č stato interamente ristrutturato e ampliato con la costruzione di due alte torri, una quadrata – la Torre Bianca - e una cilindrica – la Torre Nera -, che svettano tutt’oggi sulla collina.

Altre trasformazioni hanno avuto luogo nel 15° secolo.


La torre Bianca del Castello di Hasenburg


Dopo le guerre hussite, il castello non č stato piů utilizzato ed č andato in rovina. Giŕ nel 1586, il castello viene citato come diroccato.

Dai ripidi pendii meridionali della montagna si sono staccate parecchie frane negli anni 1882 1897 1900 e 1939 e anche molte case e sentieri sono stati distrutti.

La dinastia von Hasenburg (in ceko Zajíc z Hazmburka) č una antica famiglia aristocratica boema, del ramo dei Buzic.

Gli stemmi originali dei Buzic mostrano una testa di cinghiale.

Lo stemma dei von Hasenburg era una lepre dorata su uno sfondo blu.

Lo stemma della cittŕ di Budine č dato dalla unione di questi due stemmi. All’inizio del XVI secolo la famiglia ha perso poco a poco di importanza ed č scomparsa nel 1663.


Lo stemma della cittŕ di Budyne


Tra gli uomini piů illustri della dinastia, ricordiamo:

Ulrico Lepus di Hasenburg
Ha voluto la costruzione del convento degli Agostiniani a Insulanum, oggi Ostrov, dedicato prima a S. Maria, poi a S. Benigna. I lavori sono iniziati nel 1252 con l'aiuto del re di Boemia e con l'approvazione del vescovo di Praga Giovanni von Drasic. Il convento, arredato "maximis opibus", fu benedetto dal vescovo di Praga nel 1263 in presenza di molti nobili boemi. Secondo la leggenda, il luogo dove il convento doveva essere costruito, fu stabilito da una apparizione della Madonna.

Zbyzlaus Lepus
Subcamerario del regno di Boemia, definito uomo potente e nobile di quella terra, ucciso da alcuni Praghesi nel 1291.

Frater Hermannus Zajic di Hasenburg
Pronipote di Ulrico di Waldek fondatore del monastero degli Agostiniani di S. Benigna, indossň l'abito nello stesso monastero nell'anno 1315.

Wilhelmus Lepus di Waldeck
Nel 1318 sconfisse il Re Giovanni di Boemia, padre di Carlo IV. Poi si alleň con lui e divenne camerario del regno di Boemia. Morě nel 1322, colpito da una freccia, in battaglia contro Ludovico il Bavaro.
Fu sepolto nel convento degli Agostiniani.


Matrimonio di Giovanni di Luxemburg
con Elisabeth di Boemia a Speyer 1310

Zbynek Zajíc di Waldeck
Ha costruito vicino a Libochovice all’inizio del 1300 il “castello dei Lepre” (Hasenburg), successivamente denominato con il nome di Zajíc (Hase=lepre in tedesco, Zajic=lepre in ceko).

Zbynko Zajíc von Hasenburg
Č stato vescovo di Praga 1403-1411. E’ stato avversario di Jan Hus nel periodo della riforma protestante.


Messale Hasenburg, miniatura 1409
Vienna, Osterreisches Nationalbibliotek

Vilém
All’inizio del 1400 ha allargato l’influenza di Hasenburg su tutta la regione. Ha combattuto contro gli Hussiti e nel 1420 ha sottomesso la cittŕ di Slaný.

Jan (Johann)
(* 1420 † 15. maggio 1495), chiamato anche “Johann Lepre di Hasenburg, di Budin e di Libochowitz”, (Jan Zajíc z Házmburka Na Budyni a Libochovicích).
Era il personaggio di piů alto grado e piů in vista del regno di Boemia. Ha trasformato il castello Hasenburg nella nuova struttura Rinascimentale di Libochowitz. Dalla sua spedizione in Egitto,ha portato un Coccodrillo che ha vissuto nel parco del castello ed ora č in mostra imbalsamato nel castello di Budyn.

Mikuláš Na Kosti
E' stato tra il 1436 e il 1451 giudice della Corte Suprema del regno di Boemia.

Zbynek
Giudice della Corte Suprema del regno di Boemia dal 1458 al 1463. Oltre al castello di Hasenburg, ha allargato i suoi possedimenti alle cittŕ di Budin nad Ohri, Osek ed Andelská Hora. Si č battuto a fianco dei Cattolici nelle guerre Hussite.

Jan Zbynek Zajíc di Hazmburk
(1560 † 1616) Ha abitato nel castello di Budyn. Era uno scienziato Alchimista di nobili inclinazioni. Questo interesse gli ha fatto perdere la maggior parte delle sue fortune. Ha venduto a poco a poco i suoi castelli e possedimenti.

All’inizio del XVII secolo la famiglia ha perso poco a poco di importanza ed la dinastia č scomparsa nel 1663 (notizia presa da Wikipedia).
Dal 1200 al 1600, il cognome LEPORIS si era diffuso in Boemia, Moravia e Ungheria, e forse anche a Gemona, dove nel 1479 viene battezzato Leonardus filius Pauli Leporis.

Nel 1741, Maria Teresa d'Austria concedette il titolo di "Nobili" alle famiglie Leporis dell'Ungheria in onore degli antichi fasti.


La torre Nera del Castello di Hasenburg






Budyne, il castello degli alchimisti

Radio Praga 03-07-2004: di Eva Manethová
traduzione libera di Vittorino Lepore.


La piccola cittŕ di Budyne č situata a 70 chilometri al nord di Praga, sulle rive del fiume Ohre. Il nome di questo fiume č derivato dalla denominazione celtica Ogra, che significa "fiume dei salmoni". Nella valle del fiume Ohre passava un'importante strada commerciale, chiamata "strada dell'oro" perchè permetteva gli scambi tra i commercianti nordici e gli arabi.

Secondo il cronista Kosmas, su questa arteria commerciale č stato costruito un castello di legno per proteggere un guado sul fiume Ohre. Č cosě sorto nel IX secolo il primo nucleo fortificato della futura cittŕ di Budyne.

Il castello di legno costruito in Budyne č stato proprietŕ dei re boemi. All'inizio del 1200, il re Premysl Otakar I fece costruire al suo posto un castello di pietra, in stile gotico, circondato da un fossato. Il nipote Giovanni di Lussemburgo vendette il castello alla nobile famiglia degli Zajíc (Lepre).


Castello di Budyne nad Ohri

Chi si avvicinava verso la metŕ del XVI secolo al fossato che circondava il castello di Budyne poteva ascoltare la voce di "drago di Budyne": era un coccodrillo che il conte Jan Zajíc di Hazmburk aveva portato dal suo viaggio in Egitto e nella Terra Santa. Al giorno d'oggi, lo drago imbalsamato č appeso nel castello di Budyne. Gli storici sostengono che si tratta del animale imbalsamato piů antico dell'Europa centrale.


il Drago di Budyne


Il castello di Budyne ha conosciuto il massimo splendore durante il governo di Jan Zbynek Zajíc di Hazmburk, consigliere imperiale e tipico signore rinascimentale, nella seconda metŕ del 1500. Nel castello, trasformato in lussuosa sede, dotato di una ricchissima biblioteca, hanno alloggiato molti saggi. Tra gli ospiti famosi troviamo il celebre astronomo danese Tycho de Brahe che ha dedicato al conte Zajíc de Hazmburk la sua opera "Astronomia instauratae mechanica". Il conte era appassionato di alchimia e si vantava di spendere piů risorse dell’imperatore Rodolfo II, negli esperimenti alchemici. Il conte Zajíc di Hazmburk installň nel castello di Budyne un labotaroio d'alchimia nel quale ha lavorato da 1580 fino alla morte nel 1601 colui che č l’alchimista piů famoso della storia dell'alchimia ceca: Bavor Rodovský. Al soggiorno di questo alchimista in Budyne č legata la seguente leggenda.

“ORO, ORO, HO FINALMENTE OTTENUTO L'ORO!” Questo grido allegro ha risuonato nel laboratorio d'alchimia del castello di Budyne una domenica intorno a mezzogiorno. L'alchimista Bavor Rodovský ha cominciato a correre per il castello, ripetendo, eccitato: "ho ottenuto l'oro!" Poco tempo dopo ha avuto luogo nel castello un sontuoso banchetto per celebrare la sensazionale scoperta. Il banchetto era presieduto dal Signore Zajíc di Hazmburk che fece fondere molte statue con l'oro ottenuto dall’ alchimista. Il Signore ordinň di nascondere il tesoro nei sotterranei difficilmente accessibili del castello di Budyne. Poi il nobile fece scolpire una statua dell’alchimista e la fece collocare in un luogo strategico a guardia del tesoro nascosto.

La statua dell'alchimista č installata al giorno d'oggi sotto un baldacchino di pietra in un angolo della Torre del castello, ma il silenzio č completo sul luogo dove č nascosto il tesoro.

Durante i venti anni che ha usufruito dell'ospitalitŕ del signor Zajíc di Hazmburk, Bavor Rodovský ha scritto nel castello di Budyne i trattati intitolati "Sull'arte chimica perfetta", "Discorsi Filosofici" ed "Alchimia Ceca", opere nelle quali ha riassunto le conoscenze scientifiche dell'epoca.


il Laboratorio di alchimia


Nonostante ciň che dice la leggenda, Bavor Rodovský ha fallito nei suoi esperimenti alchemici. Non ha ottenuto l'oro artificiale e neppure la pietra filosofale nč l'elisir della gioventů. Deluso, si č dato all’arte culinaria ed ha scritto, sempre a Budyne un'opera intitolata "Culinaria o libro sui diversi modi di mangiare." Č praticamente il primo libro di cucina ceca e sta per essere pubblicato. Oltre a Bavor Rodovský hanno lavorato per il conte Zajíc di Hazmburk molti altri alchimisti.

Con il suo generoso mecenatismo e lo stile splendido di vita, il nobile si č indebitato in modo tale che ha gradualmente dovuto vendere il suo patrimonio. Quello che rimaneva č stato ipotecato nel 1613 su richiesta di infuriati creditori ebrei.

L’ammirato Signore Zajíc di Hazmburk ha dovuto segretamente fuggire dal castello di Budyne ed riparare a Praga dove č morto povero all'etŕ di 46 anni.

Oggi i turisti possono scendere nei sotterranei del castello di Budyne e percorrere gli antichi corridoi dove effettuavano i loro esperimenti gli alchimisti al servizio del mecenate Zajíc di Hazmburk. Immersi nella penombra, vediamo un forno alchimista con il suo mantice di cuoio, un tavolo con un trattato d'alchimia ed un sinistro cranio, alambicchi, bicchieri, storte e tenaglie... Per dare agli ospiti un'impressione d'autenticitŕ, gli oggetti del laboratorio d'alchimia sono mantenuti in disordine e nel recinto non si puliscono le ragnatele.

Quando nei sotterranei del castello di Budyne lavoravano gli alchimisti, alle donne era vietato l'accesso al laboratorio. Non doveva essere pulito.

Nel laboratorio sotterraneo abbiamo scoperto sotto la polvere e abbiamo pulito dalle ragnatele, una ricetta dell'alchimista e cuoco Bavor Rodovský per la preparazione dell’AQUA VITAE, l'acqua della vita: "Se tu vuoi preparare una buona acqua della vita, prendi un buon distillato di vino e assieme gli ingredienti che di seguito enumeriamo: salvia, noce moscata, cannella, pepe nero, assenzio, passiflora, zucchero, anice, ginepro e corteccia d'arancia. Tutti questi ingredienti saranno ridotti in polvere, mescolati con miele e sciolti in acquavite. Se non hai acquavite, basta un buono vino italiano. Lascia riposare per trenta giorni in un recipiente ben chiuso e poi filtra con cura.”





Il Fantasma del Castello di Hasenburg

Radio Praga 01-05-2006: di Eva Manethová
traduzione libera di Vittorino Lepore



Castello di Hazmburk (1833)


Se visitate il castello di Hazmburk, situato al Nord-ovest di Praga, non vi consiglio di restarvi fino al tramonto.

Potreste imbattervi nel fantasma di Hazmburk: lo spettro che assume la forma di una ragazza con una grande macchia di sangue nel petto che volteggia tra le merlature della Torre Bianca. Poi cammina tra le rovine del castello fino a mezzanotte e scompare nella Torere Nera.

La leggenda dice che č lo spirito della bella Lucia figlia di Nicolás Zajíc di Hazmburk.

Costui aveva deciso di far sposare la ragazza all'elettore di Sassonia.

Organizzň per questo un torneo di cavalieri il cui vincitore avrebbe ottenuto la mano della gentile donzella. Il gentiluomo pensava che sarebbe stata una pura formalitŕ: l'elettore di Sassonia era conosciuto per la sua forza, audacia e abilitŕ in battaglia e nessuno poteva essere paragonato a lui nei tornei.

Ma successe l’imprevisto.

Nel torneo trionfň un altro cavaliere: Veslav di Kostálov, cavaliere povero e senza illustri natali.

Il cuore della ragazza si infiammň d'amore per questo giovane.

Il padre allora cambiň la sua decisione. Pensň di affidare all’indesiderato fidanzato un compito tanto difficile che non sarebbe mai stato in grado di portare a termine. E pensň che anche l'elettore di Sassonia, che se ne era andato via contrariato alla fine del torneo, avrebbe cessato di sentirsi offeso nella sua vanitŕ e avrebbe sposato Lucia.

Complimentandosi con se stesso per la bella pensata, Nicolás Zajíc di Hazmburk dettň le sue condizioni al giovane Veslav: se voleva diventare suo genero, doveva portare al castello di Hazmburk un drago vivo.

Il giovane dovette allontanarsi dalla sua bella e andare per il mondo a cercare il drago.

Passarono le settimane, i mesi e gli anni e nessuno aveva piů notizie del giovane Veslav. Lucia era consumata dal dolore per quella lontananza, fino a che un giorno il cuore le si spezzň.

Fu sepolta in una bara di cristallo nella Torre Bianca del castello di Hazmburk. Poco tempo dopo tornň il giovane Veslav, con un drago attaccato a una catena.

Condussero il giovane alla bara nella quale giaceva la sua amata. Lŕ restň tutta la notte solo con la sua disperazione.

La mattina gli inservienti trovarono il cadavere ormai freddo del cavaliere Veslav ai piedi della bara.

Triste č stato non soltanto il destino dei due amanti, ma anche quello del drago. L'animale si consumň di dolore dopo avere perso il suo proprietario. La leggenda racconta che i servitori avevano lasciato il cadavere del drago nella cantina in cui era morto e lo avevano ricoperto di pietre.

Il fantasma dello drago tuttavia appare di tanto in tanto: vola attorno alla collina su cui si erge il castello di Hazmburk e trascina dietro di se una carrozza.

E sotto la torre del castello possiamo ancora contemplare le rocce sorte dalle lacrime versate dall’infelice giovane innamorato.


Le rocce delle lacrime

  
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