USANZE FUNEBRI

Nella tradizione Romana si credeva che l'anima di un defunto dovesse attraversare il misterioso e nero fiume Stige per raggiungere il mondo ultraterreno . Il solo modo per arrivare nell'Ade era con la barca guidata da Caronte, il traghettatore delle anime dei morti . Molti bambini morivano prima di raggiungere l'età dell' adolescenza . Ecco una famiglia che piange la figlia prima di condurre via il corpo per la cremazione o la sepoltura.

disegno di Davide B.

I Romani morivano piuttosto giovani, per lo meno rispetto all'età media dei nostri giorni. Gli oggetti lasciati nelle tombe e altre testimonianze ci rivelano che molti morivano prima di aver raggiunto i cinquant'anni di età. Molte giovani donne morivano durante il parto e circa un terzo dei bambini morivano durante l'infanzia. E anche coloro che riuscivano a sopravvivere alle malattie infantili e a gravi ferite,prima di raggiungere l'età adulta,aveva visto più volte la morte in faccia.

 

RITI FUNEBRI:

I Romani non cercavano di conservare il corpo di un defunto . Infatti spesso cremavano, vale a dire bruciavano, il cadavere e ne raccoglievano le ceneri in un'urna. Il funerale di un personaggio influente poteva comunque essere spettacolare. Dopo aver ascoltato i discorsi in onore del defunto al Foro, la famiglia guidava una grande processione. Lamentatrici di professione, seguite da una banda musicale e da persone che indossavano maschere di cera di illustri antenati, accompagnavano il corpo al cimitero, dove veniva cremato o dove avveniva il seppellimento in una magnifica tomba.

UN LUOGO PER I DEFUNTI

I Romani onoravano i defunti, ma non volevano averli vicino. Le leggi stabilivano che i corpi fossero seppelliti fuori delle mura della città. Così i Romani benestanti costruivano tombe lungo le strade trafficate che portavano a Roma. Alcune tombe erano semplici buche nel terreno. I ricchi, invece, venivano spesso seppelliti in bare di pietra chiamate sarcofagi.

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