Seconda edizione di ICOSIT - 10-04-02 - da Sanniopress

 

 

Telese Terme, al via la seconda edizione di ICOSIT
09-04-2002

 

L'International Conference On Safety In Trasportation è iniziata ieri a Castel dell’Ovo (Napoli), e da oggi prosegue nella sede telesina


La seconda edizione di ICOSIT (International Conference On Safety In Trasportation), è iniziata ieri a Castel dell’Ovo (Napoli), e da oggi prosegue nella sede ufficiale di Telese Terme (BN).


Un agguerrito intervento di Anna Maria Colocci dell’Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo), svolto nella sessione dedicata alla sicurezza nei trasporti e in volo, ha destato interesse e curiosità.


La dirigente sindacale CISAL – Assistenza Volo, ha infatti sostenuto apertamente che il settore del trasporto aereo, per allinearsi agli standard internazionali, ha bisogno di urgenti interventi.

E per un paese come il nostro, la necessità di un sistema aeronautico forte, efficiente e sicuro, risponde a numerose esigenze: come lo sviluppo del turismo, ed i collegamenti con l’estero per motivi lavorativi, che avvengono essenzialmente col mezzo aereo.

 
“Dopo l’11 settembre, mai avremmo immaginato di assistere ad una tragedia immane come quella avvenuta l’8 ottobre a Linate” ha ricordato la Colocci. “Le 118 vittime sono la diretta conseguenza di anni di gestione clientelare dell’Enav.”. L’Ente di Assistenza al Volo, che opera nel quadro delle normative previste dall’ICAO, e dall’Eurocontrol per il controllo del traffico aereo, dovrebbe in realtà operare in modo ben diverso da quello consueto.


“Dal 1979, con la smilitarizzazione del controllo del traffico aereo, si è pensato solo a creare un carrozzone pubblico, ripetutamente commissariato sempre per le stesse ragioni: lottizzazione, clientelismo, appalti fuori controllo ed assunzioni non trasparenti, fatte peraltro in totale mancanza di un piano di gestione risorse. Si sono soddisfatti interessi di pochi, invece di creare una struttura valida ed efficiente per la sicurezza del volo: una scelta di cui ancora oggi paghiamo tutti le conseguenze”.


Per Anna Maria Colocci la soluzione a questo stato di fatto potrebbe rappresentarsi in un controllo sull’attività dell’Enav. Un controllo che solo l’Enac (Ente Nazionale Aeroporti Civili) è in grado di fare, e che potrebbe limitare in danni di quella che è “la malattia dell’ultimo decennio: la privatizzazione selvaggia di tutti i settori”.