La grande illusione - 15-08-01 - Franco Brandi

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Era dal lontano 1995 che si attendeva la scadenza del contratto di gestione delle Terme di Telese, (gestione ininterrotta da parte dell'Impresa Minieri dall'inaugurazione ad oggi) per poter finalmente sperare nell'intervento di qualche società che desse un'impronta diversa alla struttura.

In tutti questi anni, dopo fiumi di parole, decine di manifesti, incontri con la cittadinanza, scontri tra i vari partiti politici, finalmente si era partorita una soluzione che a prima vista poteva sembrare democratica: un bando di concorso pubblico aperto a qualsiasi soggetto che determinati requisiti. Ma, il bando si è rivelato, in funzione di detti requisiti, un concorso ad ostacoli per gli eventuali soggetti esterni ed una discesa libera per il vecchio gestore.

 

Chiariamo subito che i responsabili della pubblicazione del bando sono gli amministratori comunali di maggioranza, che detto bando è stato redatto su indicazioni degli stessi amministratori, che le clausole incluse sono state partorite sempre dagli stessi amministratori, sta di fatto che nessuno dei soggetti esterni ha presentato un'offerta.

Solo l'Impresa Minieri S.p.A. ha fatto l'offerta (di quanto?) che guarda caso era in regola con tutti i balzelli del concorso.

 

Da sottolineare che in questo periodo di vuoto gestionale, la stessa Impresa Minieri continuava nei lavori edili strutturali all'interno delle stesse terme, modificandone l'impatto visivo con la costruzione di una struttura circolare interrata, avente funzione di anfiteatro per le varie manifestazioni.

Il tutto mi lascia alquanto perplesso. Nella normalità dei casi, in attesa di una gara di appalto pubblico, nessun gestore continua ad investire capitali (suoi?) se non con la certezza di vincere l'appalto.

 

Sorvolando anche sulle procedure e considerando le varie problematiche discusse in passato ci si attendeva almeno una politica gestionale diversa nei confronti della cittadinanza.

Una politica che permettesse ai cittadini di ogni paese e città di usufruire di questa struttura in piena libertà, senza restrizioni di sorta e impedimenti vari. Una struttura che doveva essere il veicolo trainante di uno sviluppo turistico ristagnante ormai da anni a quelle poche presenze estive.

 

L'attuale e vecchio gestore, che con grande capacità politica clientelare, è riuscito a far decollare la struttura sanitaria (ben più remunerativa) delle cure termali, collegandole in gran parte ad una cultura mordi e fuggi, invalidante per uno sviluppo turistico, ma sicuramente di fondamentale importanza per la statistica di presenze ed ottenere così le varie convenzioni con le strutture pubbliche (ENASARCO INPS ecc.)

Avesse impiegato le stesse forze (capacità) nello sviluppo del parco termale e le forze politiche avessero avallato un piano di riconversione edilizio (pensioni, alberghi. locande ecc.), ora non ci ritroveremmo certo con un paese monco, privo di ogni attrattiva e con un futuro per i nostri figli molto nuvoloso.

 

La grande illusione è finita, gli autori di questo scempio sono sempre gli stessi, gli stessi che con un modello di amministrazione feudale decidono e si arricchiscono sempre più, lasciando le briciole solo a coloro che si prostrano ai loro piedi. Lo sviluppo e la crescita di un paese sta in ognuno di noi, scegliendo i momenti opportuni (elezioni), gli uomini giusti, (giovani con nuove idee) per pianificare un'evoluzione economica ed intellettuale alla portata di questa nostra comunità, sfruttando principalmente le risorse umane e quanto madre natura ci ha regalato.