Un futuro alla luce del sole - 29-06-02 - Nicola Pagliarulo

 

 

“Entro il 30 Novembre 2002, presenta la dichiarazione di emersione”.

 

 

Ho diverse cose  da dire e, probabilmente, finirò col fare confusione. Certamente.

 

Voglio ringraziare la preg.ma sig.ra Orfitelli che, con genuina e melanconica nostalgia, ricorda ciò che la allietava ed oggi, ahinoi, si sente defraudata di un bene e di un’emozione. Ti stringo, carissima, perché col ricordo e col rispetto possono edificarsi sogni a lieto fine.

 

Tra sogno e realtà, ho incontrato i più svariati personaggi…

Miguel de Cervantes, vero. Berluscone, falso. Calle de la Virgen de los peligros, viva.

La giustizia, morta. Bond street, audace. James Bond, idiota. James Tont, sagace…e via così…

 

A questo punto, la conseguenza è che “Arafat faccia un bel gesto e si ritiri”.

Già, perché se è vero che l’Inter ha perso lo scudetto… che se hai i capelli bianchi ed il tuo pusher è prepensionato…che tu sei “in” ed io “out”… che non ho studiato solo Guccini ma pure Gaber (e basta)…che, rivolgendoti al Sindaco, puoi metterti in regola anche con le norme ambientali, urbanistiche ed uscire dall’oscurità e dall’incertezza potendo pensare, oltre al passato, anche al futuro (buffo, no?)…

 

Io mi chiedo: perché mai trincerarsi dietro una sagoma propositiva quando non se ne posseggono i requisiti? Viceversa: perché enfatizzare critiche oltranziste senza una degna dose di dissacrante onestà?

Da capo: creare un distinguo tra un’idea ed un fatto, non è nascondere parte della verità?

Ancora: si può avere il diritto di esprimere un’opinione e, al contempo, chiedere ad altri di tacere la propria?

 

C’è una pubblicità che titola: “ Ci sentiamo di rincorrere un sogno. La vita.”

C’è Marzullo che chiede: “ La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere la vita?”

Che vuol dire “ Risparmiaci! ”, che significa “ Si può parlare senza toccare sempre la politica?”

Certo che non vi risparmio, sicuro che si e che no…

 

Se il “ostro” Premier dice che: “sconfiggere la povertà è la prima necessità,

non soltanto da un punto di vista umanitario ma, soprattutto, da un punto di vista egoistico,

per la sicurezza dell’occidente, contro la minaccia degli attentati”…se “crede (?) che Arafat possa fare un gesto generoso e farsi da parte, gesto che, fra l’altro (e cosa più importante) lo consacrerebbe definitivamente alla storia”… Non so se capisci, interlocutore fantastico ed esigente, persino indisponente per quanto gretto.

 

Alla cara amica americana, a me e a molti di noi, il lago l’ha tolto la politica, la pseudo-tale, quella che ha creato le clientele ottuse capaci di capire (?) solo una cosa per volta, quella Giusta!

 

In effetti anche l’ LSD (cantava Guccini…) e qualche collirio magico, possono surrogare l’obiettività di chi vuol sorridere “a prescindere”.

Le emozioni, fortunatamente, si rinnovano ad ogni istante ma, altrettanto simultaneamente, possono essere vanificate dalle scelleratezze che quotidianamente si compiono.

 

Io sono contento che ci sia qualcuno capace di vedere solo il lato buono (o quel che rimane) delle cose, ma ho un’attitudine diversa da costoro. Mi piacciono le visuali ampie, le variabili…sono abituato a non rinnegare né rimpiangere, per cui mi infastidisce (e non poco) l’idea di dover cancellare lo scempio dal mio campo visivo ed emozionale.

 

Credo che giovani, adulti ed anziani, possano essere ugualmente degni di lode e demerito, senza scordare, però, che solo dal “buono” di ciò che è stato, ci può essere “crescita”.   

                                                                                                                             Ribadisco una massima già proposta “vaneggiamenti” addietro:

“Non c’è sviluppo senza progresso, c’è progresso senza sviluppo”

 

In ogni individuo, a Telese,

nel Pianeta.                                                                                              

                                                                                               

                                                                             Nicola Pagliarulo.

 

 

Un saluto ed un plauso, per il lavoro svolto, agli amici di vivitelese, cui ho tolto il probabile “appesantimento” dal “chi siamo”, senza, per questo, modificare la mia stima.