Dimissioni del consigliere Aragosa - 30-10-01 - dal Sannio Quotidiano

 

 

Non potevo più sopportare certi andazzi
 

Giovanni Aragosa, dell'Udeur, critico sulle modalità di contratto tra Comune e Terme.


(rvt) - Giovanni Aragosa, esponente dell'Udeur, consigliere comunale della maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe D'Occhio e rappresentante della stessa in seno al Consorzio Idrotermale di Telese e San Salvatore, ha rassegnato le dimissioni da entrambi gli incarichi. Gli subentrerà, in Consiglio, il primo dei non eletti che nel caso specifico è una donna con un passato da amministratrice sempre in un esecutivo presieduto da D'Occhio: Marina Cielo.

 

Quali i motivi che l'hanno spinto a chiudere con questa esperienza? Aragosa ha qualche remora a spiegarli in quanto avrebbe voluto che la cosa si chiudesse senza troppo clamore.
Ma stuzzicato sull'argomento (che è stato affrontato, fino ad ora, dal gruppo di governo cittadino e dallo stesso suo partito, l'Udeur, con profondo distacco) ha cercato di spiegare che la scelta è dettata esclusivamente da riflessioni personali che non coinvolgono in alcun modo la parte politica di provenienza.


Una decisione che si è andata consolidandosi nel tempo, man mano che ha preso consapevolezza dello scarso confronto esistente nel gruppo di governo e man mano che sono emersi aspetti nel rapporto amministrazione - Consorzio Idrotermale, non proprio condivisi.

 
Impegni, secondo l'ormai ex consigliere comunale, che si sarebbero dovuti concretizzare nella stipula del contratto con l'impresa gestore delle terme e che, a quanto pare, non seguiranno più questa strada.

 

Canone triplicato rispetto all'attuale, evitare il reinvestimento, evitare che l'impresa concessionaria compia dei lavori finanziati dal Comune, tenere le terme vecchie fuori dal contratto: questi i principali impegni (non mantenuti) evidenziati da Aragosa ai quali si aggiungerebbe la mancanza di progettualità del consiglio di amministrazione e una condotta nel campo delle assunzioni, che avrebbe dato la definitiva consapevolezza al nostro interlocutore "di non poter più sopportare queste cose".


Ma anche la storia dei parcheggi a pagamento avrebbe contribuito alla scelta di dimettersi. L'esponente dell'Udeur ritiene che la programmazione della sosta, pur condivisibile, non ha avuto un'adeguata attenzione e si è lasciato che si "azzurrassero" tutti gli spazi evitando di lasciarne di liberi soprattutto in prossimità delle cliniche. Un atteggiamento, questo, "finalizzato solo per chi gestisce", è il commento di Giovanni Aragosa.

 
Cosa c'è, ora, nel suo futuro prossimo? L'ex consigliere ha in programma un distacco dalla politica di primo piano.
Starà a guardare l'evolvere della situazione locale, anche se all'orizzonte non intravede nulla. L'obiettivo della Margherita, infatti, tanto caro ad Aragosa, non si è provato nemmeno ad accennarlo. I motivi? Proviamo a tirarne fuori qualcuno: la mancanza di sinergia tra le segreterie dei partiti (Udeur e Ppi) e i rispettivi rappresentanti in seno al governo cittadino targato D'Occhio.

 

Aggiunta di Vivi Telese:

Il sig. Giovanni Aragosa se vuole spiegare più dettagliatamente i motivi della propria decisione, può farlo su Vivi Telese. Lo stesso invito, è ovvio, vale per qualsiasi cittadino telesino che abbia voglia di esprimersi.