Compiacimento - 03-10-01 - Vittorio Pagliarulo

Per Giovanni Forgione.

quello che scrivi mi entusiasma; come lo scrivi, quello che pensi, mi  entusiasma.

Sei piacevolissimo!

                Secondo me vai bene per il "moderato", il “liberista”, il “libertario”, lo “squadrista”,  “l’inquadrato” e quello che non capisce niente; anche quest’ultimo, ove mai gli capitasse di leggerti ne rimarrebbe compiaciuto.

                Non sei assolutamente la “Fallaci della Valle Telesina” che dall’alto della sua immensa cultura ardisce distribuire epiteti poco gradevoli a dritta e a manca per sostenere saldamente le sue tesi per i fatti che hanno sconvolto il mondo intero, il giorno 11 del mese scorso (lei, il mondo di chi ha letto il suo servizio sul Corriere della Sera, è riuscita a dividerlo in due parti, con pareri diametralmente opposti, senza che in ciò possa aver avuto alcuna influenza la tendenza politica delle due correnti di opinioni).

Non hai dato mai del “foglione” ad alcuno (il termine che avrei voluto usare, il vocabolario striminzito del computer, non lo riconosce e fra le opzioni offerte ho scelto, appunto, foglione) e Dio sa se ognuno di noi, dico tutti noi, non è stato mai tentato di dare del "foglione" a qualcuno.

Ti conosco da poco ma per quel poco che ti conosco e in quel poco che ho letto di tuo non mi sei mai parso deviante o intollerante o diplomatico o ipocrita, per il modo di come ti porgi verso coloro che ti leggono.

Mi piace citare l’ultimo periodo del tuo scritto

 “Dipingiamo le nostre coscienze” :  

“Basterebbe che cittadini ed amministratori,

a seconda delle responsabilità,

si munissero di pennelli e colori per rinnovare i colori della propria

coscienza”

Bellissimo.

Mi permetto, tuttavia, di farti rilevare che i cittadini e gli amministratori, da parte loro, devono mettere in campo solo le coscienze in quanto, da parte di “vivitelese” nel suo complesso, con te in prima linea, vi è stata una completa fornitura di colori e di pennelli.